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Musical

“Mi ha salvato la musica”. Mika a tutto tondo prima dei David di Donatello

Il cantautore ha trasformato le sue fragilità in forza, costruendo una carriera basata su arte, creatività e autenticità. Ai David di Donatello, celebrerà il potere del cinema e il suo impatto culturale.

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    Da bambino non riusciva a leggere e scrivere, ha vissuto mesi senza parlare, eppure ha trasformato la sua fragilità in arte. Mika, il cantautore e performer internazionale, sarà il conduttore dei David di Donatello il prossimo 7 maggio su Rai 1, accanto a Elena Sofia Ricci, portando sul palco poesia, eleganza e autenticità.

    Un’infanzia difficile

    A otto anni, Mika era dislessico, aveva difficoltà scolastiche e fu espulso. Per sette mesi non parlò, isolandosi in un mondo di suoni e colori che lo aiutò a esprimersi. Fu allora che cominciò a cantare, trovando nel Covent Garden di Londra una realtà parallela dove poter essere sé stesso. “Mi sono ritrovato in queste scatole magiche dove il mondo diventava un’altra cosa.” Ma il ritorno a scuola non cancellò il suo nuovo rifugio creativo. L’amore per la musica, il teatro e la fantasia divennero strumenti per superare gli ostacoli e costruire un’identità forte. Figlio di madre libanese e padre americano, cresciuto tra Parigi e Londra, Mika è riuscito ad assimilare ogni cultura in cui ha vissuto. Dagli Stati Uniti ha preso la praticità e il coraggio di parlare di business. Dall’Inghilterra la disciplina e la sete di conoscenza. Dalla Francia l’arte del dibattito e il gioco delle parole. Dal Libano il colore, l’emozione e una dolce follia malinconica.

    L’arte come resistenza… e rinascita

    Mika non vede la musica solo come intrattenimento, ma come una forma di artigianato, una scelta di resistenza contro la superficialità. “È la parte artistica che preferisco. È ciò che mi dà stabilità mentale e mi protegge dagli sguardi degli altri.” Questa sua spiccata sensibilità lo ha portato a condurre i David di Donatello durante i quali, ne siamo certi, esalterà il suo stile curato e poetico. Una celebrazione di star ma anche degli artigiani del cinema quelli che rendono possibile la magia sul grande schermo.

    Cinema e cantautori le passioni di Mika

    Prima ancora di imparare l’italiano, Mika si innamorò della cultura cinematografica e musicale del nostro Paese. Ha scoperto cantautori come Tenco, De André e Battiato solo dopo aver studiato la lingua, ma il cinema italiano lo aveva già conquistato. “Non avevo bisogno di parlare italiano per capire il vostro cinema: questa è la prova di un dialogo universale.” Per Mika, il cinema ha un potere straordinario, capace di essere leggero, poetico, politico e rivoluzionario.

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      Musical

      Aggiungi un Posto a Tavola festeggia 50 anni: l’intramontabile musical torna con una nuova magia pre natalizia!

      Dal 29 novembre 2024 al Teatro Brancaccio di Roma debutta l’ottava edizione della fortunata commedia musicale con la regia originale di Garinei e Giovannini.

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        Compie 50 anni m non li dimostra per nulla. “Aggiungi un Posto a Tavola” la commedia musicale più amata dagli italiani, dal 29 novembre 2024 torna sul palco del Teatro Brancaccio di Roma con l’ottava edizione. Il capolavoro scritto da Pietro Garinei e Sandro Giovannini, insieme a Jaja Fiastri, con le musiche immortali di Armando Trovajoli, si ripresenta nella sua forma originale, ma con un cast e una produzione rinnovati. La regia, sempre ispirata all’idea originale di Garinei e Giovannini, è affidata a Marco Simeoli, veterano della compagnia.

        Una storia d’amore, fede e… una colomba indimenticabile!

        La commedia, andata in scena per la prima volta nel 1974 con l’indimenticabile e forse inarrivabile, come qualità artistica, Johnny Dorelli nel ruolo di Don Silvestro, racconta con ironia e poesia le vicende di un parroco di paese a cui Dio (la celebre “voce di lassù”) affida l’incarico di costruire un’arca per salvare la comunità da un secondo diluvio universale. Tra equivoci, amori non corrisposti e momenti di straordinaria comicità, la storia celebra valori come l’accoglienza, l’amicizia e la capacità di affrontare con speranza anche le sfide più grandi. In questa speciale edizione, il protagonista Don Silvestro sarà interpretato da Giovanni Scifoni, affiancato dalla stella dello spettacolo italiano, Lorella Cuccarini, nel ruolo di Consolazione. L’orchestra, rigorosamente dal vivo, sarà diretta dal maestro Maurizio Abeni.

        Le novità del cinquantenario di Aggiungi un Posto a Tavola

        Per celebrare i 50 anni di vita sono previsti eventi e incontri presso il teatro Brancaccio. Da dicembre a gennaio, il Teatro ospiterà un’esposizione con materiali storici, video e testimonianze che ripercorrono mezzo secolo di successi. L’8 dicembre è prevista una serata d’onore. Dopo lo spettacolo Aggiungi un Posto a Tavola riunirà artisti e personalità delle varie edizioni per rendere omaggio al genio creativo di chi ha reso possibile questo capolavoro. Questa edizione vedrà la partecipazione di Sofia Panizzi (Clementina), Francesco Zaccaro (Toto), Francesca Nunzi (Ortensia), e un ensemble di 16 performer. I costumi e le scenografie, rispettosi dell’eleganza del progetto originale di Giulio Coltellacci, sono stati adattati da Francesca Grossi e Gabriele Moreschi, con il doppio girevole e l’iconica arca pronti a stupire.

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