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Personaggi e interviste

Elon Musk punta al cuore del Brunello: il magnate di Tesla sogna di diventare un produttore di vino toscano

Il fondatore di Tesla ha messo gli occhi su una storica tenuta in Maremma. Pronto a sfidare i produttori locali con un nuovo Brunello?

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    Mentre il mondo è ancora incantato dalle sue innovazioni tecnologiche, Elon Musk sembra aver trovato una nuova passione: il vino italiano. Il fondatore di Tesla e SpaceX, infatti, avrebbe manifestato un forte interesse per l’acquisto di una prestigiosa tenuta vitivinicola in Toscana. Le voci circolano da tempo, ma ora si fanno sempre più insistenti. Secondo indiscrezioni, Musk avrebbe visitato di persona alcune delle tenute più ambite della regione, tra cui il Castello di Montepò a Scansano, una storica proprietà che vanta secoli di tradizione vitivinicola.

    Un pezzo di storia enologica italiana nelle mani di Musk…

    Il Castello di Montepò non è un’azienda vinicola qualunque. Si tratta di un gioiello della Maremma, con vigneti secolari e una produzione di Brunello di Montalcino di altissima qualità. Acquistare questa tenuta significherebbe per Musk entrare di diritto nell’olimpo dei produttori di vino italiani, sfidando i più grandi nomi del settore. L’interesse di Musk per il mondo del vino potrebbe sembrare in contraddizione con la sua immagine di imprenditore tecnologico. Tuttavia, è possibile che il magnate sudafricano sia attratto dalla tradizione, dalla bellezza della campagna toscana e dalla sfida di creare un prodotto di eccellenza in un settore completamente nuovo per lui.

    Cosa dicono i vignaioli di Musk tra le vigne

    La notizia ha suscitato grande interesse nel mondo del vino. Da un lato, c’è chi vede nell’arrivo di Musk un’opportunità per portare nuova linfa vitale al settore. Dall’altro, ci sono coloro che temono che un imprenditore come Musk possa snaturare la tradizione e commercializzare il vino come un semplice prodotto di lusso. Solo il tempo ci dirà se Elon Musk riuscirà a realizzare il suo sogno di diventare un produttore di vino. Intanto, la notizia ha già acceso l’immaginazione degli appassionati di vino e di tecnologia, che attendono con trepidazione i prossimi sviluppi.

    Imprevisti o probabilità?

    Musk è noto per il suo approccio innovativo e disruptivo. Alcuni appassionati di vino potrebbero temere che la sua visione imprenditoriale possa snaturare la tradizione e trasformare il vino in un semplice prodotto di massa. Ma il magnate non ha esperienza a differenza dei produttori di vino tradizionali, questo potrebbe portare a scelte discutibili in termini di produzione e commercializzazione. L’interesse di Musk per le tecnologie innovative potrebbe spingerlo a introdurre soluzioni tecnologiche all’avanguardia in vigna e in cantina, con possibili impatti sull’identità e sulla qualità del vino.

    Perché potrebbe essere un’opportunità?

    La scesa tra le vigne dell’uomo più ricco potrebbe portare ingenti investimenti nel settore, favorendo la modernizzazione delle aziende vinicole e lo sviluppo di nuove tecnologie.
    Inoltre la popolarità di Musk potrebbe contribuire a promuovere il vino italiano a livello internazionale, aumentando la visibilità e l’appeal di questa bevanda. L’approccio innovativo di Musk potrebbe portare, infine, a nuove idee e soluzioni per migliorare la sostenibilità e la qualità del vino.

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      Personaggi e interviste

      Lavorare con Nuti nel 1994? Oggi verrebbe denunciato. I ricordi del set di Chiara Caselli

      Alcuni ricordi particolari di Chiara Caselli legate a situazioni che, in seguito, avrebbero fatto nascere il movimento #MeToo”. Con l’attore-regista toscano scomparso nel 2023 ma non solo…

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        La pellicole in lavorazione era OcchioPinocchio. L’attrice Chiara Caselli, che faceva parte del cast, in una recente intervista al Corriere della Sera ne svela alcuni dettagli imbarazzanti. Ora 57enne, ebbe il suo momento d’oro negli anni Novanta. A 19 anni iniziò la carriera nel cinema, scappando di casa per affrancarsi da una famiglia catto-comunista bolognese. L’incontro con Francesco Nuti avvenne nel 1994, proprio sul set di OcchioPinocchio. Anche se si trattò di una clamoroso fiasco, sia al botteghino che da parte della critica che lo stroncò severamente. : un film che si rivelò un enorme fiasco critico e commerciale.

