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Televisione

Like a Star… ma non brilla: l’ennesimo flop di Amadeus

Il debutto su Nove di Like a Star, il nuovo show condotto da Amadeus, si è rivelato un vero buco nell’acqua. Nemmeno la potente mossa di Warner Bros. Discovery, che ha esteso la messa in onda a tutte le sue reti in simultanea, è riuscita a risollevare gli ascolti. Ad oggi è uno dei flop più clamorosi della stagione TV.

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    Era stato annunciato come il nuovo grande show di intrattenimento targato Nove, con Amadeus come volto di punta… ma Like a Star ha deluso le aspettative fin dal primo episodio. Il format, simile a Tale e Quale Show ma con concorrenti non famosi, non ha convinto il pubblico: solo il 2,4% di share al debutto. Un risultato che nessuno si aspettava, soprattutto con un conduttore del calibro di Amadeus.

    Discovery ci prova con il simulcast… ma non basta

    Per salvare il salvabile, Warner Bros. Discovery ha lanciato una strategia estrema: il simulcast. Dal 21 maggio, Like a Star è stato trasmesso in contemporanea su otto reti: Nove, Real Time, DMAX, Giallo, Food Network, HGTV, MotorTrend e WarnerTV. L’obiettivo? Raccogliere il pubblico delle varie fasce d’interesse e dare una spinta allo share. Il risultato? Una lieve crescita, ma numeri ancora bassissimi: 5,3% di share totale, con meno di un milione di spettatori complessivi.

    Lo share lo segna la finale: la concorrenza è spietata

    A contribuire al disastro, la sfortunata contemporaneità con la finale di Europa League tra Tottenham e Manchester United. TV8 ha catturato oltre 1,7 milioni di spettatori, lasciando le briciole al programma di Amadeus. E come se non bastasse, in palinsesto c’erano anche Chi l’ha visto? e L’isola dei famosi, che continuano ad attrarre fette consistenti di pubblico, con quest’ultima ancora salda sul 15,7% di share.

    Non basta la giuria di qualità

    Con nomi come Elio, Serena Brancale e Rosa Chemical in giuria, Like a Star avrebbe dovuto offrire qualcosa di innovativo. Ma il mix tra volti noti e “gente comune” non ha fatto presa sul pubblico. Il problema forse non è il cast, ma un format poco definito, senza una vera identità.

    Il futuro di Amadeus sul Nove è in discussione?

    Dopo anni di successi Rai, Amadeus sembra faticare sul nuovo canale. Like a Star dovrebbe durare otto puntate, ma se gli ascolti non miglioreranno, Discovery potrebbe correre ai ripari. La domanda che in molti si pongono è: Nove è davvero il posto giusto per Amadeus? Oppure il conduttore ha bisogno di un palcoscenico più adatto al suo stile e al suo pubblico?

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      Televisione

      Barbara D’Urso verso il ritorno in Rai? “Salvini la vuole su Rai 1”: l’indiscrezione che agita Viale Mazzini

      Secondo voci circolate in ambienti Rai, la storica conduttrice partenopea potrebbe tornare in televisione nel 2026 con un programma emotainment. A volerla sarebbe proprio il vicepremier, da sempre suo ospite fisso negli anni d’oro di Mediaset.

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        La televisione è fatta di ritorni, resurrezioni e colpi di scena degni delle migliori telenovelas. E quello di Barbara D’Urso potrebbe rientrare a pieno titolo nella categoria. Dopo due anni di silenzio e assenza dai palinsesti, la regina del pomeriggio trash – colei che ha inventato un modo tutto suo di fare intrattenimento tra lacrime, lustrini e “col cuore” – potrebbe presto rimettere piede su Rai 1.

        A far circolare l’indiscrezione sono ambienti ben informati dentro e attorno a Viale Mazzini, secondo i quali ci sarebbe addirittura un “sponsor politico” d’eccezione dietro l’operazione: Matteo Salvini, vicepremier e ministro delle Infrastrutture, che non avrebbe mai dimenticato l’ospitalità ricevuta dalla conduttrice napoletana nei tempi in cui era onnipresente nei talk-show del pomeriggio. Ora il leader della Lega, che da sempre ha un debole per la tv generalista, starebbe spingendo affinché la D’Urso torni sul primo canale Rai con un nuovo progetto da gennaio 2026.

