Connect with us

Personaggi e interviste

Mauro Repetto: dagli 883 a Disneyland, campando di rendita

Mauro Repetto, il “secondo” degli 883, è tornato a far parlare di sé grazie alla serie TV che ha riportato in auge le avventure (e disavventure) del duo formato con Max Pezzali. Ma cosa fa oggi? Un passato da popstar e un presente da manager (ma con stile!). Com’è la sua vita dopo la musica? E soprattutto, quanto guadagna ancora dagli 883? Più di quanto si possa immaginare…

Avatar photo

Pubblicato

il

    Dopo soli due anni di successi con gli 883, Mauro decise di lasciare tutto per inseguire l’American Dream. “Volevo una ragazza a Los Angeles, una famiglia da spot pubblicitario e una vita da film”. Armato di sogni e di un conto in banca ben rifornito, partì alla volta degli USA, pronto a sfondare come attore e sceneggiatore. Il problema? L’inglese! “Alle ragazze che conoscevo non raccontavo degli 883. Bastava che vedessero che ero ricco!”, ha rivelato.

    Allenamenti con Brad Pitt: mica male come compagno di palestra!

    Arrivato in America, Mauro si buttò anima e corpo nel fitness. “Sono arrivato magrissimo, in due mesi ero un culturista”. Dove si allenava? Alla mitica Gold’s Gym, il tempio dei muscoli di Hollywood. E qui arriva l’incontro leggendario: “Un giorno il mio trainer mi chiede di lasciare il posto a uno che andava a letto con Julia Roberts ogni weekend. Era Brad Pitt!”. Insomma, se non ha sfondato nel cinema, almeno ha fatto palestra con le star.

    La serie sugli 883: nostalgia canaglia

    Repetto ha commentato con entusiasmo la serie TV che racconta la storia degli 883. “Hanno colto il mix di creatività e fragilità che avevamo all’epoca. I due attori sono perfetti, due normaloni come noi”. Ma la sua figura ne esce ridimensionata? “C’era un fade out del mio sogno. Cecchetto ci diceva di non cambiare nulla, ma io capivo che il mio ruolo era limitato”.

    Niente Sanremo per il grande ritorno

    Dopo il successo della serie, tutti si aspettavano una reunion sul palco dell’Ariston. Ma Repetto spiazza tutti: “Non ce l’hanno nemmeno proposto. Noi ci esibiamo solo in birreria e per ora basta così”. Anche se il Festival lo segue da sempre: “Mi porto a casa tre cose: Giorgia come una diva, il testo di Cristicchi e il vestito di Clara”.

    Disneyland e la vita da manager

    Oggi Mauro è un rispettabile Event Executive per Disneyland Paris. “Devi gestire un budget milionario tra trasporti, logistica, food & beverage…”. Insomma, un lavoro vero, di quelli che fanno felici le mamme. “L’ho fatto anche per mia madre, che voleva un lavoro stabile per me!”.

    I guadagni degli 883? Una “signora” rendita!

    Mauro ha lasciato il gruppo nel ’94, ma ogni sei mesi arriva un bonifico. “Le canzoni scritte con Max sono al 50% e i diritti d’autore durano fino a 75 anni dopo la nostra morte. I miei figli e nipoti godranno ancora di ‘Hanno ucciso l’uomo ragno’!”. Insomma, potrebbe lasciare tutto e vivere di rendita, ma a Disneyland sembra divertirsi troppo!

    Consigli ai giovani: fate sentire la vostra voce (e mentite, se occorre)

    Se c’è una cosa che Mauro ha imparato, è che bisogna farsi avanti. “Quando la musica è nata? Quando qualcuno ha fatto un rumore e ha deciso di farlo sentire a un altro”. Il consiglio? “Non abbiate paura di insistere, di fare figuracce. Tira la giacca a qualcuno, proponiti!”. E se serve, anche qualche piccola bugia non guasta: “A volte devi mentire per arrivare a un traguardo”.

    Tra calcio, auto e allenamenti

    E oggi? Mauro si dedica al tennis e al cross training, mentre suo figlio tifa PSG. “Io ero fortissimo a calcio, ora lo guardo solo in TV”. Ma una cosa è certa: qualunque sia il suo sport preferito, Repetto ha sempre corso veloce, anche nella vita!

      SEGUICI SU INSTAGRAM
      INSTAGRAM.COM/LACITYMAG

      Personaggi e interviste

      Umberto Smaila: il suo Colpo Grosso è aver sposato la sua Fanny!

