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Musica

Mina Mazzini: 85 anni e non sentirli… o forse sì, ma solo se vuole lei!

Mina Mazzini spegne un’altra candelina (forse, ma solo se ne ha voglia…) e continua a essere la regina indiscussa della musica italiana. Anche noi ci uniamo al coro degli auguri, celebrando il suo ruolo di primadonna assoluta e il suo impatto sulla musica. Abbiamo raggiunto telefonicamente il figlio Massimiliano Pani, che ci ha raccontato qualche segreto sul metodo di lavoro e sull’incredibile talento della madre.

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    Non compare in pubblico dal 1978, da quel Mina, da quel 23 agosto nel quale la cantante si esibiva per l’ultima volta dal vivo in un concerto immortalato anche in un disco – Mina Live ’78 – al Bussoladomani di Lido di Camaiore, in Versilia. Eppure il suo nome fa ancora tremare i polsi a chiunque si occupi di musica in Italia. Mina Mazzini compie 85 anni e continua a rappresentare la classica leggenda vivente, una di quelle figure mitologiche che non hanno bisogno di apparire per esistere.

    Dal vivo per l’ultima volta in Versilia

    Rigorosa nel lavoro

    La sua voce, potente e inconfondibile, ha attraversato epoche, mode e generazioni, rimanendo sempre un punto di riferimento assoluto. La sua musica? Selezionata con il rigore di un direttore d’orchestra: Mina non lascia nulla al caso e, come rivela suo figlio Massimiliano Pani, ascolta ogni anno migliaia di brani prima di scegliere quelli da interpretare:

    Riceviamo circa 4000 proposte di canzoni inedite ogni anno e lei le ascolta con attenzione tutte. E intendo… proprio tutte! Poi ne sceglie una ventina e le lavora con una precisione maniacale. E’ un metodo che potrà essere considerato artigianale ma nel suo rigore funziona alla perfezione, basandosi sulla sua istintiva capacità di scovare la qualità autentica.

    Nata sotto una buona stella

    85 anni… ma per lei un giorno come gli altri, o quasi. Il 25 marzo dev’essere davvero una buona stella visto che è la stessa sotto cui sono nati pure Aretha Franklin ed Elton John. Sottolinea Pani:

    “Mina possiede la grande qualità di essere assolutamente fuori dal personaggio conosciuto dalla gente”.

    Mina e la televisione: un rapporto di amore e… telecomando

    Nonostante il suo ritiro dalla scena pubblica, Mina è ancora protagonista anche in TV, almeno nelle trasmissioni che la celebrano. Ma come reagisce lei? Anche in questo caso, Pani ci svela un aneddoto che la dice lunga sul suo carattere:

    “Quando in televisione parlano di lei, cambia immediatamente, dicendo in dialetto cremonese: ‘Ussignur!’”.

    Eleganza e ironia, sempre. Mina preferisce lasciare che sia la sua voce a parlare, senza bisogno di apparire. Arrivando fino a rifiutare alcuni ingaggi illustri dal mondo del cinema:

    “Lei ha due grandi rimpianti anche se non musicali, ma cinematografici. Il più grosso è probabilmente quello di aver detto no a Francis Ford Coppola quando le propose di entrare nel cast del Padrino per interpretare il ruolo di Kay Adams, moglie di Al Pacino-Michael Corleone, andato poi a Diane Keaton. E poi in un paio di occasioni anche nei confronti di Federico Fellini, che l’aveva cercata per offrirle la parte di Triferna in ‘Satyricon’ e averla poi ne ‘La città delle donne’“.

    L’ultimo album? Un capolavoro che naviga tra le emozioni

    Il 2024 ha registrato l’uscita di Gassa d’Amante, il suo ultimo album, che ci ha regalato ancora una volta la magia della sua voce. La copertina la ritrae come una polena su una nave, simbolo perfetto del suo essere guida e icona della musica di casa nostra. Il titolo, ispirato a un famoso nodo marinaresco, rappresenta i legami profondi che l’artista ha tessuto con il suo pubblico in oltre sei decenni di carriera.

