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Speciale Festival di Sanremo 2025

FantaSanremo, i punti della prima serata: Brunori top, tra bonus, malus e scapezzolate

La prima serata del FantaSanremo riserva sorprese: Brunori Sas parte alla grande conquistando punti a valanga, ma anche diversi artisti accumulano bonus preziosi. Occhiali da sole, outfit rossi e abbracci ai co-conduttori fanno volare le squadre, mentre il total black costa caro a molti Big.

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    Il Festival è cominciato e con esso il delirio del FantaSanremo, il fantasy game più amato dagli italiani, basato sulla kermesse della canzone italiana. Il gioco consiste nel creare e gestire squadre virtuali formate dagli artisti in gara. Quest’anno, due grandi novità: i partecipanti possono scegliere 7 cantanti per squadra, di cui 2 riserve, e ogni sera è possibile cambiare il capitano.

    Vediamo i punteggi raccolti nella prima serata di Sanremo 2025, tra bonus e malus svelati solo all’ultimo momento.

    FantaSanremo, i punteggi e le regole

    I punti ufficiali del FantaSanremo escono la mattina seguente ogni serata, ma attenzione: nel pomeriggio arrivano le correzioni con l’intervento del VAR per sistemare eventuali discrepanze. Bonus e malus di ieri sera? Sorprese a volontà:

    • Occhiali da sole: +5 punti
    • Scapezzolata: +10 punti
    • Outfit o accessori rossi: +10 punti
    • Artista scalzo: +15 punti
    • Artista seduto: +5 punti
    • Abbraccia il co-conduttore: +10 punti
    • Si scaccola: -10 punti

    Il momento topico? Brunori Sas, che colleziona +20 punti per la Top Five, 10 per aver suonato uno strumento e 5 per la presenza al DopoFestival.

    Ma passiamo alle pagelle di questa prima serata e ai punti (più o meno certi) accumulati dai protagonisti sul palco dell’Ariston.

    FantaSanremo, le pagelle della prima serata

    In attesa quindi di sapere i punteggi effettivi, vediamo insieme cosa hanno fatto i Big sul palco e quanti punti potrebbero aver ottenuto.

