Televisione
Il “ciaone” di Manuel Agnelli al tavolo dei giudici di X Factor: non sopportava i boa di Achille Lauro?
X Factor perde il suo giudice più rock e meno glitterato. Manuel Agnelli avrebbe deciso di abbandonare il talent: il motivo? Un’irresistibile allergia al kitsch e forse… ad Achille Lauro.

Dopo anni passati a selezionare giovani promesse della musica con lo sguardo di chi ti giudica anche il modo in cui respiri, Manuel Agnelli dice addio a X Factor. Secondo le indiscrezioni lanciate da Gabriele Parpiglia nella sua newsletter – che ormai ha più scoop della CIA – il frontman degli Afterhours avrebbe maturato una scelta “definitiva e senza ripensamenti”. Non una pausa, non una sospensione, proprio un addio artistico al talent più agghindato della tv italiana.
Motivo ufficiale: disaccordi. Motivo ufficioso: Achille Lauro
Pare che il cuore del problema sia la “convivenza artistica complicata” con Achille Lauro. In parole povere: tra rock e paillettes non è mai scoppiata la scintilla (anzi, forse è scoppiata, ma tipo in senso esplosivo). Agnelli, che nel dubbio preferisce un basso distorto a un boa di struzzo rosa, avrebbe vissuto male la deriva pop-barocca-celestiale del programma. “Rapporto mai nato”, si legge. Tradotto: non si potevano vedere neanche nei corridoi.
Addio con stile, ovviamente nero pece
La decisione, dicono, è definitiva come un tatuaggio sbagliato sulla costola. Agnelli avrebbe chiuso ogni trattativa con la produzione, lasciando in eredità un vuoto che nessuna giacca di lamé potrà colmare. Del resto, era l’unico che riusciva a dire “hai cantato male” con la stessa delicatezza di una coltellata emotiva, con prosopopea saccente e col piglio da Severus Piton.
La nuova giuria: più lustrini, meno sarcasmo
Con l’uscita di Agnelli, la nuova formazione giurata sarà composta da Jake La Furia, Paola Iezzi, Achille Lauro e, alla conduzione, la rassicurante eleganza di Giorgia. Una squadra variegata, certo, ma il rischio è di passare dal “culto della musica” al “carnevale di Viareggio”.
Fine di un’era (e forse anche dell’ultimo rocker in TV)
Manuel Agnelli ha lasciato X Factor come ha vissuto: senza trucco, senza filtri, e con quel tono di voce che ti fa sentire in colpa anche se non hai fatto niente. Cosa farà adesso? Forse un ritorno agli Afterhours? O magari un nuovo talent tutto suo: “No Factor – se non spacca, non entri”. In attesa di conferme, una cosa è certa: il palco non sarà più lo stesso… né tantomeno i capelli.
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Televisione
Ascolti tv, Gerry Scotti porta a casa il primo round: La Ruota della fortuna supera Affari tuoi di De Martino
La sfida più attesa dell’autunno televisivo si apre con il sorpasso di Scotti, che piazza oltre 4,5 milioni di spettatori. Stefano De Martino parte in calo rispetto ai numeri record dello scorso anno, ma la stagione è lunga e la partita resta aperta.

La prima sfida d’autunno tra colossi dell’access prime time ha un vincitore: Gerry Scotti. La sua Ruota della fortuna, tornata su Canale 5 in versione aggiornata, ha battuto la nuova edizione di Affari tuoi, affidata a Stefano De Martino su Rai 1. Il verdetto parla chiaro: 4.514.000 spettatori e il 24,17% di share per Scotti, contro i 4.222.000 spettatori e il 22,6% conquistati dal gioco dei pacchi.
Un testa a testa che segna il primo round di una sfida destinata a infiammare la stagione. Nei 35 minuti di sovrapposizione diretta, dalle 20.49 alle 21.25, il programma di De Martino ha registrato 4.210.000 spettatori con il 22,35%, mentre quello di Scotti si è fermato a 4.120.000 spettatori e al 21,87%. Ma nel conteggio finale, la spunta Canale 5.
Per De Martino, che l’anno scorso aveva riportato Affari tuoi a vette vicine al 30% di share, il ritorno segna un calo di oltre dieci punti rispetto alla media della stagione passata. Anche Scotti, però, deve registrare un piccolo passo indietro: reduce dall’estate con ascolti vicini al 30%, ha perso circa cinque punti percentuali rispetto alla settimana scorsa.
La sensazione è che la partita sia solo all’inizio. Il pubblico di Rai 1 deve riabituarsi alla nuova conduzione di De Martino, reduce dalla tournée teatrale appena conclusa, mentre Scotti gioca sulla forza di un format storico e di un traino estivo consolidato.
Televisione
Sanremo resta a Sanremo: accordo tra Rai e Comune, il Festival rimane nella città dei fiori dopo mesi di battaglia legale
La fumata bianca è arrivata a Palazzo Bellevue dopo due giorni di trattative: il Festival della Canzone Italiana resterà nella città ligure, con nuove regole e vincoli di ascolti. Resta aperto il ricorso di Just Entertainment, che aveva contestato l’affidamento diretto a Viale Mazzini.

