Televisione
Dal Parlamento alla Palapa: Adinolfi e Giarrusso naufraghi del ridicolo
Mario Adinolfi e Dino Giarrusso, reduci da carriere politiche a tratti tragicomiche, tentano il colpo di coda sotto i riflettori di un reality. Ma non è un rilancio: è il canto del cigno, tra pose da spiaggia e memorie di un potere mai veramente avuto.
La politica italiana non è nuova al grottesco. Abbiamo visto di tutto: risse in aula, selfie dall’elicottero, scissioni fatte via social e ministeri affidati come figurine Panini. Ma stavolta si è superato ogni limite: due ex parlamentari in cerca d’autore, Mario Adinolfi e Dino Giarrusso, sbarcheranno sulle spiagge dell’Honduras non per una missione diplomatica, ma per partecipare alla diciannovesima edizione dell’Isola dei famosi. Non è satira, è il palinsesto Mediaset.
Chi pensava che la politica fosse già sufficientemente svilita dovrà aggiornare il proprio metro di misura. Perché trasformare il fallimento politico in carriera da reality è un salto di qualità, o meglio, di abisso. E se c’è una morale in questa parabola, è che il ridicolo è il vero punto di non ritorno.
Adinolfi, ex deputato, ex candidato a tutto e ora esperto di polemiche da bar sport con messe in sottofondo, ha costruito il suo personaggio sulla crociata permanente contro il mondo moderno. Una battaglia di retroguardia che ha prodotto poco, se non una lunga lista di tweet imbarazzanti e un numero infinito di comparsate inutili. Memorabile la sua candidatura a sindaco di Ventotene: non lo votò nemmeno sua madre. E ora si prepara alla più dura delle prove: restare in costume per settimane davanti a un pubblico che già lo derideva vestito.
Con lui, a dividere cocco e vergogna, c’è Dino Giarrusso. Una meteora grillina precipitata nel firmamento dell’autopromozione. Passato dalle Iene a Strasburgo, è riuscito nell’impresa di farsi cacciare da tutti i partiti in cui ha provato a entrare. Ora conduce una rubrica che ha per titolo il miglior riassunto della sua visione del mondo: In Dino Veritas. Dopo l’Isola, potremmo aspettarci In Dino Costume, In Dino Fame e infine In Dino Dimenticatoio.
Chi ha buona memoria ricorderà che non sono i primi a tentare il salto dalla Camera alla camera da presa. Ma mentre Vladimir Luxuria vinse portando qualcosa in più che l’ironia, e Malena almeno aveva un curriculum coerente col mezzo, qui siamo all’imbarazzo puro. Una doppia candidatura al nulla. Due ex politici, due caricature, una sola certezza: ci sono carriere che andrebbero archiviate, non rilanciate tra i paguri.
È la politica che non muore, ma si trasforma. In format. In gossip. In meme. D’altronde, se non puoi fare una legge, puoi sempre fare una prova ricompensa. Se non puoi governare, puoi almeno tentare di dominare la zattera. Il problema è che non serve un reality per dimostrare chi sei. Nel loro caso, purtroppo, lo avevamo già capito da un pezzo.
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Televisione
X Factor 2025, amore e colpi di scena: fuori i Copper Jitters, mentre Gianmarco e Martina si baciano davanti a tutti
I Copper Jitters lasciano il programma tra gli applausi, Amanda rischia ma viene salvata. Intanto, Gianmarco e Martina infiammano il red carpet con baci e abbracci che fanno impazzire i social.
I Live Show di X Factor 2025 sono partiti col botto. La prima puntata in diretta ha già regalato emozioni, tensione e un pizzico di sorpresa. A lasciare il programma sono stati i Copper Jitters, band del team di Achille Lauro, che nonostante un’esibizione energica non sono riusciti a convincere il pubblico. Un verdetto che ha spiazzato i fan, molti dei quali sui social hanno parlato di “ingiustizia”. Nel secondo round, a finire a rischio eliminazione è stata Amanda, del team di Jake La Furia, ma la giuria — dopo un confronto acceso — ha deciso di salvarla.
L’amore sboccia sul red carpet
Se sul palco si piange, fuori si festeggia. La vera sorpresa della serata è arrivata dal pubblico: Gianmarco e Martina, coppia nata dietro le quinte del programma, hanno ufficializzato la loro relazione. I due, fidanzati da metà settembre, si sono presentati mano nella mano alla prima dei Live Show. Poi baci appassionati e sguardi complici, immortalati dai fotografi presenti. In pochi minuti, le immagini hanno fatto il giro del web, conquistando fan e curiosi.
Tra musica e gossip, X Factor accende l’autunno
Il talent show di Sky non delude mai quando si tratta di emozioni. Da un lato la competizione musicale, con i giudici sempre più determinati —Achille Lauro, Jake La Furia, Paola Iezzi e Francesco Gabbani — dall’altro i retroscena che alimentano il gossip. L’intesa tra Gianmarco e Martina ha portato una ventata di leggerezza in un debutto carico di tensione. E mentre i concorrenti preparano le nuove esibizioni, il pubblico si divide tra chi commenta le performance e chi tifa per la nuova coppia dell’autunno televisivo.
