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Televisione

Fiorello, c’è posta (subliminale) per te

Mentre sta per partire con la versione rivista e corretta de I soliti ignoti, Amadeus manda in video un messaggino nascosto al suo amico di sempre, “Ciuri”. Che però non è sfuggito ai telespettatori più attenti…

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    Nell’esodo che sta coinvolgendo alcuni personaggi della tv verso il canale Nove, era quasi scontato che prima o poi si sarebbe fatto il nome di Fiorello. Soprattutto perchè il suo amico di sempre, Amadeus, già ha preso possesso delle sue stanze presso l’emittente generalista edita da Warner Bros. Discovery Italia, divisione del gruppo Warner Bros. Discovery.

    La t-shirt al centro della questione

    Fiore voleva riposarsi

    Un gossip che era stato smorzato proprio dallo showman siciliano che, rispondendo ai giornalisti in merito ad un suo possibiletrasferimento, aveva dichiarato a chiare lettere la sua volontà di prendersi una pausa, rifiutando qualsiasi proposta. A questo punto il suo amico Amadeus, non pago, sembrerebbe aver deciso di riaccendere la discussione, in un modo sottotraccia, che però non è passato inosservato a molti.

    Nel frattempo Ama ripropone i suoi ignoti

    Chissà chi è è il nuovo nome dei Soliti Ignoti che parte il 22 settembre. Con queste le parole, Amadeus ha presentato lo show: “Sul Nove troverete me e tutta la programmazione della rete. Televisivamente inizio il 22 settembre con un gioco che conoscete tutti, un gioco divertente che ho condotto per tanti anni. Ricordate? Dovete indovinare i mestieri di 8 identità, poi capire chi di loro è parente del parente misterioso. È il gioco che tutti voi conoscete, cambierà soltanto il titolo. Diventa Chissà chi è. Dirò “Chissà chi è l’idraulico, chissà chi è il medico? e noi ci divertiremo a scoprire il mestiere di queste 8 identità”.

    Contenuti nascosti

    Le Easter Eggs, in gergo multimediale, rappresentano una modalità per comunicare in modalità nascosta alcuni contenuti, spesso utilizzate all’interno di un film, di un videogioco o di un libro. Anche nei cd può capitare, dopo alcuni secondi di silenzio dall’ultima canzone… di ascoltare qualcosa che non compare nelle note di copertina: in questo caso vengono chiamate “tracce fantasma” (“ghost tracks”).

    La maglietta con tanto di messaggio

    Una sorta di easter egg è quella che Amadeus, parlando di cosa farà sul Nove, ha dedicato a Fiorello. Come? Semplicemente indossando una t-shirt con il faccione di Rosario Tindaro Fiorello e la scritta “Wanted”. Il Corriere della Sera – ma non solo lui – ha voluto leggere in questo dettaglio un indizio inequivocabile sulla presenza del comico sul palco di Suzuki Music Party, il prossimo programma che Amadeus presenterà al fianco di Ilenia Pastorelli. Come abbiamo già scritto… praticamente il suo Sanremo privato!

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      Televisione

      Ballando con le stelle 2025, trionfa Andrea Delogu con Nikita Perotti. Terzo posto per Barbara D’Urso tra le frecciate di Selvaggia

      La finalissima di Ballando con le stelle 2025 si chiude con la vittoria di Andrea Delogu e del maestro Nikita Perotti, premiati dal televoto dopo un “ring” a sorpresa contro Francesca Fialdini e Giovanni Pernice. Terzo posto ex aequo per Barbara D’Urso e Fabio Fognini. A rubare la scena è però l’ennesima stoccata di Selvaggia Lucarelli, che liquida l’esibizione di D’Urso come “una cosa già vista” e ironizza: “Mancava solo la pizza e la Vespa, un po’ un reel sull’Italia”.

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        Ballando con le stelle 2025 ha la sua regina. Andrea Delogu, in coppia con il maestro Nikita Perotti, ha vinto l’edizione di quest’anno con il 55% delle preferenze al televoto finale. Una vittoria costruita settimana dopo settimana e sigillata in una serata lunga, movimentata e tutt’altro che scontata, dove il ballo si è intrecciato con rivalità, frecciate e dinamiche da vero show del sabato sera.

