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Capodanno in Sardegna: tra concerti memorabili e alloggi per ogni budget

Scopri le mete e gli eventi che rendono speciale il Capodanno sull’isola, con costi e dettagli per organizzare una serata indimenticabile.

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    Avete deciso di trascorrere un capodanno in Sardegna perchè siete dei veri e propri aficionados dell’isola in qualunque stagione? O evete deciso di trascorrere un fine d’anno insolito e state cercando all’ultimo momento una meta particolare? Oppure siete ricchi e avete un sacco di soldi da potervi permettere di prendere un aereo all’ultimo momento e prenotare una location spettacolare, come la Sardegna sa proporre? Beh per voi di seguito ci sono alcune proposte sintetiche per capire meglio quanto vi potrebbe costare. Ce n’è per tutti i gusti e i portafogli.

    Sassari

    Il Capodanno di Sassari promette emozioni rock grazie al concerto di Gianna Nannini, che animerà il cuore della città. L’attesa è altissima, e l’atmosfera natalizia pedonalizzata contribuirà a un’esperienza unica. Costo medio alloggio: 200 € a notte (tra 164 e 232 €).

    Alghero

    La Riviera del Corallo offre un Cap d’any infuocato con i Negramaro il 31 dicembre e per chi c’era proprio ieri sera ha potuto godere del leggendario Deejay Time. Un doppio appuntamento creato su misura per gli amanti della musica live e del divertimento. Costo medio alloggio: 245 € a notte (tra 201 e 337 €).

    Castelsardo

    Nella suggestiva cornice della Rocca dei Doria, il Capodanno si tinge di novità con un doppio concerto: Irama dalle 22:30 e Elodie dopo mezzanotte, accompagnati da spettacolari fuochi d’artificio. Costo medio alloggio: 250 € a notte (tra 230 e 270 €, con punte di 320 € per strutture vicine al centro).

    Olbia

    La Gallura si accende con il concerto dei Pinguini Tattici Nucleari, band che ha scalato le classifiche nel 2024. L’evento si terrà nel suggestivo scenario del Molo Brin, creando un’atmosfera magica ma dal prezzo elevato. Costo medio alloggio: 340 € a notte (tra 305 e 384 €). In fondo si tratta del Capodanno più costoso della Sardegna.

    Cagliari

    Nel capoluogo sardo, il Capodanno sarà all’insegna della grande musica internazionale con Stewart Copeland, batterista dei Police. La festa inizia alle 21 con musica diffusa in tutto il centro, culminando alle 22:30 in Piazza Yenne. Costo medio alloggio: 230 € a notte (tra 164 e 300 €).

    Oristano

    La dolce voce di Gaia, protagonista delle classifiche estive 2024, risuonerà in Piazza Roma. Con il brano “Sesso e Samba“, Gaia sarà la colonna sonora del conto alla rovescia verso il 2025. Costo medio alloggio: 140 € a notte (tra 92 e 171 €). Oristano è una meta ideale per chi cerca un Capodanno economico.

    Nuoro

    Il Capodanno più accessibile dell’isola si trova a Nuoro, con il concerto di Giusy Ferreri e DJ Matrix. La città offre anche pacchetti che includono cena e pernottamento per un’esperienza completa. Costo medio alloggio: 105 € a notte (tra 75 e 117 €). Cenone e notte in hotel 3 stelle a soli 145 €.

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      Viaggi

      MSC World Cruise 2027. E’ ora di prenotare il giro del mondo in 121 notti attraverso 25 Paesi

      Un itinerario straordinario a bordo di MSC Musica: 45 destinazioni imperdibili, sette pernottamenti e avventure sui cinque continenti.

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        Avete da fare nel 2027? No? Allora prendete nota che MSC Crociere ha aperto ufficialmente le prenotazioni per la MSC World Cruise 2027, un viaggio unico della durata di 121 notti che esplorerà 45 destinazioni in 25 Paesi. Salpare per questo epico itinerario a bordo della nave MSC Musica significa vivere un’avventura tra culture, paesaggi e tradizioni dei cinque continenti, percorrendo oltre 37.000 miglia nautiche e attraversando l’Equatore due volte. I passeggeri potranno imbarcarsi da uno dei quattro porti europei: Civitavecchia (5 gennaio 2027), Genova (6 gennaio 2027), Marsiglia (7 gennaio 2027) o Barcellona (8 gennaio 2027). Da qui inizierà un viaggio verso ovest attraverso meraviglie naturali, storiche e culturali che toccheranno le coste di Sud America, Pacifico meridionale, Australasia, Hawaii e Caraibi, prima di tornare in Europa attraverso il Canale di Panama.

