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Cinema

Anne Hathaway svela audizione bizzarra: ‘Baciare 10 ragazzi? Che schifo!’

Dopo Sharon Stone, a cui venne chiesto di fare sesso con William Baldwin per rendere più credibile il suo personaggio, anche Anne Hathaway ha testimoniato di come andassero le cose a Hollywood fino a qualche tempo fa. L’attrice ha infatti dichiarato a “V Magazine” la strana situazione in cui si trovò coinvolta durante uno dei primi provini: “Mi chiesero di baciare dieci ragazzi, lo trovai disgustoso”.

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    Anne Hathaway, icona di Hollywood, ha iniziato la sua carriera nel mondo del cinema agli albori del millennio. In un’epoca in cui l’intimità sul set era trattata con una leggerezza che oggi appare quantomeno surreale. Non era richiesto a lei o ad altri attori di recitare scene intime. Ma durante i provini per il ruolo maschile protagonista, le è stata proposta un’esperienza alquanto discutibile.

    In un’intervista rivelatrice con “V Magazine”, l’attrice ha confessato di essere stata chiamata a baciare diversi ragazzi per testare la “chimica” sullo schermo. “Mi chiesero: ‘Non sei entusiasta di pomiciare con tutti loro?'”, ha raccontato Hathaway. Una richiesta che ha suscitato nel suo animo una repulsione viscerale. “Pensavo che suonasse disgustoso”, ha dichiarato sarcasticamente.

    Il vero dilemma per la giovane Anne non era solo la strana richiesta, ma il timore di essere etichettata come ‘difficile’ nel mondo del cinema. Etichetta temuta quanto un’epidemia. “Ero così giovane e consapevole di quanto fosse facile perdere tutto”, ha ammesso l’attrice. “Ho semplicemente fatto finta di essere eccitata e sono andata avanti”, ha concluso con un tono ironico.

    Tuttavia, nonostante le stranezze degli inizi, Hathaway ha sottolineato che non si trattava di abusi di potere, ma semplicemente di un periodo in cui le dinamiche sul set erano molto diverse. “Nessuno stava cercando di essere terribile o di ferirmi”, ha chiarito con un sospiro di sollievo.

    Le esperienze negative non sono state vane per l’attrice, che ha trovato nella selezione del co-protagonista per il suo ultimo film una lezione preziosa. Nicholas Galitzine ha conquistato il ruolo dopo un’audizione informale in cui, sulle note di una canzone degli Alabama Shakes, l’atmosfera si è distesa e si è trasformata in un momento di pura spontaneità. “Stavamo semplicemente ballando”, ha raccontato Hathaway, ricordando quel momento come un’antitesi alle audizioni bizzarre del passato.

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      Cinema

      George Clooney confessa: “Quel maledetto di Brad Pitt! Mi soffiò Thelma & Louise e ci ho messo anni a perdonarlo”

      Nel 1991 Clooney e Pitt erano entrambi emergenti e in corsa per lo stesso ruolo. Pitt lo ottenne, diventò una star e Clooney non guardò il film per anni. Ora l’attore ammette: “Doveva farlo lui”. E Geena Davis rivela: “Ho scelto il ragazzo biondo”.

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        A volte il cinema scrive i suoi destini con un casting, un provino e un po’ di karma. E George Clooney, che oggi è uno degli uomini più potenti di Hollywood, non ha problemi a raccontare quando quel destino gli è passato davanti… con il volto perfettamente scolpito di Brad Pitt.

        Parlando con Screen Rant, Clooney ha ricordato il provino più amaro della sua carriera: quello per Thelma & Louise, il film del 1991 di Ridley Scott che avrebbe lanciato Pitt nell’Olimpo del cinema. «Eravamo io e Brad. Entrambi in difficoltà, agli inizi. Lui ce l’ha fatta, io no. E sì, ero incazzato», ha confessato con la sua ironia elegante. «Non ho guardato il film per anni. Pensavo: “Quel maledetto…”».

        Brad Pitt, in effetti, in quel ruolo di J.D. — jeans larghi, cappello da cowboy, sorriso da rapina — diventò immediatamente un’icona. «Poi l’ho rivisto e ho pensato: doveva farlo lui. Funziona così: certe cose sfuggono, ma per buone ragioni. Non puoi vivere pensando: “Quello dovevo farlo io”».

