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Spettacolo

Alba Parietti, incidente sciistico a Courmayeur: “Mi hanno colpita”. Come sta ora

L’incidente, avvenuto a Courmayeur, le ha causato un trauma al ginocchio. I giovani responsabili sono fuggiti, ma Alba si dice rassicurata grazie alle cure ricevute all’ospedale di Aosta

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    Momenti di paura per Alba Parietti, protagonista di un incidente sulle piste da sci di Courmayeur. L’episodio, avvenuto ieri tra le 12 e le 14, ha visto l’attrice e conduttrice coinvolta in uno scontro con due giovani sciatori che, secondo il suo racconto, l’avrebbero colpita quasi intenzionalmente durante una discesa su una pista quasi vuota.

    Il racconto di Alba
    “Stavamo sciando tranquillamente quando due ragazzi hanno iniziato a fare slalom e, quasi intenzionalmente, mi hanno colpita, uno davanti e uno dietro”, ha raccontato Parietti in un’intervista a LaPresse. Dopo l’impatto, i due giovani sono caduti, si sono fermati brevemente per valutare la situazione e poi sono fuggiti, lasciando Alba sola con le conseguenze dell’incidente.

    Le condizioni di salute e il ricovero
    L’incidente ha provocato un trauma al ginocchio, che ha richiesto una visita all’Ospedale Umberto Parini di Aosta. Alba ha elogiato pubblicamente il personale medico, sottolineando l’efficienza e l’umanità del servizio sanitario italiano: “Oggi ho avuto modo di riflettere su quanto sia preziosa la sanità pubblica italiana, spesso criticata, ma fondamentale”. Ha poi rivolto un ringraziamento speciale all’équipe di traumatologia e al professor Rocco Mulara per le cure ricevute.

    Il messaggio ai fan
    Nonostante lo spavento, Alba ha rassicurato i suoi sostenitori, dichiarando di stare effettuando tutti gli accertamenti necessari e di essere fiduciosa in una rapida ripresa. Ha colto l’occasione per condividere la sua esperienza sui social media, dove ha ricevuto numerosi messaggi di affetto e incoraggiamento.

    Un incidente da non sottovalutare
    L’episodio evidenzia i rischi legati agli sport invernali e il comportamento irresponsabile di alcuni sciatori, che possono mettere in pericolo la sicurezza degli altri. Alba Parietti, pur scossa, ha dimostrato grande lucidità e riconoscenza verso chi l’ha aiutata.

    La conduttrice ha concluso con un pensiero positivo: “Nonostante tutto, sono grata per l’assistenza ricevuta e per il sostegno dei miei fan. Tornerò presto alla mia routine”. Un messaggio di forza e ottimismo per iniziare il 2025 con il piede giusto.

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      Cinema

      Angelina Jolie pronta a lasciare gli Stati Uniti per la Cambogia

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        Angelina Jolie sarebbe pronta a voltare pagina. Secondo fonti vicine all’attrice, la star di Hollywood starebbe progettando di trasferirsi in Cambogia insieme ai suoi figli. Un ritorno alle origini simboliche: il Paese asiatico è da anni la sua seconda casa, luogo in cui ha girato il film Per primo hanno ucciso mio padre e dove ha fondato la Maddox Jolie-Pitt Foundation dedicata alla tutela ambientale e ai diritti dell’infanzia.

        Addio all’America “che non riconosco più”

        Nata a Los Angeles, Jolie avrebbe espresso crescente disagio verso il clima politico e culturale americano. In particolare, la nuova ondata di censure e limitazioni alla libertà artistica sembra averle dato il colpo di grazia. Negli ultimi giorni, la star avrebbe commentato in privato il caso di Jimmy Kimmel, il comico televisivo finito nel mirino per alcune battute satiriche, come “un segnale preoccupante di regressione”.

        La Cambogia come rifugio e rinascita

        Per Angelina, la Cambogia non è solo un luogo dell’anima, ma anche una scelta di vita. Qui ha adottato il primogenito Maddox nel 2002 e ha investito tempo e risorse per la conservazione della natura e lo sviluppo delle comunità locali. “È il posto in cui mi sento più libera, più utile e più me stessa”, avrebbe confidato a un’amica.

        Una decisione definitiva non sarebbe ancora stata presa, ma il messaggio è chiaro: se l’America si chiude nella paura, Jolie apre le porte del mondo — e della sua nuova casa — alla libertà di essere semplicemente sé stessa.

