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Musica

Tony Effe e gli insulti con Fedez, Chiara Ferragni interviene: “Lasciate in pace me e i miei figli”

Dopo l’attacco personale di Tony Effe nel brano “Chiara”, Fedez risponde alle accuse difendendo i suoi bambini e rivelando dettagli sulla loro amicizia finita. Chiara Ferragni rompe il silenzio, chiedendo rispetto e privacy per la sua famiglia e i suoi figli. Lo scontro, nato da vecchi dissapori, si trasforma in una polemica che scuote il web e divide i fan.

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    Il conflitto tra Fedez e Tony Effe, nato da vecchie incomprensioni, ha raggiunto un livello mai visto prima, con uno scambio di colpi a suon di rime e frecciate social che ha coinvolto anche Chiara Ferragni e i loro figli. Tutto è iniziato con il brano L’infanzia difficile di un benestante, in cui Fedez accusa apertamente il trapper romano di aver approfittato della sua fama per guadagnare popolarità, insinuando che il suo successo sia dovuto più alle sue frequentazioni che al talento. Una critica che ha toccato nel vivo Tony Effe, portandolo a rispondere con un dissing al vetriolo intitolato CHIARA.

    Tony Effe: “Hai chiamato tuo figlio Leone, ma sei un coniglio”

    Nel suo pezzo, Tony Effe non si limita a rispondere a Fedez, ma alza il tiro, coinvolgendo Chiara Ferragni e i loro figli, Leone e Vittoria. Tra le frasi più dure del brano, spicca l’accusa di aver “usato” i bambini per il successo sui social, insinuando che Fedez abbia strumentalizzato la propria famiglia per costruire la sua immagine pubblica. “L’hai chiamato Leone, ma tu sei un coniglio”, canta Tony, riferendosi al nome del primogenito della coppia, e aggiunge: “La prossima figlia devi chiamarla Sconfitta”, in un gioco di parole che ha subito scatenato l’indignazione dei fan.

    Ma non è tutto: Tony Effe ha anche criticato Fedez per aver “abbandonato” Chiara nel momento del bisogno, riferendosi al periodo in cui il rapper milanese era malato e Chiara gli è stata accanto. Secondo il trapper, Fedez non avrebbe ricambiato lo stesso supporto, lasciando l’influencer in un momento delicato per inseguire i suoi interessi. “Hai chiamato gli amici per farmi la festa, ma poi sotto casa non c’era nessuno”, conclude Tony, facendo riferimento a un episodio in cui Fedez avrebbe cercato di affrontarlo, senza però riuscirci.

    Fedez risponde: “I bambini non si toccano”

    Non si è fatta attendere la replica di Fedez, che ha scelto Instagram per rispondere al dissing. In una serie di Stories, il rapper ha difeso con fermezza i suoi figli e ha criticato Tony Effe per aver coinvolto la sua famiglia in uno scontro personale. “Piccolo gangsta, non ti hanno insegnato che i bambini non si toccano? Scarso nel rap, scarso nei valori”, ha scritto Fedez, mostrando un lato meno ironico e più protettivo nei confronti dei suoi affetti. La sua posizione è stata chiara: lo scontro tra adulti non deve coinvolgere i bambini, che devono restare al di fuori di qualsiasi polemica pubblica.

    Chiara Ferragni interviene: “Lasciateci in pace”

    La situazione ha preso una piega ancora più delicata quando Chiara Ferragni, che fino a quel momento aveva mantenuto il silenzio, ha deciso di intervenire per chiedere rispetto e privacy. “Fate quello che volete, ma lasciate in pace me e i miei figli”, ha scritto l’influencer in una storia su Instagram, visibilmente infastidita dalle continue speculazioni e dai riferimenti ai suoi bambini. La Ferragni, che negli ultimi mesi ha affrontato momenti difficili legati alla separazione da Fedez, ha cercato di mettere un punto alla vicenda, esprimendo il desiderio di proteggere la sua famiglia da ulteriori attacchi mediatici.

