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Televisione

La Rai rompe con Sanremo: dal 2027 il Festival sarà altrove, forse anche itinerante

La Rai non accetta i rincari proposti dall’amministrazione della città ligure e prepara un addio clamoroso: si valutano nuove sedi tra Costiera Amalfitana, Versilia e persino Torino. L’idea? Un Festival che cambia location ogni due anni

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    Il Festival di Sanremo, colonna sonora degli italiani da oltre settant’anni, potrebbe davvero lasciare la sua storica sede. L’ipotesi — di cui si vociferava da mesi — sembra ora concretizzarsi: dal 2027, la kermesse musicale più amata del Paese non si terrà più nella città dei fiori. A confermarlo è Il Messaggero, che racconta come la Rai stia preparando un clamoroso trasloco, dopo una serie di attriti insanabili con il Comune ligure.

    Il Festival resterà all’Ariston solo per l’edizione 2026, la numero 75. Poi, via libera a un nuovo progetto: quello di un Sanremo itinerante, che possa toccare ogni due anni una località diversa, preferibilmente marittima e dotata di strutture moderne. L’idea è quella di trasformare il Festival in un evento in grado di valorizzare tutto il patrimonio paesaggistico e culturale italiano — ma dietro le belle parole, il nodo resta uno: i soldi.

    Secondo quanto trapelato, il Comune di Sanremo avrebbe richiesto alla Rai un milione di euro in più per ospitare il Festival, oltre a una fetta degli introiti pubblicitari. Fondi che sarebbero serviti ad ammodernare le strutture cittadine, ma che la tv pubblica ha giudicato sproporzionati. Anche perché, ricordano da viale Mazzini, la Rai aveva già versato contributi importanti fino al 2008 proprio per la costruzione di un nuovo auditorium. Lavori che, però, non sono mai stati nemmeno avviati.

    Le parole dell’amministratore delegato Rai Giampaolo Rossi, pronunciate durante la recente presentazione dei palinsesti, non hanno lasciato spazio a dubbi: «Le strutture della città non sono all’altezza». Un giudizio netto, rafforzato anche dalla posizione delle case discografiche, che nei giorni scorsi hanno minacciato di fare un passo indietro se la Rai avesse accettato i rincari proposti da Sanremo.

    Così, a via Asiago si guarda oltre. Tra le prime opzioni ci sono la Costiera Amalfitana — con Sorrento in pole — la Versilia con Viareggio e persino Torino, forte del successo nell’organizzazione dell’Eurovision nel 2022. Ma anche Puglia e Riviera romagnola si sono affacciate con interesse. La discriminante? Le strutture e la disponibilità economica.

    Un altro scenario, sempre più probabile, è quello di un Festival itinerante: un Sanremo che si muove, ogni due anni, da una città all’altra. Un modo per accontentare territori diversi, distribuire i benefici economici dell’evento e dare una nuova veste al Festival.

    Nel frattempo, la frattura con Sanremo appare insanabile. Già a fine 2024, la sentenza del Tar della Liguria aveva annullato l’affidamento diretto alla Rai, costringendo il Comune a un nuovo bando. Alla fine, solo la tv pubblica si era fatta avanti. Ma ora anche la pazienza della Rai sembra esaurita.

    «La Rai farà il suo Festival, perché è in grado di produrre un evento di questa portata ovunque», ha ribadito Rossi. E per la prima volta, Sanremo sembra essere fuori dalla festa.

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      Televisione

      Baci, abbracci e balletti hot tra Omer e Mattia al Grande Fratello: la ship esplode sui social mentre i coinquilini restano scettici

      Tra baci in bocca, abbracci e coreografie bollenti, il rapporto tra i due concorrenti divide pubblico e coinquilini. In molti parlano di show strategico per attirare l’attenzione e aumentare gli ascolti: stasera la diretta potrebbe svelare qualcosa in più.

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        La “ship” più discussa del momento vive e cresce dentro la Casa del Grande Fratello, dove tra Omer e Mattia il confine fra gioco e passione è diventato ogni giorno più sottile. Su X, TikTok e Instagram la coppia ha già un fandom agguerritissimo, che analizza ogni sguardo, ogni gesto, ogni alzata di sopracciglio. Eppure, paradossalmente, tra i concorrenti regna un certo scetticismo.

        Baci e abbracci: quando tutto è iniziato
        Tutto nasce da un’amicizia complice, fatta di battute private, confessioni sussurrate in veranda e collegamenti a notte fonda sotto le coperte. Poi sono arrivati gli abbracci stretti, le effusioni e un primo, sorprendente bacio in bocca che ha acceso gli animi sul web. Qualcuno dentro la Casa li incoraggia, altri li osservano in silenzio cercando di capire quanto sia autentico quel legame.

        Il web impazzisce, la Casa si divide
        Fuori, intanto, i video rimbalzano da un profilo all’altro, con montaggi a tema romantico, fanfiction, scenari ipotetici e dichiarazioni d’amore immaginarie. Dentro, invece, prevale il dubbio. Ci si domanda se sia vero coinvolgimento o solo una sinergia tattica, studiata per farsi notare dal pubblico e far crescere le dinamiche interne del reality. Le opinioni divergono di continuo, e persino i più vicini a loro non sembrano saper interpretare la situazione.

        E ora arrivano i balletti hot
        Nelle ultime ore il termometro emotivo ha alzato ulteriormente la temperatura: Omer e Mattia si sono lanciati in una serie di balletti sensuali, tra provocazioni, sfioramenti e sguardi complici. Coreografie improvvisate che hanno scatenato nuovi commenti, sospiri e sospetti. C’è chi vede solo divertimento, chi un’intesa profonda, chi intravede una strategia in vista della puntata di stasera. Da dentro la Casa, però, il silenzio rimane eloquente.