        Il format pensato per lei? Un programma di emotainment, a metà strada tra racconto popolare e tv dei sentimenti, da trasmettere ogni venerdì pomeriggio. Un ritorno in grande stile, cucito su misura per una delle professioniste più controverse della televisione italiana, capace di dividere il pubblico come pochi altri.

        Del resto, non è un mistero che la Rai stia vivendo una fase di riassetto editoriale, con spinte che arrivano anche dai piani alti della politica. E chi conosce bene certi meccanismi, sa che Salvini ha da tempo messo gli occhi su quella fetta di televisione popolare che parla a milioni di italiani fuori dalle bolle social. La strategia è chiara: occupare spazi, piazzare volti familiari, parlare la lingua dell’intrattenimento generalista. Dopo l’operazione che ha riportato Massimo Giletti in prima serata con Lo Stato delle cose, il prossimo nome sulla lista sarebbe proprio quello della D’Urso.

        Intanto lei, Barbara, non è rimasta con le mani in mano. Dopo l’addio poco amichevole con Mediaset, dovuto a una scelta voluta in prima persona da Pier Silvio Berlusconi, si è dedicata alla sua società di eventi B&Fable, creata con l’amica Francesca Caldarelli Liuzzi. E ha fatto qualche timida comparsata televisiva, come ospite a Domenica In o a Ballando con le Stelle. Ma il palco principale, quello di una trasmissione tutta sua, le manca. E potrebbe arrivare presto.

        La Rai, dal canto suo, non ha ancora confermato nulla. Ma i rumor si rincorrono e, come spesso accade, dove c’è fumo potrebbe presto esserci fuoco. I fautori dell’operazione parlano di un programma dal taglio “inclusivo, popolare, caloroso”, con al centro storie di vita, emozioni, lacrime e sorrisi. In pratica: il “metodo D’Urso”, ma rivisitato per il pubblico di Rai 1. Un’operazione che, se confermata, farebbe discutere parecchio, sia dentro che fuori dagli studi televisivi.

        Di certo, la figura di Salvini come “regista occulto” di questo ritorno fa storcere il naso a più di qualcuno. Soprattutto in una Rai che dice di voler stare lontana dalla politica e vicina al servizio pubblico. Ma si sa: il telecomando è un’arma potente, e la tv, da sempre, è campo di battaglia anche per le ambizioni di chi governa.

        Quel che è certo è che Barbara D’Urso in Rai non passerebbe inosservata. E se davvero dovesse tornare in onda, lo farebbe – come da copione – a modo suo, senza chiedere permesso a nessuno, col cuore ma anche con una certa ferocia da animale da palcoscenico.

        Stay tuned.

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          Televisione

          Gennarino, il cane che ha rubato il cuore di Affari Tuoi

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            Ci sono incontri che scaldano il cuore. E poi ci sono Gennarino e Stefano De Martino, una coppia nata per caso, ma diventata ormai inseparabile agli occhi del pubblico. Quando Affari Tuoi ha svelato il suo “pacco speciale” nella puntata di Pasqua, nessuno si aspettava che da quel momento il programma avrebbe avuto una nuova mascotte. Ed è bastato un giro di studio, una coda scodinzolante e un’intesa spontanea con il conduttore per trasformare Gennarino nel vero protagonista.

            Un piccolo attore dal grande cuore

            Gennarino, nome d’arte di Seven, è un jack russell addestrato da Massimo Perla, e non è certo nuovo alle telecamere. Ha già calcato palcoscenici importanti, ha condiviso scene con Marco Giallini in Rocco Schiavone, eppure c’è qualcosa di speciale nel suo modo di muoversi tra i concorrenti, di rispondere al dottore, di guardare De Martino con una complicità che sembra raccontare una storia tutta loro. In quel piccolo cane c’è una dolcezza capace di sciogliere anche il pubblico più scettico, un istinto che lo porta a stare sempre nel posto giusto, proprio dove c’è bisogno di un sorriso, di un momento di leggerezza.

            Oltre il gioco, una presenza che scalda il cuore

            Affari Tuoi è un programma che gioca con la fortuna, ma la vera fortuna è stata incontrare Gennarino. Da quella prima puntata, in cui ha fatto il suo ingresso tra la sorpresa generale, il cane-attore non se n’è più andato. Ora è lì, tra una partita e l’altra, a rincorrere le risate, a scambiare sguardi d’intesa con De Martino, a salutare il dottore con un “bau bau” che ogni sera riesce a far sorridere tutti. Non è solo un elemento scenico, non è solo una trovata televisiva. Gennarino ha capito che quello studio è diventato casa, che quei momenti di gioco e di attesa sono anche suoi, che ogni partecipante può contare su di lui per un attimo di dolcezza.