        Sì ma dove andiamo? Ecco le tappe più spettacolari del viaggio MSC

        L’itinerario della MSC World Cruise 2027 offre una varietà di destinazioni ognuna con un fascino unico. Vediamo insieme.

        Casablanca e Marrakech, Marocco

        La crociera inizia con il fascino esotico di Casablanca. Gli ospiti possono esplorare la città o avventurarsi a Marrakech, dove vivaci souk, giardini storici come il Majorelle e palazzi maestosi come il Bahia regalano un’immersione nella cultura marocchina.

        Rio de Janeiro, Brasile

        Tra l’Amazzonia e le spiagge di sabbia bianca, Rio incanta con il Cristo Redentore e le celebrazioni vivaci che riempiono l’aria di energia brasiliana.

        Ushuaia, Argentina

        “La fine del mondo” regala avventure senza pari: dal Parco Nazionale della Terra del Fuoco ai ghiacciai del Canale di Beagle, questa destinazione è un paradiso per gli amanti della natura.

        Aitutaki, Isole Cook

        Un vero gioiello del Pacifico meridionale, con acque turchesi, barriere coralline vibranti e spiagge paradisiache che sembrano uscite da una cartolina.

        Sydney, Australia

        La Sydney Opera House, il Harbour Bridge e la cultura vivace di questa città accolgono i crocieristi, offrendo un mix perfetto tra storia e modernità.

        Honolulu, Hawaii

        Spiagge iconiche come Waikiki, escursioni sul cratere Diamond Head e la storia di Pearl Harbor rendono Honolulu una meta imperdibile.

        Milford Sound, Nuova Zelanda

        Navigare tra i fiordi e le cascate di Milford Sound è un’esperienza mozzafiato, spesso definita “l’ottava meraviglia del mondo”.

        Canale di Panama

        Una delle meraviglie ingegneristiche del mondo offre una traversata spettacolare, arricchita da panorami di foreste pluviali e fauna tropicale.

        Comfort e i numerosi vantaggi a bordo di MSC

        La crociera include 15 escursioni a terra, pensate per esplorare il meglio delle destinazioni. Inoltre, i passeggeri potranno utilizzare un pacchetto bevande Dine & Drink durante i pasti; uno sconto del 30% sui servizi di lavanderia per una maggiore comodità durante il viaggio.
        Inoltre potranno triplicare i punti se sono soci dell’MSC Voyager Club, con privilegi esclusivi aggiunti prima dell’inizio del viaggio. Ma alla fine come si prenota e soprattutto quanto potrebbe costare? Per prenotare il tuo posto a bordo, visita il sito ufficiale di MSC Crociere e iniziate a sognare. Il prezzo ufficiale non è ancora disponibile ma dovrebbe superare di poco i 20 mila euro.

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          Viaggi

          Da Sant’Andrea alla rete mondiale degli ostelli: in Calabria nasce il modello di turismo relazionale nei borghi

          Incontri, formazione e presentazioni di libri nell’ostello diffuso di Sant’Andrea Apostolo dello Ionio. La Rete Hostelling International lancia dalla Calabria un nuovo modello di accoglienza: comunità, cultura e sostenibilità per contrastare spopolamento e destagionalizzazione nei piccoli centri

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            Non un semplice ostello, ma un laboratorio di idee e relazioni. Non un evento spot, ma l’inizio di un tour che punta a trasformare il volto dei borghi italiani. È partita da Sant’Andrea Apostolo dello Ionio, nel cuore della Calabria ionica, la prima tappa del progetto nazionale “Vita da Ostello con ArtHo”, ideato dalla rete italiana C.I.A.O. A.M.I.C.O. – Hostelling International. Una scelta tutt’altro che casuale: proprio qui, dove il turismo di massa non è mai arrivato davvero, si sperimenta ora una forma alternativa di accoglienza, fondata su parole chiave come inclusione, comunità e sostenibilità.

            Per tre giorni, nell’ostello diffuso del borgo catanzarese si sono alternati dibattiti, workshop, confronti e presentazioni di libri, in un clima di scambio tra amministratori locali, operatori turistici e rappresentanti della rete nazionale. L’obiettivo è chiaro: trasformare gli ostelli in nodi vitali di un turismo relazionale, capace di portare linfa a quei territori troppo spesso dimenticati dalle grandi rotte turistiche.

            A sottolinearlo è stato Francesco Barbuto, vicepresidente della rete Hostelling International: «La Calabria è un terreno vergine per questo tipo di progettualità. Abbiamo scelto di partire da qui perché crediamo nel potenziale dei piccoli borghi italiani e vogliamo offrire agli amministratori strumenti concreti per contrastare spopolamento e desertificazione turistica». Il network a cui fa riferimento è tutt’altro che marginale: 2.560 ostelli in 60 paesi, frequentati da oltre 20 milioni di viaggiatori ogni anno.