        Il trionfo di Andrea Delogu e il “grazie” alla famiglia
        La finale si è decisa nel testa a testa conclusivo tra Andrea Delogu con Nikita Perotti e Francesca Fialdini con Giovanni Pernice. Un “ring” finale giocato su performance a sorpresa, senza sapere in anticipo lo stile del ballo, con i voti della giuria e dei tribuni del popolo espressi in segreto. Alla fine, a spuntarla è stata Delogu, che alzando la coppa ha dedicato il successo al suo partner e alla famiglia: «Siete stati una cosa meravigliosa nella mia vita, grazie al mio maestro Nikita che è incredibile. Questo va direttamente a casa di mio padre». Un modo semplice e diretto per chiudere un percorso che l’ha vista protagonista assoluta.

        La corsa al podio: eliminazioni, sorprese e incroci
        La serata si è aperta con la prima manche che ha portato tutte le coppie in pista. Martina Colombari, Filippo Magnini e Rosa Chemical hanno chiuso al quinto posto ex aequo, lasciando a contendersi il podio Delogu, Fialdini, Barbara D’Urso e Fabio Fognini. Forte del primo posto conquistato nella fase iniziale, Francesca Fialdini ha potuto scegliere il rivale per la successiva sfida diretta e ha indicato Fognini e Giada Lini: una scelta che si è rivelata vincente, perché l’ex tennista è stato eliminato proprio contro di lei, fermandosi al terzo posto.

        La seconda sfida ha visto invece opposte Barbara D’Urso e Andrea Delogu. Il televoto ha premiato ancora una volta la conduttrice di Raiuno, che ha ottenuto il 69% delle preferenze, spedendo D’Urso al terzo posto ex aequo con Fabio Fognini e guadagnandosi l’accesso al duello finale.

        Lucarelli vs D’Urso, l’ultimo round a colpi di sarcasmo
        Impossibile parlare della finale senza citare l’ennesimo confronto, mai esploso del tutto ma sempre in agguato, tra Barbara D’Urso e Selvaggia Lucarelli. La giurata, fedele al suo ruolo di “voce fuori dal coro”, ha commentato l’esibizione di Barbara con parole al vetriolo: «Rosa era molto più brava, voi… era una cosa già vista», ha detto, sottolineando come, secondo lei, la conduttrice avrebbe proposto sempre lo stesso tipo di performance. Poi è arrivata la stoccata che ha fatto il giro dei social: «Avete fatto sempre cose simili, mancava solo la pizza e la Vespa, un po’ un reel sull’Italia».

        A fine gara, quando Fabio Canino ha provato a strappare alle due un momento “tenero” sul podio, Barbara ha tagliato corto: «Non riesco a essere finta», ha risposto, glissando ogni tentativo di riconciliazione. Lucarelli ha chiuso con un’altra frase destinata a restare: «Io una cosa la voglio dire: questo terzo posto ve lo siete proprio meritato». Sipario calato, ma distanza intatta: “nemiche” come prima.

        Una finale lenta ma densa di tensione televisiva
        La finale 2025 di Ballando non passerà alla storia per i grandi colpi di scena, ma piuttosto per una tensione sotterranea che ha attraversato tutta la serata. Tra televoti, sfide incrociate e giudizi al vetriolo, il vero filo rosso è stato il modo in cui i protagonisti hanno gestito la pressione. Delogu e Fialdini hanno incarnato il lato più competitivo e tecnico del programma; D’Urso e Fognini quello più narrativo, fatto di curiosità e aspettative del pubblico.

        Alla fine, il verdetto ha premiato la costanza, il lavoro di coppia e la capacità di trasformarsi in pista. Andrea Delogu e Nikita Perotti si godono il trionfo, Francesca Fialdini l’onore di un secondo posto di peso, Barbara D’Urso e Fabio Fognini un terzo gradino che, complice la miccia accesa da Selvaggia Lucarelli, vale molto più di una semplice coppa.

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          Televisione

          Un 2025 da urlo: un anno rivelatore per il network LaC che conquista 100 milioni di visualizzazioni

          I numeri, però, contano solo se accompagnati da una responsabilità editoriale chiara. Ed è così che ci avviamo al 2026: con nuove sfide, nuovi format, nuovi modelli informativi. Continuando a essere una voce indipendente

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            Il 2025 è stato l’anno del nostro network.

