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Personaggi e interviste

Tanti auguri da parte dei tuoi “famosi” preferiti

Fedeli al dictat che, al giorno d’oggi, ogni cosa deve essere puntualmente documentata su Instagran, facebook e compagnia bella… tantissimi personaggi del gossip, cinema, musica e tv si rivolgono ai fan dedicando loro i migliori auspici per le feste. Non mancando di aggiornare tutti sui loro piani per l’incombente 2025…

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    Anche le celebrities della musica, dello spettacolo e della televisione festeggiano l’arrivo del nuovo anno, tra ringraziamenti ai fan e auspici per il 2025. Sperando davvero che, a parte la consuetudine di rito, il nuovo anno porti qualcosa di buono davvero a tutti, vip e non…

    Un nuovo anno fatto di televisione… se la vogliono

    La conduttrice Mara Venier (che è tornata alla recitazione grazie all’amico Ferzan Ozpetek in Diamanti) nel fare a tutti i telespettatori i suoi migliori auguri per un nuovo anno all’insegna della pace, si è detta disponibile per una nuova edizione di Domenica In. “Se mi vogliono, rimango” ha detto la Venier a Bruno Vespa a proposito della sua permanenza nella prossima stagione televisiva. Ogni anno lo schema si ripete: dichiarazioni nelle quali la conduttrice afferma che sarà la sua ultima edizione, puntualmente poi smentite da un nuovo sì al programma.

    Il Blasco si autocita

    Chi rintanato in casa con il parentado più stretto, chi in vacanza, chi con gli amici: anche i vip festeggiano l’arrivo del 2025. Tra i primi a fare gli auguri ai propri fan per il nuovo anno è Vasco Rossi, che su Instagram è fra i cantautori più presenti ed attivi. Un’occasione perfetta per citare la sua canzone La fine del millennio

    Lino Banfi festeggia con comprensibile orgoglio da bisnonno

    Affettuoso e premuroso come solo lui sa esserlo, l’attore pugliese non ha mancato di augurare un buon Natale e un felice anno nuovo a tutti i suoi fan. L’attore conosciuto come nonno Libero (seppur quello in Un medico in famiglia non sia di certo il suo unico grande ruolo) lo ha fatto come i più giovani, postando un video sul proprio profilo Instagram che lo vede nella cucina della sua grande casa pugliese, in compagnia di due donne molto speciali. Al suo fianco la nipote Virginia Leoni, figlia di Rosanna Banfi, che tiene tra le braccia un fagottino prezioso. Si tratta della piccola Matilde, la prima pronipote di Lino, nata dall’amore tra Virginia e il compagno Gianluca Di Marco.

    Michelle Hunziker, albero creativo e nuovo look

    La Hunziker, da poco rientrata dalla vacanza in Svizzera con figlie e amiche, come prima cosa ha fatto visita alla parrucchiera di fiducia, optando per un nuovo hair look scelto appositamente per le feste di Natale. Questo specifico periodo dell’anno è uno dei momenti dell’anno più amati dalla showgirl svizzera che, durante le feste, ha la possibilità di riunirsi con le persone care e con la sua famiglia “allargata”. Stavolta ha deciso di dare il via al countdown natalizio con qualche giorno di anticipo rispetto alla tradizione, addobbando l’albero almeno una settimana prima dell’8 dicembre, usando dei peluche al posto delle palline, seguendo così la mania del momento, quella delle decorazioni super originali.

    Ferragnex, primi festeggiamenti in solitaria

    Auguri divisi per la ex coppia social. Le feste 2024 saranno decisamente diverse rispetto a quello degli ultimi anni per Chiara Ferragni e Fedez: per la prima volta le trascorreranno a distanza dopo la separazione, anche se probabilmente saranno costretti a rimanere in contatto per “dividersi” i figli Leone e Vittoria. Sui social lei appare già con gli amici per qualche ritrovo mondano in attesa del Capodanno, mentre Fedez pubblica un video casalingo (addobbato in stile Grinch) che lo ritrae in solitudine, insieme al suo cane. Mentre lei è sulla neve delle Alpi con i bimbi, lui è volato a St. Barth in una maxi villa con vista sul mare dei Caraibi, dal costo proibitivo – almeno per i comuni mortali – di 30mila euro a notte.

