Connect with us

Musica

80 voglia di musica spensierata: con la macchina del tempo si può!

Avatar photo

Pubblicato

il

    Il 28 luglio sul palco del Mirano Summer Festival (VE), appuntamento con La macchina del tempo 80, evento imperdibile per tutti gli amanti degli anni ’80 con le canzoni che hanno definito un’intera generazione… e non solo! 80 voglia di musica spensierata: con la macchina del tempo si può! Una manifestazione dedicata a chi quegli anni li ha vissuti sulla propria pelle ed anche per chi, in maniera riflessa, ne ha colto lo spirito divertente e spensierato.

    I biglietti sono disponibili QUI

    Una scaletta con nomi iconici

    In un’unica serata, una line-up d’eccezione che include iconici artisti di quegli anni, tra cui Ivana Spagna, Johnson Righeira, Gazebo, Tracy Spencer, Marco Ferradini, Scotch, Via Verdi e P. Lion, accompagnati dalla band Evolution 80 e dal corpo di ballo Jam Session Crew.

    Totale immersione nel passato

    Dai ritmi frenetici della dance alla dolcezza delle ballate romantiche, il palco del Summer Park non solo risuonerà le colonne sonore di quegli anni magici, ma emozionerà il pubblico con giochi di luce e coriandoli. In conclusione di serata sarà offerto uno spettacolo pirotecnico che illuminerà il cielo di Mirano! Un’opportunità da non perdere per tutti coloro che desiderano vivere un’esperienza unica e coinvolgente, immersi nella magia degli anni ’80, una fonte di ispirazione che continua a influenzare la musica e la cultura anche in tempi moderni.

    Dal sogno di un appassionato alla realtà del festival

    L’evento è inserito nel calendario del Mirano Summer Festival, organizzato dall’associazione Volare 4.0. La Macchina del Tempo 80 è il risultato del sogno di Michele Siviero, appassionato della musica degli anni ’80 che anni fa ha deciso di seguire la sua più grande passione. Grazie alla sua determinazione e alla sua visione, oggi questo spettacolo è diventato realtà, pronto a regalare emozioni senza tempo a tutti i suoi spettatori.

      SEGUICI SU INSTAGRAM
      INSTAGRAM.COM/LACITYMAG

      Musica

      Cos’è la misofonia: scopriamolo con Rose Villain

      La cantante si è raccontata a tutto tondo nel programma Hot Ones Italia di Alessandro Cattelan. Dalla recente esperienza a Sanremo 2025 alle emozioni vissute aprendo i concerti dei Coldplay, fino a una rivelazione sulla sua misofonia, la giovane artista ha condiviso dettagli inediti della sua vita personale e professionale. L’intervista ha offerto uno spaccato autentico della Villain, che ha saputo trasformare le sue esperienze in crescita personale e professionale, senza nascondere le difficoltà che ha affrontato lungo il percorso.

      Avatar photo

      Pubblicato

      il

      Autore

        All’anagrafe è registrata come Rosa Luini, cantautrice e rapper italiana nata a Milano. Dopo aver studiato musica negli Stati Uniti, si è fatta conoscere con uno stile unico che mescola sonorità hip-hop, elettroniche e alternative. La sua carriera è decollata grazie a brani che hanno conquistato il pubblico italiano e internazionale. Il suo nome d’arte nasce dall’unione tra “Rose”, che richiama il suo vero nome e la bellezza dei fiori, e “Villain”, termine inglese che significa “cattivo” o “antagonista”, rappresentando il suo lato ribelle e anticonformista nella musica.

        Un viaggio tra successi e crescita artistica

        Ospite del format condotto da Alessandro Cattelan, Rose Villain ha ripercorso alcuni momenti cruciali della sua carriera musicale. Reduce dalla sua seconda partecipazione al Festival di Sanremo 2025, la cantante ha rivelato come il tempo e l’esperienza l’abbiano aiutata a vivere la competizione in maniera più serena: “La prima volta è stata un turbinio di emozioni, tra interviste e telecamere. Ora ho imparato a gestire tutto con più tranquillità”.

        Aprendo per le popstar Coldplay

        Oltre a Sanremo, un’altra esperienza indimenticabile è stata quella di aprire quattro concerti dei Coldplay allo Stadio Olimpico di Roma. “A vent’anni mi sarebbe sembrato un sogno irraggiungibile, e probabilmente l’adrenalina mi avrebbe giocato brutti scherzi. Ora, invece, riesco a godermi questi momenti con consapevolezza”, ha spiegato l’artista. Salire su un palco davanti a centomila persone le ha dato una certezza: “Ho capito che posso fare gli stadi e che un giorno li farò”.

