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Televisione

Il “golden boy” è stato messo in panchina: la Rai ferma tre progetti legati a Stefano De Martino

Stefano De Martino, volto amatissimo della Rai, subisce un inaspettato triplo stop: “Stasera Tutto è Possibile”, “Meglio Stasera” e un misterioso preserale estivo vengono cancellati o sospesi. Dietro la scelta, secondo indiscrezioni, c’è una strategia per proteggere l’immagine del conduttore. Ma è davvero tutto oro quel che luccica?

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    Lui è ormai uno dei volti più riconoscibili e apprezzati del piccolo schermo italiano. Ex ballerino di Amici, conduttore brillante e simbolo di rinascita televisiva, ha saputo scrollarsi di dosso l’etichetta di “ex di Belen” per imporsi come showman completo. Eppure, la Rai ha deciso di fermare ben tre progetti che lo vedevano protagonista. Un fulmine a ciel (quasi) sereno che ha sorpreso pubblico e addetti ai lavori.

    Stasera… niente è più possibile

    Il primo programma colpito dalla falce di Viale Mazzini è Stasera Tutto è Possibile, varietà di successo su Rai2, che aveva chiuso la scorsa stagione con numeri da record. Si parlava perfino di una serata evento su Rai1 per celebrare il successo. Ma all’ultimo momento, tutto è stato accantonato. Perché? Secondo Dagospia, la dirigenza avrebbe preferito non “sovraesporre” De Martino, evitando un possibile tonfo in prima serata. Un rischio non contemplabile, soprattutto per chi è considerato una delle scommesse vincenti del futuro Rai

    Stasera… stai a riposo!

    Secondo programma messo in pausa: Meglio Stasera, spettacolo teatrale con cui De Martino sta girando l’Italia, raccogliendo consensi e applausi. Inizialmente previsto un adattamento televisivo per Rai1, il progetto è stato poi archiviato. La motivazione? Alcuni dirigenti non avrebbero ritenuto lo show adatto al piccolo schermo. Meglio non rischiare: una performance poco convincente in prima serata avrebbe potuto macchiare l’immagine perfetta costruita finora.

    Preserale d’estate? No, grazie: Affari Tuoi non si tocca

    Infine, anche il terzo progetto – un preserale estivo destinato a prendere il posto di Affari Tuoi – è stato cassato prima ancora di vedere la luce. Il format, mai annunciato ufficialmente, avrebbe dovuto sfruttare l’appeal di De Martino per fidelizzare il pubblico nella fascia pre-Tg1. Ma le alte aspettative (oltre il 30% di share) hanno frenato tutto: troppo rischioso l’esperimento, meglio affidarsi al collaudato programma di Amadeus fino a fine giugno.

    Pausa strategica o campanello d’allarme?

    La sensazione è chiara: la Rai non vuole bruciare De Martino, ma gestirlo con cautela. Il rischio flop è il peggior nemico del “nuovo volto di punta” del servizio pubblico. Questa tripla frenata potrebbe quindi essere letta come una mossa difensiva più che una bocciatura. L’obiettivo? Preservare lo smalto del conduttore e preparare il terreno per progetti futuri di ben altra portata

    Re Mida sì, ma con l’airbag

    De Martino continua a essere un nome caldissimo nel panorama televisivo, ma la Rai sembra intenzionata a gestire con il contagocce la sua esposizione. Nessuno vuole trasformare il Re Mida della tv in un Icaro troppo vicino al sole. Per ora, si resta in attesa del prossimo passo. Magari con meno show… ma più sostanza.

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      Televisione

      Amadeus verso un ritorno in Rai? L’aria al Nove si fa pesante e il conduttore potrebbe rientrare dopo l’addio milionario

      Il futuro di Amadeus sembra sempre meno legato al Nove. L’ipotesi del rientro a Viale Mazzini guadagna terreno: tra format musicali, access estivi e il post-Conti a Sanremo, la tv pubblica potrebbe tornare a corteggiarlo. Resta il nodo del clamoroso divorzio di un anno fa.

