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Musica

Cristiano De André sold out a Legnano: Se Faber fosse qui, lancerebbe il microfono!

Grande successo per Cristiano De André che ha incantato il Teatro Galleria di Legnano con il suo “De André canta De André – Best Of Tour Teatrale”. Uno spettacolo che non è solo un omaggio al padre, ma un viaggio musicale e sociale tra le canzoni e i valori di Faber. Tra emozioni, riflessioni sulla guerra e qualche bordata contro il presente.

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    Se Don Gallo definiva le canzoni di Fabrizio De André il “quinto Vangelo”, allora Cristiano De André si può senza dubbio considerare una sorta di predicatore laico. Con oltre due ore di concerto, ha guidato il pubblico in un rito musicale denso di emozioni, tra arrangiamenti nuovi e parole che risuonano ancora forti nel presente. “Dopo 26 anni dalla sua scomparsa – ha detto Cristiano – è un piacere e un dovere compiere questo viaggio nelle sue opere”.

    Non un semplice tributo, ma una ricerca intima

    “De André canta De André” non è solo un greatest hits, ma una vera immersione nell’anima di Faber. Cristiano non si limita a cantare, ma rilegge e reinterpreta i testi con una sensibilità attuale. La scaletta è audace: i grandi successi arrivano solo nel finale, lasciando spazio a brani più complessi e profondi come Storia di un impiegato. La scelta non è casuale: è un modo per riscoprire il pensiero critico e sempre attuale di Fabrizio.

    Il pubblico? Sedotto tra chitarre e violino

    Cristiano non punta sulla nostalgia facile. Le sue esibizioni con chitarre, tastiere, bouzouki e violino danno nuova vita ai brani storici. Il pubblico del Galleria, inizialmente assorto, si è sciolto nel bis finale, con Creuza de mä, Il pescatore e La canzone dell’amore perduto in una versione solo piano da brividi.

    Faber e la guerra: parole che pesano ancora oggi

    Nel presentare Fiume Sand Creek (originariamente scritta da De Andrè padre a quattro mani con Massimo Bubola), Cristiano ha sottolineato quanto la guerra sia un tema ricorrente nelle canzoni del padre. “Mio padre parlava degli ultimi, di chi subisce la storia senza poterla cambiare. E oggi vediamo le stesse immagini, le stesse ingiustizie. La sua coerenza nel denunciare il potere e la guerra oggi sarebbe ancora più attuale. E se fosse qui, sarebbe davvero furioso”.

    Un’eredità che va oltre le canzoni

    Cristiano non si limita a “portare avanti il verbo” di Fabrizio, ma invita il pubblico a riflettere su come tradurre quelle parole in azioni concrete. “Non basta cantare i suoi brani, dobbiamo anche applicarli alla nostra vita. Il vero omaggio è non lasciare che tutto questo resti solo musica”.

    Conclusione: Un concerto che scuote le coscienze

    Più che un tributo nostalgico, “De André canta De André” è un’esperienza che accende riflessioni e invita a guardare il presente con occhi diversi. Cristiano De André dimostra che l’eredità di Faber non è solo musicale, ma profondamente politica e umana. E a giudicare dalla reazione del pubblico di Legnano, il messaggio è arrivato forte e chiaro.

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      Musica

      Eros Ramazzotti compie 62 anni: gli auguri di Michelle Hunziker e Aurora, tra selfie, affetto e un nuovo album in arrivo

      Michelle Hunziker pubblica un selfie con la dedica “Auguri Ramazza”, Aurora scrive “al nonno più figo del mondo”. I social si riempiono di affetto per il cantautore, mentre lui svela la tracklist del nuovo disco Una storia importante, in uscita il 21 novembre.

