Musica
Elton John ridotto davvero male: anche le divine rockstar non sono eterne (video)
Ennesimo problema fisico per il grande musicista inglese 77enne, che ha da poco dato l’addio all’attività live. Un’infezione oculare da qualche mese gli impedisce di vedere con l’occhio destro.
E’ un Elton John piuttosto provato quello che di recente è apparso alla tv USA nella popolare trasmissione della fascia mattutina Good Morning America. Uno spazio dove sono transitati negli anni le personalità più grandi dello spettacolo: divi di Hollywood, scrittori di bestseller, assi dello sport e – come Sir Elton – celebrate stelle del rock e del pop. Purtroppo Reginald Kenneth Dwight (questo il vero nome dell’autore di Rocket Man) attualmente – almeno dal punto di vista fisico – non se la passa molto bene.
Posso fare un’intervista ma non leggere un testo da cantare
Dopo i problemi all’anca, alla prostata e al ginocchio… ora è la vista a farlo dannare: “Negli ultimi quattro mesi non sono riuscito a vedere dall’occhio destro e quello sinistro non è il massimo”. Un’infezione che fino ad oggi gli ha impedito di portare a termine il nuovo album. Dopo aver messo al corrente i fan lo scorso settembre di questo problema, il musicista britannico ha fatto sapere che le sue condizioni di salute non sono migliorate: “Posso fare un’intervista ma non riesco ad andare in studio e registrare perchè non riesco a vedere un testo per cominciare a cantare“.
Un’infezione che gli limita fortemente la vista
Aggiungendo: “Non è mai una fortuna che accada una cosa del genere, e mi ha scioccato e non riesco a vedere nulla, non riesco a leggere nulla, non riesco a guardare nulla”. La perdita momentanea della vista naturalmente lo preoccupa: “Non so se potrò ancora andare in studio” ha raccontato. L’artista è stato colpito da una grave infezione a luglio e da allora, come aveva già ammesso due mesi fa, è rimasto con una “visione limitata”, compromettendo la sua capacità di lavorare e ritardando l’uscita del nuovo album di inediti, scritti in collaborazione con lo storico paroliere Bernie Taupin.
Coi social aveva annunciato la malattia
L’annuncio sui social l’aveva dato personalmente a settembre, scrivendo sul suo seguitissimo profilo Instagram: “Sto guarendo, ma è un processo estremamente lento e ci vorrà del tempo prima che l’occhio colpito riprenda la vista”. Nel suo messaggio social, il cantante aveva ringraziato “l’eccellente team di dottori e infermieri e la mia famiglia” per essersi presi così tanta cura di lui nelle ultime settimane. “Ho trascorso l’estate in tutta tranquillità a casa, riprendendomi”, aveva scritto, aggiungendo di “sentirsi positivo riguardo ai progressi che ho fatto finora nella mia guarigione e nel mio recupero”.
Speranza ed ottimismo
A Good Morning America, Elton ha aggiornato tutti spiegando: “Purtroppo ho perso la vista dall’occhio destro a luglio perché ho avuto un’infezione nel sud della Francia. E sono ormai quattro mesi che non riesco a vedere. Nonostante tutto, rimane ottimista: “C’è speranza che tutto vada bene. Stiamo prendendo iniziative per migliorare la situazione”, ha spiegato pur senza fornire ulteriori dettagli.
Sono ancora qua, eh già!
Nonostante gli inconvenienti dell’età e la mancanza di molti organi mantiene il buonumore: “Non ho più le tonsille, l’appendice, le adenoidi, la prostata, l’anca destra, il ginocchio destro e quello sinistro. In effetti l’unica cosa che mi è rimasta è l’anca sinistra. A dirla tutta, di me non è rimasto granché. Ma sono ancora qui”, ha detto scherzandoci sopra e ha poi aggiunto: “Voglio ringraziare David (Furnish, ndr), Zachary ed Elijah per avermi reso l’uomo più felice del mondo,” riferendosi al suo compagno e ai loro due figli.
Quello che si conosce del nuovo disco di inediti
Annunciato l’anno scorso, del disco realizzato a 4 mani col suo storico parolieri, aveva avuto modo di dichiarare: “Io e Bernie (Taupin, ndr) abbiamo appena finito un nuovo album, che vi sorprenderà da morire”. Parole proferite mentre saliva sul palco del Barclays Center di Brooklyn per introdurre il suo caro amico e partner di lunga data nella Rock and Roll Hall Of Fame. Durante il suo discorso, la leggenda della musica ha rivelato che il duo, la cui collaborazione musicale dura da oltre 5 decadi, era sul punto di pubblicare una nuova produzione musicale senza tuttavia aggiungere alcun dettaglio nè sul titolo nè sulla data di uscita. Adesso bisognerà aspettare ancora un po’ prima di ascoltare nuova musica da parte di Sir Elton John.
