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Televisione

Barbara d’Urso torna in tv: ballerina per una notte a “Ballando con le Stelle”

In attesa di scoprire se riuscirà a ritagliarsi un nuovo spazio in televisione, i suoi fan possono prepararsi a sostenerla in questa nuova avventura a “Ballando con le Stelle”, un ritorno che, anche se solo per una notte, promette di lasciare il segno.

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    Barbara d’Urso torna sotto i riflettori televisivi, ma questa volta non come conduttrice. Dopo l’addio a Mediaset e un’estate di riflessioni e attese, l’iconica presentatrice sarà protagonista di un’apparizione speciale a “Ballando con le Stelle”, il celebre show condotto da Milly Carlucci su Rai1.

    Un ritorno inaspettato ma non sorprendente

    Dopo mesi di voci e speculazioni sul suo futuro professionale, Barbara d’Urso ha finalmente svelato il suo prossimo passo. Ad annunciarlo è stato il giornalista Giuseppe Candela, che in un tweet ha confermato la partecipazione della d’Urso come “Ballerina per una notte” nel talent di Rai1. L’ex regina di Canale 5 sarà dunque ospite della seconda puntata, con una performance che si preannuncia già imperdibile.

    Questo ritorno alla Rai è particolarmente significativo per Barbara, che fino a poco tempo fa non aveva escluso la possibilità di tornare alla guida di un programma tutto suo. Tuttavia, le porte delle reti generaliste sembrano essere rimaste chiuse per il momento, costringendola a ripiegare su un’apparizione da guest star.

    Dalla conduzione al ballo: un passaggio che fa parlare

    Barbara d’Urso, che non ha mai nascosto il desiderio di riprendersi la scena televisiva con un programma di punta, si ritrova quindi in una situazione inusuale: non protagonista, ma ospite. Eppure, la sua partecipazione a “Ballando con le Stelle” non è certo da sottovalutare. Non solo perché segna il suo secondo ritorno in Rai dopo l’intervista rilasciata a Mara Venier nella scorsa stagione, ma anche perché si inserisce in un contesto diverso dal suo solito, quello del ballo.

    La d’Urso, infatti, è nota per il suo spirito d’iniziativa e per il suo stile frizzante, che potrebbe portare una ventata di energia e un tocco di glamour allo show di Milly Carlucci. Se avesse accettato di partecipare come concorrente in gara, forse avrebbe potuto stupire ancora di più, ma la scelta di essere “Ballerina per una notte” le permette comunque di dimostrare il suo talento e la sua versatilità.

    Un’estate di attese e nuove opportunità

    L’estate appena trascorsa è stata per Barbara un periodo di attesa e di riflessione. Dopo l’addio turbolento a Mediaset e la chiusura dei suoi programmi storici, si sono rincorsi i rumor su un possibile ritorno in tv. Rai, La7, Sky e persino Discovery: tutti nomi circolati, ma nessuno che abbia portato a un progetto concreto. Ora, con questa ospitata a “Ballando con le Stelle”, la d’Urso si ritrova a ripartire da un ruolo diverso, ma non per questo meno rilevante.

    Milly Carlucci e l’abbraccio della Rai

    Dietro questa partecipazione c’è sicuramente la mano esperta di Milly Carlucci, che è riuscita a convincere Barbara a mettersi in gioco. Le due sono state avvistate insieme a pranzo nelle scorse settimane, un incontro che aveva fatto molto discutere e che ora trova una spiegazione chiara. Nonostante le speranze di vederla come concorrente ufficiale siano state deluse, il pubblico potrà comunque godere di un’esibizione che promette scintille.

    Cosa ci aspetta dalla performance di Barbara?

    Di certo, la curiosità intorno a questa performance è alle stelle. Barbara d’Urso è una donna di spettacolo e sa come catalizzare l’attenzione. Conosciuta per il suo carisma e la sua grinta, sarà interessante vederla cimentarsi in un contesto nuovo, mostrando un lato forse meno conosciuto al grande pubblico. Una cosa è certa: Barbara è pronta a far parlare di sé, ancora una volta, da protagonista.

