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Personaggi e interviste

Cattelan conquista Sanremo 2025: dal DopoFestival al talent per giovani artisti

Con l’abbandono di Amadeus e con l’arrivo di Carlo Conti il prossimo 12 novembre su Rai 2 torna Sanremo Giovani. A condurlo ci sarà Alessandro Cattelan a cui è stato affidato anche il DopoFestival 2025.

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    Alessandro Cattelan è pronto a scendere in campo a Sanremo 2025 con un doppio ruolo: conduttore del DopoFestival e selezionatore dei nuovi talenti per la categoria “Nuove Proposte“.

    Per il DopoFestival: un ritorno alle origini

    Il conduttore ha espresso un grande entusiasmo per il suo ritorno al timone del DopoFestival, un format che lui stesso definisce uno dei suoi preferiti: “È sempre stato uno dei miei momenti preferiti dei vecchi festival, uno spazio dove commentare tutto quello che succede in quella settimana frenetica“. Cattelan promette di portare la sua verve e il suo umorismo caratteristici in questo spazio, creando un’atmosfera di divertimento e ironia. E soprattutto ha promesso di farci andare a letto molto…ma molto tardi!

    Un talent per scoprire le nuove voci della musica italiana

    Ma l’impegno di Cattelan a Sanremo non si limita al DopoFestival. A partire dal 12 novembre, infatti, sarà alla guida di Sanremo Giovani dedicato alla selezione dei giovani artisti che si contenderanno un posto sul palco dell’Ariston. “Sono molto felice di tornare a mettere le mani nella musica soprattutto con delle nuove proposte“, ha dichiarato. Il talent, che si svolgerà in cinque puntate, offrirà a 24 giovani artisti provenienti da diversi talent show un’opportunità unica per farsi conoscere dal grande pubblico e lanciare la propria carriera musicale. Alessandro Cattelan, con la sua esperienza e la sua capacità di coinvolgere il pubblico, sarà il mentore ideale per guidare questi giovani talenti nel loro percorso.

    L’entusiasmo di Cattelan sul suo nuovo ruolo descritto su Instagram

    Dedicargli una via mi sembrava il minimo“, ha scherzato Alessandro postando su Instagram una carrellata di immagini che lo ritraggono sotto al cartello “via Carlo Conti“. “Mi è capitato di essere a Sanremo durante il Festival qualche anno fa e per quel poco che ho visto in quella settimana, di follia in città ce n’è parecchia. Sapremo farne buon uso“. “Insomma: un talent e un late night show dopo il programma più importante d’Italia… il mio menù preferito!“, ha concluso. Un post che riassume perfettamente la sua voglia di mettersi in gioco e di affrontare questa nuova sfida con tutto l’entusiasmo di cui è capace.

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      Personaggi e interviste

      Antonella Clerici prepara “La Cena di Natale”: su Rai1 torna la festa in diretta tra ricette, ospiti e atmosfera delle grandi occasioni

      “La Cena di Natale” torna nel prime time del servizio pubblico: un mix di cucina, spettacolo e tradizioni che Antonella Clerici guiderà in una nuova edizione live dagli studi milanesi. Il format, confermato dopo il successo dell’anno scorso, è già in lavorazione e promette un clima caldo, familiare e scintillante a pochi giorni dal 25 dicembre.

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        Il Natale in Rai ha un suo rituale preciso, fatto di luci morbide, buon cibo, ospiti importanti e quell’aria di festa che solo Antonella Clerici riesce a ricreare sul piccolo schermo. E anche quest’anno il pubblico può tirare un sospiro di sollievo: La Cena di Natale torna su Rai1, in diretta da Milano, il prossimo 23 dicembre. Una serata-evento che per il secondo anno consecutivo riporta la conduttrice in prime time con uno show costruito come una grande tavola imbandita.

        La formula è chiara: una cena televisiva che mescola ricette della tradizione, racconti, performance musicali, volti noti che passano a fare gli auguri e ingredienti che profumano di festa. Il tutto con la conduzione di Antonella, che è da sempre la padrona di casa ideale quando si parla di convivialità e celebrazioni familiari.

        Un ritorno atteso dopo il successo dello scorso anno
        La decisione di riportare in onda lo show è arrivata dopo gli ottimi riscontri della scorsa edizione. La Rai ha scelto di confermare il format mantenendo l’impianto originale: una festa condivisa con il pubblico, costruita come una lunga vigilia anticipata, dove la cucina diventa pretesto per raccontare storie, emozioni e atmosfere che precedono il grande giorno.

        Gli studi milanesi sono già al lavoro. Luci, allestimenti, scenografie natalizie e una lunga lista di ospiti in definizione: La Cena di Natale è, di fatto, uno dei primi veri appuntamenti festivi della Rai, quello che apre la settimana che porta al 25 dicembre.

        L’atmosfera Clerici: calore, spontaneità, Natale vero
        Il tratto distintivo sarà ancora una volta Antonella Clerici: sorriso caldo, tono diretto, modo unico di trasformare una cena in un racconto. Non è un caso che da anni sia uno dei volti più identificati con la cucina e con il Natale televisivo italiano. La sua capacità di rendere tutto familiare è ciò che, a dicembre, il pubblico cerca più che mai.

        Aspettando il 25 dicembre
        Il 23 dicembre è una data strategica: arriva quando l’Italia è già nel pieno dell’atmosfera natalizia, ma prima del bombardamento di speciali, concerti e film delle feste. È la vigilia della vigilia, quel momento in cui si apparecchia, si cucina, si aspetta. E la Rai, con questo appuntamento, prova a entrare proprio lì: nell’attesa, nello scintillio, nell’idea di stare insieme.

