Connect with us

Musica

Piace alla Critica: l’ironia salvifica dei Magazzino San Salvario

Il ritorno di una delle band più originali della scena indie torinese, attraverso otto nuove canzoni in perfetto equilibro fra ironia e sentimento.

Avatar photo

Pubblicato

il

    Con il loro secondo lavoro in studio, i Magazzino San Salvario confermano la propria posizione come una delle realtà più interessanti e riconoscibili dell’attuale scena indie italiana. Otto brani, per circa mezz’ora di musica intensa e ispirata, segnano un’evoluzione decisa verso una forma di rock cantautorale che sa mescolare energia, ironia e profondità emotiva con un’identità sonora sempre più personale e riconoscibile. In grado di mettere d’accordo l’anima e l’ironia e – come dice scherzosamente il titolo – anche gli “addetti ai lavori”!

    L’umorismo e la sensibilità vi seppelliranno

    L’album, prodotto con sensibilità e cura da Fabrizio “Cit” Chiapello, fonde l’urgenza del rock con l’introspezione della miglior canzone d’autore, arricchendo trasversalmente la proposta musicale del quartetto torinese con arrangiamenti raffinati e una produzione che valorizza ogni sfumatura. Punto di forza, come sempre, sono i testi: liriche taglienti, intime e mai banali, che affrontano con coraggio e intelligenza tematiche personali, sociali e generazionali. Da brani dall’umorismo dissacrante a pezzi densi di significato, Magazzino San Salvario si attesta come un gruppo capace di parlare chiaro, senza retorica, attraverso uno stile autentico e diretto.

    Di recente, Stefano Caire è stato ospite a LaC Tv in diretta: rivedi la puntata QUI

    Con un piccolo aiuto da parte degli amici

    Tra gli ospiti del disco figurano nomi di spicco della scena torinese come la cantautrice Monica P (voce nella title track), la violoncellista Paola Perardi dell’Orchestra del Teatro Regio di Torino, il sassofonista Max Acotto, e le voci bianche dei Piccoli Cantori di Torino, che contribuiscono a rendere ancora più ricco e sfaccettato il suono del disco. Piace alla Critica è disponibile su tutte le piattaforme digitali, pubblicato da MoovOn Label.

    Il nuovo album, canzone per canzone

    1. PIACE ALLA CRITICA
    La title track rappresenta un’apertura tagliente che riflette sul rapporto complesso tra musicista, pubblico e critica. In un mondo dove l’apparenza spesso conta più della sostanza, il brano denuncia con ironia la difficoltà di essere ascoltati per ciò che si è, non per ciò che si rappresenta. La voce di Monica P impreziosisce un brano che è una vera dichiarazione d’intenti.

    2. CI VORREBBE UN’APP
    Un’irresistibile cavalcata rock, sarcastica e disillusa, che fotografa la nostra dipendenza dalla tecnologia. In un mondo iperconnesso, l’ironia serve a rivelare quanto siamo diventati incapaci di vivere il presente senza un filtro digitale.

    3. FIGLIO
    Una lettera aperta da padre a figlio, piena di speranza e fiducia nel futuro. Una ballata intima e commovente che parla di eredità morale, responsabilità e desiderio di un mondo migliore per le nuove generazioni.

    4. CINQUANTA
    Una riflessione sul tempo che passa, tra nostalgia e desiderio di guardare avanti. Con uno sguardo disincantato ma positivo, il brano invita a non sprecare ciò che resta, abbracciando la vita con consapevolezza.

    5. L’ULTIMA CHIAMATA
    Uno dei momenti più toccanti del disco. Dedicato ad un’amica scomparsa, il brano affronta con delicatezza e pudore il tema del suicidio, tra dolore, senso di colpa e incomunicabilità. Il violoncello di Paola Perardi amplifica la carica emotiva del pezzo.

    6. STARE DA CANE
    Una critica alla cultura della performance emotiva: apparire sempre felici diventa una maschera dietro cui si nasconde il disagio. Il finale con il coro dei Piccoli Cantori di Torino crea un contrasto struggente, richiamando l’innocenza perduta.

    Versione live all’Hiroshima Mon Amour di Torino, per la festa di lancio del nuovo album

    7. FUNERAL PARTY
    Un brano a metà strada tra il sarcasmo punk dei Green Day e la narrativa caustica di De André. L’autore immagina il proprio funerale come una parata grottesca, tra cinismo e disincanto.