      L’ex Gatti di Vicolo Miracoli si racconta, in compagnia della moglie creola Fanny, gelosissima del suo maritino, anzi… maritone!

      Avatar photo

      Pubblicato

      il

        A 75 anni non è ancora stanco di dividersi fra il cinema e la musica, su e giù per l’Italia a suonare le hit del Novecento con la sua band. Umberto Smaila è definibile un “italodisco vivente”. Lui ci scherza: “E meno male che c’è chi viene ad ascoltarmi, faccio canzoni più vecchie dei datteri. “Tintarella di Luna”, “Let’s twist”, poi “Hey Jude”. Dopo la ballata e il swing, faccio crescere la voglia di muoversi di chi è in sala, so come toccare le corde del mio pubblico”. Sono oltre 6000 i suoi concerti in tutta Italia e all’estero. Spesso lo accompagna suo figlio Rudy, che segue con impegno ed ottimi risultati le orme del padre.

        L’esordio e il grande successo di massa con gli amici di una vita

        Artista amatissimo, a suo modo ha segnato la storia dello spettacolo italiano, con un occhio particolare al piccolo schemo. Con i suoi amici e compagni di vita, Jerry Calà, Franco Oppini e Nini Salerno nasce il mitico gruppo dei Gatti di Vicolo Miracoli, che debuttarono al Derby di Milano, benedetti poi dal successo tv di Non Stop insieme a Troisi, Verdone, Gaspare e Zuzzurro e i Giancattivi di Francesco Nuti.

        Nel 1988 l’incontro con la futura moglie

        Intervistato insieme a sua moglie, la bionda ed esile Fanny Minati, che spesso e volentieri interviene. E’ lei a rispondere alla domanda su come la coppia si sia conosciuta: «A Bolzano, a una partita di sportivi contro gli attori. Io ero fidanzata con un hockeista. Era il 1988 e lui mi aveva adocchiato».

        All’inizio lei lo “rimbalzava”

        Umberto le ruba la scena, come sanno fare gli attori di gran mestiere: «Mi permetto di intervenire, quella volta non è successo nulla. Poi ci siamo intravisti a Milano, l’incontro decisivo è stato nel 1994, sei anni dopo la partita di calcio. Ho cominciato con una serie di telefonate. Dalle quali venivo sempre rimbalzato. Alla fine, sono riuscito a invitarla a uno spettacolo che facevo sul Lago di Garda e sono andato a prenderla a Bolzano. In ultimo, mi sono presentato a suo padre».

        Litigano davvero di rado

        Trent’anni insieme, una coppia che potrebbe essere insignita del Guinness dei Primati per il record di “numero minimo di litigate”! Anche su questo aspetto Umbertone ha la sua teoria: . «Merito delle origini di Fanny. Mia moglie è creola, nata in Colombia. Lì c’è quel tipo di mentalità: sorrisi, svegliarsi alla mattina non infuriati come le donne europee che sono sempre sull’incazzatino. Questo almeno è quello che ho constatato nelle mie esperienze. Invece Fanny è solare. Ovviamente come tutte le coppie, anche noi abbiamo dei momenti di dissapore, ma sono sempre dovuti a stupidaggini».

        Quella volta con la Yespica

        E’normale che il successo inneschi nel partner un po’ di gelosia, soprattutto se l’uomo di successo lavora nello spettacolo ed è sempre circondato da belle donne. Su questo Umberto dice: «Bisogna dare le occasioni per essere gelosi. Qualche volta, è vero, ha un po’ litigato con me perché qualcuna faceva la scema sul palco e lei pensava che io magari ci volessi stare. Invece no. La realtà è che io sul palco concedo confidenza e può essere male interpretata. Però mi ha tirato le orecchie quando è venuta nel locale Aida Yespica. Ho esclamato: “Mamma mia, è bella come una Madonna”. Non l’avessi mai detto…».

