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Musica

Rose Villain, tra musica e provocazione: «Le foto deepfake di me nuda? Mi sessualizzano tutti i giorni»

Dopo un tour nei club e un doppio sold out a Milano, Rose Villain punta al Forum di Assago nel 2025. Tra nuove canzoni e provocazioni, parla del suo lato oscuro, della scelta vegana e delle sfide per essere apprezzata come artista, oltre il look provocante.

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    Rose Villain, icona dalle mille sfumature – a tratti dolce, a tratti dark, tra urban e pop – è decisa a raggiungere la luna, e il prossimo passo è fissato per il Forum di Assago, il 23 settembre 2025. L’artista, che ha da poco chiuso un tour nei club con un doppio sold out a Milano, è pronta per una nuova sfida: «Da ragazzina, passando davanti al Forum, pensavo: “Prima o poi io e te ci incontreremo”. Quando ho saputo che ce l’avevo fatta, ho pianto per due giorni – racconta emozionata – So che è un bel gradino, ma a volte bisogna anche buttarsi».

    Rose ha avuto un “allenamento” speciale la scorsa estate, aprendo i concerti dei Coldplay a Roma: «È stato incredibile, un’esperienza che mi è rimasta dentro. Sul palco sono seri, ma appena li ho conosciuti mi hanno sorpreso per la loro solarità». L’impegno dei Coldplay per la sostenibilità ha lasciato un segno su di lei, che è da sempre sensibile a queste tematiche: «Loro sono una grande ispirazione per il futuro, su questi argomenti sono un po’ bacchettona, infatti i miei fan mi chiamano “madre badessa”».

    Attenta all’etica anche nella dieta, Rose è vegana, anche se ammette di non essere perfetta: «Sono vegetariana da sette-otto anni e vegana “non rigorosa” da quattro o cinque. In Italia siamo un po’ indietro rispetto a New York, dove si trova di tutto. Però vorrei essere più rigida e brava».

    Il lato oscuro della sua musica ha radici profonde, come racconta: «Sono sempre stata molto fragile e malinconica. Ho una vena blu, come i miei capelli. Quest’inquietudine mi accompagna da sempre. All’inizio avevo paura di parlarne, ma appena l’ho fatto si è creata un’unione incredibile con chi ascolta la mia musica».

    Una solitudine che risale all’infanzia, dice: «Ero una bambina sola, con pochi amici, e sono ancora così. Ho un lato intimista che mi porta a chiudermi e, allo stesso tempo, un grande estro. Sono sempre stata divisa tra questi due poli».

    Nel brano «Il mio funerale» Rose canta “sono la figlia che un padre forse non vorrebbe”, ma tiene a chiarire: «Mio padre è la persona più importante della mia vita, e abbiamo un rapporto meraviglioso. Certo, forse non sono stata una figlia facilissima, tra il sogno artistico e il carattere inquieto, ma quando ha ascoltato “Radio Gotham” mi ha chiesto preoccupato “Tu non stai male, vero?” Gli ho risposto che anche io ho i miei problemi. È una canzone un po’ bastarda, e sono una peste». Quando lui è presente ai concerti, racconta, «cambia tutto, come se il live fosse solo per lui. Sento il cuore esplodere».

    Anche suo marito, il produttore Sixpm, condivide con lei il palco: «In alcuni pezzi suona con me, poi si sposta di lato e diventa il mio coach. È sempre lì che mi incita, “Vai amore, vai!” Condividiamo davvero tutto, gioie e dolori, è una magia».

    Sulle pressioni estetiche che riceve sui social, Rose è schietta: «Sono felice di essere considerata una bella ragazza, ma un “sei bravissima” vale mille volte più di un “sei bellissima”. Non voglio che la mia musica passi in secondo piano: se qualcuno vede solo il lato estetico, non mi interessa».

    Senza rinunciare a un abbigliamento sensuale quando lo desidera: «Mi piace sentirmi bella, e a volte sensuale, ma non sempre. In certi momenti amo mettere le gonne corte, in altri preferisco vestirmi da maschiaccio. Sul palco, quasi preferirei cantare in pigiama piuttosto che fare la “stra-fregna”».

    La questione delle foto deepfake, circolate qualche mese fa, è stata però un’esperienza difficile: «Mi sessualizzano quasi tutti i giorni, quella è stata la ciliegina sulla torta. È imbarazzante e pericoloso: è un reato, e mi ha fatto incazzare. Sono fortunata a potermi difendere, ma capita a tutte. Non c’è una mia amica che non abbia ricevuto molestie».