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Musica
Ricky Martin torna a dominare lo schermo in Palm Royale 2: fascino esplosivo, scene bollenti e un ritorno che manda in tilt i fan
Palm Royale 2 riporta Ricky Martin sotto i riflettori con un personaggio più intenso, fisico e magnetico che mai. I fan parlano di “scene hot senza interruzione”, di attimi mozzafiato e di incontri appassionati che promettono di diventare cult. Il suo ritorno è un’esplosione di carisma che ha riacceso l’hype attorno alla serie.
Ricky Martin è tornato. E lo ha fatto con quella miscela di eleganza, sensualità e potenza scenica che lo ha reso una delle icone più amate degli ultimi trent’anni. Nella seconda stagione di Palm Royale, l’attesissima serie che gioca con glamour, segreti e desideri nascosti, il cantante e attore porta in scena una versione ancora più intensa del suo personaggio, capace di scuotere l’intera storyline.
Un ritorno che fa tremare lo schermo
Già dalle prime immagini rilasciate, Ricky appare in una forma straordinaria, con quello sguardo che alterna dolcezza e tormento e una presenza fisica che calamita l’attenzione. I fan lo sanno bene: ogni sua entrata in scena è diventata terreno fertile per commenti, meme e desideri. E l’hype intorno al suo ruolo sta volando altissimo, complice una narrazione più matura e sensuale.
Scene hot “senza interruzione”
Se c’è un elemento che ha fatto esplodere l’entusiasmo sui social, sono le prime indiscrezioni sulle scene più piccanti della stagione. Gli spettatori parlano di momenti “senza interruzione”, di un ritmo che alterna dramma puro e passione cinematografica. Ricky Martin si muove tra sguardi di fuoco, tensioni irrisolte e incontri che promettono di diventare alcune delle sequenze più discusse dell’anno.
Dramma, desiderio e un personaggio che evolve
A livello narrativo, il suo personaggio acquista nuove sfumature. Non più solo l’uomo affascinante che osserva da lontano: in Palm Royale 2 Rick entra nelle dinamiche emotive con un’intensità che amplifica ogni gesto. È vulnerabile, enigmatico, seducente e determinato, in un crescendo che cattura anche chi della serie aveva apprezzato soprattutto il lato ironico.
I fan sono già in fermento
Sui social tutto questo ha creato un effetto domino. I commenti parlano di “Ricky in modalità devasto”, di “calore tropicale sullo schermo” e di un ritorno che molti aspettavano da anni. Alcuni utenti dichiarano di guardare la stagione “solo per lui”, altri immortalano ogni frame in cui appare, trasformandolo nel centro della conversazione globale sulla serie.
Ricky Martin, icona eterna del pop e della tv
Tra fascino senza tempo e un talento attoriale sempre più riconosciuto, Ricky Martin conferma il suo status di icona moderna. E Palm Royale 2 potrebbe essere il progetto che ridisegna definitivamente il suo percorso sul piccolo schermo, con una carica sensuale che nessuno aveva previsto così esplosiva.
Musica
Dieci canzoni per accendere lo spirito delle feste: la playlist perfetta per il Natale
Una selezione di canzoni che mescola tradizione e modernità, ideali per riempire la casa di atmosfera natalizia, accompagnare una cena, un viaggio o semplicemente una serata di relax.
Quando si avvicina dicembre, una delle prime cose che facciamo per entrare nello spirito delle feste è cercare la musica giusta. Le canzoni natalizie hanno un potere unico: riportano alla mente ricordi, rituali familiari e sensazioni di calore che nessun’altra colonna sonora sa evocare. Preparare una playlist, dunque, è quasi un gesto rituale. Ma quali brani scegliere per creare l’atmosfera perfetta?
Dai classici americani alle hit internazionali più recenti, alcune canzoni sono diventate veri e propri pilastri del Natale contemporaneo. Molte di esse, infatti, registrano ogni anno nuovi record di ascolti, segno che la tradizione musicale legata alle feste è viva e continua a rinnovarsi.
1. “All I Want for Christmas Is You” – Mariah Carey
Pubblicata nel 1994, è ancora oggi uno dei brani più ascoltati al mondo durante il periodo natalizio, tanto da raggiungere spesso la vetta delle classifiche internazionali.
2. “Last Christmas” – Wham!
Un altro evergreen, uscito nel 1984 e rimasto uno dei simboli più pop del Natale. La sua melodia malinconica ma irresistibile è ormai immancabile in ogni playlist.
3. “It’s the Most Wonderful Time of the Year” – Andy Williams
Classico del 1963, richiama in pochi secondi tutto ciò che associamo alle feste: luci, riunioni familiari e gioia condivisa.