        Un elegante riserbo per chi non c’è più, che lascia intendere molto

        Ma il dettaglio particolare non fu il fallimento come prodotto cinematografico, almeno non per lei. Che la ricorda invece come un’esperienza che la devastò dal punti di vista umano. Oggi, in un mondo in cui la mentalità rispetto agli abusi è profondamente diversa, Nuti avrebbe avuto una denuncia per il suo comportamento. All’epoca dei fatti la Caselli aveva 26 anni, era giovane. E visto che l’attore-regista nel frattempo è scomparso… lei preferisce tacere elegantemente.

        Incontrò anche Weinstein

        La ragazza di allora ebbe anche un altro incontro particolare, quello con il potente produttore americano Harvey Weinstein, condannato a 16 anni di carcere per violenze sessuali, il personaggio dal quale è partito in movimento #MeToo. Anche se in questo caso lei afferma che “Non ci provò, se è quello che volete sapere”. Lui la notò nel film corale di Marco Tullio Giordana La domenica specialmente e la convocò per un provino per Pulp Fiction. Le battute gliele consegnò direttamente Quentin Tarantino, il regista della pellicola che in seguito sarebbe diventata un vero e proprio cult. Alla fine lei non venne scelta ma al suo posto fu scritturata Maria de Medeiros. A Weinstein, in seguito, la Caselli mandò il suo primo cortometraggio come regista, Per sempre, che racconta la fuga d’amore di due bambini. Lui le rispose che avrebbe provato a sondare l’interesse di qualche amico a Hollywood per un’eventuale candidatura agli Oscar. Non successe nulla.

        Tutti i registi la volevano nuda

        Con Liliana Cavani riuscì a realizzare Dove siete? Io sono qui, film che la portò ad entrare nel cast di Al di là delle nuvole di Michelangelo Antonioni e Garage Olimpo di Marco Bechis. I registi le chiedevano sempre di spogliarsi e di recitare in scene difficili. “Il mio corpo è un personaggio: se c’era necessità, nessun problema”, dichiara oggi.

        Imbarazzata anche da Antonioni

        Con Keanu Reeves in Belli e dannati di Gus Van Sant recitò nuda a 23 anni, non provando nessun imbarazzo. Anche perchè il suo partner, “bello e sicuro di sé” ebbe un atteggiamento estremamente professionale nei suoi confronti. “Invece fui in forte imbarazzo, mi spiace dirlo ma è così, con Michelangelo Antonioni, in Al di là delle nuvole“, aggiunge l’attrice. Era il 1995, l’ultimo film del maestro ferrarese che di lì a poco si sarebbe ritirato dalle scene. Vedevo un uomo, in quelle condizioni fisiche così precarie, attaccato alle attrici, filmava i nostri corpi con una certa morbosità. Per fortuna sua moglie Enrica e Wim Wenders, che collaborava, ebbero cura di me.

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          Personaggi e interviste

          Riccardo Rossi, il re del “tampinamento seriale”: una vita tra cinema, tv e star

          L’attore romano, sempre pronto a una battuta, ci racconta la sua carriera costellata di incontri con le celebrità e la sua scelta di vita da scapolo convinto.

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            Riccardo Rossi, volto noto del cinema e della televisione italiana, è un personaggio eclettico e dalla verve inconfondibile. Con la sua simpatia e la sua ironia ha conquistato il pubblico, diventando uno degli attori più amati del nostro paese. Ma chi è davvero Riccardo Rossi dietro la maschera del comico?

            Un inizio tra cinema e tv

            Nato a Roma nel 1962, Rossi ha debuttato al cinema a soli 22 anni, nel film “College“. Da lì in poi, la sua carriera è stata costellata di ruoli in film e serie tv di successo, come “I ragazzi della 3ª C” e “Dio c’è”. Negli anni ’90 ha conquistato il pubblico televisivo con la sua partecipazione a programmi come “Non è la Rai” e “Forum”.

            Riccardo Rossi o meglio il “tampinatore seriale”

            Ma è forse per la sua passione per le celebrità che Rossi è diventato famoso. Autodefinitosi un “tampinatore seriale”, ha raccontato in numerose interviste i suoi incontri con star del cinema e dello spettacolo. Da Sean Connery a Fanny Ardant, da Alberto Sordi a Raffaella Carrà, Rossi ha collezionato una serie di aneddoti divertenti e curiosi. E nonostante il successo e le numerose conquiste, Rossi ha scelto di rimanere single. “Ho pensato tanto all’amore eterno, all’anima gemella, ma poi ho capito che non fa per me“, ha confessato in un’intervista. L’attore ha spiegato che preferisce la libertà e l’indipendenza, e che non crede nel matrimonio come istituzione.