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        Sessantadue anni e un’energia che sembra non conoscere il tempo. Eros Ramazzotti festeggia il compleanno con l’affetto dei fan, degli amici e soprattutto della sua famiglia, quella che non lo ha mai lasciato davvero. Martedì 28 ottobre, il cantante romano ha spento 62 candeline e i social si sono riempiti di auguri e ricordi che raccontano, più di ogni parola, il legame profondo che Eros continua a mantenere con chi lo circonda.

        Il messaggio più semplice, ma anche il più tenero, arriva da Michelle Hunziker, la donna con cui ha condiviso tredici anni di vita e una figlia. Un selfie insieme, un cuore rosso e due parole che dicono tutto: «Auguri Ramazza». Niente frasi di circostanza, solo la spontaneità di chi, nonostante il tempo e le strade diverse, ha mantenuto intatto l’affetto. Un piccolo gesto, ma dal valore enorme, che conferma ancora una volta la complicità serena che lega i due ex coniugi, uniti oggi dall’amore per la figlia Aurora e per il piccolo Cesare, il primo nipote di Eros.

        La dedica più emozionante, però, arriva proprio da Aurora Ramazzotti. La giovane conduttrice ha pubblicato una foto che ritrae il padre con in braccio il nipotino: «Auguri al nonno più figo del mondo», ha scritto, aggiungendo: «Ho questa immagine tatuata nel cuore». Una frase che sintetizza tutta la dolcezza di un rapporto fatto di affetto autentico, ironia e reciproca ammirazione.

        Nel giorno del suo compleanno, il cantautore è stato travolto dai messaggi di artisti e colleghi. Ultimo lo ha definito scherzosamente “papà” in un selfie insieme, mentre Andrea Bocelli ha pubblicato un video che li ritrae in un duetto dal vivo, ricordando “l’armonia inconfondibile” della sua voce. Tantissimi anche i fan che, in Italia e all’estero, hanno inondato i social di foto e video per celebrare una delle voci più riconoscibili della musica pop italiana.

        Ma Eros non si limita a ricevere: nel giorno della festa ha voluto fare un regalo lui al suo pubblico, annunciando la tracklist del nuovo album, “Una storia importante”, in uscita il 21 novembre. Un titolo che richiama uno dei suoi più grandi successi e suona come un manifesto di continuità: un modo per ribadire che, a sessantadue anni, la sua storia artistica è tutt’altro che finita.

        Negli ultimi tempi, Ramazzotti si è mostrato spesso in forma smagliante, tra concerti, viaggi e momenti familiari condivisi con la discrezione che lo contraddistingue. «La mia felicità oggi è vedere mia figlia madre e mio nipote crescere sereno», ha dichiarato in una recente intervista. Parole che, più di ogni altra cosa, raccontano l’uomo dietro l’artista.

        E mentre la sua voce continua a riempire stadi e cuori, Eros Ramazzotti spegne le sue candeline così: circondato da chi lo ama, fedele alla musica e con la stessa grinta di sempre. Perché, come canta da quarant’anni, «la vita è adesso».

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          Musica

          Cesare Cremonini furioso: «Una mia ex ha scritto un libro su di me senza neanche considerarmi». Lo sfogo a Cattelan

          «Le ho dato l’anima, l’ho amata e aiutata, ma ha scritto della mia vita intima senza avvisarmi», racconta Cremonini nel podcast di Alessandro Cattelan. Un racconto personale che rivela il lato più umano del cantautore bolognese.

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            Cesare Cremonini è abituato a trasformare il dolore in canzoni, ma questa volta il colpo lo ha lasciato senza parole. Nel podcast di Alessandro Cattelan, l’artista bolognese si è lasciato andare a una confessione inaspettata, raccontando la delusione vissuta dopo l’uscita del libro Che stupida ragazza, scritto dalla sua ex compagna Martina Margaret Maggiore.
            «Quest’anno è successo che una ragazza con cui sono stato, a cui ho dato l’anima, con la quale ho avuto un confronto umano importantissimo, ha scritto un libro e l’ha pubblicato raccontando la mia vita intima senza neanche considerarmi» ha detto con tono fermo ma amareggiato.