        Una battuta d’altri tempi, eppure la storia del provino perfetto ha un retroscena ancora più gustoso. A raccontarlo è stata Geena Davis, protagonista del film. Ai microfoni del Graham Norton Show ha ricordato la “finalissima” per il ruolo di J.D.: Brad Pitt, George Clooney, Grant Show e Mark Ruffalo. Tutti belli, tutti bravi, tutti castani.

        Finché non entra Pitt.
        «Era così carismatico che mi ha mandato in tilt. Ho dimenticato tutte le battute. Pensavo soltanto: “Mamma mia, che talento”. Quando mi hanno chiesto una preferenza ho risposto subito: “Il ragazzo biondo!”».

        Una scelta impulsiva che ha riscritto la carriera di tutti: Brad Pitt è diventato la star che conosciamo, Clooney avrebbe trovato la sua consacrazione qualche anno dopo, e Thelma & Louise è rimasto nella storia come un film cult capace di rigenerarsi a ogni generazione.

        Oggi i due attori sono amici, complici sul set della saga di Ocean’s, e perfettamente consapevoli che a Hollywood le strade si incrociano, si perdono e poi tornano a unirsi. Ma Clooney quel sassolino se l’è tolto, con un sorriso che vale più di mille red carpet: «Per anni ho pensato: “Quel maledetto di Brad”…».

        E in fondo, chi non l’avrebbe pensato?

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          Cinema

          Sydney Sweeney in corsa per diventare la nuova Bond Girl: “Forse sì, forse no… dipende tutto dalla sceneggiatura”

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            Sydney Sweeney potrebbe diventare la prossima Bond Girl. Le voci, che da giorni rimbalzano sui media americani e britannici, la danno in pole position per il nuovo capitolo della saga di James Bond, il primo sotto il pieno controllo di Amazon Studios dopo l’acquisizione di MGM per 6,1 miliardi di dollari.

            L’attrice di Euphoria e The White Lotus, 28 anni, è considerata una delle interpreti più richieste del momento e il suo nome circola con insistenza tra i candidati del cast. Secondo Variety, lo stesso Jeff Bezos, fondatore di Amazon, vedrebbe con entusiasmo la Sweeney nel ruolo.

            Un indizio, forse, arriva anche dalla vita reale: la scorsa estate l’attrice era tra gli ospiti del matrimonio di Bezos con Lauren Sanchez a Venezia. Ma non solo. I tre collaborano anche per la distribuzione della linea di lingerie firmata Sweeney, dettaglio che alimenta i sospetti di un legame professionale sempre più stretto.

            Intervistata da Variety, Sydney ha giocato sul filo della diplomazia. «Non so (pausa di sette secondi)… non posso (altra lunga pausa). Ad essere onesta, non sono a conoscenza delle voci. Ma sono sempre stata una grande fan del franchise e sono curiosa di vedere cosa faranno», ha detto sorridendo. Poi ha aggiunto: «Dipende tutto dalla sceneggiatura. In realtà, mi piacerebbe di più interpretare 007 che la Bond Girl».

            Il prossimo film dell’agente segreto, il ventiseiesimo della saga, sarà diretto da Denis Villeneuve con la sceneggiatura firmata da Steven Knight, autore di Peaky Blinders.

            Negli ultimi mesi la Sweeney è stata al centro di diverse controversie: la pubblicità di American Eagle di cui è protagonista è stata accusata di “promuovere l’eugenetica”, accusa amplificata dal fatto che l’attrice, rarità a Hollywood, è registrata come elettrice repubblicana.

            Tra scandali, ruoli da sogno e strategie di marketing, Sydney Sweeney continua a essere il volto perfetto di una Hollywood che mescola glamour, provocazione e potere. E se davvero diventerà la nuova musa di 007, lo farà a modo suo — con la stessa sicurezza con cui, in ogni intervista, lascia che sia il silenzio a dire tutto.

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              Cinema

              Jenna Ortega: un successo da vertigine… ma per i fratelli deve sempre lavare i piatti

              Dal successo adolescenziale nella serie Disney “Harley in mezzo” all’iconico personaggio di Mercoledì, in grado di riscrivere l’immagine della Famiglia Addams. Ora Jenna si sente pronta alla definitiva consacrazione e ricorda i tempi degli esordi.

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                Giovane ma già così maledettamente famosa. Una celebrità per la quale deve ringraziare il personaggio di Mercoledì nell’omonima seconda serie targata Netflix e diretta da Tim Burton, un vero e proprio fenomeno di massa mondiale.