    8. DAVANTI A ME
    Una canzone di denuncia contro l’assurdità della guerra. Un testo diretto, che riflette sull’incapacità dell’umanità di imparare davvero dalla Storia.

    I musicisti della band

    Nati nel cuore dell’omonimo quartiere torinese, i Magazzino San Salvario non sono solo una band, ma un progetto musicale radicato nel territorio, capace di dialogare con la scena culturale della città e anche oltre oltre. Formatisi nel 2020, i quattro componenti – Stefano Caire (voce e basso), Giovanni Caire (chitarra), Dario Scotti (tastiere e voce), e Massimo Tiso (batteria) – portano in musica anni di amicizia e passione condivisa, mescolando rock alternativo e scrittura cantautorale.

    La palestra live dopo l’esordio

    Dopo un primo album omonimo uscito nel 2022, accolto con favore sia dal pubblico che dagli addetti ai lavori, la band ha calcato numerosi palchi nel Nord Italia, costruendosi una solida reputazione live grazie a performance energiche e coinvolgenti. Il loro stile, definito da molti rock d’autore, si inserisce a pieno titolo nella migliore tradizione italiana, attraverso un linguaggio personale e contemporaneo. Con il recente Piace alla Critica, i Magazzino San Salvario non solo consolidano la propria identità artistica, ma alzano ulteriormente l’asticella, dimostrando che la scena indipendente torinese ha ancora molto da dire e, soprattutto, da far ascoltare.

    Singolo tratto dal primo album, con un featuring da parte del cantautore Federico Sirianni

      SEGUICI SU INSTAGRAM
      INSTAGRAM.COM/LACITYMAG

      Musica

      Madame contro la musica usa e getta: «L’arte non è un cesso!»

      La cantante vicentina torna a far parlare di sé: non con una nuova canzone, bensì con un messaggio schietto e senza filtri contro l’industria musicale satura di hit fatte a catena. «Lasciate respirare l’espressione artistica», scrive nelle sue storie Instagram. E intanto si allontana dai riflettori per scelta. Perché, a quanto pare, è meglio sparire che svendere. In un panorama dove ogni TikTok è un potenziale jingle, Madame rivendica l’arte come spazio sacro. Sarà anche un business, certo. Ma finché ci sarà qualcuno disposto a dire che “la musica non è un cesso”, forse c’è ancora speranza che la playlist della vita non venga scritta solo da Spotify.

      Avatar photo

      Pubblicato

      il

      Autore

        In estate ogni tre ore nasce un nuovo tormentone. Tutti a pubblicare, remixare, featuring-are. E in questo caos algoritmico, Madame – la cantautrice classe 2002 dal linguaggio viscerale e dalla penna affilata – decide di dire stop. Non con una canzone ma con tre Instagram stories che hanno il suono secco di uno schiaffo: «Non sopporto chi tratta la musica come una macchina da soldi».

        “Non è un cesso”: la bomba social

        Cosa non le va giù? Il fatto che tanti colleghi «lavorano 24/7 anche a cose non ispirate, vuote di contenuto, per grattare da tutti». Parole sue. E ancora, in maniera assolutamente esplicita e senza filtri: «Lasciate in pace l’espressione artistica, fatela respirare, basta intasarla di merda, non è un cesso». Una dichiarazione d’amore per l’arte, certo, ma anche un pugno allo stomaco per chi sforna hit su commissione con lo stesso slancio con cui si prepara un riso in bianco.

        Madame, tra silenzio e coerenza

        Nessun nome fatto, nessun dito puntato. Ma il messaggio è chiarissimo: meglio l’oblio temporaneo che il successo svuotato. «Preferisco essere dimenticata perché non pubblico, piuttosto che essere dimenticata perché sono scarsa». Un manifesto che potrebbe stare benissimo inciso su vinile (o su un tatuaggio minimalista). Perché, nel tempo delle uscite programmabili e dei featuring calcolati, scegliere il silenzio è l’atto più rumoroso.