            A dare il benvenuto all’iniziativa è stato il sindaco di Sant’Andrea, Nicola Ramogida, che ha definito il progetto «la ciliegina sulla torta per il rilancio del nostro centro storico». Il primo cittadino ha ricordato l’importanza delle risorse culturali e spirituali del territorio, come il turismo religioso legato alla figura della beata Mariantonia Samà, figura amatissima nella diocesi di Catanzaro-Squillace.

            Ma Sant’Andrea non è sola. Altri comuni, come Girifalco, si sono detti pronti a raccogliere la sfida. «Metteremo a disposizione le strutture disponibili – ha spiegato il sindaco Pietrantonio Cristofaro – perché nei paesi dell’entroterra lo spopolamento è una ferita aperta. Il turismo degli ostelli può diventare una risorsa preziosa per invertire la rotta».

            Accanto ai momenti istituzionali e di formazione, la tappa calabrese ha riservato spazio anche alla cultura della parola, con la presentazione del libro di Biagio Maimone, La Comunicazione creativa per lo sviluppo socio-umanitario, introdotto da Don Angelo Comito, già missionario in Madagascar. Il volume, dedicato a Papa Francesco, propone un modello comunicativo fondato sull’educazione, il rispetto e l’ascolto come strumenti di cambiamento sociale. Una riflessione che si sposa perfettamente con lo spirito del progetto: non solo turismo, ma relazione, comunità, riscoperta dei valori umani.

            A pochi passi dal mare, ma ben lontano dai riflettori, il piccolo borgo calabrese è diventato così per tre giorni il simbolo di una nuova narrazione: quella che vede nell’ospitalità diffusa, nel turismo lento e nella partecipazione attiva delle comunità locali, una possibile risposta a sfide urgenti come il calo demografico, la fuga dei giovani e la perdita di identità.

            “Vita da Ostello” non si fermerà qui. Dopo la Calabria, altre tappe sono previste lungo tutta la penisola. Ma il messaggio lanciato da Sant’Andrea è forte e chiaro: cambiare il turismo è possibile, a patto di ripartire dai luoghi che resistono e dalle persone che ci credono.

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              Era la Las Vegas italiana, oggi è una città fantasma: la storia affascinante e spettrale di Consonno

              Un minareto, una galleria commerciale, hotel e persino celebrità: questo borgo lombardo sembrava destinato a diventare la capitale del divertimento. Oggi è un luogo fuori dal tempo, affascinante quanto spettrale.

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                Tra i boschi della Brianza si nasconde Consonno, un piccolo borgo in provincia di Lecco, frazione del Comune di Olginate, che un tempo si fregiava del titolo di “Las Vegas italiana”. Oggi, però, è una città fantasma, meta di appassionati di storia, cacciatori di fantasmi e curiosi che vogliono tuffarsi nel passato.

                La storia di Consonno inizia come tranquillo borgo agricolo, ma tutto cambia negli anni Sessanta, quando il Conte Mario Bagno, eccentrico imprenditore con una visione futuristica, acquistò l’intero paese. Gli abitanti vennero sgomberati, le vecchie case demolite, e il borgo si trasformò in un’ambiziosa città del divertimento. Tra le attrazioni spiccavano un minareto, negozi, una galleria commerciale e hotel. Per un breve periodo, Consonno diventò una sorta di Disneyland della Brianza, frequentata da famiglie in gita e persino da celebrità milanesi.

                La caduta: da Las Vegas d’Italia a città fantasma

                Il sogno di Bagno, però, si infranse nel 1976, quando una frana distrusse l’unica strada di accesso al borgo. L’imprenditore non riuscì a riprendersi dal colpo, e Consonno iniziò un lento ma inesorabile declino. Le strutture rimasero abbandonate, preda del tempo e della natura, fino a trasformarsi in rovine. Oggi, il borgo è un luogo spettrale: edifici cadenti ricoperti di graffiti e murales, un minareto che svetta tra la vegetazione e un silenzio che amplifica l’atmosfera surreale.

                Consonno oggi: fascino e pericoli

                Nonostante l’abbandono, Consonno è diventata una meta per chi ama esplorare luoghi dimenticati. Escursionisti, fotografi e appassionati di storie misteriose si avventurano tra le sue rovine per respirare l’atmosfera unica di questa città fantasma. Tuttavia, il degrado degli edifici rende la visita pericolosa: molti sono pericolanti, e muoversi con prudenza è essenziale.

                Esplorare Consonno significa fare un salto indietro nel tempo e toccare con mano il fallimento di un sogno grandioso, ma anche scoprire un pezzo di storia che affascina e intriga chiunque vi metta piede. Se decidi di visitarla, porta con te curiosità, rispetto per il luogo e una buona dose di attenzione.

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