    • Gaia: 10 punti per essere la prima artista a calcare il palco, altri 10 per l’esibizione con i ballerini.
    • Francesco Gabbani: -5 punti per il total black, +10 per il fiore sulla giacca, +10 per i numerosi inchini, +5 per la presenza al DopoFestival.
    • Rkomi: +10 per la scapezzolata, +5 per la presentazione di Gerry Scotti, +15 per la presenza dei performer, +10 per gli inchini, +20 per aver abbracciato sia Scotti che Carlo Conti.
    • Noemi: +5 punti per essere stata presentata da Gerry Scotti, ma nessun altro bonus.
    • Irama: +5 per la presentazione di Antonella Clerici, +20 per aver abbracciato entrambi i co-conduttori, +10 per il cambio look sul palco.
    • Coma_Cose: +5 punti grazie al direttore d’orchestra Enrico Melozzi, +5 per la presentazione di Scotti, +10 per l’abbraccio a Carlo Conti, +10 per la giacca rossa di lui.
    • Simone Cristicchi: +10 per la standing ovation, +5 per la presentazione di Antonella Clerici, +10 per il fiore sulla giacca, +20 per essere tra i cinque più votati della serata.
    • Marcella Bella: -5 punti per il total black, +20 per aver abbracciato tutti.
    • Achille Lauro: +20 punti per essere tra i primi cinque in classifica grazie alla camicia bianca che evita il malus del total black.
    • Giorgia: +5 per la presentazione di Scotti, +10 per la standing ovation parziale, +10 per gli inchini, +20 per essere tra i primi cinque in classifica, -5 per il total black.
    • Willie Peyote: +15 se le coriste verranno giudicate performer, +5 per la presentazione di Scotti.
    • Rose Villain: +10 punti per l’abito a sirena rosso, +5 per la presentazione di Antonella Clerici.
    • Olly: +10 punti grazie alla presentazione e all’abbraccio ad Antonella Clerici.
    • Elodie: +20 punti per aver abbracciato Carlo Conti e Gerry Scotti.
    • Shablo: +45 punti totali: +10 per gli occhiali da sole, +10 per le coriste, +5 per la presentazione di Scotti, +10 per l’abbraccio ad Antonella Clerici.
    • Massimo Ranieri: +10 punti per l’abbraccio a Carlo Conti (gli inchini fatti prima dell’esibizione non valgono ai fini del gioco).
    • Tony Effe: +15 punti: +5 per la presentazione di Scotti, +10 per i guanti color bordeaux.
    • Serena Brancale: +20 punti totali: +10 per l’outfit rosso, +10 per l’abbraccio al conduttore.
    • Brunori Sas: +5 per la presentazione di Antonella Clerici, +20 per essere nella Top Five, +10 per aver suonato uno strumento, +5 per la presenza al DopoFestival.
    • Kekko dei Modà: +5 punti per la giacca rossa, +5 per gli occhiali da sole, +5 per la presentazione di Antonella Clerici, +10 per il cambio look (poi diventato total black), +10 per gli inchini finali.
    • Clara: +25 punti totali per l’esibizione dopo la mezzanotte e gli abbracci.
    • Lucio Corsi: +5 per l’esibizione dopo la mezzanotte, +10 per gli inchini, +10 per aver suonato il pianoforte, +10 per l’abbraccio a Gerry Scotti, +10 per l’abbraccio a Carlo Conti, +20 per essere tra i cinque più votati della serata.
    • Fedez: +20 punti totali per l’esibizione dopo mezzanotte, la presentazione di Antonella Clerici e l’abbraccio a Carlo Conti, -5 punti per il look total black.
    • Bresh: -5 punti per il look total black, +5 per la presentazione di Scotti, +10 per il doppio inchino, +5 per l’esibizione post-mezzanotte, +5 per la presenza al DopoFestival.
    • Sarah Toscano: +5 per l’esibizione dopo la mezzanotte, +10 per il doppio inchino, +10 per l’abbraccio a Gerry Scotti.
    • Joan Thiele: +25 punti totali per abbracci, esibizione con chitarra ed esibizione prima di mezzanotte.
    • Rocco Hunt: -5 per il quarto malus della serata a causa dell’outfit, +5 per la presentazione di Antonella Clerici, +10 per l’abbraccio a Carlo Conti.
    • Francesca Michielin: +10 per l’abbraccio, -20 per un problema tecnico, +5 per l’esibizione dopo mezzanotte.
    • The Kolors: +10 punti per l’esibizione dopo mezzanotte (se viene considerato l’orario d’inizio, potrebbero arrivare a +15), -10 per il total black, +10 per la scapezzolata del batterista.

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      Speciale Festival di Sanremo 2025

      Quando Sanremo si trasforma in una sitcom, con Bresh nel ruolo principale!

      Duetto con Cristiano De Andrè da rifare tre volte, backstage infuocato, bodypack volanti e amici in after party a petto nudo: il Festival di Bresh è stato più un reality che una gara canora.

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        Se Sanremo fosse una serie TV, quella di Bresh sarebbe stata la puntata più movimentata. Ospite del podcast Supernova di Alessandro Cattelan, il rapper genovese ha raccontato la sua indimenticabile (per vari motivi) esibizione alla serata cover del Festival 2025. Il duetto con Cristiano De André sulle note di Creuza de mä? Ripetuto ben tre volte. Prima per un microfono spento. Poi per un bodypack caduto. Infine, probabilmente, per un esaurimento collettivo dietro le quinte.

        “Conti voleva andare spedito, ma non poteva”

        Dopo il secondo fallimento tecnico, Bresh racconta: “C’è stato un tafferuglio serio alla genovese, abbastanza sanguigno”. Dietro le quinte, tra un cavo e una bestemmia, pare che i toni si siano alzati. Il commento sul conduttore Carlo Conti è tutto un programma: “Voleva andare spedito, ma non poteva. I suoi capelli sono diventati bianchi in un attimo”. Capelli che, per dovere di cronaca, erano già piuttosto bianchi da anni.

