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Televisione

Adinolfi senza filtri all’Isola dei Famosi: “L’astinenza più pesante? Dal sesso” – E scoppia il putiferio

Mentre gli altri naufraghi fanno i vaghi o parlano di piccoli lussi, Mario Adinolfi si lascia andare: “Soffro l’astinenza dal sesso”. E la Plevani lo rincara: “Io sono tre anni che non trombo”. Un piccolo terremoto hot scuote il reality di Canale 5

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Adinolfi senza filtri all’Isola dei Famosi: “L’astinenza più pesante? Dal sesso” – E scoppia il putiferio

    Sull’Isola dei Famosi, tra cocchi e prove di resistenza, arriva un momento di confessioni che fa tremare i tronchi di palma. A scatenarlo è Mario Adinolfi, ex deputato e naufrago che, senza troppi giri di parole, ha messo sul tavolo la questione più spinosa (e bollente): “L’astinenza più pesante? Dal sesso”.

    E così, mentre i compagni d’avventura cercavano di cavarsela con battute sui gatti o sulle sigarette, lui ha puntato dritto al cuore dell’argomento tabù: “Il vero problema qui è l’astinenza dall’intimità con la mia Silvia (Pradolesi, ndr). Non ci sono gatti o sigarette che tengano, è la mancanza più difficile”.

    Se la regia sperava in risposte più caste, ha dovuto subito cambiare regia. Anche Cristina Plevani, ex gieffina e sempre schietta, ha confessato candidamente: “Io sono tre anni che non trombo. Se qualcuno spera in qualcosa, beh… non mi sembra questa l’edizione giusta”.

    Insomma, l’Isola come una grande terapia di gruppo a cielo aperto, con tanto di risate in studio e commenti social che si sprecano. Adinolfi, con la solita parlantina da oratore di talk show, ha così aperto un vaso di Pandora che rischia di riscrivere la narrativa dell’Isola: altro che cocco e fame, qui la vera sfida è l’astinenza dal sesso.

    Simona Ventura e Veronica Gentili, che ormai navigano a vista tra confessioni e gossip, hanno cercato di mantenere un minimo di contegno. Ma la palla era già lanciata e in studio si respirava un’aria di curiosità e un po’ di imbarazzo.

    A dare la spinta finale è stato il “misterioso” abbraccio tra Dino Giarrusso e Alessia, un momento di dolcezza che ha alimentato nuove indiscrezioni: amicizia speciale o qualcosa di più? Dino si è affrettato a smentire: “Siamo amici, sono sposato con la donna più meravigliosa del mondo. Basta, non scherziamo”.

    E così, mentre i naufraghi si accampano con i piedi nella sabbia, le parole di Adinolfi suonano come un campanello d’allarme: la fame si può gestire, la voglia di sesso un po’ meno. Anche questo, in fondo, è reality. E a giudicare dal picco di share, la tv non si stanca mai di ascoltare queste confessioni.

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      Televisione

      La caccia al fantasma: su Rai1 la serie-evento sulla cattura di Messina Denaro

      Inseguimenti alla Mad Max, pizzini dimenticati e pareti da sfondare: “L’invisibile”, firmata Michele Soavi, racconta la fine della latitanza del boss più sfuggente di sempre

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        Matteo Messina Denaro non era solo un latitante. Era un’idea, un’ombra, un’assenza che faceva rumore. Oggi quella storia diventa una fiction Rai, ma senza fiction: “L’invisibile” è un racconto civile mascherato da thriller, un’operazione chirurgica sul mito del male. Regia di Michele Soavi, produzione di Pietro Valsecchi. Due puntate. Nessun margine d’errore.

        La scena chiave? Un furgone lanciato nella polvere, l’elicottero dei carabinieri in quota, Messina Denaro che sfugge. «Mi ricorda Duel di Spielberg», dice Soavi. «Non è realismo, è una terra che porta le cicatrici». Il boss, interpretato da Ninni Bruschetta, è un’ombra in penombra. Si muove appena, si sfuma. Come nella realtà. Perché nessuno lo vedeva, ma tutti lo cercavano.

        Il cuore della serie è l’operazione che ha portato all’arresto, il 16 gennaio 2023: trenta anni dopo Riina, a pochi metri dalla Direzione Antimafia, Messina Denaro viene preso in una clinica sotto falso nome. A guidare la squadra, il colonnello Arcidiacono – Lino Guanciale – che racconta l’adrenalina contenuta delle intercettazioni radio: «Basta una parola fuori posto e salta tutto». Paolo Briguglia è il procuratore Paolo Guido. Levante interpreta la moglie del colonnello.

        I Ros sono protagonisti silenziosi. Li conosciamo per nomi in codice: Leo Gassmann maneggia antenne, Noemi Brando pilota elicotteri, Giacomo Stallone controlla droni, Massimo De Lorenzo ragiona a freddo. Ma la partita si gioca anche tra le mura dei covi: pizzini lasciati sbadatamente, pareti con doppifondi, tre milioni nascosti a casa della sorella Rosalia, interpretata da Simona Malato. E poi Maria Mesi (Roberta Procida), Andrea Bonafede, il prestanome. I dettagli sono tutti veri. O quasi.

        «Ho riscritto tutto, non mi convinceva nulla», racconta Valsecchi. «Ho chiamato Soavi, e l’intesa è stata immediata. Questo non è solo un film, è un gesto di responsabilità». Perché sì, il male si racconta anche così: scavando tra i pizzini, cercando la luce sotto la polvere. E il bene? Non fa rumore. Ma arriva. Sempre.

