Personaggi e interviste
Si avvicinano i 50 per Martina Colombari: è tempo di bilanci
Martina Colombari si avvicina a un traguardo importante: il suo 50° compleanno. Tra carriera, famiglia e momenti difficili, l’ex Miss Italia ripercorre la sua storia, parlando del legame con il marito Billy Costacurta e del rapporto complesso con il figlio Achille. Scopriamo insieme la sua storia e le riflessioni su questa nuova fase della vita.

Il 10 luglio Martina Colombari compirà 50 anni, un traguardo che lei stessa definisce significativo: “È un giro di boa che non passa inosservato, soprattutto per una donna, sia fisicamente che mentalmente.” L’ex Miss Italia, un raro caso di bellezza senza tempo, ha affrontato il tempo con consapevolezza e preparazione, seguendo uno stile di vita sano e affidandosi a specialisti per affrontare i cambiamenti ormonali della menopausa.
Ha finalmente fatto pace con se stessa
“Ho scelto di seguire una terapia con ormoni bioidentici. Dopo anni passati a cercare di dimostrare di essere una buona moglie, madre e attrice, ho fatto pace con me stessa.” Martina ammette di aver sfruttato la sua bellezza come fosse un talento, pur riconoscendo che nel mondo dello spettacolo l’aspetto estetico può diventare un limite: “Se sei bella, spesso non ti prendono sul serio.”
Il rapporto con il figlio Achille: una storia di crescita e sfide
Il figlio Achille Costacurta ha attraversato momenti difficili, affrontando anche una fase di ribellione e dipendenze. Martina racconta di aver sempre cercato di stargli vicino nel modo migliore: “La sua storia è simile a quella di tanti adolescenti. I social si sono accaniti contro di lui perché è figlio di due persone famose, ma il suo percorso è comune a molti ragazzi.”
Madre, non carabiniere
La Colombari ha affrontato critiche, come quella di una giornalista che le suggeriva di essere “più madre e meno donna”. Un’affermazione che l’ha ferita profondamente: “Credo sia una delle cattiverie peggiori che una donna possa dire a un’altra. Un genitore non è un carabiniere, deve capire quando tirarsi indietro.” Oggi Achille sta meglio e ha trovato un equilibrio, seguito dalle persone giuste.
Billy Costacurta: un amore che resiste nel tempo
Martina Colombari è legata sentimentalmente a Billy Costacurta da molti anni, formando una delle coppie più solide del panorama italiano: “Non ci saltiamo addosso tutte le notti, ma fisicamente gli piaccio ancora molto. Anche per questo vado sempre in palestra: non sopporterei l’idea che si trovasse un’amante di 30 anni.” L’ex calciatore, oggi opinionista Sky, ha un solo difetto, secondo Martina: la guida aggressiva. “Quando è al volante diventa irriconoscibile. Al primo semaforo tira giù tutti i santi! Allora litighiamo.” Nonostante le inevitabili discussioni, la loro unione è solida, una rarità in un mondo pieno di separazioni e divorzi.
I ricordi di gioventù: da Alberto Tomba ai sogni nel cassetto
Prima di Costacurta, Martina ha avuto una storia con Alberto Tomba, una relazione che ha fatto sognare gli italiani: “Era una favola alla Disney: il campione e la più bella d’Italia. Il mio primo fidanzato, il primo con cui ho fatto l’amore.” Dopo la rottura, la Colombari ha vissuto un anno di libertà, cambiando partner spesso, prima di incontrare l’uomo della sua vita. Tra i suoi modelli di riferimento, cita con ammirazione Rita Levi Montalcini e Lilli Gruber: “Mi sarebbe piaciuto condurre un telegiornale.”
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Personaggi e interviste
In ospedale è orario di visita: arriva il Capitano Jack Sparrow!
Johnny Depp ha visitato in incognito l’ospedale Niño Jesús di Madrid, regalando sorrisi nei panni del celebre pirata. In occasione del suo soggiorno a Madrid per le riprese del film “Day Drinker”, Depp ha infatti fatto visita ai piccoli pazienti dell’ospedale pediatrico Niño Jesús. Travestito da Jack Sparrow, ha trascorso oltre cinque ore tra giochi, battute e momenti di commozione con i bambini malati e le loro famiglie. Un gesto sincero e toccante, che conferma come anche le star di Hollywood possano, con semplicità e cuore, fare la differenza nella vita delle persone.

