Spettacolo
Solo il talento a volte non basta: ci vuole una “visione”: Lorena Management al servizio del successo
Nel mondo dello spettacolo, il talento è un punto di partenza, non un traguardo. Per trasformarlo in una carriera solida e duratura servono strategia, dedizione e una guida esperta. È con questa visione che nasce Lorena Management, un’agenzia internazionale che da anni rappresenta e valorizza artisti nei settori del cinema, della televisione, della radio, del turismo e dell’intrattenimento.

Al timone di questa nuova realtà c’è Lorena Rutigliano, fondatrice e CEO, che ha fatto della sua passione per l’industria dell’intrattenimento una vera e propria missione: aiutare gli artisti a costruire il loro percorso professionale senza rinunciare alla propria autenticità.
Un progetto nato dalla passione
Lorena Management è molto più di un’agenzia di talent management: è un punto di riferimento per chi vuole emergere nel mondo dello spettacolo con un approccio strutturato e consapevole. L’idea alla base del progetto è chiara sin dal principio: non basta scoprire talenti, bisogna accompagnarli passo dopo passo, offrendo loro opportunità concrete e strumenti per crescere.

Grazie a una rete consolidata di contatti e a una profonda conoscenza del settore, Lorena Management si distingue per un metodo di lavoro su misura, che tiene conto delle caratteristiche uniche di ogni artista. La personalizzazione è infatti uno degli elementi chiave del successo dell’agenzia: ogni carriera viene costruita con un piano strategico mirato, che comprende promozione, sviluppo della brand identity, formazione e posizionamento nel mercato.

Valorizzare il talento con un approccio umano
Ciò che rende speciale Lorena Management è la capacità di andare oltre la semplice gestione artistica. L’agenzia si impegna a creare un ambiente di supporto, in cui gli artisti possano non solo lavorare, ma anche crescere e maturare.
Uno degli esempi più significativi riguarda un giovane talento che, inizialmente insicuro e timoroso, ha trovato in Lorena Management il sostegno necessario per affrontare un importante festival internazionale. Il percorso condiviso non si è limitato alla preparazione tecnica, ma ha toccato anche la sfera personale, aiutandolo a costruire sicurezza e consapevolezza. Quando finalmente è salito sul palco, il successo ottenuto non è stato solo una vittoria professionale, ma la dimostrazione del potere trasformativo di un supporto autentico e mirato. Questo è l’approccio che guida ogni progetto dell’agenzia: non si tratta solo di organizzare eventi o gestire contratti, ma di dare agli artisti gli strumenti per esprimere al meglio il loro talento, senza perdere di vista la loro identità.
Un’agenzia per chi guarda al futuro
Affidarsi a Lorena Management significa scegliere un partner che crede nelle potenzialità di ogni talento e che lavora per costruire carriere solide e durature. L’agenzia offre servizi altamente personalizzati, adattandosi alle esigenze di ogni artista e mettendo a disposizione competenze specifiche per affrontare le sfide del settore. Grazie alla sua esperienza, Lorena Management non si limita a far crescere i propri assistiti, ma crea connessioni strategiche con partner e brand, offrendo opportunità uniche per affermarsi nel mercato.
Nuovi progetti e visione futura
Lorena Management non smette di evolversi e di guardare avanti. Tra gli obiettivi futuri c’è il potenziamento del servizio di personal management, per offrire un supporto ancora più mirato e personalizzato agli artisti rappresentati.
Un altro ambito di sviluppo è quello degli eventi esclusivi, che non solo mettono in luce il talento degli artisti, ma offrono esperienze uniche al pubblico, creando un legame diretto tra performer e spettatori.
Tra i progetti più ambiziosi dell’agenzia c’è anche “Campioni per la salute”, un’iniziativa che unisce sport, arte e intrattenimento con l’obiettivo di promuovere uno stile di vita sano e consapevole. L’idea alla base è che i personaggi pubblici abbiano la possibilità di influenzare positivamente la società, utilizzando il proprio talento come strumento di sensibilizzazione e ispirazione.
Dove il talento diventa realtà
Nel panorama dello spettacolo, distinguersi non è facile. Serve passione, ma anche visione, strategia e il supporto giusto. Lorena Management rappresenta tutto questo: un’agenzia che non si limita a scoprire talenti, ma li accompagna nel loro percorso, aiutandoli a trasformare le aspirazioni in successi concreti.
Con un approccio basato su personalizzazione, autenticità e innovazione, Lorena Management continua a essere un punto di riferimento per chi crede nel proprio talento e vuole trasformarlo in una carriera. Perché il futuro appartiene a chi ha il coraggio di inseguire i propri sogni.
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Radio
“Gioca Jouer? Mi rimproveravano perché amavo i Led Zeppelin. Ma piacciono anche a me, che c*zzo c’entra”: il rock e i ricordi di Claudio Cecchetto
«Facevo il dj solo per divertirmi. In radio mi offrivano da mangiare, le ragazze mi chiamavano e ci si dava appuntamento dicendo che giacca avevamo… poi io ne mettevo un’altra: se non mi piaceva me ne andavo». Così Cecchetto ripercorre la sua storia, tra follie anni ’70, successo e nostalgia.