        Un ritorno che conferma il legame profondo tra Antonella Clerici e il pubblico delle feste. La tavola è pronta: mancano solo gli ospiti.

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          Personaggi e interviste

          Victoria Cabello: “Presi a calci Eminem. Richard Gere mi baciò in bocca, ma aveva appena vomitato. Mtv è morta con YouTube”

          Paramount Global ha annunciato la chiusura dei canali Mtv entro il 31 dicembre 2025. Victoria Cabello, volto simbolo della rete, ripercorre la storia del canale che ha segnato una generazione: «Era inevitabile. Quando sono arrivati YouTube e i social, ho capito che Mtv era morta».

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            «Sì, Mtv chiude. E la notizia mi ha fatto tenerezza». Victoria Cabello, volto storico della rete che ha cambiato la televisione musicale, ha commentato con ironia la fine di un’epoca. Dopo 44 anni di trasmissioni, Paramount Global spegnerà i canali Mtv entro il 31 dicembre 2025. «Era inevitabile – racconta –. Anzi, il fatto che sia stata in vita finora è incredibile. Il mondo va veloce. Quando sono arrivati YouTube e i social ho capito che Mtv era morta».

            Dalla tv alla leggenda

            «Mtv ha dettato dei canoni – spiega –: la velocità, il montaggio, il modo non ossequioso di fare interviste. Le generaliste hanno copiato tutto. In fondo, Mtv non è morta: vive nello spirito di YouTube, anche se i più giovani non lo sanno».

            Gli incontri più assurdi

            E di momenti assurdi, nella sua carriera, ne ha collezionati parecchi. «Quando ho intervistato Eminem per Mtv Uk non sapevo chi fosse. Ci siamo improvvisati e alla fine ci siamo presi a calci». Poi ricorda Richard Gere: «L’ho intervistato a Venezia e gli ho chiesto di prendermi in braccio come in Ufficiale e gentiluomo. Mi ha detto di no, ma mi ha baciato in bocca. Ero felicissima, finché la sua agente non mi ha detto che aveva appena finito di vomitare».

            Le dive e i miti

            La Cabello racconta anche gli incontri con le grandi dive: «Patty Pravo si immergeva la faccia nel ghiaccio prima di andare in onda, Moira Orfei si truccava alle cinque del mattino per farsi trovare perfetta dal marito». E poi l’indimenticabile Milva: «Le avevamo chiesto di cantare “Applausi per Milva” sulla base di Fabri Fibra. Dopo aver ascoltato il cd, ci chiamò dicendo: “Ci dev’essere stato un errore, nel disco c’è uno che parla”».

            Oggi Victoria guarda avanti: «Mi hanno chiesto tante volte di rifare Victor Victoria, ma per ora non sono in vena di tv». E chissà se lo spirito libero di Mtv, quello che ha fatto crescere una generazione, tornerà mai davvero sullo schermo.

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              Personaggi e interviste

              Annalisa e la femminilità che cambia: dalle felpe “scaciate” alla donna di oggi che sa mostrarsi senza paura

              Annalisa rivela che per anni ha nascosto il suo lato femminile dietro pantaloni larghi e maglie oversize, convinta di non averne bisogno. Solo col tempo ha imparato a riconoscere ciò che la bloccava, valorizzare i suoi punti di forza e sentirsi finalmente a proprio agio nel corpo e nello sguardo che offre al pubblico.

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                Annalisa oggi sembra sicura, elegante, perfettamente consapevole della propria immagine. Ma la verità, come spesso accade, è molto più sfaccettata. «Sono ancora un po’ complessata», ha confidato, spiegando come da ragazza vivesse la femminilità quasi come un territorio proibito. Era quella che si vestiva “scaciata”, con pantaloni larghi e felpe oversize, più simile ai suoi amici musicisti che alle coetanee attente al look.

                Frequentava già il mondo della musica, provava sale prove, palchi improvvisati, serate tra strumenti e voci. In quell’ambiente maschile, racconta, si era convinta di una cosa: che la femminilità fosse un accessorio inutile. «Mi proteggevo dicendo a me stessa che non ne avevo bisogno», ammette. Una corazza morbida, creata per non dover affrontare lo specchio.

                Il confronto con se stessa
                Col tempo però la corazza si è rivelata per ciò che era: un modo per non guardare le proprie insicurezze. «Facevo fatica a piacermi», racconta senza girarci intorno. È un’ammissione che molti fan non si aspettano da lei, abituati alla versione scintillante vista sul palco. E invece, dietro quei capelli fiammeggianti e gli outfit impeccabili, c’era una ragazza che faticava a trovare un equilibrio tra ciò che era e ciò che credeva di dover essere.

                Il cambiamento è arrivato quando ha deciso di mettersi in discussione, senza paura. Ha iniziato a studiarsi, a capire come funziona davvero il rapporto con la propria immagine: cosa la valorizza, cosa invece la mette a disagio, quali parti mostrarsi e quali proteggere.

                La nuova Annalisa
                Il risultato è la donna che vediamo oggi. Non una versione finta o costruita, ma una sintesi più libera tra ciò che sente dentro e ciò che mostra fuori. «Ora mostro i punti di forza e nascondo gli aspetti che ancora mi bloccano», dice. È un equilibrio sottile, fatto di ascolto e di pazienza, che le ha permesso di sentirsi finalmente al centro del suo racconto.

                E forse è proprio questa tensione tra fragilità e sicurezza a renderla così potente quando canta: quella femminilità che un tempo teneva a distanza, oggi è diventata una parte autentica del suo modo di stare sul palco. Non un costume da indossare, ma un linguaggio nuovo per raccontarsi.

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