Una giornata che resterà impressa nei cuori di tanti bambini e dei loro genitori. Johnny Depp ha fatto una visita a sorpresa al reparto di oncologia pediatrica dell’ospedale Niño Jesús di Madrid. Non come una celebrità qualunque, ma calato nei panni di Jack Sparrow, il leggendario pirata che ha conquistato milioni di fan in tutto il mondo.
Un gesto di cuore durante le riprese di “Day Drinker”
Depp si trova attualmente nella capitale spagnola per girare Day Drinker, film diretto da Marc Webb con Penélope Cruz. Nonostante i numerosi impegni sul set, ha voluto prendersi una pausa per realizzare un gesto profondo: ha richiesto personalmente che la visita fosse tenuta segreta, per non creare clamore mediatico e garantire un momento autentico con i bambini.
Più di cinque ore con i piccoli pazienti
Durante l’incontro, l’attore ha mantenuto il personaggio di Sparrow per tutta la durata della visita. Ha scherzato, raccontato storie e posato per foto, regalando un’esperienza indimenticabile ai piccoli pazienti. In molti hanno riso, qualcuno si è commosso, e tutti hanno ricevuto un momento di felicità in un contesto spesso segnato dalla sofferenza.
L’importanza del sorriso in corsia
La visita di Depp ha dimostrato ancora una volta quanto la presenza di personaggi amati possa fare la differenza nei reparti pediatrici. Un sorriso, una parola gentile o un abbraccio possono avere un impatto terapeutico reale, sia per i bambini che per le loro famiglie.
Personaggi e interviste
Arianna David, dai fasti di Miss Italia al baratro: «Ho tentato il suicidio, mi ha salvata mio marito»
Ospite della trasmissione condotta da Monica Setta su Rai2, Arianna David condivide un racconto toccante e inedito: il tentato suicidio durante il periodo più acuto dell’anoressia, la violenza subita da un ex compagno e la lenta, dolorosa risalita verso la vita. Un’intervista sincera e potente, che accende i riflettori su disturbi alimentari e violenza sulle donne.

Durante l’intervista, Arianna David – Miss Italia 1993 – rivela per la prima volta il momento più drammatico della sua vita. «Nel periodo più acuto dell’anoressia ho tentato il suicidio. Una sera, in preda alla disperazione, sono corsa verso il balcone per buttarmi. Mio marito mi ha afferrata al volo, salvandomi letteralmente la vita». Un’ammissione che scuote e commuove, resa ancor più potente dalla sincerità con cui l’ex reginetta parla delle proprie fragilità.
Una spirale di violenza e dolore
Il dramma di Arianna David affonda le radici in una relazione tossica, iniziata in un momento di estrema vulnerabilità. Rimasta sola, con figli a carico e problemi economici, si fidò dell’uomo sbagliato: «Sembrava gentile, ma è diventato il mio aguzzino. Mi ha spezzato il ginocchio con una mazza da baseball, mi ha trascinata per strada, ha tentato di strangolarmi». Un racconto crudo di violenza domestica, che culmina in un grido di aiuto e coraggio: «Ho dovuto trovare la forza per denunciarlo».
L’anoressia e il senso di colpa
A seguito dei traumi, Arianna è caduta in una spirale di autocolpevolizzazione e disturbi alimentari: «Mi dicevo “sono una fallita”, e smettevo di mangiare. Un pezzo di insalata, uno yogurt dopo ore di palestra. Pesavo 40 chili». La malattia, come racconta, era invisibile all’esterno ma devastante dentro. Una forma di autopunizione che l’ha consumata per anni.
La rinascita grazie all’amore
Il cambiamento è arrivato con l’incontro dell’uomo che sarebbe diventato suo marito: «Con il suo amore mi ha curata. Ha accettato me e i miei figli, mi ha portata a curarmi. Con lui ho ricominciato a mangiare, un po’ alla volta, anche una fettina di patata». Oggi Arianna sorride, consapevole di avere affrontato un lungo percorso: «Ora più che mai so che l’amore cura». La sua storia è un potente esempio di resilienza. Dalle tenebre della violenza e della malattia, è riuscita a risalire, testimoniando con coraggio quanto sia fondamentale parlare, chiedere aiuto e credere che un futuro migliore sia possibile.
Personaggi e interviste
Ema Stokholma rompe il silenzio: «Mia madre era molto violenta»
Ema Stokholma, la nota conduttrice radiofonica e televisiva, ha fatto una confessione straziante durante la trasmissione “Fisica dell’amore” su Rai 2. Con coraggio e sincerità, ha rivelato di aver subito violenze fisiche e psicologiche da parte della madre durante la sua infanzia.

