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Musica

Sanremo, “una scatola vuota”: l’ira dei discografici contro il Comune che li taglia fuori dal bando

Il bando pubblicato dal Comune di Sanremo per l’organizzazione della prossima edizione del Festival ha fatto infuriare la Federazione dell’Industria Musicale Italiana: nessuna menzione, né rimborso, né riconoscimento al ruolo delle case discografiche, che di fatto reggono il meccanismo dello show. “Senza la musica, il Festival è una scatola vuota”, denuncia Enzo Mazza (FIMI), “e il Comune fa finta che non esistiamo”.

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    Altro che armonia. Tra Comune di Sanremo e industria musicale è ormai stonatura piena. Il nuovo bando di gara per l’organizzazione del Festival di Sanremo 2025 è stato pubblicato da poche ore, ma ha già scatenato la furia dei discografici, che si sentono ignorati, esclusi, dimenticati.

    A guidare la protesta è Enzo Mazza, amministratore delegato di FIMI, la Federazione dell’Industria Musicale Italiana. Il suo commento è diretto come un assolo di batteria: “Il bando di gara del Comune dimentica completamente il ruolo della discografia, che tiene in piedi il Festival”, ha dichiarato. “Senza la discografia, sul palco di Sanremo ci sarebbero giusto i fiori”.

    Il riferimento è all’assenza totale di menzioni o tutele per le case discografiche all’interno dell’avviso pubblico, che delinea gli impegni del futuro partner organizzativo, ma ignora proprio chi porta artisti, investe in contenuti, costruisce carriere e tiene in piedi la macchina musicale del Festival.

    Il Comune prevede obblighi per il partner, ma non considera assolutamente il contributo della discografia – continua Mazza – che con i propri investimenti consente al Festival di prosperare e generare ricavi milionari, anche per la città stessa”.

    La proposta di FIMI è chiara: inserire un rimborso economico consistente per le imprese discografiche che partecipano, rendendo Sanremo non solo una vetrina gratuita (e costosissima) per gli artisti, ma un’occasione sostenibile anche per chi lavora dietro le quinte.

    Il Festival, ricorda Mazza, non è un prodotto del Comune, né un evento da salotto municipale: è un colosso industriale da ascolti record, trainato da musica, produzione, comunicazione, sponsor. E chi lo sostiene dall’interno merita un posto al tavolo, non un’esclusione burocratica. “Il Festival senza la musica è una scatola vuota”, avverte il Ceo FIMI.

    La tensione tra Comune e industria musicale era già emersa in passato, ma stavolta il bando rischia di diventare una miccia. Perché quando si cerca un nuovo partner per il Festival ma si ignora chi ne garantisce la sostanza, il problema non è solo di forma. È di musica. E di futuro.

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      Musica

      Dieci canzoni per accendere lo spirito delle feste: la playlist perfetta per il Natale

      Una selezione di canzoni che mescola tradizione e modernità, ideali per riempire la casa di atmosfera natalizia, accompagnare una cena, un viaggio o semplicemente una serata di relax.

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      la playlist perfetta per il Natale

        Quando si avvicina dicembre, una delle prime cose che facciamo per entrare nello spirito delle feste è cercare la musica giusta. Le canzoni natalizie hanno un potere unico: riportano alla mente ricordi, rituali familiari e sensazioni di calore che nessun’altra colonna sonora sa evocare. Preparare una playlist, dunque, è quasi un gesto rituale. Ma quali brani scegliere per creare l’atmosfera perfetta?

        Dai classici americani alle hit internazionali più recenti, alcune canzoni sono diventate veri e propri pilastri del Natale contemporaneo. Molte di esse, infatti, registrano ogni anno nuovi record di ascolti, segno che la tradizione musicale legata alle feste è viva e continua a rinnovarsi.

        1. “All I Want for Christmas Is You” – Mariah Carey

        Pubblicata nel 1994, è ancora oggi uno dei brani più ascoltati al mondo durante il periodo natalizio, tanto da raggiungere spesso la vetta delle classifiche internazionali.

