Connect with us

Televisione

Addio Marge, ma con ironia: i Simpson “uccidono” la mamma più iconica della TV

Dopo 36 stagioni di successo planetario, i creatori dei Simpson hanno deciso di farci un bello scherzetto, dal gusto molto amaro: la conclusione dell’ultima stagione ha mandato in tilt i fan, svelando la presunta morte di Marge. L’episodio finale, dal titolo parodico Estranger Things, ha giocato con il tempo, proiettandoci in un futuro dove Lisa è diventata una donna di successo e Bart… gestisce una casa di riposo fuorilegge

Avatar photo

Pubblicato

il

    Il pubblico si aspettava risate, ma ha ricevuto un testamento emotivo. Letteralmente. Durante l’episodio, una Lisa adulta scopre una lettera di Marge da aprire “solo dopo la mia morte”. Nella missiva, Marge esprime il desiderio che i suoi figli rimangano uniti e che si prendano cura di Homer, il marito non proprio facile da gestire (anche da morto, figuriamoci da vivo). Il momento clou? Marge che sorride dal cielo su una nuvola, accanto a… Ringo Starr. Sì, proprio lui, dei Beatles. Perché nei Simpson, anche l’aldilà prevede le guest star. Quindi anche il nasuto batterista ex Beatles – vivo e vegeto – deve fare gli opportuni scongiuri?!?

    Ma Marge è davvero morta?

    La domanda rimbalza da un fan forum all’altro. La serie non mostra la sua morte in modo esplicito. Anzi, la presenza di Marge nel finale è più simbolica che reale. È un addio? Un sogno? Un’allucinazione da ciambella? Nessuno lo sa con certezza, ma una cosa è chiara: Marge se n’è andata prima di Homer, e questo basta per far saltare i nervi ai fan più fedeli.

    La mamma (quasi) immortale dei Simpson

    Creata da Matt Groening e ispirata a sua madre Margaret, Marge Simpson è stata per decenni la colonna morale della famiglia più disfunzionale della TV. Con quella sua voce nasale (grazie alla doppiatrice Julie Kavner) e l’inconfondibile chioma blu, ha tenuto insieme una casa che sarebbe esplosa mille volte senza il suo buonsenso. La sua scomparsa, anche solo ipotetica, segna una svolta storica.

    I social in rivolta (e un po’ in lutto)

    Su X (ex Twitter), TikTok e Reddit, le reazioni sono esplose: tra meme, lacrime e teorie complottiste (“Marge tornerà come clone, vedrete”), i fan non l’hanno presa bene. D’altronde, chi è cresciuto con Marge che cucina waffle mentre Homer distrugge il divano, non può accettare che la mamma perfetta possa davvero morire.

      SEGUICI SU INSTAGRAM
      INSTAGRAM.COM/LACITYMAG

      Televisione

      Redenzione in vista per Diletta Leotta, la vedremo in Don Matteo 14: Amen!

      La popolare conduttrice, apprezzata per la sua spigliatezza ma anche – diciamolo – per la sua avvenenza – entra nella storica fiction Rai per una puntata speciale. Tra podcast, calcio, baby Aria e… una tonaca di troppo, Diletta è ovunque. Anche a Spoleto.

      Avatar photo

      Pubblicato

      il

      Autore

        La notizia è ufficiale: Diletta Leotta reciterà in Don Matteo 14, accanto a Raoul Bova. Sì, proprio quella Diletta: volto (e corpo) della TV sportiva italiana, conduttrice, influencer da milioni di follower e, da oggi, anche attrice nella fiction che da vent’anni sforna preti, misteri e guest star inaspettate. Dopo aver indossato la giacca da bordo campo e le cuffie da podcast, è tempo di indossare… il copione.

        Un’apparizione (per ora) ma che fa rumore

        Secondo quanto rivelato da Santo Pirrotta su Vanity Fair, la partecipazione sarà limitata a un episodio della nuova stagione, ma basta per mandare in tilt fan e telespettatori affezionati al prete-detective. Quale ruolo interpreterà Diletta? Per ora non si sa, tutto è ancora top secret. Ma tra chi scommette sulla “bella forestiera” e chi ipotizza una giornalista in incognito, una cosa è certa: la Leotta porterà a Spoleto una ventata di biondo platino e share assicurato.