            Un’esistenza tra cinema, tv e… cucina

            Oltre alla carriera di attore, Rossi è un appassionato di cucina. Ha partecipato a numerosi programmi televisivi dedicati al cibo e ha scritto diversi libri di ricette. La sua passione per il buon cibo lo ha portato a viaggiare in lungo e in largo, alla scoperta di nuovi sapori e tradizioni culinarie. In tavola la sua solita simpatia, la sua ironia e la sua voglia di vivere. Tre qualità con le quali è riuscito a conquistare il pubblico e a ritagliarsi un posto speciale nel cuore degli italiani.

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              Personaggi e interviste

              Sovrano incontrastato delle televendite, Giorgio Mastrota non rinnega il passato anche se…

              Lui fattura e, soprattutto, fa fatturare: Giorgio Mastrota, due mogli, quattro figli… hai voglia a vendere materassi per mantenere questa famiglia allargata! 34 anni trascorsi davanti ad una telecamera a promuoivere ogni tipo di prodotto. Con qualche rimpianti…

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                Per qualcuno la televendita rappresenta l’anticamera dell’oblio, soprattutto per personaggi che in precedenza hanno goduto di una certa popolarità. Oggi 60enne, Giorgio Mastrota può essere considerato a pieno titolo il re del settore. Un titolo acquisito sul campo a partire da 34 anni fa, anche se lui non nega che «c’è stato un momento in cui avrei fatto volentieri altro».

                Tv e fotoromanzi: ho dato ampiamente…

                La sua carriera televisiva è partita negli anni ’90, come conduttore di programmi di successo come Il gioco delle coppie e per i suoi fotoromanzi, ai tempi gettonatissimi. Il Mastrota di oggi ha deciso invece di ridurre la sua presenza sul piccolo schermo per concentrarsi su nuovi obiettivi, che contemplano naturalmente anche la famiglia. «Mi piace la televisione, ma ho dato. A 60 anni voglio stare con i miei figli, mia moglie, fare sport all’aria aperta e respirare aria buona», ha dichiarato in uan recente intervista. Attualmente vive a Bormio, in Valtellina, dove ha trovato il giusto equilibrio tra la vita professionale e quella familiare. Tornando a Milano solo per alcuni impegni: «Con gli spot posso dettare i tempi, con i programmi non potrei».

                La sua è una figura rassicurante

                Le televendite sono diventate la parte principale della sua carriera. Come quel titolo di “re delle televendite” che gli è rimasto cucito addosso per anni. E che, all’epoca fece arrabbiare il re dei telequiz: «Quanto si era arrabbiato Mike Bongiorno quando aveva letto questa definizione su un giornale», ha ricordato Mastrota. L’inizio delle sue telepromozioni avvenne durante Il gioco delle coppie, oggi dalle aziende è considerato un volto perfetto per questo tipo di format, con collaborazioni che spaziano dai materassi agli isolanti termici. Una persona rassicurante, della quale fidarsi in un acquisto fatto attraverso il piccolo schermo.

                La tanto agoniata stabilità economica

                34 anni di lavoro che gli hanno comunque garantito una precisa stabilità economica… e garantendola alle aziende che si affidano a lui. Anche se dichiara: «Avrei fatto volentieri altro, ma quello era ciò che mi proponevano e ho accettato». Senza fare mistero che pentole, materassi e poltrone per anziani gli hanno permesso di mantenere un reddito costante, anche in periodi in cui le diverse opportunità televisive erano meno frequenti. Un’attività, quella delle vendite in tv, che rende sicuramente di più dei reality.

                Gli amori internazionali di “re” Giorgio

                Giorgio Mastrota, come abbiamo detto, nasce come attore dei fotoromanzi anni ’90 («Mi davano 100 mila lire al giorno quando da maestro di tennis ne prendevo 4 mila»), attore di soap, poi diventa conduttore. Si innamora di Natalia Estrada, la sua prima moglie, che però – ironia della sorte – diventa più famosa di lui. «Intorno al 1995-96 lei ha iniziato a essere chiamata sempre di più e io sempre meno». Floribeth Gutierrez, con la quale vive oggi, è la sua seconda moglie. Oltre al figlio avuto con la Estrada, Mastrota è pure papà di Federico, nato dalla storia con la modella brasiliana Carolina Barbosa. Poi due figli con l’attuale consorte.

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