Personaggi e interviste
Joe Exotic, il “Re delle Tigri”, implora Trump: “Grazia subito e un ruolo nel tuo governo”
Il ‘re delle tigri’ Joe Exotic implora Donald Trump di concedergli la grazia e si offre di entrare nel suo governo.
Già il suo nome d’arte è tutto un programma, se poi ci mettiamo la sua vita e i capi d’imputazione per cui si sta facendo anni di galera, ne viene fuori un personaggio non di poco conto. Da cui tenersi alla larga.
L’appello di Joe Exotic: “Rendete giustizia a un uomo innocente”
Joe Exotic è la molto controversa star del documentario di Netflix Tiger King, che torna alla ribalta delle cronache dopo aver indirizzato una lettera al nuovo presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump. L’ex allevatore di grandi felini, detenuto in un carcere federale del Texas, chiede clemenza e propone di entrare a far parte del suo futuro governo come direttore federale della pesca e della fauna selvatica. Joe nel 2019 è stato condannato a 22 anni di carcere per gravi reati, tra cui un tentato omicidio su commissione, ma sostiene di essere vittima di un’ingiustizia. L’appello arriva a pochi giorni dall’annuncio del suo terzo fidanzamento in carcere e da una campagna pubblica su X (ex Twitter) per mobilitare il sostegno alla sua causa.
Chi è Joe Exotic: la vita rocambolesca del protagonista di Tiger King
Joe Exotic, il cui vero nome è Joseph Maldonado-Passage, è diventato un fenomeno mondiale grazie a Tiger King, la docu-serie Netflix del 2020 che racconta la sua vita tra tigri, crimini e follia. Exotic gestiva un allevamento di grandi felini in Oklahoma, che era al tempo stesso zoo, parco tematico e teatro di una delle faide più assurde mai documentate. Quella che ha visto contrapposti lui e Carole Baskin, direttrice della Big Cat Rescue. La serie, con i suoi colpi di scena e personaggi improbabili, non solo ha sollevato interrogativi sull’allevamento di animali selvatici negli Stati Uniti, ma ha anche messo in luce un lato dell’America profonda intrisa di illegalità, fanatismo e ambizioni smodate. Exotic è stato dipinto come un personaggio sopra le righe, con il suo mullet biondo platino, look sgargianti e una vita piena di eccessi. Tuttavia, il suo declino è stato altrettanto spettacolare.
I reati di Joe Exotic: una condanna pesante e controversa
Joe Exotic è stato condannato per tentato omicidio su commissione. Exotic avrebbe pagato un sicario per uccidere Carole Baskin, sua rivale di lunga data. Un altro caso d’imputazione riguarda la violazione della legge sulle specie minacciate, per il commercio e la soppressione illegale di tigri. Inoltre è stato accusato di infrangere la Lacey Act una serie di leggi federali che regolano il traffico di animali selvatici. Nonostante il documentario abbia mostrato prove che lo incriminano, Exotic sostiene di essere vittima di un complotto orchestrato da concorrenti e funzionari federali corrotti.
La richiesta di grazia e il messaggio a Trump
Nella sua lettera, Joe Exotic si rivolge direttamente a Trump, definendosi un fervente sostenitore e ricordando il supporto dato alla sua campagna nel 2021. Oltre a chiedere la grazia, propone di riformare il Dipartimento della pesca e della fauna selvatica, accusato di “monopoli illegali” e cattiva gestione. Mr. Exotic tra l’altro afferma che “Le prove dimostrano che sono innocente. È tempo di rendere questo torto un diritto“. Inoltre ha pubblicato sui social una foto che lo ritrae accanto a Trump, accompagnata dall’hashtag #FreeJoeExotic, sollecitando i suoi fan a unirsi al movimento.