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          Cinema

          Jerry Bruckheimer contro la cancel culture: “Tutti meritano una seconda possibilità”

          “Ogni carriera ha alti e bassi, ma il pubblico dimentica. Conta solo il talento e la storia giusta” Il leggendario produttore difende Johnny Depp e Will Smith, travolti dagli scandali

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            A 82 anni Jerry Bruckheimer non ha perso il gusto per la sfida. Il produttore che ha ridefinito Hollywood tra gli anni Ottanta e Duemila — da Top Gun a Pirati dei Caraibi — torna a parlare, e le sue parole fanno rumore. Intervistato alla vigilia del quarantennale del cult con Tom Cruise, il produttore americano ha difeso due stelle finite ai margini: Johnny Depp e Will Smith.

            “Il pubblico dimentica”

            «Sono convinto che tutti debbano avere una seconda possibilità», ha dichiarato Bruckheimer. «Tutti hanno alti e bassi, è inevitabile in una carriera. Il pubblico poi dimentica». Una presa di posizione netta contro la cancel culture che negli ultimi anni ha travolto due dei suoi attori simbolo: Depp, dopo le accuse di violenza domestica da parte di Amber Heard, e Smith, per lo schiaffo rifilato a Chris Rock durante gli Oscar 2022.

            Pirati, Bad Boys e nuovi inizi

            Sul fronte Pirati dei Caraibi, Bruckheimer conferma che un nuovo film è in lavorazione: «Stiamo lavorando con una sceneggiatrice brillante per un progetto con Margot Robbie. Ma continuo a dire alla Disney che Johnny deve farne parte». Quanto a Will Smith, l’entusiasmo è intatto: «Abbiamo appena fatto Bad Boys 4, che ha incassato bene. Ora stiamo lavorando con Netflix a Fast and Loose, su un agente della CIA con un doppio passato».

            Il segreto del successo

            Dalla nascita di Top Gun («Tom Cruise non voleva farlo, finché non lo feci salire su un jet dei Blue Angels») ai successi più recenti come F1 con Brad Pitt, il produttore resta fedele alla sua ricetta: «Una buona storia e attori che credano davvero in quello che fanno. Pitt si è allenato quattro mesi per guidare come un vero pilota. Il pubblico capisce quando è tutto finto».

            Una lezione di cinema, ma anche di umanità: per Bruckheimer, le cadute contano quanto i trionfi. E in un’industria che ama dimenticare in fretta, la sua voce suona come un promemoria: la redenzione, a Hollywood, è ancora possibile.

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              Cinema

              L’astronauta Scott Kelly e Andrea Iervolino insieme per “I See You”

              L’ex leggenda della NASA entra nel team di Space11 come consulente per il progetto firmato dal produttore italiano

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                Il cielo non è più un limite per il cinema. L’ex astronauta Scott Kelly, simbolo della NASA e veterano di oltre un anno di missioni a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, entra nella squadra di Space11 Corp, la compagnia fondata dal produttore italiano Andrea Iervolino, per collaborare al rivoluzionario progetto I See You, il primo film romantico mai girato nello spazio.

                Un film destinato a fare storia

                Scritto da Diane Frolov e Andrew Schneider, I See You punta a diventare la prima produzione occidentale a inviare un regista in orbita per girare scene in assenza di gravità. L’obiettivo è coniugare scienza e sentimento, realismo e immaginazione, in un’esperienza cinematografica che potrebbe ridefinire il genere romantico. «Avere Scott Kelly a bordo è un onore straordinario», ha dichiarato Iervolino. «La sua esperienza garantisce autenticità e ci ricorda che l’amore e l’umanità possono superare ogni confine, persino quello dello spazio».

                Tra scienza, emozione e isolamento

                Nel suo ruolo di consulente astronautico, Kelly assicurerà la precisione tecnica e la verosimiglianza nella rappresentazione della vita in orbita: la solitudine, la distanza, la resilienza umana. Temi che si intrecciano alla trama del film, una storia d’amore sospesa nel silenzio cosmico, dove l’assenza di gravità diventa metafora dell’equilibrio fragile tra desiderio e distanza.

                Un dream team per Space11

                Accanto a Iervolino e Kelly figura anche Bert Ulrich, per oltre vent’anni responsabile dei rapporti tra NASA e Hollywood, oggi nominato Executive Vice President of Production Development & Communications di Space11. Secondo Deadline, fino all’85% delle riprese sarà realizzato nello spazio, alternando sequenze autentiche a scene narrative per un impatto visivo senza precedenti.

                Space11: l’intrattenimento oltre l’atmosfera

                Space11 Corp, fondata da Iervolino, è la prima società al mondo dedicata alla produzione di contenuti girati nello spazio o ispirati all’ambiente orbitale reale. Dalle docuserie ai film, dai format live ai progetti musicali, l’azienda collabora con astronauti, agenzie spaziali e ingegneri aeronautici per trasformare la fantascienza in realtà cinematografica.

                Con I See You, l’amore e l’esplorazione umana viaggiano verso nuove orbite. Un sogno tra stelle e sentimenti destinato a entrare nella storia del cinema.

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