Televisione
Ma quante belle proposte nel prossimo futuro Rai

La fiction è uno degli elementi tv che il pubblico mostra maggiormente di gradire. E’ lei che rappresenta senza dubbio il core business dell’azienda televisiva, che si chiami Rai o Mediaset. Un genere intriso di formati in costante evoluzione, con linee narrative particolari, nel rispetto di precise regole temporali, spaziali e concernenti la costruzione della storia e dei personaggi. Nella prossima stagione Mamma Rai è pronta ad inondarci di novità, legate a personaggi famosi e grande letteratura.
Tanti titoli evento ci aspettano, come la miniserie Mike, in onda il 21 e il 22 ottobre su Rai 1. Un progetto che vuole rendere omaggio a uno dei grandi protagonisti della televisione di casa nostra: Mike Bongiorno. Con un convincente Claudio Gioè nei panni del re del quiz, verrà ripercorsa la storia, sia professionale che privata del conduttore, che rappresenta anche la storia del costume di qualche decennio del nostro Paese.
Si chiude la saga de L’amica geniale
L’11 novembre con L’amica geniale – Storia della bambina perduta per la regia di Laura Bispuri, arriva alla conclusione la grande storia immaginata dalla penna di Elena Ferrante. Si tratta di un’ambiziosana coproduzione internazionale fra Rai e l’americana Hbo che nelle nuove puntate racconta l’ultima parte dell’amicizia tra Lila e Lenù, diventate adulte. Il cast, di qualità, prevede Alba Rohrwacher, Irene Maiorino e Fabrizio Gifuni.
Due grandi autori italiani
A dicembre, poco prima di Natale (esattamente il 16 e il 17 dicembre) vedremo Leopardi – Il poeta dell’infinito, regia di Sergio Rubini. La biografia del poeta, interpretato da Leonardo Maltese, prende vita in un lavoro di grande spessore ed intensità. Anche Alessandro Gassmann si cimenta nella direzione con uno dei capisaldi del teatro come Eduardo De Filippo con Questi fantasmi!. Si tratta infatti del suo esordio alla regia tv, con Massimiliano Gallo e Anna Foglietta. Andrà in onda il 23 dicembre.
Giallo, giallo… fortissimamente giallo
Gli amanti del genere giallo gialle avranno solo l’imbarazzo della scelta. Tra le serie, Brennero di Davide Marengo e Giuseppe Bonito, con Elena Radonicich e Matteo Martari: una magistrata e un ispettore sulle tracce di un serial killer a Bolzano. Inoltre, tratta dai romanzi di Petros Markaris, Kostas di Milena Cocozza, con Stefano Fresi nei panni di Kostas Charitos, capo della Sezione omicidi della polizia di Atene. Libera è un classico legal drama con Lunetta Savino, nei panni di una giudice integerrima che fa coppia con un criminale (interpretato da Matteo Martari) per indagare segretamente sulla morte della figlia, avvenuta anni prima. Ambientata a Treviso ed ispirata ai romanzi di Fulvio Ervas, Stucky è interpretata dal bravo Giuseppe Battiston nei panni di un ispettore, fine osservatore dell’animo umano, che nutre un debole per il medico legale Barbora Bobulova.
Per Don Matteo è la 14a stagione
A grande richiesta Don Matteo (regia di Riccardo Donna, Enrico Ianniello, Francesco Vicario), con Raoul Bova; I casi di Teresa Battaglia – Ninfa dormiente di Enrico Rosati, dal romanzo di Ilaria Tuti, con la profiler Elena Sofia Ricci. Seconda stagione per Vincenzo Malinconico – Avvocato d’insuccesso di Luca Miniero con Massimiliano Gallo. In Sempre al tuo fianco di Marco Pontecorvo, Ambra Angiolini è la responsabile del Rischio Vulcani della Protezione Civile.
Nel 2025
Nel nuovo anno viene proposta Belcanto di Carmine Elia con Vittoria Puccini, la storia di una madre e delle due figlie che, nella metà ‘800, inseguono il sogno di salire sui palcoscenici dei più importanti teatri d’opera. E ancora Giacomo Giorgio insieme a Ludovica Martino interpreta Carosello di Jacopo Bonvicini, che propone le avventure di due giovani che alla metà degli anni ’50, decidono di lavorare in tv.
Un classico che non tramonta, alla sua ennesima versione
Torna pure un classico di sempre, Il conte di Montecristo dal romanzo di Alexandre Dumas, una grande coproduzione internazionale diretta dal premio Oscar Bille August con Sam Claflin nei panni di Edmond Dantès e un cast che comprende Jeremy Irons (nel ruolo dell’abate Faria), Lino Guanciale, Michele Riondino e Gabriella Pession e Nicolas Maupas. Grande attesa per Mare fuori di Ludovico Di Martino che, nella quinta stagione, promette sorprese. Arriva alla terza stagione Mina Settembre, con l’assistente sociale Serena Rossi che prova a migliorare la vita di tante persone. Nel cast confermati Giuseppe Zeno e Marisa Laurito nel ruolo della zia di Mina. Tante proposte per tutti i gusti all’insegna della qualità, con prodotti in grado di soddisfare i palati più diversi. Buona visione con le fiction Rai!