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        Il passaggio di Amadeus a Warner Bros Discovery doveva essere il colpo del decennio. Ma i numeri raccontano altro: il conduttore non è riuscito a spostare il “suo” pubblico, quello che per cinque Festival di Sanremo lo aveva seguito ovunque. Al Nove gli ascolti restano tiepidi, il traino non decolla e la rete non guadagna la centralità attesa. Una situazione che, a pochi mesi dal debutto, sta alimentando una domanda sempre più insistente: Amadeus tornerà in Rai?

        La Rai osserva, De Martino corre, Scotti domina

        Negli spazi che un tempo erano segnati dal marchio Amadeus, ora a brillare è Stefano De Martino. Affari tuoi è saldamente suo e l’access lo vede volare, mentre Gerry Scotti, con La Ruota della Fortuna, continua a macinare ascolti dall’altra parte della barricata. Il risultato? Il conduttore che sembrava irraggiungibile ora rincorre due concorrenti che non sbagliano un colpo. E alla Rai qualcuno si chiede se non sia il momento di riaprire le porte.

        Quel contratto rifiutato e il nodo “Canossa”

        Il vero ostacolo non è creativo, ma politico. Prima di andarsene, la Rai aveva offerto ad Amadeus un contratto sontuoso: rinnovo, struttura dedicata alla creazione di nuovi format, centralità totale nei palinsesti. Rifiutò tutto per approdare a Discovery. Per tornare in Rai, dicono fonti interne, servirebbe “passare da Canossa”, almeno simbolicamente: una mossa di umiltà per ricucire lo strappo.

        Mirror, un nuovo access e il dopo-Conti

        Ma cosa farebbe Amadeus in Rai? I progetti non mancano. In cima alla lista c’è Mirror (titolo provvisorio), un programma musicale che strizza l’occhio alle storiche Serate d’onore di Pippo Baudo e che potrebbe debuttare con l’amico Fiorello in apertura. Poi un nuovo access estivo da testare su Rai1, un game show pensato come alternativa alla corazzata Affari tuoi. E soprattutto c’è una poltrona che nel 2026 diventerà bollente: il dopo-Conti al Festival di Sanremo. Se la Rai volesse davvero il rientro del suo ex uomo di punta, quello sarebbe il terreno perfetto.

        Per ora è solo un sussurro nei corridoi, ma cresce. Perché il Nove non basta, e la Rai aspetta il momento giusto per bussare di nuovo.

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          Televisione

          Stranger Things vola oltre ogni previsione: debutto record su Netflix con 59,6 milioni di visualizzazioni in cinque giorni

          Le prime quattro puntate della stagione finale conquistano subito il vertice della top 10 mondiale. Netflix rilascerà altri episodi a Natale e un gran finale distribuito anche nelle sale USA e Canada. Intanto tutte le stagioni tornano in classifica e mandano in tilt la piattaforma.

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            Il Sottosopra torna e fa saltare ogni previsione. Le prime quattro puntate della quinta stagione di Stranger Things hanno registrato 59,6 milioni di visualizzazioni in appena cinque giorni, un risultato che le colloca al primo posto tra i debutti delle serie in lingua inglese su Netflix. È anche il terzo miglior esordio nella storia del colosso dello streaming, dietro soltanto alla seconda e terza stagione del fenomeno globale Squid Game. La serie dei fratelli Duffer si conferma così un marchio capace di sfidare l’intero ecosistema pop.

            Il rilascio in tre atti e un finale “da cinema”

            Netflix ha scelto una strategia particolare per questo capitolo conclusivo: quattro episodi subito, altri tre in arrivo il giorno di Natale e un finale di oltre due ore che uscirà in contemporanea nelle sale statunitensi e canadesi, oltre che in streaming globale l’ultima notte dell’anno. Una mossa da blockbuster, pensata per evocare un evento collettivo e accompagnare gli spettatori verso la chiusura di uno dei titoli più iconici dell’ultimo decennio.

