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Personaggi e interviste

Chiara Ferragni non esclude un confronto con i pm: le accuse di truffa aggravata sul pandoro e le uova di Pasqua

Chiara Ferragni e il suo team legale sono pronti a un confronto con la Procura di Milano per rispondere alle accuse di truffa aggravata legate al merchandising. Un’interrogazione personale potrebbe diventare il prossimo passo, nel tentativo di ottenere una richiesta di archiviazione.

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    Non è escluso che Chiara Ferragni possa chiedere un confronto diretto con la Procura di Milano. Gli avvocati dell’influencer stanno infatti valutando la possibilità che la loro assistita sia interrogata, per fornire una versione chiara e dettagliata delle vicende per le quali è indagata. Ferragni, insieme a Fabio Damato, suo ex braccio destro, e altre due persone, risponde dell’accusa di truffa aggravata in relazione alla produzione e vendita di pandori e uova di Pasqua a marchio Ferragni.

    Il caso ha assunto rilevanza mediatica soprattutto per il coinvolgimento della famosa imprenditrice digitale. La chiusura delle indagini preliminari ha visto emergere accuse che Ferragni, tramite i suoi legali, ha prontamente respinto, dichiarando che si è trattato solo di “un errore di comunicazione”.

    Nel merito dell’inchiesta, la Procura contesta la vendita di prodotti a marchio Ferragni con indicazioni sulla destinazione dei proventi in favore di iniziative benefiche. Secondo l’accusa, gli importi effettivi devoluti in beneficenza non avrebbero corrisposto a quanto promesso nelle campagne di marketing, lasciando spazio a un’ipotesi di truffa aggravata. Chiara Ferragni, da parte sua, ha sempre mantenuto una posizione netta, dichiarando la sua assoluta estraneità ai fatti contestati e chiarendo che si è trattato di una semplice cattiva comunicazione tra le parti.

    La strategia difensiva
    I legali dell’influencer, Giuseppe Iannaccone e Marcello Bana, stanno lavorando intensamente alla stesura di una memoria dettagliata da presentare ai pubblici ministeri Cristian Barilli e Eugenio Fusco. L’obiettivo della difesa è quello di smontare l’impianto accusatorio, ribadendo che non vi sia stato alcun intento fraudolento da parte di Ferragni o del suo team.

    L’avvocato Iannaccone, infatti, ha spiegato: “Con i pubblici ministeri terremo un confronto aperto e non escludo un confronto personale da parte di Chiara”. Un’eventuale audizione di Ferragni potrebbe essere un passo cruciale nella strategia difensiva, soprattutto per cercare di ottenere l’archiviazione del caso prima che si arrivi a un eventuale processo.

    La rilevanza mediatica e la reputazione in gioco
    Il coinvolgimento di Chiara Ferragni in un’inchiesta di tale portata rappresenta una sfida non solo dal punto di vista legale, ma anche per la sua immagine pubblica, costruita con attenzione e basata su principi di trasparenza e responsabilità sociale. La stessa influencer ha più volte sottolineato come le sue iniziative imprenditoriali siano orientate al supporto di cause benefiche, spesso in collaborazione con enti non-profit e associazioni di volontariato.

    Questa vicenda ha inevitabilmente sollevato interrogativi sul rapporto tra brand personali e pratiche commerciali, in un contesto in cui i consumatori si aspettano che le promesse di beneficenza siano rigorosamente rispettate. Per questo motivo, Ferragni e il suo team sono determinati a chiarire ogni aspetto della vicenda, dimostrando che non vi è stata alcuna truffa.

    Il possibile confronto
    Se l’incontro tra Ferragni e i pm dovesse avvenire, potrebbe costituire un’opportunità per l’imprenditrice di esporre personalmente la sua versione dei fatti e cercare di chiudere la questione prima di un’eventuale fase dibattimentale. L’interrogatorio sarebbe un’occasione per la difesa di dissipare i dubbi e provare che le accuse mosse sono frutto di un fraintendimento piuttosto che di un vero e proprio reato.