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Televisione
Si allarga la famiglia della porcellina Peppa Pig: benvenuta Evie!
Fiocco rosa nel mondo dei cartoni animati: Peppa Pig ha una nuova sorellina! Si chiama Evie, è nata nello stesso ospedale dei royal baby e sarà protagonista di un film e nuove puntate. Ecco tutte le curiosità sul nome, le foto, l’ospedale e le date d’uscita.

La famiglia più famosa della TV animata si allarga: il 20 maggio è nata Evie Pig, sorellina di Peppa e George. I fan sono già impazziti per il suo debutto: dolce, con un’adorabile voglia a forma di cuore, pronta a unirsi alle avventure della famiglia più rosa del piccolo schermo.
L’annuncio in perfetto stile britannico
A dare la notizia, nemmeno a dirlo, è stato Papà Pig, che alle 5:34 del mattino ha avvisato il giornalista Richard Arnold in diretta su Good Morning Britain. L’annuncio è arrivato come da tradizione reale: con banditore e cartiglio, proprio come per i figli di William e Kate!
Il nome della nuova arrivata? Un omaggio di famiglia
Il nome scelto per la sorellina di Peppa è Evie, in onore della zia di Mamma Pig. Un nome dolce, semplice e perfettamente in linea con il tono tenero della serie. Sui social, Mamma Pig ha condiviso un messaggio di sostegno a tutte le mamme: “Essere mamma è uno dei lavori più difficili al mondo. Siamo tutte nella stessa barca. Vi capisco – Mamma Pig xx”.
Un parto da principessa: l’ospedale dei royal baby
Evie è nata nella prestigiosa Lindo Wing del St. Mary’s Hospital di Londra, lo stesso ospedale in cui sono nati George, Charlotte e Louis, figli di Kate Middleton e del principe William. Un dettaglio che ha reso Evie, almeno per un giorno, una vera baby royal dell’animazione.
Il film in arrivo
Ma le sorprese non finiscono qui! Dal 30 maggio arriva al cinema Peppa Meets the Baby Experience, un mini-film composto da 10 episodi inediti che racconteranno l’arrivo di Evie, dalla gravidanza di Mamma Pig al primo incontro con Peppa e George. Il film verrà proiettato in 2600 sale distribuite in 19 Paesi, dagli USA all’Australia.
Quando esce in Italia?
L’Italia dovrà aspettare settembre 2025 per l’uscita nelle sale, con un evento speciale in via di definizione grazie al licenziatario Hasbro. Ma i fan possono già segnare in agenda: da ottobre, le nuove puntate con Evie andranno in onda su Rai Yoyo, per la gioia di grandi e piccini.
Televisione
«Sarai la prossima Giulia Cecchettin»: minacce, botte e processi per l’ex rapper di Amici
È passato dal palco di Maria De Filippi al banco degli imputati. L’ex concorrente di Amici è accusato di aver trasformato la convivenza con la compagna in un incubo. Le minacce sono da brividi: «Farai la fine di Cecchettin e Tramontano»

Nel 2013 cercava la gloria a suon di rime sul palco di Amici di Maria De Filippi. Oggi Lorenzo Venera, in arte Amnesia, è seduto davanti a un giudice, con un’accusa che fa tremare i polsi. Stalking, botte, minacce reiterate. «Mi ha detto che sarei stata la prossima Giulia Cecchettin o Giulia Tramontano» ha raccontato in aula l’ex compagna, parte civile nel processo. E con quelle parole, pesanti come pietre tombali, il passato da rapper è finito in mille pezzi.
La scena non è più quella della tv, ma quella fredda di un’aula di tribunale. La donna ha parlato con la voce rotta, in un silenzio tombale. Racconta di una convivenza che si è trasformata presto in prigione. Niente musica, solo controllo ossessivo, violenze verbali e fisiche, umiliazioni continue. E soprattutto quella frase, pronunciata più volte tra il 2023 e il 2024, che evoca due nomi diventati simboli tragici: Giulia Cecchettin, Giulia Tramontano. Due donne uccise per mano dei loro compagni. E lei, secondo l’accusa, minacciata di fare la stessa fine.