L’impatto culturale di Tiger King: un successo planetario
La serie Netflix Tiger King pubblicata nel marzo 2020 è diventata immediatamente un fenomeno globale. Con i suoi sette episodi (più una seconda stagione), la serie racconta il mondo surreale degli allevamenti di grandi felini negli Stati Uniti. Dalle rivalità tra allevatori al degrado umano dei protagonisti, il documentario si è rivelato un ritratto crudo e inquietante dell’America profonda. Il successo della serie è attribuibile non solo alla bizzarria della storia, ma anche al montaggio cinematografico che mescola documentario e narrativa. Joe Exotic, con il suo carisma oscuro, è diventato il simbolo di un mondo tanto affascinante quanto aberrante.
Il futuro? Una incognita “prevedibile”
Con un nuovo processo in vista grazie a presunte nuove prove, Joe Exotic spera di uscire di prigione e di riprendere il controllo della sua narrativa. Ma la sua richiesta di grazia sarà accolta? Se Trump dovesse davvero intervenire, il “Re delle Tigri” potrebbe tornare a stupire il mondo, questa volta al di fuori delle sbarre.
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Personaggi e interviste
La sontuosa villa appartenuta alla Carrà non ha compratori: il motivo lo spiega Magalli
Il conduttore ai tempi era l’autore del fortunato programma Rai “Pronto Raffella”, da lui ricordato attraverso alcuni aneddoti, durante la presentazione di una nuova collana firmata Treccani e dedicata ai miti di casa nostra.
Da oltre due anni sul mercato immobiliare romano, il mega appartamento dove ha vissuto una delle più grandi icone di tutti i tempi della nostra tv non si riesce a vendere. La casa della quale stiamo parlando è quella appartenuta alla “Raffa” nazionale, scomparsa il 5 luglio del 2021 all’età di 78 anni.
Treccani le ha dedicato il primo volume di una nuova collana
La Carrà in questi giorni inaugura una nuova collana sui Miti italiani, edita dal prestigioso marchio Treccani e dedicata ai grandi protagonisti del nostro Paese. Il volume, curato da Caterina Rita, sua storica collaboratrice, è stato presentato alla Fiera nazionale della piccola e media editoria Più libri più liberi, alla presenza di un altro grande personaggio della televisione italiana, Giancarlo Magalli. Il conduttore che ha lavorato al fianco di Raffaella come autore, nel corso della presentazione del libro a lei dedicato ha raccontato molti aneddoti gustosi.
Attenta ai soldi e brava nelle interviste
“Raffaella era un po’ rompipalle e molto attenta ai soldi: aveva un’economia di guerra in tempo di pace”, ha confessato Magalli. “Raffaella era atipica. Oggi trovare un’altra che faccia tutto quello che ha fatto lei è difficile. Ci sono bravi cantanti, brave ballerine però Raffaella sorprese tutti dimostrando di saper fare le interviste. A Raffaella venivano in mente le domande che avrebbe fatto il pubblico, anche se gli autori non gliele avevano scritte: nessuno se lo aspettava, io per primo”, ha raccontato il conduttore.
Doveva esserci Gianni Morandi al suo posto
Legato al programma andato in onda dal 1983 al 1985, Magalli ha citato un aneddoto: “Inizialmente doveva condurlo Gianni Morandi, lo scrissi per lui. Quando fu affidato a Raffaella Carrà avevo i miei dubbi, ma lei si dimostrò una grande professionista seria, scrupolosa, che studiava tanto e si preparava per le interviste che venivano sempre bene”.
L’incontro surreale con Madre Teresa
Prosegue Magalli: “Raffaella aveva sempre una smania…voleva incontrare il Papa, poi chiedeva che portassimo l’ambasciatore statunitense e quello russo in studio perché facessero pace sul suo divano. L’incontro con Madre Teresa fu kafkiano, l’una ignorava chi fosse l’altra, eppure andò bene”.
Una casa immensa che non si riesce a piazzare NG
Il popolare conduttore televisivo ha anche parlato della vendita dell’abitazione romana dove ha vissuto Raffaella, un immobile che al momento non trova acquirenti: “Quella casa è un treno ecco perché non si riesce a vendere. Sono quattro appartamenti tutti in fila, è come abitare su un Frecciarossa: uno degli appartamenti era mio, glielo vendetti”.