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      Christian Bale costruisce un villaggio da 22 milioni per tenere uniti i fratelli in affido: il suo progetto nel deserto della California

      Per Christian Bale non esiste ingiustizia più grande che vedere bambini divisi dal sistema di affido. Così, a Palmdale, nel cuore della California, sta nascendo un villaggio da 22 milioni di dollari progettato per tenerli insieme e offrirgli una nuova possibilità di vita, sotto lo stesso tetto.

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        Christian Bale, uno che potrebbe limitarsi a godersi i frutti dei suoi film milionari, ha deciso invece di investire tempo, denaro e visione in qualcosa di molto più concreto di un nuovo set hollywoodiano. A Palmdale, in California, l’attore sta costruendo Together California: un villaggio pensato per ospitare bambini in affido senza separarli da fratelli e sorelle. Un progetto dal valore complessivo di 22 milioni di dollari che, giorno dopo giorno, prende forma nell’assolato paesaggio del deserto.

        Bale conosce bene il sistema di affido degli Stati Uniti e ne ha più volte denunciato le fragilità, soprattutto quando costringe i minori a crescere lontani dai propri familiari. Per lui non è una statistica: è una ferita aperta. «Non c’è nulla di più doloroso per un bambino che essere separato da chi ama», ha ripetuto negli anni. Ed è proprio da questa convinzione che è nato il villaggio: un luogo sicuro dove i legami non si spezzano.

        Il progetto prevede abitazioni accoglienti, spazi verdi, centri educativi e un team di operatori specializzati. Un modello nuovo, pensato per ridurre i traumi e dare continuità affettiva ai piccoli ospiti. Quando sarà completato, Together California offrirà un ambiente stabile a decine di minori che oggi vivono in condizioni difficili o rischiano la separazione forzata.

        Bale segue personalmente ogni fase dei lavori, lontano dai riflettori, com’è nel suo stile. Nessuna conferenza stampa, nessun tappeto rosso: solo il rumore dei cantieri e un obiettivo chiaro. Perché per lui questo non è un progetto benefico da aggiungere al curriculum, ma una battaglia che tocca il cuore della sua idea di giustizia sociale.

        Nella città di Palmdale, questo villaggio è già considerato un piccolo miracolo che cresce giorno dopo giorno. Per i bambini che lo abiteranno, potrebbe diventare il luogo dove ricominciare, senza dover rinunciare alla cosa più preziosa che hanno: la propria famiglia.

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          Perché Gigi D’Alessio ha lasciato The Voice Senior: la verità dietro l’addio e le parole di Antonella Clerici che commuovono il pubblico

          Gigi D’Alessio lascia The Voice Senior per nuovi progetti televisivi dopo aver firmato l’esclusiva Mediaset. Antonella Clerici lo ha salutato in diretta con parole affettuose, sottolineando che non c’è stato alcun contrasto. Lui conferma: «Non ho girato le spalle a nessuno, cerco solo nuovi stimoli».

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            Quando The Voice Senior è tornato in onda, molti telespettatori hanno subito notato una grande assenza: quella di Gigi D’Alessio, coach storico del programma. A raccontare cosa sia davvero successo è stata Antonella Clerici, che in apertura di puntata ha voluto dedicargli un saluto affettuoso: «Gigi è stato con noi cinque anni, ha contribuito a rendere questo programma grande. Mi è dispiaciuto molto non riaverlo qui, ma ci siamo lasciati in totale armonia».

            Il motivo dell’addio: l’esclusiva con Mediaset
            La scelta di D’Alessio non nasce da tensioni o malumori. Il cantante, reduce da dieci edizioni complessive tra Senior e Kids, ha firmato un contratto in esclusiva con Mediaset. Da qui la decisione di dedicarsi a nuovi progetti, tra cui il concerto-evento Gigi & Friends – Sicily for Life e il nuovo show Gigi e Vanessa insieme con Vanessa Incontrada. Un cambio di rotta professionale che inevitabilmente lo allontana dal talent di Rai1.

            Le parole della Clerici: “È naturale cercare nuovi stimoli”
            Antonella Clerici ha raccontato che la decisione l’ha sorpresa, ma non sconvolta: «Dopo cinque anni può essere naturale voler cambiare strada. Rimane un legame vero, un’amicizia che durerà nel tempo». Il suo saluto in diretta ha confermato l’affetto reciproco e il rispetto professionale che li unisce. Nessuna polemica, nessuna frattura: solo un passaggio di testimone.