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      Televisione

      Can Yaman presenta il suo Sandokan: «Un viaggio emotivo, mi ha reso un attore migliore»

      Can Yaman ha infiammato il red carpet dell’Italian Global Series Festival a Rimini. Mano nella mano con la nuova fidanzata Sara Bluma, ha svelato i retroscena della serie evento Sandokan, prodotta da Lux Vide con Rai Fiction: «Questo ruolo mi ha cambiato dentro».

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        È un Can Yaman inedito, più maturo, sereno e visibilmente innamorato. L’attore turco ha catalizzato l’attenzione dei media e dei fan presentandosi sul red carpet con la nuova fidanzata, la deejay campana Sara Bluma, con cui ha ufficializzato la relazione. Ma l’occasione era soprattutto professionale: presentare in anteprima Sandokan, la serie evento targata Lux Vide e Rai Fiction, che lo vede protagonista assoluto nel ruolo iconico della Tigre della Malesia.

        «Questo personaggio mi ha cambiato dentro, mi ha reso un attore migliore», ha detto Yaman, visibilmente emozionato. Le riprese si sono appena concluse dopo quattro mesi intensissimi: «È stato come girare quattro film di fila». E in effetti il progetto è ambizioso: cast internazionale, location spettacolari, effetti visivi da kolossal. Con lui sul set anche Alessandro Preziosi, Ed Westwick, John Hannah e la giovane Alanah Bloor. Una squadra che ha lavorato giorno e notte per restituire al pubblico italiano – e non solo – un Sandokan più contemporaneo e profondo.

        L’attore ha raccontato di essersi trasferito in Italia proprio per questo ruolo, un progetto che ha inseguito per anni: «Avevo paura che il Covid avesse fermato tutto, sono stati mesi difficili. Quando abbiamo iniziato davvero a girare, mi sono sentito l’uomo più felice del mondo». Il suo Sandokan sarà diverso: meno pirata, più eroe romantico e spirituale, con un arco narrativo che esplora anche il suo passato e la nascita del suo mito.

        Intanto, sul fronte privato, l’annuncio della relazione con Sara Bluma ha fatto rumore. La coppia si è mostrata affiatata, con look firmati Dolce&Gabbana perfettamente coordinati. Alcune fan hanno storto il naso, ma Can ha risposto su Instagram con parole semplici: «Non bado alle critiche, tengo a Sara». E poi ha preferito concentrarsi sul lavoro: Sandokan uscirà su Rai 1 e si pensa già alla seconda stagione per il 2026. Una terza sarebbe già in cantiere.

        Una Tigre della Malesia più intensa, più umana, forse anche più vicina al pubblico moderno. E un Can Yaman nuovo, che sembra davvero pronto a conquistare il cuore degli italiani. Di nuovo.

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          Televisione

          Barbara D’Urso rivendica le sue rughe: «Non mi sono mai rifatta, le luci sì ma il volto è tutto mio»

          A 68 anni, pronta a scendere in pista a Ballando con le Stelle, Barbara D’Urso racconta la sua scelta di non ricorrere alla chirurgia estetica e lancia una stoccata: «Le mie luci? In tv le hanno copiate tutti».

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            Barbara D’Urso non ha dubbi e, a modo suo, rilancia con orgoglio l’immagine di donna che non teme il passare del tempo. Invitata sul palco dell’evento “Il tempo delle donne” del Corriere della Sera, la conduttrice ha voluto chiarire una volta per tutte le voci sui presunti ritocchi estetici che da anni l’accompagnano. «Non mi sono mai rifatta – ha dichiarato –. Labbra, seno, naso: è tutto mio. Non faccio neanche il botulino, nemmeno le punturine. Perfino le unghie sono le mie».

            Parole che hanno subito acceso il dibattito, perché D’Urso ha costruito gran parte della sua carriera anche sull’immagine, ma rivendica di non aver mai ceduto al bisturi. «Ho 68 anni ed è naturale che io abbia le rughe – ha aggiunto –. Le porto con orgoglio, soprattutto quando sono struccata. Ho fatto una scelta precisa: niente interventi. Io sono così».