Il Festival di Sanremo resta nella città dei fiori. Dopo nove mesi di incertezze e contenziosi giudiziari, è arrivata la fumata bianca: Rai e Comune di Sanremo hanno raggiunto un accordo per garantire la prosecuzione del sodalizio più celebre della televisione italiana. L’annuncio ufficiale è stato dato al Tg1, sancendo un passaggio decisivo che mette al riparo la kermesse, almeno fino al 2028.
La delegazione Rai è stata accolta a Palazzo Bellevue dal sindaco Alessandro Mager e dagli assessori Alessandro Sindoni ed Enza Dedali. L’intesa dovrà ora passare al vaglio del Cda Rai, ma rappresenta già la conclusione di una fase delicatissima, seguita alla storica sentenza del Tar Liguria del 5 dicembre 2024 che aveva dichiarato illegittimo l’affidamento diretto del Festival all’emittente pubblica.
Il ricorso era stato presentato dalla società privata Just Entertainment, che contestava la mancanza di una gara pubblica. La decisione del Tar è stata poi confermata dal Consiglio di Stato lo scorso 29 maggio: per le edizioni future, l’organizzazione della kermesse dovrà seguire una procedura aperta a tutti gli operatori. Da qui la pubblicazione di un bando da parte del Comune per il triennio 2026-2028, prorogabile fino al 2030.
Le condizioni fissate dal bando erano severe: un corrispettivo minimo di 6,5 milioni di euro per edizione, una clausola anti-flop che prevede la rescissione in caso di ascolti inferiori del 15% rispetto alla media record degli ultimi cinque anni e l’obbligo di destinare almeno l’1% dei ricavi pubblicitari al Comune. Alla scadenza del 19 maggio 2025, l’unica offerta presentata è stata quella della Rai, che ha avviato così la trattativa decisiva.
La firma dell’accordo non spegne del tutto le polemiche. Just Entertainment ha presentato un ulteriore ricorso, respinto nella parte cautelare, ma il Tar Liguria deciderà nel merito il prossimo 17 ottobre. Nel frattempo, però, la macchina organizzativa può ripartire: Sanremo 2026 sarà ancora trasmesso dalla Rai e resterà il fiore all’occhiello del servizio pubblico.
Per il Comune e per Viale Mazzini si tratta di una vittoria simbolica e strategica. Sanremo continua a essere Sanremo, nonostante le tempeste legali. E per il pubblico, l’appuntamento con la musica italiana rimane saldo nella sua cornice storica.
Televisione
“Doc 4”, Luca Argentero torna sul set: al via le riprese della nuova stagione della serie dei record
Il dottor Fanti è tornato in corsia: le riprese della quarta stagione di “Doc – Nelle tue mani” sono appena iniziate. Il debutto su Rai 1 è atteso nel 2026.

Ciak, si gira: Luca Argentero indossa di nuovo il camice del dottor Andrea Fanti. È lo stesso attore ad annunciare il ritorno sul set di Doc – Nelle tue mani, serie campione di ascolti di Rai 1, mostrando sui social il primo ciak della quarta stagione. «È ufficiale, lavori in corso», ha scritto pubblicando l’immagine che segna l’inizio delle riprese. Non è l’unico: anche Elisa Di Eusanio, che interpreta la caposala Teresa, ha mostrato con entusiasmo il ritorno in corsia del Policlinico Ambrosiano, il fittizio ospedale milanese ricostruito dentro il Campus Biomedico di Roma.
La serie, esplosa durante la pandemia e diventata in pochi anni un fenomeno internazionale, si prepara a una nuova annata con conferme e sorprese. Il pubblico ritroverà i volti storici: Matilde Gioli (Giulia Giordano), Pierpaolo Spollon (Riccardo Bonvegna), Sara Lazzaro (Agnese Tiberi), Giovanni Scifoni (Enrico Sandri), Marco Rossetti (Damiano Cesconi), Alberto Malanchino (Gabriel Kidane), Beatrice Grannò (Carolina Fanti). Il cast, insomma, resta solido, dopo gli addii eccellenti delle passate stagioni, come quello del dottor Lazzarini (Gianmarco Saurino), e le new entry come Federico Lentini (Giacomo Giorgio).
Ma cosa accadrà nei nuovi episodi, attesi nel 2026, forse in primavera? Per ora vige il massimo riserbo. La terza stagione si era chiusa con un Fanti in aspettativa per stare accanto alla moglie Agnese, tornata a lottare contro una recidiva del mesotelioma che l’aveva colpita dodici anni prima. Un finale che aveva commosso milioni di spettatori e che sarà il punto di partenza del nuovo capitolo. «Non so niente della prossima stagione. Gli sceneggiatori vivono in un bunker, non comunicano con l’esterno. L’unica cosa che ci dicono è: “Non fateci morire”», aveva scherzato Giovanni Scifoni, alias lo psichiatra Sandri.
Quel che è certo è che Doc si prepara a un nuovo giro di boa con la stessa formula che l’ha reso un cult: casi clinici intrecciati a storie umane, emozioni e colpi di scena. E la certezza che il camice di Argentero continuerà a catalizzare milioni di sguardi.
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