X Factor, ancora una volta, si conferma il perfetto mix di talento, emozione e spettacolo.
Televisione
Fiorello chiude con Sanremo: “Dopo cinque edizioni basta. Non lo farei per rispetto ad Amadeus”
Lo showman esclude un ritorno all’Ariston nel 2026, anche se ammette: “Mai dire mai”. Poi la stoccata ironica alla tv di oggi: “I varietà? Dovrei iniziarli alle 23 e finire alle sei del mattino”.
Fiorello chiude il cerchio. Dopo cinque edizioni da protagonista tra palco e retropalco del Festival di Sanremo, lo showman ha escluso un ritorno all’Ariston, almeno nel prossimo futuro. “Un altro Sanremo? Dopo cinque edizioni basta, non lo farei per rispetto ad Amadeus, io con un’altra persona non ci posso andare”, ha dichiarato durante il Festival dello Spettacolo al Superstudio Più di Milano, rispondendo al direttore di Tv Sorrisi e Canzoni Aldo Vitali.
“Conti è una persona straordinaria, lui stesso lo sa — ha aggiunto — ma non sarebbe giusto, anche per chi lo guarda, vedermi sempre lì”. Parole che chiudono, almeno per ora, l’era del duo che ha rivoluzionato il Festival della canzone italiana.
Un addio pieno di ironia
Con la consueta leggerezza, Fiorello ha scherzato anche sulle sue condizioni fisiche: “Con l’alluce rigido e malanni vari, può bastare così”. Battute da vero mattatore, ma anche un messaggio chiaro: dopo anni di trionfi televisivi, è tempo di voltare pagina. L’intesa con Amadeus — tra gag, improvvisazioni e momenti memorabili, come la celebre “scena di John Travolta” — ha segnato un’epoca. E ora i due, come ha ironizzato qualcuno, “lasciano Sanremo in carrozza”.
La tv che cambia (e lui che se ne accorge)
Durante l’incontro, Fiorello ha riflettuto anche sull’evoluzione della tv di oggi: “I varietà? Pensate a farlo oggi uno show che dura tre ore… A che ora dovrei iniziare, alle 23? Finirebbe alle sei del mattino!”. Poi la frecciatina al pubblico moderno: “Una volta alle 20.30 annunciavano il programma e noi già partivamo. Oggi è un’altra epoca, e va bene così”.
Un commiato elegante, senza rancore: lo showman osserva il cambiamento con la sua solita ironia. Perché, anche lontano da Sanremo, Fiorello resta sempre Fiorello — l’uomo capace di far ridere e riflettere con una sola battuta.
Televisione
Sigfrido Ranucci: “Non voglio che ritirino le querele, voglio vincere sul campo”. Report riparte con nuove inchieste scomode
Ranucci risponde alle querele e rilancia: “Se un politico denuncia un giornalista sapendo che dice il vero, deve pagare”. La prima puntata tocca temi sensibili: dai fondi al ministero di Lollobrigida alle ombre sui finanziamenti internazionali anti-Ue.
«Io non voglio che ritirino le querele contro di me, voglio vincere sul campo. Però, se un politico denuncia un giornalista sapendo che quello che ha detto è vero, deve pagare. E paghi anche salato». Così Sigfrido Ranucci alla vigilia del ritorno di Report, intervenendo all’assemblea dell’Associazione nazionale magistrati. Parole dure, arrivate a pochi giorni dall’attentato che ha distrutto le auto sue e della figlia, dopo l’esplosione di un ordigno davanti alla sua abitazione. Ma il conduttore non arretra e prepara una nuova stagione che si annuncia infuocata.
Inchieste scomode per il governo
La prima puntata di Report, in onda domenica sera su Rai 3, affronterà temi che, con ogni probabilità, faranno discutere Palazzo Chigi. Tra questi, un’inchiesta sul Ministero dell’Agricoltura, guidato da Francesco Lollobrigida, e su un finanziamento da 120 mila euro destinato a una società con appena 100 euro di capitale sociale, incaricata di promuovere la Sagra del fungo porcino a Lariano.
Secondo il servizio firmato da Andrea Tornago, a suggerire il nome della società sarebbe stata un’associazione locale con esponenti vicini a Fratelli d’Italia. Ranucci promette anche un’indagine sui legami internazionali tra fondazioni conservatrici americane e movimenti anti-europei, con riferimenti indiretti anche alla premier Giorgia Meloni.
Tra querele, sanzioni e pressioni
Non solo politica. Report affronterà anche la vicenda della sanzione da 150 mila euro inflitta dal Garante della Privacy per la messa in onda di un audio tra l’ex ministro Gennaro Sangiuliano e la moglie Federica Corsini. Su questo punto, Ranucci ha già denunciato un clima ostile verso la libertà di stampa: “C’è chi tenta di armare le Autorità contro i giornalisti”, aveva detto.
La replica di Fratelli d’Italia non si è fatta attendere: il senatore Costanzo Della Porta ha definito le sue parole “bizzarre”. Ma Ranucci, ancora una volta, non arretra: il giornalismo d’inchiesta — dice — “si fa sul campo, non nei tribunali”.
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