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Spettacolo

La Luzzi “malata” di Grande Fratello

A giudicare dalla reazione del pubblico la nostra versione del reality spopola anche fuori dai nostri confini. Anche i social albanesi confermano il grande entusiasmo per il nostro prodotto.

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    Beatrice Luzzi, mancata vincitrice dell’ultima edizione del Grande Fratello, condotta da Alfonso Signorini (o la “vincitrice morale”, fate un po’ voi…) ha conquistato anche l’Albania intervenendo come ospite del reality locale per fare una sorpresa alla sua ex coinquilina Heidi Baci. In studio è stata letteralmente accolta da un’ovazione dal parte del pubblico. Va bene che in Albania tutto quello che sa di italiano va forte… ma una cosa così ha confuso anche la stessa attrice.

    Una gradita sorpresa per la Baci

    Nell’ultima puntata del Grande Fratello made in Albania, una delle concorrenti è Heidi Baci. L’abbiamo vista per alcune settimane all’interno della versione italiana, poi una serie di vicissitudini l’hanno indotta ad abbandonare il gioco per tornare dalla sua famiglia. Ma adesso si sta rifacendo in terra albanese e l’altra sera Beatrice Luzzi le ha voluto fare una “carambata”.

    Forza e intuito

    Nel corso della puntata, dopo gli abbracci, una visita guidata alla casa con annesse presentazioni dei vari concorrenti. Beatrice ha voluto esprimere tutto il suo affetto nei suoi confronti facendole i complimenti per come si sta comportando, elargendo anche un consiglio: “Quanto è dura. Non mollare piccola. Quando sei venuta da me, ti ricordi cosa mi hai detto? Di mantenere la lucidità. E mi è servito. Adesso lo dico io a te, perché sei forte. Tu hai tanto intuito amore mio”.

    Spopoliamo in Albania

    Prima dell’incontro con Heidi, Beatrice Luzzi non ha mancato di salutare il conduttore in studio, praticamente il Signorini albanese. A giudicare dalla reazione del pubblico la nostra versione del reality spopola anche fuori dai nostri confini. Anche i loro social confermano il grande entusiasmo per il nostro prodotto.

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      Personaggi e interviste

      Victoria Cabello: “Presi a calci Eminem. Richard Gere mi baciò in bocca, ma aveva appena vomitato. Mtv è morta con YouTube”

      Paramount Global ha annunciato la chiusura dei canali Mtv entro il 31 dicembre 2025. Victoria Cabello, volto simbolo della rete, ripercorre la storia del canale che ha segnato una generazione: «Era inevitabile. Quando sono arrivati YouTube e i social, ho capito che Mtv era morta».

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        «Sì, Mtv chiude. E la notizia mi ha fatto tenerezza». Victoria Cabello, volto storico della rete che ha cambiato la televisione musicale, ha commentato con ironia la fine di un’epoca. Dopo 44 anni di trasmissioni, Paramount Global spegnerà i canali Mtv entro il 31 dicembre 2025. «Era inevitabile – racconta –. Anzi, il fatto che sia stata in vita finora è incredibile. Il mondo va veloce. Quando sono arrivati YouTube e i social ho capito che Mtv era morta».

        Dalla tv alla leggenda

        «Mtv ha dettato dei canoni – spiega –: la velocità, il montaggio, il modo non ossequioso di fare interviste. Le generaliste hanno copiato tutto. In fondo, Mtv non è morta: vive nello spirito di YouTube, anche se i più giovani non lo sanno».

        Gli incontri più assurdi

        E di momenti assurdi, nella sua carriera, ne ha collezionati parecchi. «Quando ho intervistato Eminem per Mtv Uk non sapevo chi fosse. Ci siamo improvvisati e alla fine ci siamo presi a calci». Poi ricorda Richard Gere: «L’ho intervistato a Venezia e gli ho chiesto di prendermi in braccio come in Ufficiale e gentiluomo. Mi ha detto di no, ma mi ha baciato in bocca. Ero felicissima, finché la sua agente non mi ha detto che aveva appena finito di vomitare».

        Le dive e i miti

        La Cabello racconta anche gli incontri con le grandi dive: «Patty Pravo si immergeva la faccia nel ghiaccio prima di andare in onda, Moira Orfei si truccava alle cinque del mattino per farsi trovare perfetta dal marito». E poi l’indimenticabile Milva: «Le avevamo chiesto di cantare “Applausi per Milva” sulla base di Fabri Fibra. Dopo aver ascoltato il cd, ci chiamò dicendo: “Ci dev’essere stato un errore, nel disco c’è uno che parla”».

        Oggi Victoria guarda avanti: «Mi hanno chiesto tante volte di rifare Victor Victoria, ma per ora non sono in vena di tv». E chissà se lo spirito libero di Mtv, quello che ha fatto crescere una generazione, tornerà mai davvero sullo schermo.