            Un anno in cui un modello di informazione ha dimostrato, nei fatti, di saper coniugare autorevolezza e prossimità, rigore e ascolto. Lo hanno testimoniato le voci che sono passate dai nostri microfoni: imprenditori, magistrati, rappresentanti delle istituzioni, del mondo ecclesiale. Ma soprattutto lo hanno testimoniato i cittadini comuni, che hanno trovato nelle nostre testate un luogo reale, non retorico, dove poter raccontare bisogni, ingiustizie, speranze.

            Un riconoscimento che si è tradotto anche nei numeri: un boom di visualizzazioni che ha reso LaC il primo network nell’arco delle ventiquattro ore. Sono 100 milioni le visualizzazioni del 2025 su tutte le testate editoriali del Gruppo.

            Ma i numeri, da soli, non bastano. Contano solo se accompagnati da una responsabilità editoriale chiara.

            Ed è questa responsabilità che ci accompagna nel 2026. Un anno che si apre con nuove sfide, nuovi format, nuovi modelli informativi. In un tempo in cui l’editoria cambia rapidamente e lo Stato arretra sempre più nel sostegno all’informazione libera e indipendente, fare informazione diventa un atto di coraggio. Richiede scelte nette, sacrifici, visione. Richiede di non essere mai megafono del potere né strumento di parte, ma spazio di equilibrio tra istituzioni e cittadini, tra denuncia e proposta, tra cronaca e futuro.

            Noi andremo avanti così. Abbiamo alle spalle un gruppo editoriale di primaria importanza nazionale. E questa è una garanzia per tutti noi, per i nostri lettori, per la libertà delle nostre testate nazionali, regionali e locali.

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              Amadeus verso un ritorno in Rai? L’aria al Nove si fa pesante e il conduttore potrebbe rientrare dopo l’addio milionario

              Il futuro di Amadeus sembra sempre meno legato al Nove. L’ipotesi del rientro a Viale Mazzini guadagna terreno: tra format musicali, access estivi e il post-Conti a Sanremo, la tv pubblica potrebbe tornare a corteggiarlo. Resta il nodo del clamoroso divorzio di un anno fa.

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                Il passaggio di Amadeus a Warner Bros Discovery doveva essere il colpo del decennio. Ma i numeri raccontano altro: il conduttore non è riuscito a spostare il “suo” pubblico, quello che per cinque Festival di Sanremo lo aveva seguito ovunque. Al Nove gli ascolti restano tiepidi, il traino non decolla e la rete non guadagna la centralità attesa. Una situazione che, a pochi mesi dal debutto, sta alimentando una domanda sempre più insistente: Amadeus tornerà in Rai?

                La Rai osserva, De Martino corre, Scotti domina

                Negli spazi che un tempo erano segnati dal marchio Amadeus, ora a brillare è Stefano De Martino. Affari tuoi è saldamente suo e l’access lo vede volare, mentre Gerry Scotti, con La Ruota della Fortuna, continua a macinare ascolti dall’altra parte della barricata. Il risultato? Il conduttore che sembrava irraggiungibile ora rincorre due concorrenti che non sbagliano un colpo. E alla Rai qualcuno si chiede se non sia il momento di riaprire le porte.

                Quel contratto rifiutato e il nodo “Canossa”

                Il vero ostacolo non è creativo, ma politico. Prima di andarsene, la Rai aveva offerto ad Amadeus un contratto sontuoso: rinnovo, struttura dedicata alla creazione di nuovi format, centralità totale nei palinsesti. Rifiutò tutto per approdare a Discovery. Per tornare in Rai, dicono fonti interne, servirebbe “passare da Canossa”, almeno simbolicamente: una mossa di umiltà per ricucire lo strappo.

                Mirror, un nuovo access e il dopo-Conti

                Ma cosa farebbe Amadeus in Rai? I progetti non mancano. In cima alla lista c’è Mirror (titolo provvisorio), un programma musicale che strizza l’occhio alle storiche Serate d’onore di Pippo Baudo e che potrebbe debuttare con l’amico Fiorello in apertura. Poi un nuovo access estivo da testare su Rai1, un game show pensato come alternativa alla corazzata Affari tuoi. E soprattutto c’è una poltrona che nel 2026 diventerà bollente: il dopo-Conti al Festival di Sanremo. Se la Rai volesse davvero il rientro del suo ex uomo di punta, quello sarebbe il terreno perfetto.

                Per ora è solo un sussurro nei corridoi, ma cresce. Perché il Nove non basta, e la Rai aspetta il momento giusto per bussare di nuovo.

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