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Musica

Umberto Tozzi tacciato di bieco maschilismo per i testi: lui replica con fermezza

Una hit epocale come Ti amo, che vinse il Festivalbar nel 1977, fu oggetto di critiche al testo – scritto con Giancarlo Bigazzi – da parte delle femministe.

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    Uno dei cantanti più famosi degli ultimi 40 anni di musica italiana, Umberto Tozzi, parte dal suo pezzo più famoso, Ti amo. Nato sulle colline di Firenze, a casa dell’autore e produttore Giancarlo Bigazzi con la chitarra acustica. Lui ricorda: “Mi resi subito conto che quel giro armonico era originale, specialmente a livello ritmico e metrico. Fin dal primo accordo suonato dalla mia Gibson nella versione originale del ’77, mi emoziona ancora oggi e quando la suono in ogni live… è immensa!”.

    Un pezzo realmente storico

    Una canzone nata nel lontano 1977 come un brano dedicato aull’amore, ma non proprio… infatti racconta la storia e la situazione di un rapporto complicato che vede come protagonisti il marito, la moglie e l’amante. È il 1º maggio (“su, coraggio…“), la festa del lavoro, il cantautore nelle vesti di un lavoratore lontano da casa deve fare rientro all’ovile… ma prima della partenza saluta la sua amante alla quale confessa che il suo sentimento è forte ma tormentato. Rivedendo poi la moglie si accorge quanto gli sia mancata e, pentito, le chiede, quasi implorandola, di fargli riscoprire la bellezza del matrimonio.

    Le femministe lo attaccarono

    Il cantante romano sul Corriere della Sera si racconta in una lunga intervista, che tocca diversi aspetti della sua vita, sia artistica che personale, con qualche puntatina pure nel politico. “Sotto la porta della mia camera in hotel trovavo sempre i bigliettini con i numeri di telefono… Ma quando scrissi, fammi abbracciare una donna che stira cantando, le femministe non apprezzarono quelle parole… Mi distrussero, dicevano che era un atteggiamento maschilista. E pensare che quell’immagine mi era venuta pensando a mia mamma che abbracciavo quando tornando a casa la trovavo a stirare…”.

    Non snob, piuttosto “anarchico”

    Tozzi ci tiene particolarmente a sottolineare che l’apparente disimpegno dei suoi pezzi non era dettato da un disinteresse per le cose del mondo: “Dicevano che facevo canzoni per l’estate. Quando hai successo in molti ti vogliono distruggere. Ero preso di mira, mi sentivo in imbarazzo, ero visto fuori luogo, non gradito. Facevo quello che mi piaceva fare, e il risvolto sociale e politico lo tenevo per me. Da quando la mia musica ha iniziato a uscire dall’Italia ho pensato “ma chissene”. Non era snobismo, avevo anche poco tempo per seguire cosa dicevano questi geni… Ho avuto un orientamento verso un altro pensiero e non mi sentivo appartenere a quei movimenti politici. Ero anarchico, non coinvolto da quelle esperienze…”.

    Il suo rapporto con la musica attuale

    La sua opinione non è certo positiva. “Non ascolto il rap: è giusto che ci sia, ma non mi emoziona, non mi trasmette nulla. Il problema della musica di oggi è che mancano le canzoni, forse perché non le sanno scrivere. Non credo si possa diventare come Michael Jackson con quello che sento in giro: lui invece emoziona ancora”.

    Il successo internazionale

    Con Ti amo l’artista partecipò al Festivalbar 1977, trionfando. Il brano ha una struttura armonica molto semplice e che consiste in una semplice sequenza di quattro accordi detta “giro di Do” (do maggiore, la minore, re minore, sol maggiore) ripetuta per tutta la canzone: una manna per chi inizia a strimpellare la chitarra! Incisa anche dai Ricchi e Poveri nel loro album di cover Allegro italiano del 1992, fu tradotta in francese da Pascal Sevran e Claude Carmone ed interpretata da Dalida e poi, nel 1984, fu incisa in inglese da Laura Branigan, la cantante statunitense che porterà successivamente al n° 1 della charts USA Gloria, nel suo album Self Control. Nel 2017, in occasione del 40º anniversario della canzone, è stata reincisa da Tozzi in duetto con la cantante Anastacia.