            Gigi chiarisce: “Non chiamatelo addio”
            Lo stesso D’Alessio, dopo l’annuncio ufficiale, ha voluto spegnere ogni rumor: «Sto bene sia di qua che di là. Non ho girato le spalle a nessuno. Dopo dieci edizioni cerco di non ripetermi: mi prendo un paio d’anni sabbatici». Parole chiare che raccontano la sua esigenza di rinnovamento, senza chiudere la porta a un futuro ritorno.

            Rocco Hunt e Nek al suo posto
            Al fianco di Clementino, Loredana Bertè e Arisa, le poltrone rimaste vacanti sono state assegnate a Nek e Rocco Hunt, accolti dalla Clerici come una ventata di novità. La conduttrice è convinta che sapranno trovare il loro spazio mantenendo lo spirito del programma.

            Tra voglia di cambiare, nuove sfide e tanto affetto reciproco, l’uscita di Gigi D’Alessio da The Voice Senior è una di quelle storie rarissime in tv: un addio senza strappi, con la promessa che le strade potranno incrociarsi ancora.

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              Cristina Plevani si riprende la sua storia: “Ho vinto due reality, perché dovrei vergognarmene? Nella prossima vita proverò col Nobel”

              Cristina Plevani, oggi voce fissa del Grande Fratello, racconta senza filtri il suo rapporto altalenante con il passato televisivo: per anni ha cercato di distanziarsi dall’etichetta, poi la svolta. “Ho vinto due reality, perché vergognarmi? In questa vita mi tengo il mio nome nella storia dei reality, nella prossima punterò al Nobel”. Un messaggio di autoironia, maturità e riconciliazione con sé stessa.

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                Cristina Plevani non è più solo “quella del reality”: è la donna che finalmente sceglie di dirlo ad alta voce, senza esitazioni, senza parentesi mentali, senza quel pudore che per anni l’ha frenata. Oggi, da opinionista del Grande Fratello, firma un post che è quasi un manifesto: ironico, diretto, liberatorio. «Sì, sono quella del reality. Anzi no: sono Cristina del Grande Fratello e Cristina dell’Isola dei Famosi. E li ho vinti entrambi».

                Un’etichetta che per anni ha pesato
                La Plevani racconta di aver vissuto per molto tempo una relazione complicata con la sua stessa identità pubblica. «A fasi alterne ero Cristina del… e altre volte volevo essere solo Cristina», scrive. Una sorta di oscillazione emotiva che nasceva dal bisogno di affrancarsi da un ruolo che, negli anni Duemila, era diventato quasi un marchio, un’etichetta totalizzante. «Come se giudicassi me stessa. E l’ho fatto».

                Il ribaltamento: “Perché dovrei vergognarmi?”
                Poi arriva la riflessione che segna il cambio di passo: «Ma cazzo, perché vergognarmi di aver vinto due reality? A distanza di 25 anni, tra l’altro». Una frase che ha il suono di una presa di posizione definitiva. Come se quel passato che per tanto tempo è stato un peso fosse diventato finalmente un pezzo di storia personale da portare con orgoglio.

                La battuta cult: “Nella prossima vita vincerò il Nobel”
                Come spesso accade con Cristina, il tutto si chiude con una battuta che è già diventata virale. «Nella prossima vita cercherò di vincere il Nobel, in questa mi limito ad avere il mio nome nella storia dei reality». Autoironia perfetta, consapevolezza piena, la capacità di ridere con — e non di — se stessa.

                Cristina oggi: un ruolo nuovo, la stessa autenticità
                Oggi la Plevani è una delle voci più apprezzate del Grande Fratello: diretta, concreta, senza fronzoli. Il pubblico ritrova in lei la sincerità dei primi reality, quella spontaneità che ha contribuito a renderla iconica. E questo nuovo racconto di sé stessa è una conferma: Cristina non ha più bisogno di scegliere tra “la del reality” e “solo Cristina”.
                È entrambe. E, per la prima volta, lo dice con orgoglio.

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