    E per Sanremo? La risposta di Rose è ambigua e divertita: «Chissà. Se Carletto mi richiama… Le canzoni ci sono sempre, ne ho tantissime pronte. Vedremo».

    Riflettendo sul successo, si definisce ambiziosa e un po’ insoddisfatta: «Sono contenta, ma voglio la luna, e ce la andremo a prendere».

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      Musica

      Gigi D’Alessio, la nuova vita tra musica e tv: «Ora mi godo la serenità»

      A 58 anni il cantautore partenopeo è al culmine della carriera: stadi pieni, show in prima serata e un pubblico trasversale che lo sostiene. Dopo dieci edizioni lascia The Voice, ma senza strappi: “Mi prendo una pausa, è tempo di nuove esperienze”.

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      Gigi D’Alessio

        Gigi D’Alessio si racconta a cuore aperto sulle pagine di la Repubblica e traccia un bilancio di una carriera che oggi, a 58 anni, appare nel suo momento più alto. Amatissimo dal pubblico, protagonista in televisione e in grado di riempire gli stadi, il cantautore partenopeo confessa di aver finalmente raggiunto quella serenità che per lungo tempo gli era mancata.

        Uno dei passaggi più discussi riguarda il suo addio a The Voice. Dopo dieci edizioni da coach, D’Alessio ha deciso di fermarsi: «Non c’è stato alcuno strappo con la Rai – spiega –. Sto bene sia di qua che di là. Semplicemente non voglio ripetermi: mi prendo un paio d’anni sabbatici». Antonella Clerici, che ha guidato il talent, ha accolto con dispiacere la notizia, pur senza rancori, consapevole di perdere un amico e un professionista amatissimo dal pubblico.

        Il futuro lo vedrà protagonista su Canale 5, accanto a Vanessa Incontrada, in un nuovo show. «Oggi mi cercano tutti, non solo in tv – aggiunge –. Nella musica vogliono duettare con me e continuo a suonare davanti a stadi gremiti». Eppure non sempre è stato così. Per anni D’Alessio è stato etichettato come cantante “di serie B”, vittima di pregiudizi e snobismo. «Ti stroncano prima ancora di ascoltarti – racconta –. Per qualcuno ero solo pop napoletano. Ma ho fatto gavetta, non ho mai mollato. La mia vittoria era vedere la gente che veniva ai concerti».

        A dargli forza, anche legami importanti. Come quello con Silvio Berlusconi, che lo volle al suo matrimonio simbolico con Marta Fascina: «Mi chiese di cantare le canzoni napoletane che amava tanto. Era un rapporto di amicizia sincera, non gli ho mai chiesto nulla, se non una volta di aiutarmi a trovare un medico per mio fratello». Oppure quello con Pippo Baudo, a cui ha dato l’ultimo saluto pochi giorni fa in Sicilia: «Era come un padre, non passava settimana senza una telefonata per un consiglio. Mi mancherà: era il timbro sul passaporto».

        E poi Diego Armando Maradona, conosciuto nel 1987 e frequentato fino agli ultimi anni di vita. «Ho passato con lui un paio di settimane a Dubai per un documentario – ricorda –. Diego era un uomo solo, nonostante la folla intorno. Mi voleva bene perché non gli ho mai chiesto nulla. Mi faceva tenerezza».

        Oggi, padre di sei figli, amico di grandi personaggi e protagonista della musica italiana, D’Alessio può dirlo senza esitazioni: ha superato i giudizi e si gode un pubblico che non lo ha mai abbandonato.

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          Musica

          Whitney Houston “torna” in tour con l’intelligenza artificiale: la voce della diva farà rivivere la magia della musica

          Il progetto, intitolato The Voice of Whitney, porterà in sette città la voce estratta digitalmente dai brani originali della Houston. Non è la prima volta: già nel 2020 un suo ologramma aveva calcato i palchi internazionali.

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            Una voce dall’oltretomba, resa possibile dalle tecnologie più avanzate. Whitney Houston, morta nel 2012 a soli 48 anni, “torna” a emozionare il pubblico con un nuovo spettacolo che mescola intelligenza artificiale, registrazioni originali e orchestra sinfonica dal vivo. Il tour, battezzato The Voice of Whitney, è stato annunciato dagli eredi della cantante in collaborazione con Primary Wave Music e Park Avenue Artists.