        2. “Last Christmas” – Wham!

        Un altro evergreen, uscito nel 1984 e rimasto uno dei simboli più pop del Natale. La sua melodia malinconica ma irresistibile è ormai immancabile in ogni playlist.

        3. “It’s the Most Wonderful Time of the Year” – Andy Williams

        Classico del 1963, richiama in pochi secondi tutto ciò che associamo alle feste: luci, riunioni familiari e gioia condivisa.

        4. “Jingle Bell Rock” – Bobby Helms

        Vivace e immediatamente riconoscibile, dal 1957 è la scelta perfetta per dare una spinta di energia ai momenti di festa.

        5. “Santa Tell Me” – Ariana Grande

        Tra le hit natalizie moderne più amate, uscita nel 2014, unisce pop contemporaneo e atmosfera brillante, diventando rapidamente un nuovo classico.

        6. “Rockin’ Around the Christmas Tree” – Brenda Lee

        Registrata quando Brenda Lee aveva solo 13 anni (1958), è tornata in auge negli ultimi anni grazie ai social e alle playlist digitali.

        7. “Let It Snow! Let It Snow! Let It Snow!” – Dean Martin

        Una delle melodie più iconiche legate all’inverno: romantica, rilassante e perfetta come sottofondo per una serata in casa.

        8. “Feliz Navidad” – José Feliciano

        Brano del 1970 diffusissimo a livello globale, unisce lingua inglese e spagnola e porta con sé un’energia contagiosa.

        9. “Underneath the Tree” – Kelly Clarkson

        Pubblicata nel 2013, è considerata una delle migliori canzoni natalizie degli ultimi anni, grazie alla sua produzione brillante e alla voce potente della cantante.

        10. “White Christmas” – Bing Crosby

        È il singolo più venduto di sempre nella storia della musica (dato Guinness World Records). Un capolavoro intramontabile che chiude la playlist con eleganza.

        Questa selezione unisce stili diversi e decenni lontani, dimostrando quanto la musica natalizia riesca a superare il passare del tempo mantenendo intatto il suo fascino.

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          Musica

          The Voice Senior, la battuta sui fiori diventa un cult: Arisa risponde a Elsa “Io ieri ho parlato con una zanzara”

          A The Voice Senior basta una battuta per trasformare un momento d’imbarazzo in un piccolo cult televisivo. Una concorrente, Elsa, confessa di dare bacini ai fiori temendo il giudizio degli altri. Arisa le risponde a modo suo: “Io ieri ho parlato con una zanzara”. Lo studio esplode e la clip diventa virale.

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            The Voice Senior riesce spesso a sorprendere non solo per le voci, ma per quei momenti imprevedibili in cui l’umanità dei concorrenti incontra l’ironia dei coach. Questa volta la scena se l’è presa tutta Elsa, concorrente che con una battuta spontanea ha regalato uno dei siparietti più commentati della puntata. «Io do i bacini ai fiori, figurati chissà cosa penseranno, quella è matta!», ha detto con candida autoironia davanti al pubblico.

            Una confessione tenera e spiazzante
            Il racconto di Elsa nasce come una semplice ammissione, detta con leggerezza e un pizzico di pudore. Un modo per raccontarsi senza filtri, mettendo in scena quella normalissima paura del giudizio che, davanti alle telecamere, diventa ancora più evidente. La frase sui bacini ai fiori, in pochi secondi, si trasforma in uno di quei momenti che il pubblico non dimentica.

            La risposta di Arisa che conquista tutti
            A spezzare l’atmosfera ci pensa Arisa, con la sua ironia surreale: «Guarda Elsa, sei in buona compagnia, io ieri ho parlato con una zanzara…». Una risposta fulminea, spiazzante, che ribalta completamente il senso del discorso e trasforma l’autoaccusa in un abbraccio collettivo. Lo studio scoppia a ridere e la tensione si scioglie in pochi istanti.