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      Personaggi e interviste

      Virginia Raffaele replica a Belen Rodriguez: “La mia imitazione non era volgare. Le offese sono altre”

      Botta e risposta nel mondo dello spettacolo tra Belen Rodriguez e Virginia Raffaele. Dopo le critiche della showgirl argentina, che aveva definito “volgarotta” la sua imitazione, la comica ha replicato con calma: “Credo di non aver offeso nessuno, le offese sono altre”. Poi la citazione di Chaplin: “Quando un personaggio viene imitato vuol dire che è veramente grande”.

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        Virginia Raffaele ha scelto la via dell’ironia per rispondere alle accuse di Belen Rodriguez, che in un’intervista aveva definito “volgarotta” la sua imitazione. Una polemica scoppiata dopo l’ultima apparizione della comica, che aveva portato sul palco una versione esagerata e autoironica della showgirl argentina, suscitando risate e qualche malumore.

        “Credo di non aver offeso nessuno, le offese sono altre”, ha dichiarato la Raffaele, mettendo fine alle polemiche con il tono elegante e misurato che da sempre la contraddistingue. Nessuna frecciata, solo una riflessione sul senso stesso dell’imitazione, che secondo lei deve essere sempre “un gioco di specchi, mai una caricatura cattiva”.

        La comica ha poi voluto citare Charlie Chaplin, ricordando le sue parole: “Quando un personaggio viene imitato vuol dire che è veramente grande”. Un omaggio all’arte dell’imitazione, ma anche un messaggio indiretto a Belen, che nel corso degli anni è diventata a tutti gli effetti un’icona della tv italiana.

        Nel frattempo, sui social, i fan si sono schierati in massa con Virginia, sottolineando la leggerezza e l’intelligenza delle sue parole. “Non c’è volgarità nel talento, solo in chi non sa riconoscerlo”, ha scritto qualcuno.

        La Raffaele, dal canto suo, sembra intenzionata a chiudere qui la vicenda: nessun rancore, solo la consapevolezza che ogni imitazione, quando è fatta con rispetto, è un tributo più che una presa in giro. E con la sua solita classe, riesce ancora una volta a trasformare una polemica in una lezione di stile.

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          Personaggi e interviste

          Achille Costacurta, il racconto shock al podcast: “Ho preso sette boccettine di metadone per suicidarmi”.

          Nel podcast One More Time Achille Costacurta ricorda l’adolescenza tra droghe, ricoveri forzati e violenza, fino al tentativo di suicidio a 15 anni: “Mi hanno salvato, non so come sia vivo”. La svolta in Svizzera, la diagnosi di ADHD e il legame ritrovato con i genitori.

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            La storia di Achille Costacurta non è un racconto patinato. È una discesa nel buio e una lenta risalita, narrata con lucidità nel podcast One More Time di Luca Casadei. “Ho iniziato a fumare a 13 anni, al compleanno dei 18 ho provato la mescalina”, racconta. Una spirale di abusi, scontri con la realtà e con la legge: “Una volta ho avuto una colluttazione con la polizia. Ero sotto effetto e ho fatto il matto su un taxi. Il poliziotto arriva, mi tira un pugno in faccia, io ero allucinato quindi l’ho spaccato di legnate. Lì dopo poco mi fanno il primo TSO, me ne hanno fatti 7 in un anno”.

            TSO, disperazione e il buio più profondo
            Non risparmia nulla, nemmeno i momenti più duri. “A Milano ho trovato due dottori cattivissimi che mi hanno legato al letto per tre giorni… urlavo che mi serviva il pappagallo, io ero legato e mi dovevo fare la pipì addosso”. Un dolore quegli anni che tocca anche la famiglia: “L’unica volta che ho visto piangere mio padre è stata quando gli chiedevo di andare a fare l’eutanasia, perché non provavo più nulla”.