4. “Jingle Bell Rock” – Bobby Helms
Vivace e immediatamente riconoscibile, dal 1957 è la scelta perfetta per dare una spinta di energia ai momenti di festa.
5. “Santa Tell Me” – Ariana Grande
Tra le hit natalizie moderne più amate, uscita nel 2014, unisce pop contemporaneo e atmosfera brillante, diventando rapidamente un nuovo classico.
6. “Rockin’ Around the Christmas Tree” – Brenda Lee
Registrata quando Brenda Lee aveva solo 13 anni (1958), è tornata in auge negli ultimi anni grazie ai social e alle playlist digitali.
7. “Let It Snow! Let It Snow! Let It Snow!” – Dean Martin
Una delle melodie più iconiche legate all’inverno: romantica, rilassante e perfetta come sottofondo per una serata in casa.
8. “Feliz Navidad” – José Feliciano
Brano del 1970 diffusissimo a livello globale, unisce lingua inglese e spagnola e porta con sé un’energia contagiosa.
9. “Underneath the Tree” – Kelly Clarkson
Pubblicata nel 2013, è considerata una delle migliori canzoni natalizie degli ultimi anni, grazie alla sua produzione brillante e alla voce potente della cantante.
10. “White Christmas” – Bing Crosby
È il singolo più venduto di sempre nella storia della musica (dato Guinness World Records). Un capolavoro intramontabile che chiude la playlist con eleganza.
Questa selezione unisce stili diversi e decenni lontani, dimostrando quanto la musica natalizia riesca a superare il passare del tempo mantenendo intatto il suo fascino.
Musica
Da Madonna a Lady Gaga fino a Rosalía: quando le popstar copiano Loredana Bertè senza saperlo, e la storia si ripete
Dal vestito da sposa di Madonna alla gravidanza scenica di Lady Gaga, fino alla Rosalía in versione suora per la cover di “Lux”: tutti gesti che richiamano, quasi in fotocopia, idee già portate sul palco da Loredana Bertè tra Festivalbar, Sanremo e l’iconico “Traslocando”. Come direbbe Agatha Christie, tre indizi fanno una prova: Bertè è stata davvero un passo avanti.
C’è una regola non scritta della musica pop: quello che oggi fa scalpore, spesso Loredana Bertè l’ha già fatto. E puntualmente, quando una star internazionale decide di giocare con simboli, provocazioni e iconografie forti, spunta fuori un déjà-vu italiano che riporta tutto a lei. Un cerchio che continua a chiudersi, dagli anni Ottanta fino a oggi.
Madonna in abito da sposa? Bertè lo aveva già fatto
Nel 1984 Madonna conquista il mondo con la copertina di Like a Virgin, vestita da sposa tra tulle e guanti di pizzo. Un’immagine diventata epocale. Eppure, due anni prima, la stessa mossa l’aveva già fatta Loredana Bertè: al Festivalbar, con Non sono una signora, sfoggia un wedding look ribelle che ribalta l’estetica da brava ragazza. Il parallelo è evidente: ciò che per Madonna è rivoluzione globale, per Bertè era già un capitolo chiuso.
Lady Gaga col pancione? Anche qui c’era arrivata Loredana
Poi arriva il 2011: Lady Gaga sale sul palco con un pancione finto e un minidress di pelle nera, creando un’immagine potente che scatena i commenti di mezzo mondo. Ma basta tornare al 1986, sul palco del Festival di Sanremo, per ritrovare la stessa intuizione. Loredana l’aveva già messa in scena durante Re, tra body scuri, teatralità e un finto ventre che, allora, sembrava pura follia. Ancora una volta, anticipatrice inconsapevole.
Rosalía suora per “Lux”? Un’altra eco di Bertè
E oggi tocca a Rosalía. Per la cover del nuovo album Lux sceglie un ritratto monacale, velo in testa e atmosfera sacrale. Una scelta forte, simbolica, diversa da tutto ciò che ha fatto prima. Ma anche questa immagine trova il suo precedente italiano: nel 1982, per l’album Traslocando, Bertè posava già così, tra veli e richiami religiosi, un manifesto fotografico che oggi torna improvvisamente attuale.
Tre indizi fanno una prova
Il gioco dei rimandi fa sorridere, ma è più che un semplice caso. In tre decenni diversi, tre popstar globali hanno acceso i riflettori su intuizioni creative che Loredana aveva già portato sui palchi italiani molto prima che diventassero mainstream. Coincidenza? Forse. Ma la somma è irresistibile: Bertè come pioniera silenziosa, anticipatrice naturale dei codici visivi che oggi il mondo definisce iconici.
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