        Cause di litigio

        Un altro aspetto dei loro rari litigi è legato ai ritmi differenti che, per ovvii motivi, i due possiedono: «Ho una gestione pre notturna molto particolare: leggo, ma leggo quando torno dal lavoro, quindi intorno alle 5.00 di mattino. Lei si mette la maschera e cerca di dormire, però sempre bofonchiando un po’. Poi io non sono magro e quando mi giro… boom». Anche le finanze di casa possono essere oggetto di discussioni: «Non dissipo il patrimonio familiare ma confesso che sono un po’ leggero. Lei mi ha “sistemato”, prima compravo e vendevo case, accendendo mutui in modo un po’ troppo disinvolto. Facevo il brillantone, mi sono salvato per il rotto della cuffia. C’è stato un momento della mia vita in cui mi sono ritrovato da tutto a niente e ho dovuto ricominciare. Devo dire grazie a Fanny e alla sua cura».

        I soldi, un tasto dolente

        Da un giorno all’altro le cose possono cambiare, soprattutto per chi fa spettacolo come Smaila: «Conducevo su Canale 5 C’est la vie e un programma che si chiamava Babilonia, 200 puntate all’anno. Conducevo Colpo grosso, 200 puntate all’anno. E a un certo punto da 400 puntate a zero. Colpo grosso l’hanno chiuso, il quiz idem. Quando sei abituato ad avere un tenore di vita di 400 puntate all’anno e il giorno dopo non hai più neanche una puntata, cosa fai? Oggi Fanny tiene conto di tutto. È il mio sergente di ferro».

          Continua a leggere

          Personaggi e interviste

          Alessia Marcuzzi, Dorian Gray al femminile? Quali sono i suoi segreti?

          I suoi calendari in età giovanile se li ricordano in molti… ma anche adesso Alessia Marcuzzi sarebbe in grado di replicarne il successo. Il suo segreto? Un mix di sane abitudini e tanto impegno, che le hanno fatto guadagnare – nel corso degli anni – la simpatia di uno stuolo di fan molto variegato. Fatto anche di tante donne.

          Avatar photo

          Pubblicato

          il

            Lei rappresenta l’esempio perfetto di come una 50enne può dare dei “punti” (e parecchi…) a ragazze molto più giovani. Alessia Marcuzzi, 52 anni per la precisione, possiede un fisico in grado da suscitare invidia a una ventenne. Fascinosa e in gran forma, Alessia splende in questa estate assolata. Ma per farlo la preparazione rappresenta un impegno costante lungo tutto l’anno. La bellezza, ad una certa età, è una conquista che si strappa all’incalzare del tempo con costanza ed applicazione continua.

            Wow, che fisico!

            La conduttrice tv, sulla breccia da tanto tempo, la scorsa estate aveva fatto impazzire il web con i suoi scatti al mare presso le splendide Maldive, dove ha trascorso le vacanze. Il corpo mozzafiato in costume e le forme sexy sono in grado di lasciare tutti a bocca aperta, riuscendo ancora a stupire tutti con il sui fisico spettacolare.

            Ale, che farai questo autunno?

            Nonostante tutti, seppur recentemente presa in considerazione dalla Rai, non ha un format tutto suo in programma per la fine dell’anno. L’unico impegno attualmente in essere è quello da giudice di Tale e quale show. Scomparso dai radar Boomerissima, il format che ha segnato il ritorno della bella Alessia sulla TV di Stato. Nonostante il flop negli ascolti della seconda edizione, che ha chiuso con una media di soli 814 mila telespettatori con il 5,1% di share, lo show dovrebbe ritornare nella primavera del 2025.

            Mangiare sano e idratarsi molto

            La Marcuzzi possiede da sempre un fisico da urlo: i suoi calendari a 20 anni hanno fatto storia, le sue gambe lunghe, “storte e affusolate” sono oggetto di pura invidia. Ma in molte si chiedono come faccia a mantenere una forma così. La risposta è più semplice di quello che si può pensare: seguendo uno stile di vita sano e attivo: tanto sport e un’alimentazione leggera fatta di pasta, tante proteine, frutta e verdura in quantità. E ogni tanto un bicchiere di vino – che fa buon sangue, come dicevano i nostri nonni – e tanta acqua per idratare la pelle. Sul suo Instagram da 5,6 milioni di follower è seguita da ogni fascia d’età. E lei comunica con semplicità. Scopriamo allora i segreti fitness di Alessia Marcuzzi.

            Alcuni scatti che ci riportano alla scorsa estate…

            Gyrotonic

            Sempre più conosciuto e apprezzato, grazie ai grandi benefici e ai tanti vip che lo praticano, il Gyrotonic è uno dei suoi principali segreti. Una disciplina fonda i suoi principi sul movimento pluridirezionale. L’allenamento risulta essere completo e articolato, agendo sulla muscolatura profonda e sul sistema nervoso attraverso movimenti derivati da nuoto, danza, yoga e Tai Chi su specifici macchinari.