        L’importante è il gruppo, anche se viene in after, senza maglia

        A rendere la settimana sanremese ancora più surreale ci hanno pensato gli amici di Bresh, portati a Sanremo come una vera squadra di calcio. “Quindici persone, solo numeri 10”, ha detto. La sua fidanzata Elisa Maino? Presente. L’appartamento affittato per il clan? Pagato da lui. E la dirigenza Sony a colazione? Costretta ad assistere all’arrivo di amici in modalità “post-rave a torso nudo”. Se questo non è spirito ligure, non sappiamo cosa lo sia.

        Nessun interesse per l’hype, solo vacanza e caos

        Bresh ha tenuto a precisare che i suoi amici “non gliene fregava un ca**o di niente dell’hype”. Nessuna voglia di apparire, solo relax. E magari un po’ di caos organizzato. Per lui, la vera vittoria è stata portarsi dietro un pezzo di casa, tra focaccia e after party, microfoni difettosi e discussioni tra fonici e autori.

        Ariston, ovvero… il bello dell’imprevisto

        Alla fine, la terza esibizione è andata. Bresh e De André hanno salvato la performance e fatto pace con l’audio. Ma a rimanere nella storia non sarà l’intonazione, bensì il dietro le quinte. Dove Conti perdeva la pazienza – forse anche un paio di diottrie – e Bresh faceva del Festival la sua personale vacanza collettiva. A Sanremo si viene per la musica, sì, ma anche per ricordare che l’imprevisto è il vero spettacolo.

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          Speciale Festival di Sanremo 2025

          Sanremo dice addio al Festival? La Rai punta su Torino per la rivoluzione della musica italiana

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            Per decenni, dire “Sanremo” ha significato dire “Festival della Canzone Italiana”. Ma questa associazione potrebbe presto diventare un ricordo. La decisione del Comune di Sanremo di indire una gara per l’organizzazione del Festival ha fatto infuriare la Rai, che ora lavora a un piano alternativo: portare la kermesse in un’altra città, trasformandola in un evento musicale senza più radici liguri.

            Secondo quanto riportato dall’Adnkronos, la Rai starebbe valutando Torino come nuova sede della manifestazione. Il capoluogo piemontese, già apprezzato per l’organizzazione dell’Eurovision Song Contest nel 2022, sarebbe la location perfetta per garantire continuità all’evento. Il cambio di città porterebbe con sé anche un cambio di nome: non più “Festival di Sanremo”, bensì “Festival della Musica Italiana”.

            La decisione è tutt’altro che definitiva, ma la tensione tra la Rai e il Comune di Sanremo è ormai evidente. Il servizio pubblico attende di conoscere i dettagli della delibera con cui la città ligure ha istituito il bando di gara, ma nel frattempo sta lavorando per garantirsi un’alternativa sicura, senza più il rischio di restare senza casa.


            Sanremo vuole più soldi, la Rai si guarda intorno

            Alla base dello scontro c’è una questione economica: il Comune di Sanremo ha alzato la base d’asta per la concessione della manifestazione a 6,5 milioni di euro l’anno, rispetto ai 5 milioni dell’attuale accordo. Oltre a questo, la nuova convenzione impone alla Rai l’obbligo di realizzare altri quattro programmi televisivi in città, ampliando l’impegno economico dell’azienda.

            Queste condizioni non sono piaciute ai vertici di Viale Mazzini, che hanno deciso di studiare un’alternativa. L’ipotesi di spostare l’evento a Torino non è campata in aria: la città piemontese dispone di strutture moderne e di un’esperienza recente nell’ospitare eventi musicali di caratura internazionale.

            Ma la questione è anche politica e legale. Il Comune di Sanremo ha preso questa decisione dopo che il TAR della Liguria ha dichiarato illegittimo l’affidamento diretto del Festival alla Rai, rendendo necessaria una gara pubblica. Il prossimo 22 maggio si discuterà il ricorso al Consiglio di Stato, ma la Rai non può permettersi di aspettare passivamente il verdetto.