    Un’amicizia finita e una guerra mediatica

    Lo scontro tra Fedez e Tony Effe è solo l’ultimo capitolo di una lunga serie di dissapori tra i due, un tempo amici e ora rivali. I motivi della rottura sembrano risalire a questioni personali e professionali, con accuse reciproche di tradimenti e mancanza di rispetto. Fedez ha spesso parlato della sua volontà di allontanarsi da un certo tipo di ambiente musicale e da alcuni personaggi che, a suo dire, non rappresentano i valori in cui crede. Tony Effe, invece, ha sempre rivendicato la sua autenticità e la sua coerenza, ma non ha risparmiato frecciate all’ex amico.

    Il web si divide

    Lo scontro ha inevitabilmente diviso l’opinione pubblica: da una parte i fan di Fedez che difendono la sua scelta di proteggere la famiglia e condannano l’attacco personale di Tony Effe; dall’altra i sostenitori del trapper romano, che vedono nella sua risposta una legittima difesa contro le provocazioni. In ogni caso, è chiaro che la vicenda ha acceso i riflettori su un mondo, quello del rap italiano, in cui i dissidi personali e le polemiche sembrano spesso diventare parte integrante della narrazione artistica.

    Un appello alla tregua

    Resta ora da vedere se le parole di Chiara Ferragni riusciranno a placare gli animi e a mettere fine a questo scontro che, iniziato come un normale dissing musicale, ha finito per coinvolgere persone e tematiche che dovrebbero restare lontane dai riflettori. Forse è il momento che entrambi i rapper facciano un passo indietro e riflettano su cosa davvero conta, al di là delle rime e dei dischi.

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      Musica

      Adolfo Durante: la voce – e tanto di barba – che celebra e reinventa il mito di Mina

      Con l’uscita del nuovo EP “Suprema – Ultimo Atto”, Adolfo Durante conquista il pubblico reinterpretando Mina con una sensibilità unica e sorprendente. Una carriera in ascesa, tra riconoscimenti, collaborazioni prestigiose e uno stile inconfondibile che fonde passione, tecnica e identità artistica.

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        Fino a maggio 2025, il suo era conosciuto solo agli appassionati della musica d’autore. È stato il nuovo talent show di Amadeus, Like a Star, a far emergere tutto il suo potenziale. La sua interpretazione intensa e credibile del repertorio di Mina ha lasciato pubblico e giuria senza parole, garantendogli la vittoria nella prima puntata e un posto nella finale.

        Un omaggio tra innovazione e rispetto

        Il nuovo EP Suprema – Ultimo Atto segna una tappa fondamentale nella carriera del cantante mantovano. La raccolta propone cover di Mina dagli anni Ottanta a oggi, affiancate dal brano inedito Solo la pioggia, firmato da Graziano Accinni e Alessandro Hellmann. Una ballata intrisa di nostalgia e ironia, resa ancora più intensa dalla produzione curata da Alberto Lombardi, con cui Durante ha stretto un profondo sodalizio artistico.

        Una carriera costruita con passione e coerenza

        Durante debutta nei primi anni Duemila, distinguendosi per la sua versatilità tra jazz, rock e musica d’autore. Il suo primo album “Libertà” (2015), prodotto da Enrico Andreini, contiene brani importanti come Per quanto bella sei, firmato da Oscar Avogadro. Con il brano Libertà vince il premio Voci per la libertà – Una canzone per Amnesty, dando il via a una collaborazione con Amnesty International che prosegue negli anni.

        Impegno civile e sperimentazione musicale

        Dal 2017, l’incontro con Lombardi e Hellmann inaugura un nuovo corso artistico. Singoli come È questa la notte e Stella affrontano temi come l’immigrazione e le spose bambine, ottenendo riconoscimenti nei festival musicali e spazio nei cinema. Il progetto Nell’attesa di un bacio (2019) e il raffinato Questione di corde (2020) testimoniano la continua evoluzione di Durante, che riesce a fondere impegno sociale e qualità interpretativa.