        Cosa accadrà ora? Al momento non c’è risposta certa. Ma una cosa appare chiara: la serata in diretta potrebbe trasformarsi nella resa dei conti emotiva che tutti aspettano.

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          Televisione

          Loretta Goggi ricorda le “Kessler italiane”: «Io e Daniela non eravamo come loro, ma ci scherzavamo. Il mio desiderio? Andarcene insieme»

          Loretta Goggi racconta con delicatezza il rapporto con la sorella Daniela e il paragone con le gemelle Kessler: «Non avevamo nulla di loro, né fisicamente né artisticamente». Poi la confidenza più intima: «Vorrei andarmene insieme a lei, ma non lo procurerei io: siamo cattoliche praticanti».

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            Loretta Goggi non ha mai avuto paura di mostrarsi per quella che è: un’artista vera, una donna dalla carriera gigantesca e un cuore saldamente ancorato alla famiglia. In una recente intervista ha parlato del legame con la sorella Daniela, compagna di vita e di palcoscenico, ricordando quel vecchio soprannome che le seguiva ovunque: “le Kessler italiane”.

            Il paragone con le Kessler
            «In realtà non avevamo nulla di loro, né fisicamente né artisticamente», ha ammesso sorridendo. Un’etichetta affibbiata più per la complicità e la presenza scenica che per una reale somiglianza. «Ne abbiamo riso insieme», racconta. E non manca l’omaggio: «Le abbiamo sempre stimate moltissimo». Le Kessler sono state simbolo di un’epoca televisiva elegante e luminosa, ed è naturale che chiunque arrivasse in quel mondo venisse misurato anche su di loro.

            Daniela, l’altra metà del suo mondo
            Tra Loretta e Daniela il rapporto è rimasto intatto negli anni, anzi si è rafforzato. Le due sorelle hanno attraversato insieme successi, dolori, reinvenzioni, e sono rimaste una famiglia granitica anche quando la vita ha tolto e aggiunto senza preavviso. «Siamo sempre state unite», ripete Loretta in molte interviste. Una simbiosi che non riguarda soltanto il lavoro ma la quotidianità, il sostegno, il prendersi cura l’una dell’altra.

            Il desiderio più intimo: “Andarcene insieme”
            È qui che arriva la frase più forte, detta con una tenerezza che spiazza: «Il mio desiderio nascosto sarebbe che succedesse lo stesso anche a noi: andarcene insieme». Una confessione sincera, che però Loretta accompagna con un chiarimento fondamentale: «Ma non lo procurerei io. Siamo cattoliche praticanti, togliersi la vita non lo contempliamo». Nessun dramma, nessuna ombra cupa: solo l’immagine di due sorelle inseparabili che, dopo una vita vissuta fianco a fianco, immaginano un epilogo altrettanto condiviso.

            È il ritratto di una donna che non teme di parlare d’amore, di fede, di fragilità e di vita vera. Una che ha fatto la storia della tv italiana e che, ancora oggi, trova il modo di commuovere semplicemente raccontando ciò che ama di più: la sua famiglia.

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              Carolyn Smith punge gli altri giudici di Ballando: «Io tecnica pura, loro giudicano il personaggio. E a volte dicono cose strampalate»

              Carolyn Smith rivendica il suo approccio tecnico a Ballando con le stelle e confessa che, contrariamente alle aspettative, non è lei la più severa: «So quanto è dura preparare un ballo ogni settimana, perdono molto». Poi la frecciata: «A volte sento giudizi strampalati, ma non polemizzo».

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                Carolyn Smith torna a mettere i puntini sulle “i”. Niente nomi, nessun attacco diretto, ma una frecciata elegante e affilata quanto basta. La presidente di giuria di Ballando con le stelle ha spiegato ancora una volta qual è il suo metodo e perché — secondo lei — non va confuso con quello degli altri giudici.

                Solo tecnica, niente personaggi
                «Io resto nei limiti della tecnica. Gli altri giudicano anche il personaggio», ha dichiarato, lasciando intendere che la sua valutazione non viene influenzata da simpatia o notorietà del concorrente. Un modo per rivendicare la sua posizione di professionista del ballo, che da anni è il riferimento principale per chi cerca un giudizio “puro”, lontano dalle dinamiche di show.

                “La più severa? Macché, è il contrario”
                Carolyn ha poi ribaltato un luogo comune: «La gente si aspetta che io sia la più severa. Invece succede il contrario». Conoscendo la fatica dietro ogni coreografia settimanale, spiega, tende a perdonare molto più degli altri. Chiunque abbia messo piede in sala prove, sembra dire, sa perfettamente quante ore, quante correzioni e quanta pressione ci siano dietro un minuto e mezzo di esibizione.

                Giudizi “strampalati”, ma zero polemiche
                Il passaggio che ha fatto rumore, però, è un altro: «A volte, dai colleghi sento dire dei giudizi strampalati, ma non polemizzo mai». Una frase breve, chirurgica, capace di aprire mille interpretazioni senza mai citarne una. Carolyn preferisce non buttare benzina sul fuoco: «Ognuno ha diritto alle proprie idee», dice. Ed è proprio questa calma, quasi britannica, ad averla resa una delle figure più rispettate del programma.

                In un’edizione in cui tensioni, rivalità e polemiche brillano quanto le paillettes dei costumi, la presidente della giuria continua a essere l’equilibrio della pista. Anche quando tira una frecciatina, riesce a farlo con la grazia di un passo di rumba.

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