        Don Matteo: da Terence Hill a Belen, ora tocca a Diletta

        Che la fiction di Rai1 ami le belle donne con un pizzico di glamour è cosa nota. Dopo Belen Rodriguez (che fece un’apparizione lampo anni fa), ora è il turno di Diletta. Non è proprio una debuttante: ha già calcato i set cinematografici in 7 ore per farti innamorare e Chi ha incastrato Babbo Natale?, dove se l’è cavata egregiamente. La fiction di casa Rai, però, è un’altra cosa: qui si risolve un caso a settimana e non si sbaglia mai il look nemmeno sotto la pioggia.

        Diletta multitasking: tra calcio, radio e… pannolini

        Se pensate che recitare sia l’unico impegno della Leotta, vi sbagliate. È conduttrice su Dazn, voce di Radio 105, host del podcast Mamma Dilettante e soprattutto mamma della piccola Aria, nata dal matrimonio con il calciatore tedesco Loris Karius. E niente tate stellari: ad aiutarla, c’è la madre. Sì, la nonna, vera manager delle emergenze.

        Da San Siro a Spoleto, il passo è breve

        Perché fermarsi alla panchina quando puoi finire direttamente in parrocchia? Con un curriculum così, Diletta è pronta a tutto, anche a tenere testa a Raoul Bova in tonaca nera. Se la puntata andrà bene (e i social esploderanno, com’è certo), chissà: potremmo ritrovarla a indagare misteri nella canonica con stile, selfie e forse un’intervista da inserire nel suo prossimo podcast.

          Continua a leggere

          Televisione

          Michele Placido su Papa Francesco: “Il suo sostegno morale per la mia fiction su Livatino è stato prezioso”

          Durante l’Italian Global Series Festival, Michele Placido ha raccontato il suo incontro privato con Papa Francesco in occasione della preparazione della serie su Rosario Livatino. Un confronto intenso, che ha offerto alla produzione un appoggio etico fondamentale. In un mondo sempre più disorientato, l’assenza del Pontefice dal dibattito pubblico si fa sentire più che mai.

          Avatar photo

          Pubblicato

          il

          Autore

            Durante l’evento Masters on Storytelling a Riccione, l’attore e regista Michele Placido ha rivelato un momento speciale:

            “Due o tre anni fa mi chiamò Papa Bergoglio. Pensava fosse importante conoscere chi avrebbe diretto la serie su Livatino. Doveva durare mezz’ora, ma parlammo per più di un’ora. Mi ha dato un forte sostegno morale ed etico”.

            Parole che raccontano non solo la grandezza spirituale di Papa Francesco, ma anche il valore che attribuisce alla cultura, al cinema e alla memoria della giustizia.

            Una serie tra crime e fede

            La miniserie Il giudice e i suoi assassini, prodotta da Goldenart con Rai Fiction, sarà composta da quattro puntate da 50 minuti. Sul set da settembre, il progetto mira a raccontare una figura chiave nella lotta alla mafia: Rosario Livatino, il “giudice ragazzino” ucciso nel 1990 e beatificato nel 2021. Placido promette un taglio diverso dal film del 1994: “Sarà un crime, ma anche un racconto di fede. Livatino scoprì meccanismi incredibili nella criminalità organizzata. È un esempio di coraggio e spiritualità”.

            Un’eredità spirituale che oggi manca

            Nel contesto di una società affaticata, la presenza e le parole di Papa Francesco rappresentano un faro per molti. L’incontro con Placido è il simbolo di un ponte tra Chiesa, cultura e giustizia. Oggi, mentre Bergoglio è meno presente sulla scena mediatica a causa delle sue condizioni di salute, la sua voce si sente mancare, soprattutto in momenti in cui servirebbero guida e discernimento morale.

            Dal successo de La Piovra al ritorno dietro la macchina da presa

            Placido ha ricordato anche la sua storica interpretazione del commissario Cattani ne La Piovra: “Dopo la quarta stagione non ne potevo più. Quando è morto Cattani, perfino la Pravda scrisse che lo avrebbero protetto”. Ora il regista guarda avanti, pronto a dirigere ma non più a recitare, salvo forse un ritorno in teatro.