        L’emozione di cantare per il proprio pubblico

        Nonostante le grandi esibizioni davanti a un pubblico numeroso, la soddisfazione più grande per Rose Villain è stata un’altra: “Il momento più emozionante della mia carriera è stato cantare davanti a persone che avevano comprato un biglietto solo per me e che conoscevano ogni parola delle mie canzoni. È stata un’emozione unica”.

        La sfida della misofonia

        Tra le curiosità emerse durante l’intervista, la cantante ha parlato apertamente di una condizione particolare con cui convive: la misofonia. Questo disturbo, caratterizzato da una reazione intensa e negativa a determinati suoni, influisce sulla sua quotidianità: “Non mi fa impazzire andare al cinema. Ho un problema con i rumori prodotti dalle persone: se qualcuno mastica o fa rumori strani, per me è insopportabile”.

        Meglio da sola

        Proprio per questo, ha spiegato di preferire le visioni solitarie: “Adoro andare al cinema da sola, in questo modo posso godermi il film senza distrazioni”. Un dettaglio che ha sorpreso molti fan, mostrando un lato intimo e personale dell’artista.

          Continua a leggere

          Musica

          Sembravano rose ma non sono fiorite: anche Walter Ricci se ne va, Arisa è nuovamente single

          Sembra che la cantante non riesca proprio a trovare pace in ambito amoroso. Anche la relazione con il talentuoso jazzista è ormai chiusa. La fine della storia con Arisa segna per lui un nuovo inizio, pronto a dedicarsi completamente alla musica, con la stessa passione e determinazione che lo hanno portato sui palchi più importanti del mondo.

          Avatar photo

          Pubblicato

          il

          Autore

            Il jazzista napoletano si è recentementa raccontato in un’intervista, parlando non solo del suo percorso musicale, che lo ha visto affiancare leggende come Quincy Jones e George Benson, ma anche della recente fine della sua relazione con Arisa. Un amore nato quasi per caso il loro, durante un incontro in aeroporto, che sembrava destinato a durare, tra momenti di complicità e sogni condivisi. Tuttavia, le esigenze delle loro carriere hanno reso difficile portare avanti la relazione, portandoli a prendere strade diverse.

            E’ meglio fermarsi ora…

            “Siamo stati molto bene insieme, ma ci siamo resi conto che è meglio fermare la barca prima che diventi troppo complicato” ha dichiarato Ricci, sottolineando come entrambi siano ora focalizzati sui propri obiettivi artistici.

            Un amore vissuto intensamente

            Foto sui social, viaggi, momenti di quotidiana felicità: la storia tra Walter Ricci e Arisa aveva catturato l’attenzione del pubblico. Il loro legame sembrava forte, fatto di condivisione e intesa. “Non sempre l’amore basta” ha confessato Ricci, spiegando come la vita da artista, con la sua imprevedibilità e i continui spostamenti, abbia reso difficile conciliare i rispettivi percorsi. Arisa aveva accennato all’idea di costruire una famiglia, ma per Ricci la priorità in questo momento resta la musica: “Quando si è molto presi si dicono certe cose… Siamo stati insieme quasi nove mesi e siamo stati molto bene. Ma la carriera richiede dedizione assoluta”.

            Il jazz come missione di vita

            Nato e cresciuto in un ambiente musicale, Walter Ricci ha sviluppato sin da piccolo una passione autentica per il jazz. “Mio padre musicista mi ha dato una grande spinta, facendomi ascoltare generi diversi. A 7/8 anni già suonavo, anche ai matrimoni. Ma soprattutto ho sempre avuto chiaro che la mia musica doveva affermarsi attraverso grandi esperienze internazionali” racconta il jazzista. Il suo percorso è stato segnato da incontri fondamentali, da Fabrizio Bosso a Stefano Di Battista, fino alla Monk Competition di Quincy Jones a Los Angeles. Il jazz, dal bebop al contemporary, lo ha sempre affascinato, con riferimenti imprescindibili come Frank Sinatra, Tony Bennett ed Ella Fitzgerald.

            Il futuro musicale di Ricci

            A 35 anni, Ricci guarda avanti con entusiasmo. Un nuovo disco all’orizzonte e tanti progetti lo attendono, con l’ambizione di portare la sua musica sempre più lontano. “Non mi interessa scrivere un tormentone estivo a tavolino. Se accadrà, sarà in modo naturale” afferma. Quando gli viene chiesto come si senta nel vedersi paragonato a Renato Carosone, risponde con umiltà: “Mi emoziona molto, è un onore. È come se ad un calciatore dicessero che somiglia a Maradona”.

