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Personaggi e interviste

The Donald, Sua Maestà della Casa Bianca: Madonna non ride… e nemmeno noi

L’America, terra di libertà e democrazia, sembra aver preso una piega da fiaba… ma di quelle un po’ inquietanti. Donald Trump, ex presidente e maestro indiscusso della comunicazione social, ha deciso di incoronarsi re con un post che ha fatto impallidire anche i più navigati satirici politici. Svelando per l’ennesima volta un regno dal pugno di Ferro e tweet feroci.

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    La Casa Bianca ha pubblicato di recente su X (ex Twitter) un’immagine che raffigurava Trump con una corona ben piazzata sulla testa e la scritta: “Lunga vita al re”. E, cosa più preoccupante, non si è trattato di un meme partorito da un account ironico… ma di un post ufficiale.

    Il tutto è stato accompagnato da un attacco frontale al congestion pricing, una misura adottata da New York per limitare il traffico e ridurre l’inquinamento. Il messaggio di Trump? “Il congestion pricing è morto. Manhattan e tutta New York è salva. Lunga vita al re”. Perché se c’è una cosa che un sovrano ama fare, è prendere decisioni unilaterali su questioni di traffico urbano.

    Madonna, La Regina Contro il Re

    Nel vasto coro di critiche, si è alzata la voce della longeva sovrana del pop, Madonna, che non ha perso tempo a smontare l’autoproclamato monarca. Sulle sue storie Instagram, la cantante ha scritto un commento che suona come una lezione di storia più efficace di quelle che molti hanno ignorato a scuola:

    “Credevo che questo paese fosse costruito dagli Europei, che fuggivano dopo aver vissuto la monarchia, stabilendosi in un nuovo mondo governato dalla gente… Attualmente abbiamo un presidente che si autoproclama il nostro re. Se è uno scherzo, non fa ridere”. E Madonna di umorismo se ne intende, quindi se dice che non fa ridere, c’è da fidarsi.

    Sogno a stelle e strisce o reality show?

    Non è la prima volta che la cantante si scaglia contro Trump e la sua visione della politica come un misto tra The Apprentice e Game of Thrones. Dopo la sua vittoria alle elezioni, la popstar aveva espresso il suo sdegno su X (ex Twitter), lamentando la demolizione delle libertà civili e delle politiche di inclusione.

    “Così triste vedere che il nostro nuovo governo stia demolendo tutte le libertà per le quali abbiamo combattuto e vinto negli anni”.

    E se c’è qualcuno che di battaglie ne ha combattute (musicali e politiche), è proprio Madonna. La cantante ha poi rincarato la dose su Instagram con una riflessione che suona quasi come un bollettino di guerra:

    “Mi sono svegliata questa mattina e il primo pensiero che mi è venuto in mente è stato: l’America odia le donne! […] Non voglio che i miei amici che non sono nati in America vivano in campi di reclusione! Voglio che i miei figli e tutti i loro amici possano decidere sui loro corpi!”.

    Una vera e propria chiamata alle armi (metaforiche, tranquilli), per difendere i diritti che sembrano scivolare via come sabbia tra le dita.

    Dal “You’re Fired” al “Lunga Vita al Re”

    L’ironia della situazione è lampante: un presidente eletto democraticamente che si autoproclama re, in un paese nato proprio per ribellarsi alla monarchia. Come se George Washington avesse attraversato il Delaware solo per vedere due secoli dopo un miliardario newyorkese autoproclamarsi sovrano via social.

    Madonna non è nuova a dichiarazioni incendiarie: nel 2017, durante la Women’s March di Washington, aveva dichiarato davanti a una folla oceanica di donne:

    “Benvenuti alla rivoluzione dell’amore, alla ribellione, al nostro rifiuto come donne di accettare questa nuova era di tirannia”.

    E a distanza di anni, la battaglia sembra essere ancora aperta.

    Finale con colpo di scena?