            Un incontro che ha lasciato un segno indelebile

            Tra cinema, memoria e spiritualità, la serie su Livatino si preannuncia come un progetto di forte impatto civile. E in questo cammino, l’incontro con Papa Francesco ha lasciato un segno profondo. Oggi, in un’epoca di incertezze, la sua assenza dal discorso pubblico pesa come una silenziosa nostalgia.

              Continua a leggere

              Televisione

              Temptation Island dice addio alla Sardegna: benvenuta Calabria, anche i tradimenti hanno bisogno di aria nuova

              Il conduttore Filippo Bisciglia anticipa un’edizione esplosiva di Temptation Island 2025, svelando un misterioso evento “mai accaduto prima” tra le nuove coppie in gara. Cambio di location, nuovi scenari calabresi e i soliti drammi sentimentali conditi da pianti, gelosie, tentazioni e falò infuocati. Il conto alla rovescia per il 3 luglio è ufficialmente partito.

              Avatar photo

              Pubblicato

              il

              Autore

                Undici anni di Temptation Island in Sardegna, e poi… la svolta. Nel 2025, le coppie in crisi (o in cerca di crisi) fanno le valigie e sbarcano in Calabria. Perché sì, anche la location ha bisogno di una relazione tossica da interrompere. Il nuovo resort promette paesaggi mozzafiato, tramonti suggestivi e angoli perfetti dove piangere in slow motion mentre si rivede il proprio fidanzato abbracciare una tentatrice in micro-bikini.

                Una ventata di novità

                Filippo Bisciglia, visibilmente emozionato (ma sempre abbronzato con precisione chirurgica), ha confessato a TV Sorrisi e Canzoni di essere stato inizialmente spiazzato dal cambiamento: “Ero affezionato alla Sardegna, ma anche qui l’atmosfera è perfetta. E poi… è successo qualcosa che non era mai accaduto in nessuna edizione.”

                Il misterioso “mai successo prima”: tra abbandoni lampo e amore fulminato?

                Quando Bisciglia parla, gli appassionati del programma si mobilitano peggio di una chat di mamme su WhatsApp. “Mai successo prima” vuol dire tutto e niente: sarà un tradimento record entro le prime 12 ore? Un fidanzato che si è innamorato del cameraman? O magari una tentatrice che ha rifiutato la diretta Instagram post-falò?

                Le ipotesi dei complottisti fioccano già:

                Teoria 1: una coppia ha mollato tutto già il primo giorno. Lui ha visto lei ridere troppo con un single e ha capito che no, il sarcasmo non era “solo un modo per essere amichevole”.

                Teoria 2: una tentatrice ha fatto il ghosting in pieno reality. Scomparsa. Neanche la produzione riesce più a trovarla.

                Teoria 3: qualcuno ha chiesto di sposarsi al falò finale. Così, per scompaginare l’universo.

                La saga delle emozioni, soprattutto di rabbia

                Ogni estate, Temptation Island regala al pubblico momenti di altissimo livello televisivo: ci si consola, si urla, si lanciano sandali nella sabbia, si invoca il “video nel pinnettu” come fosse un diritto costituzionale. E ora, con la promessa di un “evento senza precedenti”, le aspettative sono alle stelle. Filippo Bisciglia, sempre più guida spirituale che conduttore, si prepara a raccontare l’ennesimo viaggio nei sentimenti — tra chi vuole “capire se davvero ama” e chi in realtà aspetta solo l’ingresso del tentatore col six-pack in vista.

                Pronti a soffrire per amore altrui? Da giovedì 3 luglio

                L’appuntamento è fissato: giovedì 3 luglio in prima serata su Canale 5, con tutte le coppie, i falò, i drammi e le frasi memorabili come “Io sono venuta qua per me stessa” o “Non sei più la persona che conoscevo”. Sarà l’estate del grande cambiamento… o solo l’ennesimo selfie con lo sfondo romantico e l’anima a pezzi.

                  Continua a leggere
                  Advertisement

                  Ultime notizie

                  Lacitymag.it - Tutti i colori della cronaca | DIEMMECOM® Società Editoriale Srl P. IVA 01737800795 R.O.C. 4049 – Reg. Trib MI n.61 del 17.04.2024 | Direttore responsabile: Luca Arnaù