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              Televisione

              Mediaset rivoluziona i palinsesti: il Grande Fratello sarà (forse) l’unico reality del 2026

              Mediaset sarebbe pronta a puntare tutto sul Grande Fratello per la prossima stagione, tagliando altri reality. Due le ipotesi allo studio: una maratona unica da settembre a maggio, oppure due edizioni distinte.

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                Venticinque anni dopo il debutto che cambiò per sempre il panorama televisivo italiano, il Grande Fratello si prepara a riscrivere ancora una volta le regole del gioco. Mediaset starebbe valutando una vera e propria rivoluzione per la prossima stagione: il GF potrebbe essere l’unico reality show confermato in palinsesto per il 2026. Un cambio di rotta che farebbe piazza pulita di altri titoli storici come L’isola dei famosi o La talpa, e che segnerebbe una nuova centralità per il programma ideato sulla scia dell’esperimento sociale olandese di fine anni Novanta.

                L’indiscrezione non è ancora ufficiale, ma arriva in un momento chiave: tra poco più di un mese, infatti, a Cologno Monzese si riunirà il tavolo che deciderà i palinsesti 2025-2026, e tutto lascia pensare che il Biscione voglia puntare forte su ciò che, nonostante le critiche, continua a garantire ascolti stabili e conversazione social.

                Secondo le voci di corridoio, sarebbero due le ipotesi sul tavolo. La prima prevede un’edizione lunghissima, da settembre a maggio: una maratona di nove mesi, sul modello dei reality internazionali più estesi, che trasformerebbe il Grande Fratello in un appuntamento permanente nel palinsesto Mediaset. La seconda, più suggestiva, coinciderebbe con i 25 anni del format: due edizioni distinte, di cui una speciale “gold”, pensata per celebrare l’anniversario e ripercorrere la storia del programma con contenuti e ospiti ad hoc.

                Per ora nessuna conferma ufficiale sulla conduzione, ma il nome più accreditato resta sempre lui: Alfonso Signorini, ormai volto iconico del GF, forte di una conduzione solida, di un legame stretto con il pubblico e di un ruolo sempre più centrale anche nei meccanismi autoriali dello show.

                Il Grande Fratello resta uno dei fenomeni più longevi della TV generalista. Era il 2000 quando un gruppo di sconosciuti venne chiuso per la prima volta in una casa sorvegliata 24 ore su 24. Un esperimento sociale diventato col tempo un prodotto pop, capace di rinnovarsi attraverso mille volti e mille storie. Dal trionfo della prima edizione con Cristina Plevani alla stagione dei vip, passando per scandali, flirt, amicizie nate e finite, nomination memorabili e momenti entrati nel lessico televisivo nazionale, il GF ha scritto una pagina fondamentale dell’intrattenimento italiano.

                Non è un caso che, nonostante le critiche e una certa stanchezza del formato percepita in alcune edizioni, il reality continui a macinare dati di ascolto più che buoni, in particolare nelle puntate del lunedì e del giovedì sera, e sia costantemente ai vertici delle tendenze social. L’arrivo di piattaforme come Instagram e TikTok ha solo rafforzato la sua capacità di generare dibattito e fidelizzare il pubblico più giovane, che si ritrova nei confessionali dei gieffini come un tempo si ritrovava nei diari di scuola.

                Per Mediaset, insomma, puntare tutto sul Grande Fratello significa fare una scelta conservativa ma strategica: mantenere saldo l’unico reality che, tra alti e bassi, non ha mai davvero mollato il colpo. E che, nella stagione della nostalgia e dei revival, può giocarsi la carta dell’affetto intergenerazionale. Dopotutto, chi non ha mai visto almeno un’edizione del GF?

                Intanto, a Cologno si valuta. E tra settembre e maggio, tra casa, giardino, opinionisti e dirette fiume, il GF potrebbe davvero diventare una specie di “telegiornale delle emozioni” con residenza fissa nel palinsesto. Con buona pace di chi pensava che i reality fossero finiti.

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