            Numeri che superano anche la quarta stagione

            Il confronto con la stagione precedente rende la portata del successo ancora più evidente. Nel 2022 Netflix misurava ancora gli ascolti in “ore di visione” e il debutto della quarta stagione totalizzò 287 milioni di ore in tre giorni, equivalenti oggi a circa 22 milioni di views. Il balzo è netto: la quinta stagione ha quasi triplicato quei valori grazie al nuovo sistema di misurazione e a un’attesa cresciuta mese dopo mese.

            Tutte le stagioni in top 10: un evento mai visto

            Il clamore ha riportato in classifica l’intera saga: le prime quattro stagioni sono entrate simultaneamente nella top 10 globale, un fatto mai accaduto prima per una serie Netflix. L’ondata di spettatori è stata tale da causare persino un momentaneo blocco della piattaforma. «Abbiamo aumentato la banda del 30% per evitare un crash», ha rivelato Ross Duffer su Instagram.

            Stranger Things, nata nel 2016, ha costruito un immaginario diventato lingua comune: dalla consacrazione di Millie Bobby Brown ai volti di Joe Keery, Natalia Dyer, Charlie Heaton, Finn Wolfhard, Noah Schnapp, Caleb McLaughlin, Sadie Sink e Gaten Matarazzo. Ora la serie corre verso il suo ultimo salto nel buio, con numeri che fanno immaginare un finale da record.

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              Televisione

              Nikita Perotti si confessa: il legame con Andrea Delogu va oltre Ballando e diventa un punto fermo nella sua vita

              Tra prove, dolore condiviso e una sintonia che sorprende anche loro, Nikita Perotti parla del sentimento profondo che lo lega ad Andrea Delogu, mentre lei ammette che il loro rapporto sta cambiando e che il futuro, dopo il programma, è tutto da scrivere.

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                Certe intese nascono senza volerlo, altre si costruiscono passo dopo passo. Quella tra Nikita Perotti e Andrea Delogu, coppia di Ballando con le Stelle, sembra un po’ entrambe le cose: spontanea, intensa, inattesa. E negli ultimi giorni è diventata un caso mediatico, complice lo sfogo sincero del ballerino a La Volta Buona.

                «Ci tengo tantissimo ad Andrea», ha detto guardando la telecamera senza cercare riparo. Parole che hanno colpito il pubblico perché suonano diverse dal repertorio “da show”: più intime, più vere. «Mi ritengo fortunato ad averla nella mia vita, mi sta insegnando tanto. Mi sentivo in dovere di starle accanto perché anche io avevo bisogno di lei», ha raccontato, spiegando quanto quella connessione sia diventata un appoggio reciproco.

                Il momento più difficile, inevitabilmente, è stato quello del lutto per il fratello Evan. «È una persona magnifica e farò di tutto, sempre, per farle tornare il sorriso», ha aggiunto. Nessun eroismo: solo la naturale conseguenza di una vicinanza che si è trasformata in presenza.

                Perotti non nasconde nemmeno la componente professionale: «Penso sempre ad arrivare alla vetta, ma per tutto quello che sta facendo Andrea e per quello che ha passato, se lo merita tantissimo». Poi la frase che ha fatto il giro dei social: «Io ho già vinto dal primo giorno in cui l’ho incontrata».

                E Andrea? Lei stessa ha ammesso che qualcosa, dentro quel rapporto, si è spostato. «Non so cosa succederà dopo Ballando», ha confessato. Non è incertezza, è consapevolezza: quando un legame cresce dentro settimane di prove, fatica, pressioni e dolori, è difficile capire cosa resterà a telecamere spente.

                Intanto, però, la conduttrice riconosce a Nikita un ruolo decisivo: «Con lui riesco a sentirmi difesa». Una frase che dice molto più di quanto sembri. Significa fiducia, significa protezione, significa che la competizione televisiva è diventata il luogo in cui due persone, arrivando da strade diverse, si sono incontrate davvero.

                Il resto — definizioni, etichette, previsioni — può aspettare. Per ora resta una certezza: tra un passo di tango e un appoggio improvvisato, la pista di Ballando ha restituito a entrambi più di quanto si aspettassero.

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