    Dunque, cosa ci resta da aspettarci? Trump deciderà di aggiungere “Sua Altezza” nei documenti ufficiali? Madonna pubblicherà un album concept in stile “Hamilton” per raccontare la sua visione politica? Oppure scopriremo che l’intera presidenza Trump è stata in realtà una performance artistica, degna di Marina Abramović? Una cosa è certa: la politica americana continua a regalarci colpi di scena degni della migliore satira. Solo che, per molti, ridere è diventato sempre più difficile.

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      Personaggi e interviste

      Vanessa Incontrada punta dritta a Sanremo: “Se non lo faccio quest’anno non lo farò mai più”, il sogno che ora guarda a Carlo Conti

      Vanessa Incontrada non si nasconde più e ammette apertamente di voler condurre il Festival. «Se non faccio Sanremo quest’anno non lo farò mai più», dice con quella franchezza che la contraddistingue. E ora tutte le attenzioni si spostano sul rapporto con Carlo Conti, direttore artistico, che potrebbe essere la chiave del suo grande salto all’Ariston.

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        Sanremo è un sogno che torna, ciclico, insistente. E per Vanessa Incontrada è arrivato il momento di dirlo senza giri di parole. «Se non faccio Sanremo quest’anno non lo farò mai più», ha dichiarato con una sincerità che ha subito catturato l’attenzione del pubblico. Una frase che suona come un desiderio, ma anche come una sfida al destino.

        Il desiderio di un palco iconico
        Vanessa non è nuova ai grandi show, ma il Festival è un’altra cosa: è il palco più osservato d’Italia, il luogo dove un volto televisivo si trasforma in icona. Ed è chiaro che per lei sarebbe un coronamento naturale. La sua conduzione, fatta di leggerezza, calore e un sorriso che buca lo schermo, potrebbe funzionare alla perfezione nell’arena dell’Ariston.

        Il ruolo decisivo di Carlo Conti
        Il suo asso nella manica, inutile negarlo, si chiama Carlo Conti. Tra i due c’è un rapporto di fiducia consolidato e il fatto che lui sia al timone del Festival rende tutto più interessante. Vanessa non lo dice apertamente, ma è evidente che conti sulla loro amicizia, o almeno sulla sua capacità di capire cosa potrebbe dare al pubblico una presenza come la sua.

        Perché la sua candidatura fa rumore
        La forza di Vanessa è sempre stata la spontaneità. E proprio questo rende la sua ambizione così credibile. Non ci sono calcoli, non ci sono strategie: solo una donna che sente di essere nel momento giusto per giocarsi una carta importante. Il pubblico, intanto, si divide tra chi la vede già scendere la scala dell’Ariston e chi aspetta la decisione finale del direttore artistico.

        Un sogno che può diventare notizia
        Al momento non c’è nulla di ufficiale, ma la frase è bastata per innescare l’immaginazione collettiva. Vanessa Incontrada che apre la serata, accanto a Carlo Conti, è uno scenario che corre veloce sui social e nei corridoi televisivi. Sanremo vive anche di questo: desideri che diventano possibilità e possibilità che, a volte, diventano realtà.

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          Personaggi e interviste

          Marisa Laurito senza freni: “Arbore è di un altro pianeta, De Martino non scherziamo. E da Milly Carlucci non tornerei mai”

          Laurito ripercorre l’amicizia con Proietti, lo scontro con Arbore che la riportò da Bali, la stoccata a De Martino e il no definitivo a Milly Carlucci. Nessun rimpianto per la maternità: “È stata una scelta di libertà”.

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            Marisa Laurito ha attraversato palco, cinema, televisione e ora anche le arti visive, aggiudicandosi il premio Schippers allo Spoleto Art Festival. “Mi piace cimentarmi in ogni campo creativo”, racconta al settimanale Oggi, dove rievoca alcune delle figure più decisive della sua carriera. Su Gigi Proietti è affettuosa e diretta: “Terrò sempre il suo libro sul tavolino del salotto. ‘Senza Marisa, non vale’. Era un uomo puro, tormentato dal rigore. La mia stella polare”.

