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Musica

Il Volo al femminile esiste: si chiama… Le Dolce Vita!

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    All’estero, dove sono famosissime, già le definiscono come “Il Volo al femminile”. Le loro voci potenti hanno conquistato il cuore di moltissime persone, soprattutto in Sud America, dove sono delle star e si esibiscono assieme a nomi italiani famosissimi. Mentre stanno per lanciare il loro nuovo singolo estivo Tamo Tamo che uscirà a giorni, Le Dolce Vita, trio internazionale formato da Eleonora Porciatti, Marina Ardimento e Ilaria Andreini si prepara anche al tour italiano.

    Ideate da Tony Labriola

    Il produttore e manager Tony Labriola, ideatore di questo team di tre giovani artiste unite dalla stesso amore per la musica e soprattutto dalla stessa voglia di sperimentare un genere crossover, ha commentato con orgoglio il successo delle giovani: “Le Dolce Vita sono molto presenti nei mercati esteri, soprattutto in Cile con Cristian Natalino, che ha collaborato con molti artisti, tra cui Al Bano, Iva Zanicchi, Amedeo Minghi e tra le eccellenze italiane chiamate a duettare con lui, l’artista ha scelto anche loro”. Dal 25 al 29 settembre saranno in Cile per due concerti live con Natalino e diverse apparizioni in tv nazionali cilene. Il loro talento è noto anche in Venezuela, Colombia e Messico.

    L’intervista

    A raccontarci, il grande successo di questo team è Eleonora Porciatti, in arte Nooré, voce soul del gruppo che parla a nome de “Le Dolce Vita”.

    Vi aspettavate il successo che state avendo?
    Siamo felicissime di aver fatto una collaborazione con Natalino, che è un artista famosissimo in Sud America. Faremo un concerto insieme e andremo nelle tv nazionali. E una cosa stupenda per noi!


    Estenderete il tour in altri luoghi del Sud America?
    «Non mancheranno altre tappe, ma per il momento è ancora tutto in fase di sviluppo e ogni giorno si aggiungono nuove date.


    A proposito di tappe: quando inizierà il tour italiano?
    Il 17 luglio, anche se come ti anticipavo poco fa, ogni giorno viene aggiunta qualche data. Al momento, la data è questa e partiremo da Napoli, in occasione del Novella 2000 Party Night Tour. Un evento importante, di Novella 2000 e Star’s Management. Il nostro tour partirà da Napoli ma poi toccheremo tante altre città non solo italiane, come Tirrenia (Pisa) Ferrara, Vienna. Lo dico a nome di tutte: non vediamo l’ora di iniziare il tour.


    Ascoltandovi cantare si avverte una combinazione perfetta tra le vostre voci. Come te lo spieghi?
    Penso che le mie colleghe abbiano delle voci fantastiche e ho sempre piacere a cantare con loro. Abbiamo tre voci diverse, che si combinano alla perfezione per la loro diversità. Io sono più soul, Marina è rock, Ilaria è più lirica.

    Come vi fa sentire il fatto di condividere il palco con nomi importantissimi della musica italiana?
    Siamo felicissime di cantare con grandi colossi della musica italiana, come Al Bano, Iva Zanicchi, Riccardo Fogli e molti altri. Scoprire ogni giorno fantastiche novità è davvero un’emozione!

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      Musica

      Iva Zanicchi ricorda Ornella Vanoni: «L’ho amata tantissimo», ma riaffiora una vecchia frase che oggi suona davvero imbarazzante

      L’Aquila di Ligonchio parla di un legame artistico profondo, ma nella memoria riaffiora un giudizio lontano che oggi stride con il dolore per la scomparsa della cantante milanese

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        Sono giorni di ricordi, nostalgia e parole pesanti di emozione attorno alla figura di Ornella Vanoni. Tra le voci che l’hanno salutata con calore c’è quella di Iva Zanicchi, che in queste ore ha raccontato di averla «sempre amata tantissimo», ripercorrendo decenni di palcoscenico condiviso. «Insieme abbiamo fatto tante cose. Ho tanti ricordi con lei, abbiamo fatto Sanremo insieme, la Mostra internazionale di musica leggera, Canzonissima. L’ho sempre amata e stimata tantissimo, lei era sincera, spietatamente sincera», ha dichiarato la Zanicchi con evidente commozione.

        Due regine della musica italiana

        Vanoni e Zanicchi hanno attraversato, da protagoniste, stagioni irripetibili della musica italiana. Diversissime nella voce, nella presenza scenica e nell’immaginario, sono però rimaste legate da un percorso artistico parallelo fatto di incontri, tensioni e rispetto reciproco. Iva oggi ne restituisce un ritratto affettuoso, quasi intimo, ricordando una collega capace di «spietata sincerità», in scena come nella vita.

        Quel vecchio giudizio che torna a galla

        Eppure, scavando nella memoria collettiva, riaffiora un episodio curioso: quando, molti anni fa, proprio Iva Zanicchi si lasciò sfuggire, con ironia o con leggerezza, la frase secondo cui Ornella Vanoni «non sapesse cantare». Un giudizio che all’epoca fece rumore e che oggi, riletto alla luce delle sue parole, assume tutt’altro sapore. Non c’è polemica, non c’è rievocazione amara: solo il gioco spesso crudele del tempo.

