Cinema
Brad Pitt rompe il silenzio sul divorzio da Angelina Jolie: «Non è stata una cosa così importante»
Dopo anni di silenzio, Brad Pitt parla del divorzio da Angelina Jolie: «Non credo sia stata una cosa così importante, è solo una che si è realizzata legalmente». Parole che sorprendono e contrastano con le dichiarazioni di lei, che si era detta “esausta ma sollevata”. Un addio freddo, mentre la distanza tra l’attore e i figli sembra ormai insanabile.

Dopo otto anni di battaglie legali e silenzi, Brad Pitt ha finalmente deciso di parlare del divorzio da Angelina Jolie. Un divorzio che, a detta dell’attore, non avrebbe lasciato segni profondi nella sua vita. Intervistato da Gq, l’attore ha liquidato la questione con un tono quasi distaccato: «Non credo sia stata una cosa così importante. È solo una che si è realizzata legalmente», ha detto. Parole che sorprendono, soprattutto considerando l’intensità della battaglia legale e l’impatto emotivo che il divorzio ha avuto sull’ex moglie e sui loro sei figli.
L’accordo di divorzio era stato raggiunto nel dicembre 2024, otto anni dopo la separazione avvenuta nel 2016. In quell’occasione i legali di Angelina Jolie avevano parlato di una donna «esausta ma sollevata» dalla fine di una disputa che sembrava senza fine. Eppure, a sentire Pitt, la vicenda è solo un capitolo chiuso e ormai archiviato.
Il contrasto tra i due ex coniugi è netto. Se Jolie non ha mai nascosto la sua sofferenza, Pitt appare oggi concentrato su una nuova fase della sua vita. Secondo quanto riportato da People, infatti, l’attore sarebbe «felice» della nuova serenità ritrovata con la compagna Ines de Ramon. Ma dietro la facciata di indifferenza, resta un tema ancora irrisolto: il rapporto con i figli.
La famiglia numerosa, un tempo simbolo di armonia e amore, si è sgretolata rapidamente dopo l’episodio avvenuto su un volo nel 2016, quando – secondo la stampa americana – Pitt, ubriaco, avrebbe aggredito il figlio maggiore Maddox. Da allora, la rottura è stata irreversibile. Maddox ha depennato il cognome Pitt dal proprio nome, e con lui anche Zahara, Vivienne e Shiloh hanno preso le distanze dal padre.
Oggi, Brad Pitt avrebbe un solo desiderio: ricostruire un legame con i figli. Ma se la freddezza con cui ha parlato del divorzio riflette davvero il suo stato d’animo, sembra difficile che possa trovare il modo per sanare una ferita così profonda. «Recuperare il rapporto coi figli è la sua priorità», rivelano fonti vicine all’attore. Eppure, fino ad oggi, in pubblico Brad Pitt ha preferito il silenzio. E le sue ultime parole – lapidarie e quasi sprezzanti – non sembrano certo il primo passo verso la riconciliazione.
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Cinema
Stefano Accorsi versione Maciste: corpo scolpito e sveglie all’alba per il nuovo film
“Il film che ho appena finito mi ha permesso di cambiare completamente abitudini”, racconta Stefano Accorsi. L’attore si è allenato ogni mattina con un coach personale per preparare un ruolo fisicamente impegnativo. “Adoro svegliarmi presto e godermi il silenzio del mattino”. Il risultato? Un fisico scolpito e una nuova filosofia di vita.

