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5 miliardi per Laura Pausini… ma lei non si ferma!

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    Una delle voci più riconosciute all’estero del nostro panoramam musicale, Laura Pausini, ha raggiunto di recente la ragguardevole cifra di 5 miliardi di ascolti streaming sulle piattaforme digitali! Una discografia, la sua, fatta di ben quattordici album in studio, più registrazio live, cover e molteplici collaborazioni con le voci più importante del panorama musicale mondiale.

    E’ la donna italiana dei record a 7 note

    Si tratta dell’artista italiana più premiata al mondo (con 1 Grammy Award, 4 Latin Grammy, 1 Golden Globe, 1 Nomination agli Oscar, Latin Recording Academy Person of the Year 2023). Ora raggiunge l’ennesimo traguardo, stabile nella vetta della classifica di Spotify come voce femminile italiana più ascoltata del mondo, con più di 8 milioni di ascoltatori mensili. Nell’ultimo anno anche i paganti ai suoi concerti sono aumentati del 25%: battuti i record precedenti, confermandola come artista donna più performante del nostro Paese.

    Di nuovo negli USA, poi in Europa e da noi in Italia

    La Pausini rappresenta un esempio unico nel suo genere. Basti pensare che il suo decimo tour mondiale, Laura Pausini World Tour 2023/2024, ha superato i 450mila spettatori con sold out nelle arene e nei palazzetti più prestigiosi in Europa, Sud America e negli Stati Uniti. Dopo l’ultimo trionfale show sul palco dello storico The Theater At Madison Square Garden di New York, è attesa il prossimo novembre e dicembre con un’ultima leg del tour, il Laura Pausini World Tour Winter 2024. Una serie di show che partiranno con una doppia data presso lo O2 Shepherd’s Bush Empire di Londra, raggiungendo poi l’Europa e – naturalmente – l’Italia.

    Il gran finale in Sicilia a Capodanno

    L’Unipol Forum di Milano la rivedrà protagonista con due concerti, mentre il gran finale è previsto a Messina, con uno speciale show a Capodanno, ultima delle tre date previste in terra siciliana. Laura ha voluto fortemente omaggiare questa regione del sud, dedicandole l’ultima parte di questa memorabile tournée.

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      Musica

      Zucchero perde metà degli incassi e chiude in rosso: crollano i ricavi della sua società musicale

      Il fratello Lucio, amministratore unico, mostra i conti: svanisce l’utile da 3,9 milioni dell’anno precedente. La società resta solida grazie agli investimenti finanziari, tra titoli di Stato, obbligazioni e certificati derivati “a titolo speculativo”. Dal rimborso chilometrico ai fondi, la macchina Fornaciari frena ma non si ferma.

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        «Porca l’oca, c’ho la pelle d’oca». È facile immaginare che Adelmo Fornaciari l’abbia pronunciata davvero, quella battuta diventata verso di canzone, quando il fratello Lucio — amministratore unico della Zucchero & Fornaciari Music srl — gli ha mostrato i conti dell’esercizio 2024. I numeri raccontano una frenata brusca: ricavi in caduta da 10,29 a 4,75 milioni di euro e il passaggio da un utile da 3,93 milioni a una perdita da 279.199 euro. Una scivolata pesante per una delle società musicali più solide del panorama italiano, finita così fuori dalla top ten del settore.

        Non si tratta di un crollo strutturale, sottolineano i documenti societari, ma di un anno segnato da un netto ridimensionamento delle attività dopo stagioni particolarmente ricche. La società, partecipata dal cantante al 99,5% e dal fratello allo 0,5%, produce, distribuisce e promuove opere musicali, curando anche tutta la fase di lancio e promozione dei progetti discografici.

        Bilancio in rosso, cuscinetto in cassaforte
        La perdita è stata assorbita dalle riserve accumulate negli anni: la società è patrimonialmente robusta e può contare su investimenti finanziari consistenti. Nella nota integrativa compaiono 205mila euro di titoli di Stato, oltre un milione in obbligazioni e circa 926mila euro tra fondi e azioni. A questi si aggiungono 249mila euro di derivati, che Fornaciari specifica non essere strumenti di copertura, ma investimenti acquistati “a titolo speculativo o per temporanei impieghi di liquidità”. Come dire: Zucchero non rinuncia a prendersi qualche rischio neppure in Borsa.

        Musica, conti e chilometri
        La gestione operativa resta nelle mani del fratello Lucio, musicista anche lui, che percepisce un compenso amministrativo da 124.430 euro l’anno. E i conti rivelano un particolare domestico: 16.632 euro di rimborso chilometrico, pari a circa 1.386 euro al mese, a testimoniare una gestione diretta e continua dell’attività, lontana dall’immagine romantica del contabile chiuso in ufficio.

        Zucchero, intanto, resta un marchio globale e i conti in rosso di un anno non cancellano una carriera che ha attraversato decenni vendendo milioni di dischi e riempiendo arene. La parentesi contabile ha acceso una spia, ma la macchina musicale — e finanziaria — di Fornaciari è ancora molto lontana dal fermarsi.