        Bullizzata a scuola

        Madame non ha mai nascosto di avere alle spalle un percorso tutt’altro che lineare. Cresciuta in un ambiente dove “più indossi una maschera, più sei premiato”, ha scelto invece la via dell’autenticità, pagando spesso il prezzo dell’incomprensione. Da piccola preferiva i campi da calcio ai corsi di danza, divorava Dante e libri di filosofia, ma nonostante la sete di sapere venne bocciata. «Da bambina sognavo di insegnare», ha raccontato in un’intervista. Durante gli anni delle medie, l’aspetto esteriore non era una priorità: trascurava sé stessa fino a non lavarsi per settimane. «Non era apatia o disagio», spiega oggi, «era semplicemente che avevo la testa altrove. Volevo scoprire il mondo, fare domande, crescere». A scuola, però, le cose non furono facili: venne bullizzata duramente, un episodio in particolare la segnò profondamente. «Mi ha spezzata, ma anche liberata», racconta. La sua libertà oggi è quella di rifiutare ogni etichetta. «Viviamo in un mondo social che ci impone scatole pronte: il tuo orientamento, la tua ideologia, i tuoi gusti musicali, persino il tuo modo di vestirti. Ma io non appartengo a nessuna categoria. Sto bene dove non c’è definizione».

        E la musica, ora?

        Nessun comeback annunciato, almeno per ora. Madame rimane defilata, lontana dai trend del momento, fedele a un’idea di musica che non si fa tappeto per gli algoritmi. E intanto lancia una provocazione: e se la vera rivoluzione fosse dire di no?

          Continua a leggere

          Musica

          Francesca Michielin bloccata da Alberto Angela su Whatsapp: “Mi scuso, non lo rifarei”

          Durante un’intervista al podcast Tintoria, Francesca Michielin ha svelato che Alberto Angela l’ha bloccata su Whatsapp dopo un episodio che ha avuto come protagonista… una coperta con il suo volto stampato. “Non lo rifarei, mi scuso”, ha dichiarato la cantante.

          Avatar photo

          Pubblicato

          il

          Autore

            Francesca Michielin, cantautrice e volto noto della scena musicale italiana, ha svelato un curioso retroscena che riguarda il suo rapporto – involontario e ironico – con Alberto Angela. Durante un’intervista al podcast Tintoria, condotto da Daniele Tinti e Stefano Rapone, la cantante ha raccontato che il celebre divulgatore scientifico l’ha bloccata su Whatsapp. Il motivo? Un episodio apparentemente banale ma diventato virale, come spesso accade sui social.

            “Non so esattamente perché sia successo”, ha spiegato Michielin. “Semplicemente ha smesso di rispondermi, poi ho visto che la sua immagine su Whatsapp era diventata grigia. È stato un po’ imbarazzante, ma so di aver esagerato”. Tutto è nato, come spesso accade, da un regalo di compleanno originale e goliardico: una coperta con il volto di Alberto Angela stampato sopra.

            “Era un periodo intenso”, ha ricordato la cantante, “tra l’Eurovision e altri impegni. Mi hanno regalato questa coperta e io ho postato una foto mentre riposavo con la coperta addosso. Non mi aspettavo certo che diventasse virale”. Invece l’immagine ha fatto il giro dei social e dei siti di gossip, creando un siparietto che ha continuato a rimbalzare per settimane.

            In un primo momento Alberto Angela sembrava aver accolto l’episodio con ironia. “Ci siamo anche scritti un paio di messaggi, lui era gentile e disponibile”, ha detto Michielin. Poi però il silenzio: “Non so se ha pensato che stessi esagerando o se semplicemente non aveva voglia di alimentare la cosa. Ma mi ha bloccata. È un po’ imbarazzante, anche perché io stimo molto Alberto Angela”.

            La vicenda, diventata un vero e proprio tormentone tra i fan, ha offerto anche uno spunto per riflettere sul rapporto tra notorietà e privacy. Michielin, reduce dal successo del suo nuovo album Francesca, ha raccontato come la viralità a volte sfugga di mano: “Ormai tutto diventa meme, e a volte è divertente, ma può anche essere frainteso. Mi dispiace se questa storia ha dato fastidio a qualcuno”.

            Nell’intervista al podcast, la cantante ha toccato anche altri temi: il ritorno sul palco dopo anni difficili, il rapporto con la musica e la voglia di ritrovare una dimensione più autentica. “La musica per me è un rifugio, un luogo dove posso essere me stessa. E anche questa storia con la coperta di Alberto Angela, in fondo, nasce dalla mia voglia di giocare e ridere delle cose che ci succedono”.