I dettagli che fanno la differenza
L’immobile è un vero e proprio gioiello di oltre 400 metri quadrati, impreziositi con moquette rosa cipria (in perfetto stile “Raffa”), dettagli in oro, scaffali in vetro, marmi e una sontuosa sauna. Situata precisamente in via Nemea 21, a Vigna Clara, nel cuore di Roma Nord. Nove camere da letto, ognuna dotata di bagno, un doppio ingresso, un grande salone dove poter organizzare feste, due sale da pranzo, una cucina. C’è pure l’idromassaggio che, in un contesto del genere, pare proprio il minimo! Nemmeno la suggestione che ci abbia vissuto per ben 50 anni una stella assoluta delle televisione come la Carrà, per il momento ha stimolato qualche compratore facoltoso. All’interno del condominio è presente una piscina circordata da un parco, campi da tennis, con una sorveglianza di sicurezza garantita 24 ore su 24.
Alcuni dettagli della sontuosa residenza
In pieno stile anni ’80
L’appartamento, arredato personalmente da Raffa, è quello nel quale ha condiviso gli spazi con i due grandi amori della sua vita, Gianni Boncompagni prima e poi Sergio Japino.
La valutazione iniziale, poi ritoccata al ribasso
La valutazione iniziale era di 2 milioni e 100 mila euro. Attualmente, nel tentativo di rendere il prezzo un po’ più abbordabile – ma non certo alla portata di tutti – il prezzo di vendita è sceso a 1 milione 870 mila euro. Unica costante restano le spese condominiali mensili di 1.800 euro, necessarie per la gestione completa della casa. Per possibili nuovi interessati… la proprietà fa sapere che c’è ancora margine per la trattativa.
Personaggi e interviste
La battaglia di Eleonora Giorgi: come passerà il suo Natale
L’indimenticabile interprete di Borotalco si è recentemente raccontata in tv a Verissimo, aggiornando i fan sul suo attuale stato di salute. Che continua a peggiorare, non mutando però la sua incrollabile fiducia.
L’attrice, in lotta contro un tumore, con coraggio affronta una nuova intervista televisiva dopo l’ennesimo ricovero in ospedale: «Sono stata ricoverata di nuovo per un picco glicemico. Ma ora sono qui e lotto». La Giorgi è tornata a farsi vedere nel salotto Mediaset di Verissimo, dove ha raccontato di vivere costantemente circondata dall’amore della sua famiglia, aggiornando i telespettatori della Toffanin sul suo stato di salute. «Grazie Silvia perché ci stai facendo respirare l’aria del Natale in anticipo. Lo passeremo tutti a Roma insieme, questo è un dono che mi stanno facendo le mie due nuore». L’attrice ha voluto in questo modo ringraziare Serena Meriggioli e Clizia incorvaia, le rispettive mogli di Andrea Rizzoli e Paolo Ciavarro, i suoi figli.
Grande armonia con le cognate
A parlare è la Incorvaia: «Il nostro rapporto è magico e speciale spero sia così per sempre, noi avevamo programmato un viaggio a New York quando Paolo era ancora nella casa e magari prima o poi lo faremo». La Giorgi ha modo di pronunciare bellissime parole anche per la moglie di Andrea. «Serena è una donna seria lontana dal mondo dello spettacolo e da quando si è sposata abbiamo un rapporto molto più intimo. Vedere i miei figli sposati in un anno è stato meraviglioso». E lancia un messaggio ai giovani: «Ragazzi recuperate il matrimonio».
Il motivo del recente ricovero
«Ho mangiato 400 gr di mango, non sapevo di avere questo problema, mi hanno chiuso in ospedale». Il figlio Andrea specifica meglio la questione: «Questo problema non è una conseguenza del tumore ma solo dell’intervento».