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          Musica

          Arisa, l’amore più grande oggi è per se stessa: «Prima di dormire mi abbraccio e mi dico “tu sei un fiore”»

          Tra un singolo che parla di relazioni tossiche, il sogno di tornare a Sanremo e un cuore che, pur single, resta in fermento, Arisa oggi sceglie la gentilezza verso se stessa. «Quando diventi donna capisci quanto sia importante sostenersi tra donne». E intanto si prepara al futuro: «Se l’amore arriva, sono pronta ad accoglierlo»

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            A Verissimo Arisa è arrivata col passo leggero di chi, dopo tempeste e rinascite, ha ritrovato un ritmo nuovo. Davanti a Silvia Toffanin ha sorriso, ha riflettuto, e soprattutto ha ammesso di essere entrata in quella fase della vita in cui la cosa più rivoluzionaria è volersi bene. «Sto bene, lavoro tanto e cresco. Quando diventi donna capisci meglio cosa provano le altre donne. Abbiamo bisogno di sostenerci e di chiederci consiglio, io lo faccio con chi mi è vicino».

            La sensibilità, ereditata dalla madre, è la chiave con cui Arisa guarda il mondo. Anche quando fa male. Ha parlato delle delusioni, delle amicizie finite, e degli amori che l’hanno attraversata lasciando tracce profonde. «Ho vissuto storie bellissime, ogni volta pensavo fosse per sempre. Ora sono sola, ma dentro di me c’è sempre qualcosa che bolle. Un pensiero, un’emozione, qualcuno che ti torna in mente più degli altri». L’amore resta, ma cambia forma, e oggi ha un nuovo centro: se stessa. «Amarsi è difficile, è la cosa più difficile da imparare. Ma ora ogni sera mi abbraccio e mi dico: “Tu sei un fiore”».

            Nel presente c’è una canzone, Nuvole, che racconta le relazioni tossiche, e dentro la quale c’è più di un frammento autobiografico. «Qualche storia complicata l’ho vissuta anch’io. Ma oggi scelgo me». E poi ci sono i ricordi di casa, dei genitori «amorevoli ma severi» e di quella adolescenza irrequieta che l’ha formata. «Mi piacerebbe una famiglia, ma già ce l’ho: il mio lavoro e il mio pubblico sono la zolletta di zucchero nel caffè».

            E l’Ariston? Il sogno non si è mai sopito. «Spero di tornarci presto», confessa. Sarebbe un ritorno carico di significati, un nuovo capitolo per quella ragazza diventata donna sotto i riflettori, senza perdere la fragilità che l’ha sempre resa vera.

            Oggi, tra futuro e presente, Arisa si sceglie. Con tenerezza, disciplina emotiva e un sorriso che sa di viaggio e di conquista. Il resto – musica, amore, sorprese – può arrivare quando vuole. Lei, stavolta, è pronta.

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              Iva Zanicchi cade a Belve: inciampa nel “binario maledetto”, soccorsa in studio e subito di nuovo in piedi.

              La cantante scivola sul binario che guida la telecamera, nonostante l’avvertimento della conduttrice. Staff e tecnici accorrono, lei si rialza e prosegue l’intervista: niente panico, solo autoironia e determinazione.

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                “Occhio al binario”. È la raccomandazione che Francesca Fagnani rivolge a ogni ospite quando entra nello studio di Belve. Stavolta però l’avvertimento non è bastato. Durante la registrazione della seconda puntata della nuova stagione, Iva Zanicchi è inciampata sul famoso binario che corre lungo il pavimento per consentire alla telecamera di scorrere dalla conduttrice agli intervistati. Una caduta improvvisa, tanto temuta quanto inevitabile, che ha fatto gelare lo studio per un istante.

                Ottantacinque anni portati con grinta, l’aquila di Ligonchio era tra gli ospiti di martedì 4 novembre insieme ad Adriano Pappalardo e Irene Pivetti. Le immagini, circolate dopo un’anticipazione di Davide Maggio, mostrano la cantante attraversare i binari accompagnata dalla Fagnani. Poi un inciampo, un attimo di perdita d’equilibrio e giù a terra. Subito si muovono tutti: la conduttrice, i cameraman, persino un addetto antincendio accorrono per aiutarla a rialzarsi.

                Zanicchi, però, non si lascia spaventare. Il sorriso resta quello di sempre, ironico e combattivo. Gli occhi, più stupiti che preoccupati, sembrano dire: poteva capitare, andiamo avanti. E infatti, dopo pochi istanti, è di nuovo in piedi. Nessuna esitazione, nessuna pausa. “Voleva subito sedersi e fare l’intervista”, si legge nel retroscena pubblicato online. E così è stato: la registrazione è ripartita e l’artista ha affrontato la sua conversazione con la conduttrice come da programma.

                Una prova di tempra e professionalità da parte di una delle grandi voci della musica italiana, protagonista di decenni di palchi e riflettori. Non è la prima volta che Belve fa parlare di sé per momenti inattesi e improvvisi, ma stavolta l’episodio ha mostrato anche la rapidità e l’attenzione della squadra in studio.

                La paura è durata un lampo. Poi, come spesso accade in diretta televisiva e nei suoi preparativi, lo spettacolo è andato avanti. E Iva Zanicchi ha dimostrato ancora una volta che l’età, quando c’è il carattere, è solo un dettaglio.

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