        Un addio segnato dall’affetto

        Oggi resta la riconoscenza e resta il senso di perdita per una figura che ha segnato un’epoca, oltre la musica, oltre le polemiche e le battute. E nelle parole di Iva c’è l’eco di una stagione in cui due donne, così diverse, hanno visto e costruito pezzi importanti della stessa storia.

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          Musica

          Beyoncé al Gran Premio di Las Vegas in tuta Ferrari super attillata: look da corsa, curve esplosive e tifoseria d’eccezione

          Prima l’ingresso nel paddock in pelle bianca stile motociclista, poi la trasformazione in tifosa Ferrari con una tutina rossa e nera aderentissima: Beyoncé ha catalizzato l’attenzione sugli spalti del GP di Las Vegas, mentre in pista la scuderia non è riuscita a mantenere le aspettative.

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            Il weekend di Las Vegas ha offerto glamour e motori, ma sulle tribune gli occhi erano soprattutto su Beyoncé. La cantante è apparsa al fianco di Jay-Z con un look da motociclista in pelle bianca decorato da inserti neri e rossi, completato da stivali a spillo e guanti senza dita. Un ingresso «da urlo», come l’hanno definito i commentatori presenti al circuito.

            La trasformazione da tifosa Ferrari
            Per la gara notturna Beyoncé ha scelto un secondo look, ancora più appariscente: una tutina racing rossa e nera con dettagli metallici e una cerniera gioiello dorata, aderentissima e impossibile da ignorare. L’artista si è mostrata sorridente in tribuna, scattando foto e incitando la Rossa, circondata da amici e staff.

            In pista non è andata come sperato
            L’effetto Beyoncé però non ha portato fortuna alla scuderia. Nonostante l’entusiasmo sugli spalti, la Ferrari ha faticato a trovare ritmo per tutta la gara, con Charles Leclerc che ha chiuso al quarto posto e Lewis Hamilton ottavo. Un esito sotto le attese, soprattutto in un appuntamento così scenografico per la Formula 1.

            Il pubblico, intanto, ha continuato a osservare divertito le reazioni della star americana, diventata in poche ore uno dei volti simbolo del fine settimana del GP. E, come sempre, i social hanno amplificato ogni sguardo, ogni posa e ogni curva della popstar texana.

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              Robbie Williams: “Sto perdendo la vista per colpa del Mounjaro, ma continuerò a usarlo”

              Robbie Williams racconta di star perdendo la vista dopo mesi di Mounjaro, il farmaco anti-obesità diventato un fenomeno globale. Il cantante ammette di fare fatica a distinguere i fan ai concerti e collega il problema alle iniezioni dimagranti. Intanto le agenzie regolatorie monitorano da vicino possibili effetti collaterali oculari, mentre cresce l’allarme su una rara neuropatia del nervo ottico.

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                Robbie Williams non è nuovo a confessioni intime, ma questa volta il tono è più cupo del solito. Nell’intervista rilasciata al The Sun, l’ex Take That racconta di temere addirittura la perdita della vista a causa delle iniezioni di Mounjaro, il farmaco GLP-1 diventato popolare tra chi vuole dimagrire velocemente. E a far scattare il campanello d’allarme è stato un episodio all’apparenza banale: una partita di football americano vista in TV. “Non riuscivo a distinguere i giocatori, erano solo macchie verdi su uno sfondo verde”, ha ricordato.

                Convinto che non fosse un normale segnale dell’età, Williams si è rivolto subito a un ottico. La diagnosi? Una variazione improvvisa e importante della prescrizione, tanto da richiedere un cambio di occhiali. “Non credo sia l’età. Credo siano le iniezioni di Mounjaro”, ha dichiarato. Parole che hanno fatto il giro del mondo, non solo perché pronunciate da una star planetaria, ma perché toccano uno dei nodi più delicati legati ai nuovi farmaci anti-obesità.

                Il cantante, 50 anni, ha ammesso che il problema sta iniziando a influenzare anche la sua vita sul palco: vedere chiaramente il pubblico, specialmente nelle platee più ampie, è sempre più difficile. Eppure, nonostante tutto, Williams dice di non essere pronto a interrompere la terapia. “Sono così malato che probabilmente continuerò finché non mi sarà completamente scomparsa la vista da un occhio”, la frase choc.

                Intanto il suo caso riaccende i riflettori sugli effetti oculari segnalati da alcuni pazienti che assumono Mounjaro, semaglutide e altri GLP-1. In diversi paesi, le autorità sanitarie stanno monitorando un possibile legame con una rara neuropatia del nervo ottico, una condizione che, se non individuata in tempo, può portare a gravi conseguenze visive. Ad oggi, gli esperti non hanno trovato un nesso causale certo, ma le segnalazioni sono abbastanza numerose da invitare alla prudenza.

                Williams stesso sottolinea di non voler demonizzare il farmaco. Il suo obiettivo, dice, è solo raccontare ciò che gli sta accadendo. E lo fa senza perdere il suo consueto tono tagliente: “Io non sono un esempio da seguire, mai stato. Ma se succede a me, può succedere a chiunque”.

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