    Un mito che non conosce il tempo

    Mentre il mondo musicale cambia a velocità supersonica, Mina rimane sempre una certezza. Nessun social, nessuna intervista, eppure continua a vendere, ad ispirare e a incantare. Un aspetto questo che il figlio Massimiliano sottolinea con orgoglio, sempre parlando della madre dandole del lei – è quasi impossibile sentirlo dire “mamma” in pubblico -, segno ulteriore di grande deferenza:

    “È davvero incredibile come riesca a comunicare solo con la sua voce. Non ha bisogno di altro. In un settore dove tutti smaniano per apparire fisicamente nelle forme più diverse, la sua assenza non ha fatto altro che alimentare il mito.”

    Luca Varani de LaCity Mag insieme a Massimiliano Pani e a Gianna Bigazzi, vedova del compianto autore e produttore Giancarlo Bigazzi.

    Lontano dalle celebrazioni

    E come dargli torto? In un’epoca in cui l’immagine sembra contare più della sostanza, la “tigre di Cremona” dimostra che il talento vero non ha bisogno di filtri, hashtag o dirette Instagram.
    Che spenga le candeline o meno, poco importa. Ciò che conta è che la sua voce continui a regalare brividi ed emozioni. E siamo certi che, mentre qualcuno starà celebrando il suo compleanno in TV, lei starà già cambiando canale con un sorriso e un ironico “Ussignur”…

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      Musica

      Zayn Malik e Louis Tomlinson si sono picchiati? L’indiscrezione choc sugli ex One Direction e la rissa che avrebbe fatto saltare la pace

      Il gossip internazionale torna a puntare sugli ex One Direction. Secondo quanto riportato da Star Magazine, Zayn Malik e Louis Tomlinson avrebbero avuto uno scontro fisico dopo una discussione accesa in un bar. Un racconto pesante, che parla addirittura di una commozione cerebrale e mette in dubbio la loro collaborazione per un progetto Netflix.

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        Quando si parla degli One Direction, anche a distanza di anni, basta una voce per far esplodere il caso. Questa volta, però, il rumor è di quelli che fanno rumore grosso. Al centro ci sarebbero Zayn Malik e Louis Tomlinson, due ex compagni di band il cui rapporto è sempre stato raccontato come complicato. Secondo un’indiscrezione arrivata dagli Stati Uniti, tra i due sarebbe scoppiata una lite degenerata in qualcosa di molto più serio.

        A rilanciare la notizia è Star Magazine, che parla apertamente di una colluttazione fisica avvenuta dopo una serata fuori.

        La lite che sarebbe degenerata
        Secondo quanto riportato dal settimanale, Zayn e Louis sarebbero finiti nello stesso bar e avrebbero avuto «una discussione molto accesa». Fin qui nulla di nuovo, visto il passato non proprio idilliaco tra i due. Ma il racconto si spinge oltre: la discussione, sempre secondo la fonte, sarebbe «finita per trasformarsi in una colluttazione fisica».

        Una versione dei fatti che, se confermata, segnerebbe uno dei punti più bassi nei rapporti tra gli ex One Direction.

        La presunta commozione cerebrale
        Il dettaglio più pesante riguarda le conseguenze dello scontro. Star Magazine scrive che «lo scontro è stato così grave che Louis ha riportato una commozione cerebrale». Un’affermazione forte, che al momento non trova riscontri ufficiali né conferme da parte dei diretti interessati o dei loro entourage.

        Proprio l’assenza di dichiarazioni rende la vicenda ancora più nebulosa, lasciando il racconto sospeso tra gossip e possibile realtà.

        Il progetto Netflix a rischio
        La presunta rissa avrebbe avuto ripercussioni anche sul piano professionale. Sempre secondo la rivista, «per come stanno le cose, è improbabile che i due vogliano trovarsi nella stessa stanza per fare pubblicità o promozione della serie che stanno girando per Netflix», a meno di «un grande cambiamento di sentimenti dietro le quinte».