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      Musica

      Elodie, gesto che fa rumore: serve la cena ai senzatetto a Milano. «Da una dea come lei, non possiamo aspettarci altro»

      Un semplice gesto, ma potentissimo. Elodie è stata ripresa mentre, durante una cena solidale a Milano, serviva personalmente il cibo ai senzatetto. Il video è diventato subito virale sui social, tra applausi e commenti di ammirazione. «Da una dea come lei, non possiamo aspettarci altro», scrivono i fan. Un momento che racconta una diversa immagine della popstar: meno patinata, più umana, fieramente concreta.

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        In un mondo dello spettacolo dove spesso contano più le pose che le azioni, a volte basta un gesto per cambiare prospettiva. È quello che è accaduto con Elodie, protagonista a Milano di una cena benefica organizzata per offrire un pasto caldo ai senzatetto della città. Niente palco, niente luci di scena, niente passerelle: solo un grembiule, piatti da servire e un sorriso gentile rivolto a chi, ogni giorno, lotta con difficoltà ben più grandi di un trend sui social.

        Il video che immortala questo momento è arrivato online e nel giro di poche ore è diventato virale. Nei commenti domina un sentimento di sincera ammirazione. Uno su tutti è diventato simbolo della serata: «Da una dea come lei, non possiamo aspettarci altro». Tra stupore, affetto e gratitudine, la rete ha applaudito una scelta che sa di normalità, ma che proprio per questo colpisce.

        Un gesto semplice, ma dal grande valore umano

        L’immagine di Elodie che passa tra i tavoli per servire il cibo ha fatto il giro del web perché rompe lo stereotipo della star distante, intoccabile, rinchiusa nel proprio universo privilegiato. Qui, invece, c’è un contatto diretto. Ci sono parole scambiate con chi riceve il piatto, sorrisi, piccoli momenti di umanità condivisa.

        Milano, musica e solidarietà: quando le celebrità scendono tra la gente

        Non è la prima volta che nel capoluogo lombardo iniziative di solidarietà coinvolgano volti noti. Ma ogni volta che accade, l’effetto è sempre lo stesso: la beneficenza smette di essere un comunicato stampa e diventa azione concreta. E quando a compierla è una delle artiste più amate del momento, l’impatto emotivo è inevitabile.

        La rete applaude: “Elodie vicina a chi ha bisogno”

        La reazione dei social è stata compatta: applausi, riconoscenza, emozione. Molti utenti hanno sottolineato la naturalezza del gesto, privo di esibizionismo e costruzione. Un’attenzione che rende questo momento ancora più forte. Elodie si conferma così non solo una delle artiste più influenti della scena italiana, ma anche una figura capace di usare la propria popolarità per lanciare messaggi che contano davvero.

        E, in un periodo di grandi parate natalizie, regali di lusso e luci artificiali, forse la vera immagine che resta è proprio questa: una tavola semplice, un piatto caldo, e una mano tesa verso chi ha bisogno.

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          Musica

          Elodie, l’album live di San Siro fa discutere: nella traccia “Pop Porno” si sente una fan bestemmiare prima che inizi a cantare

          Nel nuovo album live di Elodie, che ripercorre il grande concerto milanese allo stadio, nella traccia 17 dedicata alla cover di “Pop Porno” del duo Il Genio, nei primi secondi si sente nitidamente una fan urlare una bestemmia. Il particolare è stato segnalato online da Fabiano Minacci, aprendo inevitabilmente un dibattito.

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            Elodie ha pubblicato “The Stadium Show (Live a San Siro 2025)”, l’album che restituisce l’energia della sua tappa milanese allo stadio. Un progetto pensato per raccontare, anche in versione audio, uno dei momenti più importanti della sua carriera. Ma tra applausi, cori e entusiasmo del pubblico, c’è un dettaglio che sta facendo discutere e che in queste ore rimbalza sui social.