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          Teatro

          Alessandro Haber: “La droga mi fece cilecca. Preferivo le donne che sballarmi. Il palco è la mia unica droga”

          L’attore racconta la sua vita senza filtri: la dipendenza dagli eccessi, il rimpianto per aver detto no a De Sica, la telefonata a Moretti in pieno amplesso e la passione per il teatro come unica vera droga. “Sul palco mi ubriaco come in un amplesso: mi fa godere e mi salva dai miei pensieri”.

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            Ha 78 anni, ma la vitalità di un ragazzino ribelle. Alessandro Haber torna sul palco con Volevo essere Marlon Brando, pièce diretta da Giancarlo Nicoletti in scena alla Sala Umberto di Roma. Un racconto intimo, ironico e doloroso al tempo stesso, dove l’attore si mette a nudo: “Il palco è la mia droga – confessa – mi ubriaco di lui perché mi fa godere, alla stregua di un amplesso. Mi distoglie dai pensieri che mi turbano”.

            Tra cadute e risalite

            “Ho vissuto intensamente, sono caduto e mi sono rialzato – racconta –. Ho sempre cercato la crisi, perché è lì che cresci. L’imperfezione mi ha insegnato più della felicità”. E ammette di aver sacrificato molto alla carriera: “Ho dato tutto all’artista Haber, meno all’uomo. Ma non mi pento”.

            “La droga mi fece cilecca”

            Negli anni Ottanta la curiosità e la moda lo portarono a sperimentare: “Mi drogavo quando non ero sul palco, forse per autodistruzione. Buttai via tutto quando, a causa della droga, feci… cilecca. La droga rimpicciolisce tutto e io preferivo di gran lunga scopare che sballarmi”.

            Rimpianti e amori

            “Mi pento solo del no a Vittorio De Sica per Il giardino dei Finzi Contini”, rivela. “Rischiai di perdere anche Sogni d’oro: risposi a Nanni Moretti mentre stavo facendo sesso e si offese. Non mi pento invece di aver rifiutato Striscia la Notizia: il cinema, allora, era chiuso ai volti televisivi”. Poi un sorriso malinconico: “Giuliana De Sio è stato il mio amore più grande. Ma dopo tre anni finivano tutti i miei amori: il lavoro veniva prima”.

            Sguardo sul mondo

            Non crede in Dio, ma nella vita: “È un mistero affascinante. Ci aggrappiamo al lavoro o all’amore per non impazzire”. Sulla guerra a Gaza non ha dubbi: “Devastante. Vorrei che il Papa non si limitasse a invocare la pace, ma facesse uno sciopero della fame, a costo di morire. Solo così il mondo si fermerebbe”.

            Un artista irriverente e fragile, che si definisce “in lista d’attesa” ma che continua a vivere come ha sempre fatto: sul palco, con la vita addosso e nessun filtro.

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              Musica

              Annalisa risponde agli hater: “Dicono che sono sempre in mutande, ma a volte ho un lupetto”

              Ospite del programma Say Waaad? condotto da Michele Caporosso su Radio Deejay, Annalisa ha affrontato il tema degli haters che la accusano di mostrarsi troppo. “Scrivono cose assurde senza neanche sapere cosa commentano. Io non mi faccio toccare da tutto questo”.

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                Ha imparato a ignorare le cattiverie, ma quando serve risponde con ironia. Annalisa, ospite del programma Say Waaad? su Radio Deejay, ha replicato con fermezza a chi sui social la accusa di esibire troppo il proprio corpo. “Io penso che quelli che scrivono quella roba là manco sanno che cosa stanno commentando – ha spiegato –. A volte leggo ‘questa è sempre in mutande’, e magari invece sono con un maglione lupetto”.

                La cantante e gli hater

                La popstar, che il 10 ottobre ha pubblicato l’album Ma io sono fuoco, non si è tirata indietro davanti alle domande di Michele “Wad” Caporosso, sottolineando quanto i social possano diventare una valvola di sfogo per la frustrazione. “Non so se guardano davvero, magari lo fanno anche, però c’è tanta frustrazione, questo sì”.

                “Cattivi a caso”

                Poi la riflessione più amara: “La gente molto spesso sui social è cattiva, ma non è cattiva con la testa, è cattiva a caso. E onestamente ha anche un po’ stancato”. Parole che raccontano una consapevolezza nuova, maturata negli anni tra palchi e tastiere.

                Tra musica e libertà

                Annalisa oggi è una delle artiste più seguite e ascoltate del panorama italiano, ma non rinuncia alla libertà di essere se stessa, anche quando questo scatena commenti feroci. “Io mi diverto, faccio quello che mi piace e mi sento bene così – ha concluso –. Il resto non mi appartiene”.

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