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          Televisione

          Pier Silvio lancia Silvia Toffanin in prima serata: più che amore, un casting casalingo

          Altro che volti nuovi: per rilanciare Canale 5, Berlusconi junior pesca nel salotto di casa. Toffanin sarà protagonista con due show in prime time, tra Fascino e Verissimo serale. Un’operazione firmata De Filippi, che cancella il profilo basso della conduttrice e la trasforma nella regina soft della nuova tv commerciale. Più Gruber che D’Urso, ma con le chiavi di casa.

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            Pier Silvio Berlusconi ha fatto la sua scelta. Per il rilancio di Canale 5, niente nomi nuovi, nessuna scommessa ardita, nessuna sorpresa. Il volto di punta sarà quello che conosce meglio: Silvia Toffanin, compagna di vita e regina incontrastata del salotto piagnone del weekend. Se la tv commerciale è l’arte del riciclo, a Cologno Monzese hanno deciso di riciclare in casa.

            Dopo anni a raccontare le lacrime dei vip del pomeriggio, Toffanin sarà promossa in prima serata. Non con uno, ma con ben due programmi: il ritorno di This is me prodotto da Fascino, e una versione serale di Verissimo, tre o quattro puntate primaverili con interviste “importanti”. Niente politica – si affrettano a dire – ma qualche leader ci scapperà. Magari anche Giorgia Meloni, che ha già fatto tappa da Silvia, senza troppi contraddittori.

            Dietro l’operazione, dicono, ci sarebbe Maria De Filippi. Ma viene da chiedersi: è davvero Silvia a voler diventare la nuova signora del Biscione, o è Pier Silvio che ha deciso di incoronarla, una volta per tutte? Dopotutto, lo storytelling della compagna schiva, poco incline alla notorietà, è già stato silenziosamente accantonato. Ora il progetto è chiaro: trasformarla in una diva dal profilo rassicurante, magari con un pizzico di autorevolezza à la Gruber e quel tocco morbido che tanto piace agli inserzionisti.

            Con le altre conduttrici in pausa (Blasi, Leotta, Hunziker, Panicucci, D’Urso), la strada è libera. Ma anche un po’ deserta. E se il pubblico non dovesse affezionarsi alla “nuova Silvia”, pazienza: a Pier Silvio basta sapere che il volto di Canale 5 non lo tradirà mai. Perché dorme accanto a lui.

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              Televisione

              Stefano De Martino si è montato la testa? No, sta solo puntando al Festival di Sanremo

              Addio a Rai 2 e al programma che gli ha portato successo e popolarità: Stefano De Martino guarda avanti. Rai 1 lo corteggia per eventi speciali, prime serate e forse anche il Capodanno. Ma il vero traguardo è uno solo: la direzione artistica e conduzione del Festival di Sanremo tra due anni. Una strategia alla Amadeus che scatena reazioni contrastanti.

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                Stefano De Martino ha deciso di cambiare pelle. E rete. Secondo indiscrezioni sempre più insistenti, dalla stagione televisiva 2025/2026 l’ex ballerino diventato showman non sarà più alla guida di Stasera tutto è possibile, lo show di Rai 2 che negli ultimi anni gli ha cucito addosso la reputazione di conduttore versatile, ironico, affidabile.

                Un addio che fa rumore, ma che non nasce dal caso. La scelta sembrerebbe perfettamente calcolata: De Martino vuole ormai essere (solo) un volto di Rai 1. La stessa strada già battuta da Amadeus, che proprio da Stasera tutto è possibile spiccò il volo verso l’Ariston, dopo aver lasciato la “Cenerentola” delle reti Rai per diventare il re indiscusso della rete ammiraglia.

                Per De Martino si prepara ora un percorso simile. Confermato alla guida de I soliti ignoti (la trasmissione dei pacchi), potrebbe presto essere protagonista di nuove prime serate speciali, e – si sussurra – anche del tradizionale programma di Capodanno di Rai 1. Ma il vero obiettivo è scritto a chiare lettere: Sanremo 2027. Una sfida enorme, ambiziosa, per la quale pare si stia già preparando.

                C’è chi approva e chi storce il naso. Abbandonare un programma di successo consolidato come Stasera tutto è possibile potrebbe sembrare un azzardo. Ma per De Martino – che ormai è molto più di una promessa – è anche l’unico modo per compiere quel salto definitivo che lo consacrerebbe come volto unico e trasversale della tv di Stato.

                Il suo profilo in effetti ha tutte le carte in regola: giovane ma già rodato, simpatico, capace di cantare, ballare, improvvisare. E soprattutto, dicono i bene informati, instancabile. Dietro i sorrisi e la spigliatezza, c’è uno che studia, che si prepara, che non lascia nulla al caso. Un professionista che ha imparato dai grandi e che oggi viene considerato, nei corridoi della Rai, una vera scommessa vinta.

                Naturalmente, i paragoni con Amadeus si sprecano. Ma De Martino non è (solo) un erede. Ha uno stile personale, una leggerezza moderna che piace ai giovani ma non disturba i più adulti. Il rischio, come sempre in questi casi, è che il salto sia più lungo della gamba. E che lasciare Rai 2 significhi perdere quel contatto diretto e affettuoso con un pubblico fidelizzato.

                Ma De Martino sembra sapere bene dove vuole arrivare. E, soprattutto, come arrivarci. Il Festival lo aspetta. Forse non nel 2026, ma l’anno dopo, quando le luci dell’Ariston potrebbero accendersi proprio su di lui. Più che montarsi la testa, sembra abbia messo la testa a posto. E l’ha puntata in alto.

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