            Da qui l’aneddoto sulle famose “luci di Barbara D’Urso”, diventate un marchio di fabbrica. «Ho chiesto che mi aiutassero con le luci, perché la luce giusta può valorizzarti anche quando hai qualche difetto. Così sono nate le mie luci. Negli anni molte colleghe le hanno imitate, triplicandole persino. Ma l’etichetta resta: le luci di Barbara D’Urso».

            Un’affermazione che suona come una frecciatina al mondo televisivo di oggi, dove i ritocchi – estetici e digitali – sono spesso la norma. D’Urso, invece, rivendica di essere rimasta fedele a se stessa, pronta a portare sul palco anche i segni dell’età.

            E mentre si prepara a debuttare come concorrente di Ballando con le Stelle, la conduttrice dimostra di non voler rallentare. La televisione resta la sua casa, ma non intende rinunciare alla coerenza con cui ha scelto di vivere la propria immagine. «Meglio le rughe che non mi nascondo – ha concluso – che la paura di mostrarmi per quello che sono».

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              Tommaso Labate, il cosentino che debutta su Rete4: «Non vivo per gli ascolti, Realpolitik non sarà l’ennesima telerissa»

              «Non penso che tutti i politici facciano schifo. Serve serietà al posto delle urla», dice Labate, che ricorda gli anni al liceo classico di Locri e rivendica la sua cifra personale: «In ogni contesto ho sempre una riconoscibilità mia».

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                Cosenza può rivendicare un altro volto che si prepara a conquistare la ribalta nazionale. Tommaso Labate, 46 anni, giornalista e volto noto dei talk televisivi, il 17 settembre debutterà da solo alla guida di Realpolitik, nuovo appuntamento del prime time di Rete4. Un passaggio importante per il cronista calabrese, che dopo anni di analisi e presenza nei programmi di approfondimento firma ora un format cucito su misura.

                «Non lo chiamerei nemmeno talk», spiega Labate. «La mia cifra stilistica è andare oltre la logica delle tifoserie. In tv siamo abituati a vedere da una parte chi considera Trump, o Meloni, o Schlein, il prossimo Nobel per la pace, e dall’altra chi li paragona a Hitler. Io invece vorrei che la visione passasse dagli spalti alla partita vera e propria, per capire davvero cosa accade in campo».

                Il tono non sarà quello delle risse urlate a cui la politica televisiva ha abituato il pubblico. «Non sono un ammiratore dell’antipolitica. Non penso che tutti i politici facciano schifo. Serve serietà e rispetto, al posto delle telerisse. Anche perché un tempo, quando a litigare erano Vittorio Sgarbi o Filippo Facci con Paolo Liguori e Roberto D’Agostino, c’era una forza spettacolare e sublime. Oggi, spesso, sullo schermo finiscono seconde file dei partiti che non hanno lo stesso peso né lo stesso carisma».

                Per lui sarà un esordio solitario alla conduzione, in uno spazio importante. E non nasconde l’emozione: «Se c’è una sola cosa di cui posso vantarmi è avere in ogni contesto una mia riconoscibilità personale. Quella che avevo anche da ragazzo, quando frequentavo il liceo classico di Locri. È lì che ho iniziato a formarmi, ed è una parte della mia identità che porto sempre con me».

                Calabrese di Cosenza, Labate non dimentica le sue radici: «Il senso del programma è restituire a ciascun evento la voce che merita, con il giusto tono, senza ossessioni di ritmo. Voglio coinvolgere non solo i protagonisti della scena politica ma anche osservatori e analisti acuti, magari volti che non si vedono spesso o che ripeschiamo da panchine in cui si erano auto-confinati».

                Resta la domanda sugli ascolti, il macigno di ogni trasmissione televisiva. Labate si schermisce: «In una tv commerciale è un pensiero di tutti. Ma non sono un televisionaro di quelli che pensano che il mondo si fermi in virtù dello share. Gli ascolti contano, certo, ma se cominci a vivere solo per quelli hai già perso la partita».

                Per il giornalista cosentino, Realpolitik sarà un banco di prova e insieme una dichiarazione di intenti: niente tifo da stadio, niente urla, niente caccia al titolo a effetto. Ma una politica spiegata con serietà, con la sua voce riconoscibile e con il bagaglio di chi, dalla Calabria, ha costruito passo dopo passo una carriera nazionale.

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