        Un passaggio che riaccende l’attenzione su una collaborazione che, già sulla carta, appariva delicata proprio per via dei trascorsi personali.

        Silenzio e cautela
        Va ribadito un punto fondamentale: al momento si tratta esclusivamente di un’indiscrezione. Zayn Malik e Louis Tomlinson non hanno commentato, così come non risultano prese di posizione ufficiali da parte delle produzioni coinvolte.

        Nel frattempo, però, il gossip corre. Perché quando si toccano due ex One Direction, ogni voce diventa automaticamente globale. E finché non arriverà una smentita o una conferma, la presunta rissa resterà sospesa tra mito, pettegolezzo e realtà non verificata.

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          Musica

          Mario Biondi e la maxi famiglia da record: dieci figli, quattro donne e una vita a incastri tra nomi sbagliati e ironia domestica

          Mario Biondi parla senza filtri della sua famiglia allargatissima: dieci figli avuti da quattro donne diverse. Tra aneddoti, battute della moglie e qualche figlia che ogni tanto si arrabbia, il cantante fotografa una quotidianità complessa ma serena. Con una certezza: altri figli, no grazie.

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            Dieci figli non sono un dettaglio. Sono una vita parallela, un’agenda sempre piena, una memoria che deve fare gli straordinari. Mario Biondi lo racconta con la leggerezza di chi sa prendersi poco sul serio e con l’ironia di chi, in casa, ha imparato a sopravvivere al caos affettivo.

            Il cantante, 54 anni, è padre di dieci figli avuti da quattro donne diverse. Un dato che fa impressione, ma che lui maneggia con naturalezza, trasformandolo subito in racconto quotidiano.

            I nomi che si confondono (e la pazienza dei figli)
            Biondi ammette senza imbarazzi una difficoltà molto concreta: «Scambio spesso i nomi e loro mi tollerano». Succede, quando la famiglia supera abbondantemente la squadra di calcetto. Una tolleranza quasi generale, fatta eccezione per un episodio rimasto impresso.

            «A parte Mia, la settima, che una volta si è arrabbiata di brutto», racconta. Una scena facile da immaginare, tra risate, rimproveri e quella dinamica tipica delle famiglie numerose, dove ognuno cerca il suo spazio.

            La moglie, le battute e il “fratellino”
            Nel racconto entra anche la moglie, con il suo ruolo di osservatrice ironica della situazione. «Ogni tanto qualche battuta la fa», spiega Biondi, riportando una frase che dice molto dell’atmosfera in casa: «Dice che uno dei piccoli vorrebbe un fratellino».

            La risposta del cantante è secca, definitiva, e detta con il sorriso: «Allora rispondo: “Adottatelo! Io no!”». Una battuta che strappa la risata ma che chiarisce anche i confini.

            Una paternità fuori scala ma consapevole
            Dietro l’ironia, però, si intravede una consapevolezza precisa. Dieci figli sono un impegno enorme, emotivo e pratico. Biondi non idealizza né drammatizza: racconta. E nel racconto emerge una famiglia complessa, fatta di equilibri, di affetti distribuiti, di inevitabili confusioni e di una quotidianità che non assomiglia a nessun’altra.

            Non c’è alcuna intenzione di allargare ulteriormente il clan. Il capitolo “nuovi figli” sembra definitivamente chiuso, almeno per lui.

            Tra caos e normalità
            Il ritratto che ne esce è quello di un padre che vive una paternità fuori scala con normalità disarmante. Niente proclami, niente autocelebrazioni. Solo la fotografia di una vita piena, a volte complicata, spesso rumorosa, ma evidentemente ancora governabile a colpi di ironia.

            Dieci figli, quattro donne, una famiglia che funziona a modo suo. E un padre che, tra un nome sbagliato e una battuta fulminante, ha trovato il suo equilibrio.

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              Al Bano al vetriolo al gala romano: stoccate a Carlo Conti per Sanremo e frecciate a Milly Carlucci su Jasmine

              Al Bano più diretto che mai al Gala Dinner di Campioni per la salute. Tra premi, politica e beneficenza, il cantante pugliese diventa il vero protagonista della serata con una raffica di stoccate: prima contro Carlo Conti, reo di non volerlo a Sanremo, poi contro Milly Carlucci, accusata di non realizzare il sogno televisivo della figlia Jasmine.