L’immagine tracciata dalla procura è quella di un uomo geloso, manesco, dominante. Un’escalation di violenza documentata da messaggi, testimoni e accertamenti dei carabinieri. Dal 2018 al 2024, in un appartamento del padre di Venera, si sarebbero consumati anni di incubi: pugni, strattoni, schiaffi, urla, cellulare perennemente sotto controllo. Fino alla notte di Halloween, quando l’ennesima lite ha costretto una vicina a chiamare i militari. Interviene il Codice Rosso: arresto, carcere, poi domiciliari. E infine processo.
Ma non è finita qui. In aula ha testimoniato anche un’altra ex compagna. Anche lei ha raccontato una storia simile: amore che diventa prigione, parole che diventano minacce, affetto che si tramuta in paura. Due donne, due storie parallele che, se confermate, disegnerebbero un comportamento seriale.
A difendere l’imputato c’è l’avvocato Roberto Saraniti. La parte civile è rappresentata da Gabriella Boero. Il processo è ancora alle battute iniziali, ma il caso ha già acceso i riflettori – e le polemiche – su un altro esempio di violenza di genere che parte dalla vita quotidiana e finisce nelle aule dei tribunali.
Lorenzo Venera, per chi non se lo ricordasse, era stato uno dei concorrenti dell’edizione 2013 di Amici. Arrivava da Grugliasco, hinterland torinese, e si era fatto notare per il suo stile ruvido e diretto. Aveva conquistato una piccola fetta di pubblico, pubblicato un album – Dove va a finire – e poi, come tanti, era sparito dai radar. La carriera musicale si è arenata in fretta. Nessun rilancio, nessuna seconda possibilità artistica. Solo apparizioni sporadiche e il lento ritorno all’anonimato.
Fino adesso. Ma stavolta il suo nome non è tornato alla ribalta per un disco, una battle di freestyle o un featuring, ma per una frase agghiacciante sussurrata in una stanza: «Sarai la prossima Giulia». E tutto il resto è silenzio.
Televisione
Mike Bongiorno e la sua famiglia da quiz: tra salami, crisi di coppia e salme rubate
A 101 anni dalla nascita di Mike Bongiorno, il figlio Nicolò ci porta dietro le quinte del mito: non solo “allegria!” ma anche lacrime, momenti familiari surreali e… abbondanza di culatelli. Dal papà affettuoso al marito in crisi, fino all’incredibile furto della salma: ecco il lato inedito dell’uomo che ha insegnato l’italiano agli italiani. Un racconto tenero, bizzarro e profondamente umano.

Dimenticate per un attimo il conduttore occhialuto sempre perfetto, in giacca e cravatta. Nicolò Bongiorno ricorda un padre affettuoso, un po’ bambino, capace di sollevarlo in braccio per un abbraccio tenero o di trasformare la cena in una sagra gastronomica: «Per anni abbiamo mangiato torte e culatelli regalati dai concorrenti dei quiz!». Il prosciutto cotto Rovagnati? Un must a tavola. Altro che dieta mediterranea!
Università no, quiz sì: il maestro (involontario) d’italiano
Nicolò parla anche del cruccio mai confessato di Mike: non aver completato gli studi. Eppure, l’uomo che non possedeva una laurea è diventato l’insegnante più famoso d’Italia. Un paradosso da manuale: “Ha insegnato l’italiano a milioni di italiani e senza neanche una tesi!”. Se non è ironia questa…
Crisi con Daniela? Risolta con un bambino
Come ogni coppia che si rispetti, anche Mike e Daniela hanno avuto il loro momento “Dallas”. «Quando avevo sei anni c’è stata una brutta crisi», rivela Nicolò. E come si risolve una crisi coniugale negli anni ’80? Con la nascita di un altro figlio, ovviamente! Leonardo, il secondogenito, è diventato il simbolo della pace familiare. Altro che terapia di coppia!
L’uomo più fermato d’Italia: camminare con Mike era come accompagnare il Papa
«Ogni passeggiata era un pellegrinaggio», racconta Nicolò. Mike non diceva mai no a un fan. Selfie, strette di mano, battute, dediche: sembrava che conducesse La Ruota della Fortuna anche dal panettiere. Viaggiare con lui? Un tour guidato permanente con tappa obbligata ad ogni sguardo riconoscente.
Un addio surreale: furto della salma e prete-investigatore
Ma il colpo di scena arriva dopo la morte: la salma di Mike viene trafugata. Una storia assurda, degna di una fiction trash: minacce, ricatti, sciacalli. A risolverla? Don Mauro Pozzi, il parroco trasformatosi in detective per amore del conduttore. Alla fine, missione compiuta senza pagare un euro. Ora Mike riposa in pace. Letteralmente.
Un’eredità tra tv e aiuole: “Intitolategli almeno una via, dai!”
Nicolò conclude con un desiderio: vedere il nome di suo padre su una via, o almeno su un’aiuola. Sarebbe il minimo sindacale per chi ha cambiato la televisione italiana con una parola sola: Allegria!
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