Addominali in vista, braccia scolpite e sguardo da eroe epico. Stefano Accorsi si mostra così su Instagram, immortalato in uno scatto che ricorda un moderno Maciste. Ma dietro quell’immagine c’è molto più di una buona genetica. C’è un lavoro preciso, quotidiano, costruito attorno a un ruolo cinematografico che ha richiesto disciplina e trasformazione.
“Il film che ho appena finito mi ha permesso di allenarmi in modo diverso e di cambiare completamente le mie abitudini”, ha scritto lui stesso nel post. Una dichiarazione d’intenti che racconta di una svolta: non solo preparazione atletica, ma un vero cambio di ritmo nella sua vita.
Il segreto? Allenamento costante e stile di vita regolato. “Abbiamo lavorato con un coach che è anche un caro amico, per la preparazione fisica di questo progetto”, ha spiegato l’attore. Ogni mattina, due ore di esercizi, tra forza, resistenza e concentrazione. Ma non è solo una questione di muscoli: “Adoro svegliarmi presto e godermi i primi raggi del sole, il silenzio che c’è”.
Accorsi, 53 anni, non è nuovo alle trasformazioni fisiche per esigenze di copione, ma questa volta – dicono vicini alla produzione – il cambiamento è stato particolarmente intenso. Il ruolo che ha appena interpretato (ancora top secret nei dettagli) gli ha imposto ritmi militari, alimentazione controllata e grande concentrazione.
Intanto il pubblico social approva: migliaia di like e commenti entusiasti sotto la foto. E tra chi lo paragona a un antico guerriero e chi si chiede come abbia fatto, la risposta è già lì: disciplina, motivazione e una nuova routine che parte all’alba.
Cinema
Il pirata Jack Sparrow conquista il suo castello
Sembra la trama di un possibile movie e invece è tutto vero: Johnny Depp sta per acquistare un castello nel Canavese. Lo confermano le cronache locali dove nei giorni scorsi l’attore ha trascorso una lunga pausa durante le riprese del film sull’artista Amedeo Modigliani.

Sembra la trama di un possibile movie e invece è tutto vero: Johnny Depp sta per acquistare un castello nel Canavese. Lo confermano le cronache locali dove nei giorni scorsi l’attore ha trascorso una lunga pausa durante le riprese del film sull’artista Amedeo Modigliani. Depp, Alias Jack Sparrow indimenticabile interprete della saga dei Pirati dei Caraibi, si è fatto scarrozzare tra le colline del Torinese in cerca di un maniero.






A caccia di un castello e di un lago…per la Perla Nera
Attualmente nel Canavese sono almeno tre i manieri in vendita: a Montalto Dora, Pavone e Andrate. Quando Depp ha visitato il Castello di Montalto Dora è rimasto impressionato dalla sua struttura e dalla spettacolare vista. Il castello, infatti, si presenta come una fortezza, inespugnabile, arroccata a 405 metri sul Monte Crovero con vista sui Cinque Laghi di Ivrea. Il maniero montaltese è uno dei simboli del Canavese, alle porte di Ivrea. Per aggiudicarselo servono 4,8 milioni di euro. Una cifra raggiungibile per l’attore anche dopo il processo contro l’ex moglie Amber Heard, che lo ha visto sborsare 15 milioni di dollari. L’edificio di circa 2000 mq di superficie si avvolge attorno a un cortile pavimentato ideale per eventi e cerimonie e set cinematografici. Si compone di 11 camere, 13 bagni e una bellissima cappella del XV secolo. Inoltre il terreno include un castelletto e una cascina.