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                Altro che performance musicale. Al Bano, al Gala Dinner di Campioni per la salute andato in scena al lussuoso St. Regis Hotel di Roma, ha scelto un altro strumento per intrattenere la platea: la lingua. Affilata, diretta, senza filtri. Il “leone di Cellino” si è preso la scena diventando la vera anima dell’evento, ma non con Felicità o Nel sole. Questa volta a volare sono state le frecciate.

                Il gala e il ruolo da protagonista
                La serata, dedicata a premiare alcuni esponenti politici attivi in ambito sanitario, aveva un tono istituzionale e misurato. Ma la presenza di Al Bano ha cambiato immediatamente l’atmosfera. Tra un tavolo e l’altro, il cantante pugliese ha intrattenuto gli ospiti con racconti, battute e soprattutto con una serie di stoccate che hanno fatto sorridere, ma anche alzare più di un sopracciglio.

                Al Bano non ha mai amato i mezzi toni, e anche questa volta non ha deluso chi se lo aspettava combattivo.

                La frecciata a Carlo Conti su Sanremo
                Il primo bersaglio è stato Carlo Conti. Al Bano non ha nascosto l’amarezza per il rapporto con il Festival di Sanremo e per il fatto di sentirsi, ancora una volta, escluso dal palco dell’Ariston. Le sue parole, riferite davanti agli ospiti, hanno avuto il sapore della rivendicazione personale.

                Il messaggio è chiaro: Al Bano non accetta di essere considerato un capitolo chiuso della musica italiana e continua a vivere come un affronto il mancato coinvolgimento a Sanremo. Una ferita mai rimarginata, che riemerge puntuale ogni volta che si parla del Festival.

                Nel mirino anche Milly Carlucci
                Ma il vero colpo a sorpresa è arrivato subito dopo. Perché Al Bano non si è fermato a Sanremo. Nel mirino è finita anche Milly Carlucci, accusata – secondo il racconto del cantante – di non voler realizzare il sogno della figlia Jasmine: partecipare a Ballando con le stelle.

                Una critica che tocca un tasto personale. Per Al Bano, Jasmine meriterebbe quell’occasione e il mancato invito viene vissuto come un’ingiustizia. Il tono, anche in questo caso, non è stato morbido. Più che una lamentela, una vera presa di posizione pubblica, pronunciata senza troppi giri di parole.

                Il leone di Cellino non abbassa la criniera
                Il ritratto che emerge è quello di un Al Bano agguerrito, poco incline a smussare gli angoli. Un artista che sente ancora di avere molto da dire e che non accetta di essere messo ai margini, né lui né la sua famiglia.

                Durante la serata romana, il cantante ha alternato ironia e amarezza, facendo capire che dietro le battute c’è un malcontento reale. E se qualcuno si aspettava un Al Bano più istituzionale, l’aspettativa è stata rapidamente smentita.

                Tra spettacolo e rivendicazione personale
                Il paradosso è che, pur senza cantare, Al Bano è stato il vero showman della serata. Ha catalizzato l’attenzione, acceso conversazioni, creato il classico “retroscena” che il giorno dopo diventa racconto.

                Il Gala Dinner di Campioni per la salute doveva celebrare l’impegno politico in ambito sanitario. Ma molti ospiti, a fine serata, ricordavano soprattutto le parole del cantante pugliese.

                Un personaggio che continua a dividere
                Al Bano resta così: divisivo, passionale, incapace di restare in silenzio. C’è chi applaude la sua franchezza e chi storce il naso davanti a quello che considera un eterno regolamento di conti. Ma una cosa è certa: quando prende la parola, non passa inosservato.

                E anche questa volta, tra Sanremo, Ballando e sogni mancati, il “leone di Cellino” ha dimostrato di non avere alcuna intenzione di ruggire a bassa voce.

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