            Ma se potesse tornare indietro, rifarebbe tutto? “Forse no”, ammette con un sorriso. “Mi scuso con Alberto Angela, non volevo mancare di rispetto. Sono stata un po’ ingenua, ma era tutto in buona fede. Spero che un giorno potremo riderci sopra insieme”. E mentre il web continua a rilanciare la foto virale della coperta, Francesca Michielin ha già voltato pagina: “Sto lavorando a nuova musica e a nuovi progetti. Voglio che il 2025 sia un anno di leggerezza, anche se la coperta di Alberto Angela resterà sempre un ricordo buffo e un po’ imbarazzante”.

              Continua a leggere

              Musica

              Taylor Swift: la musicista donna più ricca al mondo, seconda solo a Jay-Z

              Taylor Swift è ufficialmente la musicista donna più ricca al mondo, con un patrimonio netto stimato di 1,6 miliardi di dollari, superando Rihanna. Seconda solo a Jay-Z, che detiene un patrimonio di 2,5 miliardi di dollari.

              Avatar photo

              Pubblicato

              il

              Autore

                Il successo di Taylor Swift sembra non conoscere limiti. Dopo aver conquistato le classifiche globali con il suo Eras Tour, la cantante statunitense ha ora raggiunto un nuovo e straordinario traguardo: è ufficialmente la musicista donna più ricca del mondo. Solo Jay-Z, con un patrimonio di 2,5 miliardi di dollari, la supera, consolidando il suo ruolo tra i giganti dell’industria musicale. Secondo quanto riportato da Forbes, il patrimonio netto di Swift si attesta ora a 1,6 miliardi di dollari (circa 1,45 miliardi di euro), sorpassando così Rihanna, che si ferma a 1,4 miliardi di dollari.

                Fino a poco tempo fa, Taylor Swift e Rihanna si contendevano il primato come le musiciste più ricche al mondo. Tuttavia, grazie ai recenti guadagni derivanti dal tour mondiale e dalle vendite musicali, Swift ha superato la collega. Nonostante Rihanna abbia detenuto in passato il titolo di musicista donna più ricca di tutti i tempi con un picco di 1,77 miliardi di dollari, Taylor Swift sembra destinata a mantenere questo primato ancora per molto tempo, dati i profitti in costante crescita.

                La costruzione di un impero: come Taylor Swift ha raggiunto questo patrimonio

                La forza di Taylor Swift risiede nella sua capacità di monetizzare la propria arte in modo quasi unico nel panorama musicale. Secondo Forbes, la cantante ha ottenuto circa 600 milioni di dollari dalle entrate del suo Eras Tour e dalle royalties musicali. A questi si aggiungono altri 600 milioni generati dal suo catalogo musicale, una fonte di introiti costante grazie alle versioni rivisitate dei suoi album, come Midnights (2022) e 1989 (Taylor’s Version) (2023).

                Un aspetto interessante del suo successo è la diversificazione delle sue fonti di guadagno. Mentre molti altri artisti puntano su collaborazioni commerciali, Swift ha saputo costruire una fortuna quasi interamente basata sulla musica. Soltanto nell’ultimo anno, si stima che abbia guadagnato 100 milioni di dollari grazie allo streaming dei suoi ultimi album.

                In aggiunta ai proventi musicali, Taylor Swift ha investito parte dei suoi guadagni in immobili di lusso, accumulando un patrimonio immobiliare del valore di 125 milioni di dollari. Questi investimenti includono diverse proprietà tra Los Angeles, Nashville e New York, che hanno contribuito a diversificare ulteriormente le sue fonti di reddito.

                Il futuro di Swift: un impero che continua a crescere

                Con un patrimonio che continua a crescere esponenzialmente e un’influenza sempre maggiore nell’industria musicale, Taylor Swift si conferma non solo come una delle artiste più talentuose della sua generazione, ma anche come una delle più potenti e influenti imprenditrici del settore.

                  Continua a leggere
                  Advertisement

                  Ultime notizie

                  Lacitymag.it - Tutti i colori della cronaca | DIEMMECOM® Società Editoriale Srl P. IVA 01737800795 R.O.C. 4049 – Reg. Trib MI n.61 del 17.04.2024 | Direttore responsabile: Luca Arnaù