«Mi rimproveravano perché a loro piacevano i Led Zeppelin, ma piacciono anche a me, che c*zzo c’entra!». In una sola frase, Claudio Cecchetto racchiude tutta la sua filosofia: fare musica senza barriere, con coraggio e leggerezza. Quella che lo ha portato, nel 1981, a inventare Gioca Jouer, la canzone più snobbata dai critici e più amata dai dj. Un gioco – dice oggi, a 73 anni – che ha resistito al tempo: «Mi dicevano “sono capace anch’io di fare una canzone con i verbi”, e io rispondevo “e allora perché non l’hai fatta?”».
Negli anni Settanta, prima del successo, Cecchetto viveva di radio e improvvisazione. «Facevo il dj a Milano e una sera mi si avvicina Angelo Borra di Radio Milano International. Mi chiese se volevo lavorare con loro. Gli domandai quanto si guadagnava e lui rispose: niente. Il giorno dopo ero lì». Non servivano contratti, bastava la passione. «Facevamo pubblicità al ristorante sotto la radio e in cambio mangiavamo gratis. Parlavamo dei vestiti in diretta e i negozi ce li regalavano».
E poi, ammette, c’era anche il lato romantico. «Le ragazze telefonavano in radio e si organizzavano gli incontri. Per riconoscerci ci dicevamo come eravamo vestiti, io dicevo che avevo una giacca blu ma poi ne mettevo un’altra. Se non mi piaceva me ne andavo, se mi piaceva dicevo che ero io e mi scusavo per la giacca sbagliata».
La svolta arriva con Mike Bongiorno e la televisione: Discoring, Sanremo, la consacrazione. Ma Cecchetto resta un cacciatore di talenti più che una star. È lui a scoprire Jovanotti: «Mi parlarono di un ragazzo un po’ fuori di testa. Saltava sul palco, si buttava sul pubblico. Da quel momento i TuTu, il gruppo che stavo producendo, non mi interessarono più. Dissi ai miei: andiamo a prendere questo qua. È l’artista a cui sono più legato, è anche il padrino di mio figlio Jody».
Poi arriva Fiorello. «Quando lo presi in radio, dopo tre mesi mi chiamò Celentano: “Questo ragazzo qua curalo, è una potenza”. Qualcosa mi insospettì: la sera prima non avevo visto Adriano. Era Fiorello che imitava la sua voce».
Non mancano le ombre: «Con Max Pezzali la situazione non è risolta. Non ho litigato con nessuno, ma bisognerebbe chiedere a lui da cosa è nata. Io posso solo immaginarlo».
Oggi Cecchetto si divide tra i progetti artistici e la politica locale, sempre con la stessa curiosità che aveva quando trasmetteva gratis: «Mi divertivo, andavo a letto contento e non vedevo l’ora di tornare in radio. Forse è questo il segreto: non aver mai smesso di giocare».
Cinema
Charlize Theron ignora Johnny Depp a Parigi: gelo tra le star venticinque anni dopo La moglie dell’astronauta
A distanza di venticinque anni dal film che li vide protagonisti, la scena si ripete ma al contrario: lui pronto a sorridere, lei lo evita con eleganza glaciale. Sui social si moltiplicano i video del momento e gli interrogativi sulle ragioni di un gelo tanto evidente.