Ema Stokholma, celebre speaker radiofonica e volto noto del panorama televisivo italiano, ha scelto di raccontare una parte del suo passato che per anni ha tenuto nascosta dietro un sorriso. La rivelazione di Ema, che ha sconvolto e toccato profondamente i suoi fan, parla di violenze fisiche e psicologiche subite per mano della madre, Dominique.
Cresciuta in un ambiente tossico e spaventoso, la giovane Ema viveva nel terrore del “mostro” che, invece di proteggerla, la tormentava giorno dopo giorno. “Le ferite fisiche guariscono, ma quelle nell’anima rimangono a lungo,” ha confessato Ema, aprendo un capitolo difficile della sua vita che ha combattuto per dimenticare. Oggi Ema Stokholma è una donna forte e determinata, che ha saputo trasformare il dolore in resilienza.
“Vivevo in un vero e proprio film horror”, ha dichiarato Ema, descrivendo un’esistenza segnata dalla paura e dalla sofferenza. “Mia madre era molto violenta, aveva gravi problemi psicologici e nessuno se ne accorgeva”. La conduttrice ha raccontato di aver vissuto un’infanzia segnata da botte e umiliazioni, un’esperienza che l’ha profondamente segnata. Ma Ema ha trovato una via d’uscita inaspettata: la scuola. “Dopo tutto questo avevo bisogno di una valvola di sfogo, questa per me era la scuola”, ha spiegato.
Cresciuta in un contesto familiare di abusi e violenze, Ema ha trovato una via di fuga in un luogo inaspettato: la scuola. In un piccolo paese del sud della Francia, dove le mura di casa erano teatro di abusi perpetrati dalla madre, l’ambiente scolastico si è rivelato il rifugio di cui aveva disperatamente bisogno.
“La scuola mi ha salvato la vita”, ha dichiarato Ema, raccontando con emozione come quell’ambiente le abbia offerto una tregua dalla paura costante e una via per riscoprire se stessa. In aula, lontana dalle botte e dagli insulti, ha trovato conforto e speranza, incontrando insegnanti e compagni che l’hanno aiutata a credere in un futuro migliore. Purtroppo, il dolore provato in famiglia l’aveva portata a replicare gli stessi comportamenti violenti anche tra i banchi. “Se ti insegnano le botte, tu provi a fare solo quello”, ha ammesso. Ma grazie alla scuola, Ema ha scoperto il potere della conoscenza e dell’amicizia, imparando che esisteva un mondo al di fuori della violenza domestica, un mondo in cui poteva trovare la sua voce. Quel luogo che per molti è una tappa ordinaria nella vita di tutti i giorni, per Ema è stato il punto di partenza per il suo riscatto personale.
Oggi, Ema Stokholma è una donna di successo, amata per la sua genuinità e il suo talento, ma soprattutto per il suo coraggio di raccontare la verità su un passato che avrebbe potuto spezzarla.




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