            Cosa succederà ora?

            L’idea che il Festival possa abbandonare Sanremo dopo oltre 70 anni lascia increduli molti appassionati di musica e televisione. La Rai, dal canto suo, non può rinunciare a un evento che genera un giro d’affari enorme, con oltre 65 milioni di euro di raccolta pubblicitaria solo nell’ultima edizione.

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              Marco Masini e Fedez, la verità su Sanremo: «Con Bella stronza eravamo soli contro tutti»

              Marco Masini torna a parlare del suo Sanremo e del duetto con Fedez, tra critiche, censure e rinascita artistica. «Bella stronza? Abbiamo portato a casa un risultato incredibile». Nel podcast del rapper, il cantautore ripercorre la sua carriera tra accuse di sessismo, istigazione alla violenza e il periodo in cui era stato messo da parte dall’industria musicale. «Ma tutto passa, come le polemiche sui social».

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                La partecipazione di Marco Masini a Sanremo 2025 al fianco di Fedez ha acceso un dibattito acceso ancora prima che i due salissero sul palco dell’Ariston. La scelta della cover da eseguire nella serata dei duetti, Bella stronza, ha scatenato polemiche per il suo testo diretto, accusato negli anni di essere sessista e misogino. A questo si è aggiunto il gossip, con i più maliziosi che hanno collegato la scelta della canzone alla situazione sentimentale del rapper, reduce dalla rottura con Chiara Ferragni.

                Ora, a distanza di settimane, Masini ha ripercorso quell’esperienza nel podcast Muschio Selvaggio, condotto da Fedez e Mr Marra, parlando non solo del Festival, ma anche della sua carriera, delle accuse che lo hanno segnato e del suo lungo periodo di allontanamento dall’industria musicale.

                «Con Bella stronza eravamo soli contro tutti»

                Durante l’intervista, Masini ha difeso il brano portato a Sanremo, sottolineando il successo ottenuto: «Eravamo soli contro tutti e abbiamo portato a casa un bellissimo risultato. Ma poi l’abbiamo portato a casa dopo, perché è l’unica cover che oggi è in classifica». Un’affermazione che sottolinea come, al di là delle critiche, la canzone abbia conquistato il pubblico, raggiungendo i vertici dello streaming e delle radio.

                Il cantautore ha poi ripercorso i suoi esordi, ricordando il Festival del 1990, quando vinse tra le Nuove Proposte con Disperato. «È stato pazzesco, perché in un attimo mi sono ritrovato da musicista e autore per altri artisti a essere sul palco di Sanremo davanti a dieci milioni di persone».

                Ma quel successo segnò anche l’inizio di un periodo complicato, fatto di censure e accuse pesanti. Disperato, infatti, venne attaccata per i suoi riferimenti considerati espliciti e Masini fu accusato addirittura di istigazione alla droga e alla violenza.

                Le censure e il periodo nell’ombra

                Se gli anni ‘90 furono segnati da una serie di hit di successo, la situazione cambiò dopo la vittoria sanremese del 2004 con L’uomo volante. Da lì in poi, Masini si trovò sempre più isolato nel panorama musicale, fino a scomparire quasi del tutto dalle scene. «Per un periodo nessuno mi chiamava più, ero stato messo ai margini. Ma nella mia mente c’era la convinzione che comunque queste cose passano, come passa una notizia sui social: oggi ti travolgono, domani c’è già qualcos’altro».

                Nel tempo, l’artista ha imparato a vedere le cose con più distacco e a rimettersi in gioco. A Fanpage aveva spiegato: «Bisogna evitare il vittimismo. È sbagliato attribuire tutte le colpe agli altri. Il nemico più grande da fermare sei tu stesso. Devi lavorare su di te, senza farti prendere dal panico».

                Oggi Marco Masini è tornato protagonista, con una carriera che continua a rinnovarsi e una nuova generazione di fan che lo riscopre. Sanremo, nonostante le polemiche, è stato un punto di svolta e il duetto con Fedez ha dimostrato che il suo repertorio è ancora attuale. Critiche o meno, la musica ha vinto.

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