La bellezza della purezza infantile
A monopolizzare l’attenzione durante l’intervista di Verissimo è Gabriele, il figlio di Paolo e Clizia. «In ogni casa ci vorrebbe un bambino piccolino, hanno il segreto della purezza. Da quando sono malata io e Gabriele abbiamo sviluppato un mondo tutto nostro».
Positività, nonostante tutto
La Giorgi è consapevole di vivere una condizione precaria, nella quale la salute è labile e tutto può cambiare da un momento all’altro, anche se con grande tempra non perde le speranze. Le sue parole lasciano sempre trapelare un profondo senso di positività, sia nelle precedenti ospitate a Verissimo che nelle interviste rilasciate a ridosso della diagnosi di tumore. “Il tumore continua a crescere, anche se non in maniera devastante. Non è una risposta favorevole, ma continuo a restare fiduciosa e a lottare affinché ogni giorno sia speciale, per mantenere un barlume di vita e non essere solo una persona ospedalizzata”, ha raccontato alla Toffanin.
Tutti insieme appassionatamente
Per le prossime feste il suo desiderio è preciso: ”Questo Natale a Roma, tutti insieme, è un dono che mi stanno facendo le mie due nuore perché loro hanno le loro famiglie e hanno deciso comunque di non partire, è un regalo per me. Ci sarà anche Massimo (il suo ex marito, ndr) che arriverà da Lampedusa”.
Personaggi e interviste
Guillermo Mariotto contro Striscia la Notizia, Francesca Manzini replica: “Vecchiume? Perculiamo piccoli uomini come te”
Lo scontro tra Mariotto e Striscia diventa sempre più acceso: dalle accuse sul tapiro distrutto alle stoccate su Instagram, la polemica si infiamma. E Valerio Staffelli diventa il simbolo di un’eterna lotta tra il serio e il faceto.
Guillermo Mariotto non smette di far discutere dopo la consegna del tapiro d’oro, finito in mille pezzi al termine di una consegna a dir poco turbolenta. L’episodio, accaduto pochi giorni fa, ha scatenato polemiche a raffica. Intervistato, il giudice di Ballando con le Stelle si è difeso: “Non l’ho spaccato io, me l’hanno lanciato e si è rotto.” Non contento, ha rincarato la dose attaccando il programma satirico di Antonio Ricci, definendolo “vecchiume e retorica senza pudore”.
Le sue parole non sono rimaste senza replica. Francesca Manzini, conduttrice di Striscia la Notizia, ha preso le difese del programma e del collega Valerio Staffelli, il cui lavoro è stato bersagliato dall’atteggiamento di Mariotto. Attraverso una storia Instagram, Manzini ha risposto con toni decisi: “Questo vecchiume lavora per la verità e la giustizia da 37 anni. E percula gente come te, che crede di avere stile, mentre qui l’hai perso completamente. Un po’ di rispetto anche per Valerio, che aspetta ore al freddo per portare a casa buonumore, verità e reazioni di chi si fa grande reagendo da piccolo uomo.”
Il contrasto tra Mariotto e il tg satirico non si esaurisce con il tapiro infranto. Il giudice di Ballando ha spesso diviso il pubblico con le sue opinioni tranchant e il suo carattere eccentrico, ma stavolta sembra aver trovato un avversario altrettanto tagliente. “Quando si attacca Striscia, si attacca un pezzo di storia televisiva,” ha aggiunto Manzini in un commento successivo.
Mentre i social si dividono tra chi sostiene Mariotto e chi difende Striscia, la polemica si fa sempre più accesa. Staffelli, d’altra parte, è abituato a confronti tutt’altro che sereni, ma l’episodio del tapiro distrutto ha segnato una delle reazioni più accese di sempre. E mentre Mariotto continua a polemizzare sul “vecchiume”, Striscia la Notizia risponde con la sua solita arma: l’ironia, che da 37 anni è la sua firma distintiva.
La querelle, però, lascia aperto un interrogativo: quanto spazio c’è, in televisione, per personaggi che non temono di sfidare il politically correct? Mariotto e Striscia, per ora, sembrano intenzionati a non deporre le armi.
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