              Continua a leggere

              Musica

              Quanto ci manca Pino Daniele: una serie di iniziative ne celebrano la grandezza

              Questo 2025 segna due importanti anniversari legati a uno dei più grandi artisti della musica italiana: il 70° anniversario della nascita di Pino Daniele e i 10 anni dalla sua scomparsa. Per onorare la memoria del leggendario cantautore napoletano, la Fondazione Pino Daniele ETS ha dato vita a una serie di eventi, mostre e iniziative, siglate con il marchio “70/10 Anniversary” per garantirne l’autenticità e l’ufficialità.

              Avatar photo

              Pubblicato

              il

              Autore

                Tra le iniziative più attese, spicca la mostra Pino Daniele Spiritual, un’esposizione esclusiva allestita a Napoli, nelle prestigiose Sale Plebiscito e Sala Belvedere di Palazzo Reale, visitabile fino al prossimo 6 luglio. L’evento offre ai visitatori un percorso immersivo tra immagini inedite, video di repertorio, oggetti personali e testimonianze che raccontano la vita e la carriera dell’artista. La mostra è realizzata in collaborazione con il Ministero della Cultura, la Regione Campania, il Comune di Napoli e importanti istituzioni culturali come Rai Teche e Archivio Luce.

                Un bollo speciale e una medaglia

                Per commemorare questo doppio anniversario, Poste Italiane ha realizzato un folder speciale contenente due cartoline dedicate al cantautore, corredato da un bollo celebrativo che riporta la dicitura: “Omaggio a Pino Daniele nel 70° anniversario della nascita – 10° anniversario della scomparsa – 19.3.2025 – 80134 Spazio Filatelia Napoli”. La Zecca di Stato, invece, ha coniato una medaglia d’argento dedicata a Pino Daniele, simbolo del suo impatto indelebile nella musica e nella cultura italiana.

                Il documentario “Pino” di Francesco Lettieri

                Ad arricchire le celebrazioni, arriva anche il documentario “Pino”, diretto da Francesco Lettieri in collaborazione con Netflix e Tim Vision. Il film ripercorre la carriera e la vita dell’artista attraverso immagini esclusive, tra cui riprese inedite del leggendario concerto del 19 settembre 1981 in Piazza Plebiscito, a cui parteciparono oltre 200.000 persone. Il documentario include anche interviste a grandi protagonisti della musica italiana e internazionale come Fiorello, Jovanotti, Vasco Rossi, Fiorella Mannoia, Eric Clapton e tanti altri.

                Concerti-tributo: la sua musica continua a vivere

                Come ogni anno, anche il 2025 vedrà il ritorno del tradizionale evento Je Sto Vicino a Te, che si terrà al Palapartenope di Napoli con una line-up di artisti d’eccezione, tra cui Joe Barbieri, Walter Ricci, Ornella Vanoni, Renzo Arbore e tanti altri. Un altro grande concerto tributo si svolgerà in Piazza del Gesù, che riunirà sul palco icone della musica come 99 Posse, Negrita, Enzo Gragnaniello, Mario Biondi e molti altri. Infine, il 18 settembre, Piazza del Plebiscito ospiterà Pino È – Il Viaggio del Musicante, un evento che ripercorrerà la carriera del cantautore e raccoglierà fondi per la ricerca oncologica pediatrica e la formazione artistica.

                Le pubblicazioni e la ristampa di Musicante

                Il 2025 segna anche l’uscita di nuove pubblicazioni dedicate a Pino Daniele. Tra queste, il libro Feeling di Gianni Valentino, che racconta l’intera discografia dell’artista attraverso le sue canzoni più significative, e Yes I Know… Pino Daniele. Tra pazzia e blues di Carmine Aymone, che ripercorre la sua carriera dagli esordi fino agli omaggi postumi. A questi si aggiunge Napoli con Pino Daniele di Pier Luigi Razzano, una guida musicale della città ispirata alle canzoni del cantautore. Sul fronte musicale, verrà ristampato Musicante 40th Anniversary, insieme ad una versione inedita del celebre brano Napule È.

                Un’eredità eterna

                Le celebrazioni per i 70 anni di Pino Daniele confermano quanto la sua musica sia ancora viva e attuale, capace di unire generazioni diverse e di raccontare un’anima napoletana universale. Il 2025 è un anno di tributi e ricordi, ma soprattutto di emozioni che continueranno a risuonare nelle note di un artista che ha segnato indelebilmente la storia della musica italiana.

                  Continua a leggere
                  Advertisement

                  Ultime notizie

                  Lacitymag.it - Tutti i colori della cronaca | DIEMMECOM® Società Editoriale Srl P. IVA 01737800795 R.O.C. 4049 – Reg. Trib MI n.61 del 17.04.2024 | Direttore responsabile: Luca Arnaù