Parigi, notte di gala per LVMH. Tappeti rossi, fotografi, flash e abiti da sogno. Ma il momento più commentato non è quello della sfilata o della cena di gala: è il mancato saluto tra Charlize Theron e Johnny Depp, che si sono ritrovati a pochi passi l’uno dall’altra dopo più di venticinque anni dal film La moglie dell’astronauta (1999).
Lui, elegantissimo in smoking scuro, era accanto a Brigitte Macron; lei, in abito dorato e sorriso impeccabile, è avanzata tra le autorità salutando il presidente di LVMH Bernard Arnault e la first lady francese. Tutto sembrava pronto per il consueto scambio di convenevoli tra due divi che avevano condiviso un set entrato nella memoria degli anni Novanta. E invece no: Charlize ha rivolto un breve cenno di saluto a Brigitte Macron e ha proseguito oltre, senza nemmeno incrociare lo sguardo di Depp.
Il gesto, immortalato dai presenti e rilanciato in poche ore su tutti i social, ha scatenato un’ondata di commenti. “Sembrava lo stesse aspettando”, ha scritto un utente su X, “ma lei lo ha letteralmente ignorato”. I più maliziosi parlano di vecchie ruggini legate alle difficoltà durante le riprese di La moglie dell’astronauta, quando — secondo alcune voci di set — tra i due non correva buon sangue.
Altri ipotizzano invece un gesto deliberato: Theron, oggi paladina delle cause femministe a Hollywood, non avrebbe gradito le polemiche e le controversie legate al lungo processo tra Depp e Amber Heard, chiusosi nel 2022 ma ancora oggetto di dibattito pubblico.
Nessuno dei due ha commentato l’accaduto, ma i video del “gelo di Parigi” continuano a macinare visualizzazioni. C’è chi parla di “freddezza diplomatica”, chi di “classe inavvicinabile”, chi ancora ironizza: “Charlize Theron ha fatto in due secondi quello che la giuria ha fatto in sei settimane”.
Per ora resta solo un fatto: a distanza di un quarto di secolo dal loro film insieme, Johnny e Charlize non sembrano più appartenere allo stesso universo. Anche nel mondo dorato delle star, certe orbite non si incrociano due volte.
Televisione
“Sabrina Ferilli sei una miracolata!”: concorrente di Tu si que vales perde la testa e insulta l’attrice in diretta
L’esibizione a base di urla e suoni della concorrente Laura ha scatenato le risate del pubblico e della giuria. Lei, furiosa, abbandona lo studio gridando insulti e poi torna per attaccare Ferilli: “Mi aveva già offesa in passato. E oggi la vedo ancora qui: chissà chi ha in paradiso”.

Serata movimentata quella di Tu si que vales, dove Sabrina Ferilli si è trovata al centro di un attacco furioso da parte di una concorrente. La protagonista della sfuriata si chiama Laura, e la sua performance — un curioso mix di suoni e urla — ha lasciato perplessi pubblico e giuria, suscitando risatine in studio.

Ferilli, come sempre ironica e spontanea, non ha nascosto il divertimento, ma la reazione della concorrente è stata tutt’altro che leggera. «Che cosa vi ridete? Vaff***lo!», ha urlato abbandonando la scena tra lo stupore generale.
Qualche minuto dopo, Laura è tornata in studio per chiarire — o meglio, per regolare i conti. E lo ha fatto nel modo più plateale possibile. «Io qui ci sono già venuta cinque anni fa», ha detto puntando il dito contro la Ferilli. «E lei mi aveva detto: “Ao’, e che talento c’avrebbe questa?”. Pensavo lo tagliassero, invece lo hanno mandato in onda! Per mesi la gente per strada mi fermava per ripetermi quella frase. E io mi chiedo: che talento c’ha lei? Io il suo talento non l’ho mai visto!».
Sabrina Ferilli, visibilmente sorpresa, ha cercato di mantenere la calma: «Ma io non ricordo se cinque anni fa manco stavo qui», ha risposto con tono pacato ma incredulo. Troppo tardi: la concorrente, ormai fuori controllo, ha rilanciato con un attacco ancora più velenoso.
«Questa trasmissione si chiama Tu si que vales, ma tu Sabrina non vali nulla. Sei una miracolata! Chissà chi hai in paradiso!», ha gridato prima di uscire definitivamente dallo studio.
Il pubblico è rimasto interdetto tra il divertito e l’imbarazzato, mentre i conduttori e la giuria cercavano di riportare la calma. Ferilli, a metà tra l’incredulità e la sua consueta ironia romana, ha scrollato le spalle: «Beh, almeno questa sera un momento memorabile lo abbiamo avuto».
Il video dello scontro è immediatamente rimbalzato sui social, dove gli utenti si sono schierati in massa con l’attrice: “La signora cercava visibilità, e l’ha avuta”, scrivono in molti. La “miracolata”, per una sera, è rimasta impassibile. Ma il web, come sempre, non dimentica.
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