            Una ferita di fiducia
            Il cantante, da sempre riservato sulla sua vita privata, non nomina mai direttamente l’autrice, ma il riferimento è chiaro. «Le ho dedicato tantissimo tempo, cercando di aiutarla, di amarla, di stare bene con lei» spiega. Poi aggiunge: «Non è stata una questione di gossip o di immagine: è stato un tradimento umano, perché certe cose appartengono solo a due persone».
            Cremonini non alza i toni, ma lascia trapelare una delusione profonda, quella di chi si è sentito messo a nudo contro la propria volontà.

            Il rispetto oltre la fama
            Negli anni il cantautore ha sempre difeso il confine tra palco e vita privata, costruendo un rapporto di fiducia con il pubblico basato sulla sincerità artistica, non sull’esposizione personale. «Non cerco il perdono, cerco solo il rispetto» ha detto nel dialogo con Cattelan, lasciando intendere che il suo disagio nasce più dal gesto che dal contenuto.
            Lui, che di sé ha scritto molto — da Nessuno vuole essere Robin a Poetica —, non ha mai trasformato gli altri in materia narrativa.

            L’uomo dietro le canzoni
            Lo sfogo, arrivato in un momento di pausa tra un tour e l’altro, mostra un Cremonini più diretto, forse più fragile ma anche più vero. «Non c’è rabbia — conclude —, c’è solo la voglia di tornare a cantare senza sentirmi usato».
            Un sentimento che molti dei suoi fan hanno letto come l’ennesimo capitolo di una storia più grande: quella di un artista che, anche quando non scrive, continua a raccontarsi.

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              Dieci canzoni per Halloween: da Michael Jackson a Lady Gaga, la colonna sonora perfetta per una notte da brividi

              Dal rock oscuro ai ritmi pop più inquieti: dieci brani che fanno ballare, tremare e brillare la notte del 31 ottobre.

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              Dieci canzoni per Halloween

                Quando il pop incontra il brivido

                Halloween è anche una questione di ritmo. Ci sono canzoni che bastano a evocare zucche illuminate, ombre e passi nel buio. Su tutte, Thriller di Michael Jackson, la più iconica di sempre: un mini-film in musica con il celebre monologo di Vincent Price. Poi Zombie dei Cranberries, che con la voce graffiata di Dolores O’Riordan racconta un dolore collettivo diventato inno dark.
                E nella playlist non può mancare The Dead Dance di Lady Gaga, una delle sue incursioni più cupe e teatrali, dove il ritmo elettronico incontra l’estetica del macabro con ironia perfetta per Halloween.

                Rock, metal e fuoco infernale

                Il lato più infernale della festa appartiene al rock. King of the Night Time World dei Kiss è pura energia notturna: chitarre incandescenti e un invito al peccato sotto le luci viola del palco.
                Segue Bark at the Moon di Ozzy Osbourne, la quintessenza dell’horror metal, un urlo alla luna che riassume il gusto gotico anni Ottanta. People Are Strange dei The Doors, con la voce ipnotica di Jim Morrison, resta invece il ritratto perfetto dell’alienazione: inquietante, magnetico, impossibile da ignorare.

                Dalle tenebre al dancefloor

                Chi vuole ballare può puntare su Disturbia di Rihanna, pop elettronico dal battito ossessivo, o su Bad Guy di Billie Eilish, che sembra scritta per una festa di Halloween contemporanea. Highway to Hell degli AC/DC aggiunge la dose giusta di ironia infernale, mentre Sympathy for the Devil dei Rolling Stones chiude il cerchio con la classe del rock immortale.
                Dieci brani, dieci mondi diversi: tra chitarre, synth e voci spettrali, la notte del 31 ottobre ha sempre una colonna sonora che vibra tra il peccato e la seduzione. Perché la paura, se ha ritmo, diventa irresistibile.

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