            Alessia in azione: il salotto di casa si trasforma in palestra

            Kickboxing

            Calci, pugni, saltelli per tonificare gambe e glutei ma anche addominali e parte alta del corpo: la kickboxing sviluppa un lavoro completo per ottenere muscoli tonici e definiti. Variare e mixare gli sport è il modo perfetto per amplificare i risultati.

            Pilates e camminate

            Una perfetta verticale e una posa di danza, la Marcuzzi tiene molto al suo fisico, non tralasciando nessun aspetto. Ama praticare pilates, abbinando lunghe camminate che, oltre a fungere da allenamento, sono in grado di sgombrare la mente e rilassare lo spirito, favorendo la riflessione e la concentrazione personale. Se gli impegni lavorativi la pressano, lei riesce sempre a trovare il tempo per allenarsi: anche con sessioni mirate da 20-30 minuti. Anche in questo caso è la costanza che regala i risultati più belli.

              Continua a leggere

              Personaggi e interviste

              Una nuova vita senza alcool per Tom Holland che lancia una linea di birre analcoliche

              Quel Dry January doveva essere solo una piccola sfida e invece gli ha cambiato la vita. L’attore Tom Holland (Spider Man) ha capito gli effetti che l’alcol avevano su di lui e ha iniziato un percorso di disintossicazione che lo ha portato a produrre una linea di birre analcoliche.

              Avatar photo

              Pubblicato

              il

                Tom Holland l’attore che ha incantato milioni di spettatori nei panni di Spider-Man in una recente intervista rilasciata al podcast On Purpose with Jay Shetty ha rivelato un aspetto più intimo della sua vita, condividendo la sua lotta contro l’alcolismo. Ha descritto il tortuoso percorso di consapevolezza e cambiamento affrontato che oggi lo ha fatto diventare un vero e proprio esempio per molti. Tutto è iniziato per caso un giorno che…

                Il Dry January e la scoperta di un problema

                La trasformazione di Holland è iniziato con una semplice sfida, il Dry January, molto di moda nel mondo anglosassone, ovvero trascorrere 31 giorni senza toccare un goccio d’alcol per riprendersi dalle bevute natalizie e iniziare l’anno all’insegna del benessere. Tom ha accettato la sfida che gli ha svelato una dipendenza nascosta. “Pensavo solo a farmi un drink, nient’altro… questo mi ha spaventato“, ha confessato l’attore. Un’ammissione di vulnerabilità che ha toccato il cuore di molti fan.

                Tom Holland e la difficoltà di vivere una vita sociale senza alcol

                Nei 31 giorni della sfida Tom ha scoperto che abbandonare l’alcol non era proprio così facile, soprattutto in una cultura come quella britannica, dove la socialità è spesso legata al consumo di bevande alcoliche. “Mi sentivo come se non potessi andare al pub e ordinare una semplice soda“, ha ammesso Holland. Ma l’attore non si è arreso. Anzi, ha deciso di trasformare la sua esperienza in un’opportunità per aiutare gli altri. E così si è inventato una nuova missione: promuovere la sobrietà. In questo modo è nata Bero, una linea di birre analcoliche che vuole offrire un’alternativa gustosa e inclusiva per chi ha scelto uno stile di vita sobrio. “Per me Bero è qualcosa di personale“, ha dichiarato l’attore. “Volevo creare qualcosa che riflettesse il mio stile di vita e valori“. E così la birra Bero acquisisce connotati e valori diversi da una semplice birra analcolica. Diventa un simbolo di un cambiamento positivo e di una nuova consapevolezza.

                Tra Bero e Spider Man

                Mentre i fan attendono con ansia il quarto capitolo della saga di Spider-Man, Tom Holland continua a lavorare al suo progetto Bero. Una storia di rinascita. Una storia che dimostra come anche i supereroi abbiano bisogno di affrontare le loro fragilità e diventa ispirazione per tutti coloro che lottano con dipendenze.

                  Continua a leggere
                  Advertisement

                  Ultime notizie

                  Lacitymag.it - Tutti i colori della cronaca | DIEMMECOM® Società Editoriale Srl P. IVA 01737800795 R.O.C. 4049 – Reg. Trib MI n.61 del 17.04.2024 | Direttore responsabile: Luca Arnaù