            Il progetto prevede sette date in città selezionate, durante le quali la voce della Houston, estratta digitalmente dalle tracce originali, accompagnerà le esecuzioni dal vivo di una grande orchestra. A completare l’esperienza ci saranno filmati rari e materiali d’archivio che restituiranno il fascino e la potenza scenica della diva di Newark, ricordata come una delle voci più iconiche della musica pop e soul.

            Ross Michaels, co-presidente di Park Avenue Artists, ha presentato l’iniziativa come un passo decisivo nell’uso “ponderato” dell’intelligenza artificiale al servizio dell’arte: «Questo progetto dimostra come si possano creare esperienze significative per gli amanti della musica attraverso un uso attento della tecnologia. Sarà solo la prima di diverse collaborazioni che mirano a far emergere nuove dimensioni del lavoro di un artista».

            Non è la prima volta che la Houston viene riportata simbolicamente sul palco dopo la sua morte. Nel 2020 un ologramma della cantante era stato protagonista di una serie di spettacoli live, tra entusiasmi e polemiche sul confine tra celebrazione e sfruttamento postumo. Stavolta, però, il focus è tutto sulla voce: quel timbro unico, capace di attraversare generi e generazioni, che torna a vibrare in un contesto sinfonico, con arrangiamenti pensati per amplificarne la forza emotiva.

            Whitney Houston, che nella sua carriera ha venduto oltre 200 milioni di dischi e firmato brani immortali come I Will Always Love You e Greatest Love of All, si conferma così mito intramontabile. Anche attraverso l’intelligenza artificiale, la sua eredità continua a parlare alle platee di oggi, in un dialogo sospeso tra memoria, innovazione e nostalgia.

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              Musica

              Mengoni e Annalisa avvistati a Venezia: duetto in arrivo?

              Un breve video ha fatto esplodere la curiosità degli ammiratori: Mengoni e Annalisa insieme, proprio mentre lei prepara il nuovo album. Semplice coincidenza o strategia per un singolo inedito?

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              Mengoni e Annalisa

                È bastato un breve filmato girato tra l’1 e il 2 agosto per scatenare i sogni del popolo del web: Marco Mengoni e Annalisa sono stati visti insieme a Venezia, più precisamente in Piazza San Marco, e subito si è parlato di un possibile progetto condiviso. Il video, pubblicato su X dalla pagina “AnnalisaNews”, mostra i due artisti in atteggiamento amichevole e rilassato, ma senza microfoni o altri indizi che confermino una vera e propria performance. Eppure tanto è bastato per far parlare i fan di una possibile collaborazione artistica.

                Per il momento, né Mengoni né Annalisa hanno confermato o smentito l’indiscrezione. Nessun comunicato, nessun post ufficiale, solo quel frammento virale accompagnato dal commento: “È un sogno?”.

                Una coincidenza? Forse. Ma c’è chi legge il tutto come una mossa strategica in vista di un duetto da lanciare nei prossimi mesi, magari come parte del nuovo progetto discografico di Annalisa.

                La cantautrice ligure ha infatti da poco annunciato l’uscita del suo prossimo album, intitolato “Ma io sono fuoco”, previsto per l’autunno 2025. Il titolo prende spunto dal messaggio che accompagna il lancio: “Quando è tutto da rifare io mi posso trasformare, pensi che mi faccia male? Ma io sono fuoco”. Una dichiarazione di forza e rinascita, in linea con l’evoluzione artistica e stilistica intrapresa negli ultimi anni.

                Il primo singolo estratto, “Maschio”, ha già ottenuto un successo notevole, conquistando la vetta della classifica radiofonica e mantenendosi nella Top 10 FIMI per diverse settimane. Con questo brano, Annalisa ha anche raggiunto un record: è la prima donna italiana ad aver totalizzato così tanti ingressi nella Top 10 FIMI nella storia recente.

                E Marco Mengoni? Reduce da un tour sold-out e da un periodo di grande esposizione internazionale, l’artista non ha annunciato nuovi lavori a breve termine. Tuttavia, non è nuovo alle collaborazioni di alto profilo: da Elodie a Tom Walker, i suoi featuring sono sempre attesi e curati nei dettagli.

                L’incontro a Venezia, in una delle città più scenografiche del Paese, potrebbe dunque non essere stato solo una passeggiata. I fan scommettono su un singolo a due voci che unisca la potenza vocale di Mengoni con l’eleganza pop di Annalisa.

                In attesa di scoprire se il duetto diventerà realtà, una cosa è certa: il pubblico è già pronto ad ascoltarli. Insieme.

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