            Il punto più basso arriva a 15 anni e mezzo. Arresti, comunità, isolamento. E la fuga verso l’estremo: “Prendo le chiavi dell’infermeria, sette boccettine di metadone. Le bevo tutte. Volevo suicidarmi. Arrivano i pompieri e sfondano la porta… nessun medico ha saputo dirmi come io sia ancora vivo”.

            La Svizzera e la diagnosi che cambia tutto
            La svolta arriva dopo. “Quando sono arrivato in clinica mi hanno detto: ‘Se fossi stato fuori altri 10 giorni saresti morto’”. In Svizzera scopre l’ADHD. “Tu ti volevi auto-curare con la droga”, gli dicono i medici. Una frase che gli rimane impressa. Anche i genitori partecipano a un corso specifico: “Da lì non è mai più successo niente, perché loro sanno come dirmi un no”.

            Una nuova consapevolezza
            Oggi Achille ha 21 anni e guarda avanti: “Sono fiero di me. Non mi vergogno di quello che mi è successo, perché sono una persona normale. Ho imparato a non dimenticare quei traumi, ma a farne tesoro”.

            Non uno slogan motivazionale, ma una verità conquistata, passo dopo passo. E, come dice lui, “grazie a chi non ha smesso di esserci”.

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              Personaggi e interviste

              Giorgia sul caso delle “sorelle di chat”: «Insultare non è femminista». La cantante interviene

              Parlando con Il Fatto Quotidiano, l’artista commenta l’indagine che riguarda tre attiviste accusate di stalking e diffamazione: «Tempo violento, non avrei voglia né modo di insultare nessuno».

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              Giorgia

                Il dibattito sulle forme di attivismo digitale e sui confini dell’azione politica torna al centro della cronaca. La Procura di Monza ha iscritto nel registro degli indagati tre attiviste, Carlotta Vagnoli, Valeria Fonte e Benedetta Sabene, nell’ambito di un’indagine per stalking e diffamazione. Un gruppo definito in rete come “le sorelle di chat”, accusato di aver messo nel mirino alcune persone con campagne ritenute aggressive e reiterate. Il caso alimenta il confronto su toni, linguaggi e responsabilità, soprattutto nel campo del femminismo contemporaneo e dei social network.

                Giorgia: «Non c’è femminismo nell’insulto»

                A intervenire è Giorgia, che sul Fatto Quotidiano ha espresso il suo punto di vista. «Non trovo niente di femminista nell’insultare le persone», afferma. La cantante ricorda la sua formazione in un ambiente femminile forte e coeso: «Sono cresciuta in un ambiente di donne che si sono sempre rimboccate le maniche. Mia madre era una femminista gentile: mi dava libri, mi spiegava, parlava. È stato un esempio». L’artista sottolinea di non riconoscersi in dinamiche di aggressione verbale: «Non rientra nella mia educazione comprendere come possa essere ideologico riunirsi e insultare persone a prescindere».

                “Un tempo violento”

                Per Giorgia il problema va oltre il singolo caso e riguarda il clima del dibattito pubblico: «Diciamo che questo è un tempo molto violento. Io non ce l’avrei il tempo di stare a insultare. Non ci arrivo, non credo che ci sia nulla di femminista in questo». Una posizione che riporta il discorso sul terreno del confronto di idee e non dello scontro permanente, soprattutto in un’epoca in cui la visibilità digitale può amplificare toni eccessivi e polarizzazioni.

                Il confronto interno al movimento

                L’indagine e le parole della cantante accendono una discussione anche dentro il mondo femminista, dove da tempo convivono approcci diversi: dal linguaggio militante più duro a forme di attivismo empatico e dialogico. La giustizia farà il suo corso, ma il tema resta aperto: come difendere diritti e istanze senza trasformare l’arena social in una piazza punitiva. Per Giorgia la strada passa dalla fermezza, non dall’insulto.

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