        “Giorni sospesi” e l’evoluzione rock

        Nel 2022 arriva “Giorni sospesi”, un EP più energico che affronta il tema della pandemia con lucidità e forza espressiva. Tra i brani spicca L’alieno, interpretato con Gabriele Morini e selezionato per la 25ª edizione di Voci per la libertà – Una canzone per Amnesty.

        Tra arte e performance: la poetica di Adolfo Durante

        Nel 2022 e 2023 pubblica i singoli Quanto amore c’è e La vita che va, con videoclip ricercati e narrativi. In particolare, nel video de La vita che va, la drag queen Peperita interpreta il tempo in una chiave poetica e felliniana, sottolineando il forte legame tra musica e performance teatrale nella visione artistica di Durante.

        Adolfo Durante reinventa Mina: l’incontro tra rispetto e originalità

        Il suo è molto più di un semplice tributo: è un atto d’amore artistico, un’operazione rischiosa e affascinante. Adolfo Durante riesce nell’impresa di rendere omaggio a Mina senza imitarla, reinterpretandola con una voce potente, calda e personale. Il risultato è un EP che unisce fedeltà e innovazione, capace di emozionare anche i più scettici.

        Una voce destinata a lasciare il segno

        Dalla vittoria televisiva alla pubblicazione di Suprema – Ultimo Atto, Durante si conferma come uno degli artisti più originali e coraggiosi del panorama musicale italiano. Con una voce che sfida le etichette e una visione artistica ben definita, il “cantante con la barba che canta Mina meglio di Mina” è oggi molto più di una rivelazione: è una certezza.

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          Musica

          Il femminismo pop a cuccia: il nuovo album di Sabrina Carpenter è un pugno alla militanza ipocrita (video)

          Un prodotto che fa gridare allo scandalo: chi cerca indignazione prêt-à-porter, è meglio che scorra oltre. La copertina del nuovo album di Sabrina – “Man’s Best Friend” – non è solo una provocazione estetica, è un dito medio in guanti di raso all’ipocrisia femminista da influencer e al pop moralista da manuale IKEA. Così è… se vi pare.

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            L’immagine è quella che tutti abbiamo visto ormai dappertutto: lei inginocchiata, lui in completo total black – molto macho – che le tiene i capelli come un guinzaglio. Il sottotesto per una foto del genere? Neanche tanto sotto… ed è proprio qui che scatta il consueto teatrino dell’indignazione. L’album uscirà a fine agosto ma le pasionarie digitali gridano già da ora al patriarcato, al sessismo, alla solita mercificazione del corpo femminile. Peccato che, a ben guardare, siano le stesse che, alcune storie prima su Instagram, posano con linguacce e seni in primo piano sponsorizzando integratori detox…

            La copertina in questione

            Chi urla allo scandalo… ti promuove!

            Sabrina è un prodotto Disney e, in quanto tale, conosce bene i meccanismi del mercato dell’indignazione. Ti spogli, magari simuli pure una fellatio sul palco e voilà: le femministe più accese entrano in modalità surriscaldamento, regalandoti esattamente il tipo di visibilità virale che ogni popstar sogna.

            Seguendo il topic del momento

            Il titolo del disco, Man’s Best Friend, è una provocazione a più strati. In apparenza un’auto-umiliazione mascherata da erotismo canino, in realtà una nitida fotografia del rapporto malsano che molte artiste (e militanti) intrattengono con l’immagine della donna. Oscillante in equilibrio precario tra vittima e carnefice, tra dea e oggetto, a seconda del trend del momento.