            Il caso nasce dalla traccia 17 del live
            Tutto ruota intorno alla traccia numero 17 del disco, quella dedicata a “Pop Porno”, la cover del celebre brano de Il Genio. Prima ancora che Elodie inizi a cantare, l’audio cattura l’urlo di una fan. Normale, si direbbe, in un live davanti a decine di migliaia di persone. Peccato che quel grido contenga una bestemmia chiarissima, che resta impressa nella registrazione e finisce nel prodotto ufficiale.

            Il dettaglio notato e rilanciato sui social
            A segnalare il particolare è stato Fabiano Minacci, che ha fatto notare come la bestemmia sia “forte e chiara”, sottolineando il fatto che probabilmente sia sfuggita a chi ha curato il montaggio e la pulizia audio dell’album. Il passaggio è breve, ma perfettamente distinguibile. Un fatto che naturalmente ha subito acceso commenti e ironie, ma anche riflessioni su controlli e responsabilità in fase di pubblicazione.

            Un episodio imprevisto in un progetto importante
            L’album nasce per celebrare una tappa fondamentale della carriera di Elodie, una serata che ha rappresentato consacrazione artistica, numeri importanti e una festa condivisa con il pubblico. Eppure, un frammento casuale, figlio dell’euforia di una spettatrice, è riuscito a catalizzare l’attenzione. Resta ora da capire se il dettaglio verrà lasciato così com’è o se porterà a eventuali correzioni nelle prossime versioni del live.

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              Ricky Martin, 53 anni e zero freni: fisico scolpito, scatti hot sui social e fan in delirio che gli chiedono di sbarcare su OnlyFans

              A 53 anni Ricky Martin sembra vivere una seconda giovinezza mediatica. I suoi post continuano a raccogliere milioni di visualizzazioni e commenti infuocati: i fan esaltano il suo corpo scolpito e qualcuno chiede apertamente se non sia il caso di aprire un profilo su OnlyFans. Lui, per ora, osserva e sorride, lasciando intendere che la “deriva” hot potrebbe non essere finita.

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                Ricky Martin continua a far parlare di sé, e questa volta non per un nuovo singolo o un progetto musicale, ma per la sua presenza online diventata sempre più audace. La popstar portoricana, 53 anni e un fisico che sembra non conoscere il tempo, sta vivendo una fase social particolarmente “calda”: foto sensuali, pose studiate, addominali scolpiti messi in mostra con naturalezza. Risultato? I follower sono in delirio e ogni post diventa un piccolo evento virale.

                Il fascino che non tramonta mai
                Da anni icona pop e simbolo di energia, stile e sensualità, Ricky Martin sembra aver trovato una nuova dimensione digitale. Il corpo allenato, la sicurezza con cui si mostra e una maturità che non rinuncia alla seduzione hanno conquistato ancora una volta il pubblico. I fan riempiono i commenti di complimenti, stupore, cuori e fuochi: una celebrazione collettiva del suo fascino intramontabile.

                Fan scatenati e proposta provocatoria: “Vai su OnlyFans?”
                Tra i tanti messaggi entusiasti c’è anche chi spinge il gioco un po’ più in là, chiedendogli apertamente se abbia mai pensato di aprire un profilo su OnlyFans. Una provocazione, certo, ma che racconta bene la percezione del pubblico: Ricky Martin è ancora una bomba di sensualità, capace di attirare milioni di sguardi e di far parlare di sé come ai tempi d’oro.

                Un’icona che evolve ma non perde forza
                La sensazione è che questa fase non sia solo una trovata estetica, ma parte di una narrazione più ampia: Ricky Martin oggi è un artista maturo, consapevole, libero, che gioca con la propria immagine senza freni. E il pubblico lo segue, lo incoraggia, lo applaude. Se continuerà su questa strada è presto per dirlo, ma una cosa è certa: la “deriva” hot, per ora, funziona alla grande.

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