                Ha recentemente chiuso il suo account X

                Un successo sconfinato ottenuto nel corso degli ultimi due anni, la Ortega è attualmente uno dei personaggi più in vista del panorama internazionale. E se questo, da un lato ha aumentato il suo peso specifico a Hollywood e l’ha portata ad avere numerosi fan, dall’altra l’ha trasformata in un facile bersaglio per gli haters che ora, grazie all’AI, possono aggiungere nuove modalità di attacco nel loro arsenale di stupidità. L’attrice, infatti, è stata costretta a chiudere l’account X a causa di una serie di foto pedopornografiche generate con la tecnologia deepfake dell’intelligenza artificiale. Una modalità che consiste nel mettere il volto di una persona su altre immagini o altre video che, con quella persona, non hanno niente a che fare. In queste vergognose immagini generate artificialmente l’attrice viene raffigurata nella sua versione adolescente in pose intime.

                Il limite dei social

                Al New York Times, parlando proprio di questo brutto episodio ha detto: “Odio l’IA. Voglio dire: l’intelligenza artificiale può essere usata per cose grandiose. Credo di aver letto da qualche parte che l’intelligenza artificiale può individuare un cancro al seno quattro anni prima che progredisca. È grandioso. Continuiamo così. Mi è piaciuto aver creato un account Twitter a quattordici anni perché dovevo e vedere delle contenuto sporco ed editato su di me bambina? No. È terrificante. È marcio. È sbagliato e disgustoso e mi ha fatto stare male. Mi ha fatto sentire a disagio. Ed è per questo che ho cancellato Twitter, perché non riuscivo più a dire nulla senza trovarmi con qualcosa di questo genere. Non ne avevo bisogno.”

                Sempre sul set

                Al momento, afferma di non nascondere nulla di particolarmente glamour. Passa gran parte del suo tempo a viaggiare da un set all’altro. «Vivo praticamente lavorando, è molto raro che veda il sole». Ultimamente sta lentamente iniziando ad accettare il fatto che la sua vita è cambiata per sempre e che probabilmente cambierà ancora: «È talmente tanta la pressione che si respira in questo lavoro che è quasi comico ed è bello, e terribile».

                Il rapporto con il personaggio di Mercoledì

                «Gran parte dell’ultimo anno e mezzo l’ho sentito molto distante da me, molto dissociativa, aliena ed extra-corporea. Chi avrebbe mai immaginato che un personaggio tanto dark, contorto e sarcastico come Mercoledì potesse suscitare una tale gioia?». Aggiungendo: «Non ho mai avuto una stanza tutta per me da piccola», mi dice. «E ora posso viaggiare per il mondo».

                Non voglio parlare d’amore

                Su una cosa però si mostra intransigente: «Non parlo della mia vita amorosa perché è mia. Quando sai troppo della vita privata di qualcuno, poi guardi i film e vedi solo quello»

                Il giudizio del visionario Burton

                Il regista non ha dubbi: «Lei è una delle persone con cui preferisco lavorare, diversa da chiunque altro». Anche se si rende conto pure lui che il personaggio di Mercoledì ha arrecato non poche sofferenze alla ragazza Ortega, che ha iniziato a girare la prima stagione nel 2021 a 18 anni, più o meno l’età in cui i suoi coetanei andavano al college. La serie, che ha debuttato nel 2022, è diventata improvvisamente oggetto di culto, riformulando il franchising della Famiglia Addams proprio intorno al personaggio dell’afflitta figlia adolescente. Frantumando i record di Netflix e facebdole guadagnare il titolo di serie in lingua inglese più vista di sempre.

                Una bambina che cercava una via d’uscita

                Quarta di sei figli, la madre infermiera di pronto soccorso e il padre ex sceriffo che lavora presso l’ufficio del procuratore distrettuale della California, è cresciuta in una comunità del deserto insieme ad altre famiglie messicane. Fin da piccola desiderava di più: «Sono grata a quella bambina di sei anni che voleva diventare presidente o astronauta… perché ora mi rendo conto che ero sempre alla ricerca di una via d’uscita».

                La reazione indifferente dei fratelli

                Avendo cominciato a lavorare molto presto nella serie Disney Harley in mezzo (2016-2018) la madre l’ha sempre seguita, dovendo trascurare gli altri figli. Di quel periodo Jenna ricorda: «Quando tornavo a casa mi dicevano: “Jenna, prima di partire non hai lavato i piatti, quindi adesso devi lavarli tutta la settimana”». I suoi fratelli rimangono «del tutto indifferenti, a loro non potrebbe importare di meno, lo trovo molto dolce».

                Foto prese dalla rete

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