            Scandalo e business, rapporto stretto

            Mentre le benpensanti si accapigliano su X, la Carpenter mette in scena un femminismo molto più lucido e spietato: quello consapevole di giocare con gli stereotipi senza pretendere di abolirli. Lei è la pin-up che ti sussurra oscenità in falsetto, la vendicatrice glitterata che scrive “Manchild” come frecciatina all’ex (si tratterebbe di Barry Keoghan, secondo le malelingue) e intanto si costruisce, passo dopo passo, un’immagine micidiale. Non più l’ex stellina della Disney Productions ma un’arma pop programmata per scandalizzare i giusti e vendere ai colpevoli.

            Marketing sottile ma efficacissimo

            A ben guardare, il punto della questione non è che una donna si inginocchia davanti a un uomo – succede anche fuori dagli shooting fotografici – ma che lo faccia con un sorriso e senza scusarsi. E in quel caso le teoriche del gender vanno in totale cortocircuito. Come osi, Sabrina, non chiedere il permesso? Come osi piacerti nel ruolo che loro hanno dichiarato inaccettabile. Può piacere o meno… ma questa è la nuova era della provocazione pop. Quella dove il guinzaglio lo tiene chi sa cosa sta facendo. E – attenzione – non è detto che sia l’uomo…

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              Musica

              Mina dispettosa con Iva Zanicchi? Un motivo di vanto per l’Aquila di Ligonchio!

              La Zanicchi torna in pista con un singolo afro-house e un’intervista che sa di bilancio (e di stoccate). Mina le faceva i dispetti? «È gratificante che mi considerasse un pericolo». De Gregori le mandò un cesto di rose dopo “Zingara”. E poi, il dolore per la perdita di Fausto Pinna: «Sarei impazzita senza la musica». A cuore aperto e con consueta lingua affilata.

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                L’Aquila di Ligonchio è tornata. Non solo in musica — con Dolce far niente, nuovo brano dalle sonorità afro-house realizzato con i producer A-Clark & VINNY — ma anche nei rotocalchi, dove non risparmia nessuno. In una lunga intervista concessa al settimanale Oggi, Iva Zanicchi sfodera l’intero arsenale: dolore, grinta, gratitudine e veleno. Tutto con la classe (e il tono) di chi ha fatto la storia.

                Mina era invidiosa? Bene, grazie!”

                La frase che ha fatto impazzire i social è una:

                “I dispetti di Mina? È gratificante che la più grande cantante di ogni tempo mi considerasse un pericolo”.

                Un commento che rappresenta, al contempo, un colpo basso e un auto-incensamento, ma con ironia vintage e consapevolezza scenica. Il tempo delle rivalità è passato? Forse. Ma una frecciatina ben piazzata, anche a distanza di decenni, non si nega a nessuno.

                Zingara, De Gregori e il cesto di rose post-lite legale

                Nel suo amarcord musicale, Iva rievoca anche l’annosa querelle legale con Francesco De Gregori per Zingara, celeberrimo brano del 1969. Una disputa che, fortunatamente, si è conclusa con eleganza:

                “Capì che io non c’entravo nulla e mi mandò un cesto di rose”.

                L’amore perduto e la musica come ancora di salvezza

                Dietro la voce potente e la personalità dirompente, c’è però una donna che ha vissuto dolori profondi, come la perdita del marito:

                “Il nostro è stato un amore grande. Forse troppo. Non augurerei a nessuno di provare un sentimento del genere. Adesso sento un vuoto incolmabile. Sarei impazzita, senza la musica.”

                Una dichiarazione che racconta tutto: la forza, la fragilità e la straordinaria resilienza di una delle icone italiane più longeve e autentiche.

                Estate 2025 da tormentone? Iva ci prova

                Tra passato e presente, Zanicchi guarda avanti con la grinta che l’ha sempre contraddistinta. Dolce far niente potrebbe sembrare un titolo in contrasto con la sua carriera instancabile. Ma sotto le sonorità afro-house, c’è la voce inconfondibile e la voglia di stare ancora una volta sotto i riflettori. E lei lo dice chiaramente:

                “Spero diventi il tormentone dell’estate”.

                Conoscendola, non c’è da escluderlo.

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