Un buen retiro da 4,8 milioni di euro
Montalto Dora, piccolo comune di 3.316 abitanti, il pirata potrebbe diventare un buen retiro dell’attore in cerca di quiete e relax. E non solo in questi giorni che lo vede impegnatonella regia del nuovo film Modì sulla vita dell’artista Amedeo Modigliani. Dopo “Il coraggioso – The Brave“, del 1997, questa è la seconda prova da regista di Depp circondato da un super cast. Riccardo Scamarcio che interpreterà Modigliani sarà affiancatoa anche da Al Pacino – tra i produttori del film – nelle vesti del collezionista Maurice Gangnat. E’ prevista anche la partecipazione di Luisa Ranieri nei panni di Rosalia Tobia, detta Rosalie, modella e fondatrice del ristorante Chez Rosalie. Il locale di ritrovo per tutti gli artisti di Montparnasse nei primi decenni del ‘900.
I fantasmi delle Terre Ballerine
Se l’attore dovesse aggiudicarsi per davvero il maniero nel Canavese avrebbe di che divertirsi nelle vesti di Jack Sparrow. Come mai? Perché da questa zona passa il tratto Morenico-Canavesano della Via Francigena ed è possibile scegliere tra bellissime escursioni sia a piedi sia in mountain bike. Ma soprattutto per la magia delle Terre Ballerine di Montalto Dora che racchiuderebbero fantasmi e misteri. Si tratta, infatti, di uno strato di torba appoggiato su una superficie d’acqua, formatosi a seguito del prosciugamento del Lago Coniglio. Su quella superficie si può saltellare come su un tappeto elastico, così elastico che anche le piante si muovono e, se nei giorni precedenti è caduta la pioggia, l’effetto aumenta. Chissà se Johnny Depp alias Jack Sparrow avrà voglia di scoprire cosa nasconde quella superficie? Nei pressi del lago inoltre è stato rinvenuto un insediamento palafitticolo riferibile al Neolitico dove è stato inaugurato un Parco Archeologico con palafitte in scala reale.
Il ritorno del pirata… ma quando?
Johnny Depp ci sta pensando. La tentazione di affiancare il regista Terry Gilliam nella sesta avventura dei Pirati dei Caraibi “Pirates of the Caribbean: Demons of the Corsair” in uscita il prossimo anno, è forte. Sarà disposto? L’attore ha sempre negato di voler tornare ad interpretare l’eccentrico capitano Jack Sparrow. Per il prossimo capitolo della saga comunque sono già stati ingaggiati Craig Mazin e Ted Elliott. Il produttore Jerry Bruckheimer ha dichiarato di aspettarsi la presenza di Depp.

Cinema
Pretty Woman, il retroscena clamoroso: Richard Gere disse no, Julia Roberts lo convinse con un biglietto
La commedia romantica più amata di sempre rischiava di essere un dramma sociale con un finale amaro. Richard Gere non voleva il ruolo, Julia Roberts non era la prima scelta. Ma poi successe la magia: tra imprevisti, risate vere e giacche comprate per strada, Pretty Woman diventò leggenda.

Pretty Woman è entrato nella storia come il film che ha consacrato Julia Roberts a icona planetaria e ha rilanciato Richard Gere come protagonista romantico per eccellenza. Ma dietro la favola metropolitana da quasi mezzo miliardo di dollari al botteghino, si nasconde un retroscena che in pochi conoscono.
Nella prima versione della sceneggiatura, scritta da J.F. Lawton, il film finiva in tragedia. Vivian veniva abbandonata da Edward e la sua amica Kit moriva di overdose durante una gita a Disneyland. Altro che commedia: un cupissimo dramma sociale, senza lieto fine. Fu solo con l’arrivo della Disney e del regista Garry Marshall che il copione prese una svolta radicale. Si decise di trasformare la storia in una fiaba urbana, con un finale romantico e memorabile.
Anche il casting fu un percorso a ostacoli. Julia Roberts, all’epoca una promessa ancora in ombra, dovette sostenere due audizioni per conquistare il ruolo. I dirigenti Disney volevano nomi più noti: Meg Ryan, Jennifer Connelly, persino Winona Ryder vennero considerate. Tutte rifiutarono, in parte per via del tono iniziale troppo duro del film.
Quanto a Richard Gere, il no fu quasi categorico. L’attore rifiutò più volte il ruolo di Edward, finché Julia non si presentò a New York con un biglietto scritto a mano: “Per favore, dì di sì”. Fu il gesto decisivo. La chimica tra i due, una volta sul set, fece il resto.
Molte delle scene più amate furono improvvisate. La chiusura del portagioie sul dito di Vivian? Inventata sul momento. La risata fragorosa davanti alla TV? Vera, provocata da Marshall che solleticava i piedi di Julia. Anche la celebre giacca rossa fu comprata per strada dai costumisti dopo averla vista indosso a una sconosciuta.
Oggi Pretty Woman è un classico senza tempo. E se un sequel non si farà mai — per volontà del cast e dopo la scomparsa di Garry Marshall — resta intatto il fascino di un film nato da mille imprevisti, ma entrato nel cuore di tutti.
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