            Il grande litigio con Arbore a Bali

            Non manca il ricordo di Renzo Arbore, maestro e amico con cui però la scintilla si trasformò in scontro frontale. “Gli sarò sempre debitrice. Ma litigammo selvaggiamente, quando mi costrinse ad abbandonare il mio amore di Bali”. Laurito racconta di essersi innamorata di un giovane francese e di aver pensato di trasferirsi lì. “Renzo, con atteggiamento quasi paterno, mi rovescia addosso insulti di ogni ordine e grado. Riteneva fosse follia. Tanto disse e tanto fece che mi costrinse a rientrare in Italia”.

            De Martino? “Bravo, ma non scherziamo”

            La Laurito non si tira mai indietro quando si tratta di giudizi televisivi. Su Stefano De Martino, conduttore di Affari Tuoi, va dritta: “L’hanno paragonato ad Arbore. Non scherziamo, dai. Stefano è bravo, ma Renzo è di un altro pianeta”. Una stoccata netta, che arriva da chi l’universo arboriano lo conosce bene.

            La frecciata a Milly Carlucci e una scelta di vita

            Ancora più decisa la valutazione su Ballando con le stelle: “Non parteciperei mai più al suo programma, è totalmente privo di ironia”. Nessun rimpianto invece per la maternità: “Sono felice di non aver avuto figli. È stata una scelta di libertà”. E nel ricordo trova spazio anche Luciano De Crescenzo: “Per me era un papà e un figlio insieme. Si arrabbiava se non gli cucinavo gli spaghetti. Parlo e canto ancora con lui e con Gigi”.

            Un racconto senza filtri, come solo la Laurito sa fare.

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              Personaggi e interviste

              Fiorello punge Carlo Conti: “È subdolo, ha preso cantanti con nomi corti per andare più veloce”. E il web si scatena

              Una battuta nata a Viva Rai2 diventa virale e accende il clima da pre-Sanremo. Fiorello ironizza sulla mania di Conti per l’efficienza, mentre il pubblico si divide tra chi ride e chi intuisce un retroscena più profondo su come cambia la macchina del Festival.

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                Fiorello non perde il vizio di sparigliare le carte. Durante una delle sue mattinate romane, lo showman ha commentato la nuova squadra di Carlo Conti per il Festival con una battuta delle sue: «Carlo è subdolo: a lui non importa dei cantanti o delle canzoni, lui deve fa’ veloce. Ha scelto cantanti con nomi corti». Una manciata di parole e il web si è acceso, trasformando l’ennesima ironia di Fiorello in un piccolo caso social.

                L’ossessione della velocità secondo Fiorello

                La battuta non è solo un gioco di stile. Dentro c’è quella lettura affettuosamente cattiva che Fiorello riserva agli amici di sempre. Conti, noto per la precisione svizzera con cui costruisce scalette e tempi televisivi, diventa così il bersaglio ideale. L’idea che la lunghezza del nome possa influire sulla durata del Festival è talmente assurda da diventare irresistibile, e proprio per questo ha fatto centro.

                La risposta del pubblico: risate e interpretazioni

                Sui social le reazioni si sono moltiplicate: c’è chi l’ha vista come la solita presa in giro bonaria tra due fuoriclasse della tv e chi ha voluto leggerci un commento più ampio sull’edizione di Sanremo che sta per arrivare. Una parte del pubblico ha addirittura iniziato a stilare classifiche parallele su quali nomi garantiscano “massima resa nel minor tempo”, mentre altri hanno ricordato le interminabili serate del passato, trasformando la battuta in un rimedio contro i traumi televisivi collettivi.

                L’amicizia che permette tutto

                La verità è che Fiorello può permettersi questo e altro. Il suo rapporto con Carlo Conti è fatto di confidenza, stima e quel tipo di complicità che autorizza la presa in giro. Il Festival è ancora lontano, ma la temperatura dell’attesa cresce anche grazie a momenti come questo, in cui l’ironia diventa il miglior teaser possibile. E, scherzi a parte, la sensazione è che Samremo stia già correndo veloce… nomi corti o meno.

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