            Quando la tv diventa leggerezza pura
            È proprio in questi momenti che The Voice Senior mostra il suo lato più autentico. Niente costruzioni, niente forzature: solo persone che si raccontano e coach che rispondono con naturalezza. La battuta sui fiori e quella sulla zanzara diventano così un piccolo simbolo dello spirito del programma, dove l’emozione convive con la leggerezza.

            Una clip destinata a diventare virale
            Il botta e risposta tra Elsa e Arisa ha immediatamente iniziato a circolare sui social, condiviso e commentato per la sua spontaneità disarmante. C’è chi si rivede nei gesti teneri di Elsa, chi si riconosce nell’ironia fulminante di Arisa. In mezzo, il pubblico che si gode un momento di televisione senza maschere.

            Il valore dei piccoli momenti
            Non servono grandi effetti per restare impressi. A volte basta una frase detta con il cuore e una risposta intelligente al momento giusto. E The Voice Senior, ancora una volta, dimostra che le sue scene migliori nascono proprio così, senza copione.

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              Elodie ironizza sulla sua immagine da Zoro, spiega il gesto del telefono lanciato dal palco e vola stasera al Grande Fratello

              Elodie torna a parlare di sé tra ironia e chiarimenti. A Propaganda Live scherza sulla sua immagine, mentre ribadisce le ragioni del gesto clamoroso sul palco, quando aveva gettato il telefono di un giornalista. Intanto è attesa stasera come ospite al Grande Fratello, pronta a riaccendere l’attenzione mediatica.

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                Elodie ha imparato a giocare con l’immagine che la circonda e ormai ci scherza sopra apertamente. Ospite a Propaganda Live da Zoro, in uno studio con una temperatura da piena estate, l’artista ha esordito con una battuta che ha subito fatto il giro dei social: «Ho caldo, ma non mi spoglio altrimenti dicono che sto sempre nuda». Una frase che riassume perfettamente il rapporto ironico, ma anche consapevole, che ha con la percezione pubblica del suo corpo e della sua immagine.

                Il caso del telefono sul palco
                Nel corso dell’intervista, Elodie è tornata anche sul gesto che aveva fatto discutere durante un concerto, quando aveva lanciato via il telefono di un giornalista. Una scena diventata virale in poche ore, che aveva acceso un dibattito acceso tra fan, addetti ai lavori e commentatori. Questa volta la cantante ha voluto spiegare con calma le sue ragioni: «Davanti c’è un’area riservata ai fotografi, ma se tu vieni davanti a me, ad un centimetro di distanza, col telefono e col flash, io comunque sto lavorando, intanto mi togli la concentrazione, secondo la distanza, un minimo, comunque anche io sono fatta di carne». Una spiegazione diretta, che mette al centro il rispetto degli spazi e del lavoro sul palco.

                Le parole già dette sui social
                La linea di Elodie era stata chiara anche nei giorni successivi all’episodio. Sui social aveva scritto senza filtri: «Puntare il telefono in faccia senza neanche salutare è una roba orrenda. Torniamo agli abbracci e mettiamoci sto telefono nel culo». Una dichiarazione cruda, che aveva diviso il pubblico tra chi l’aveva difesa e chi aveva giudicato il tono eccessivo.

                Dallo studio tv alla Casa più spiata d’Italia
                Dopo l’ironia da Zoro e i chiarimenti sul caso del telefono, l’agenda di Elodie non rallenta. In serata sarà infatti ospite al Grande Fratello, pronta ad affrontare un’altra platea e un altro pubblico, questa volta sotto le luci del reality. Un passaggio che promette nuove domande, nuove reazioni e, quasi certamente, nuovi titoli.

                Tra battute, polemiche e presenza costante sui grandi palcoscenici televisivi, Elodie continua a muoversi al centro del racconto mediatico senza mai sottrarsi, alternando leggerezza e prese di posizione nette.

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