Televisione
Natale su Canale 5: tra film, soap e concerti, il palinsesto si rinnova
Dal concerto de Il Volo ai film di Natale pomeridiani, fino ai grandi eventi serali: scopri come Canale 5 trasforma le festività in un’esperienza da non perdere
Con l’arrivo del Natale, Mediaset cambia volto ai suoi palinsesti, regalando al pubblico un’offerta speciale pensata per accompagnare le festività. Le trasmissioni di punta, come Uomini e Donne, Amici e Verissimo, si fermano per lasciare spazio a film natalizi, soap opera e concerti, in un mix di novità e grandi classici che strizzano l’occhio a tutte le età. Tra Canale 5, Italia 1 e Rete 4, la programmazione si riempie di appuntamenti dedicati alle feste, tra storie avvincenti e intrattenimento musicale di alto livello.
Film natalizi e variazioni nelle soap: ecco cosa cambia
Una delle modifiche principali riguarda Endless Love, la soap opera turca amatissima dal pubblico italiano, che andrà in pausa dal 23 al 28 dicembre. Durante questo periodo, al suo posto, Canale 5 proporrà un ciclo di film natalizi nel primo pomeriggio, cominciando con La magia del Natale (23 dicembre, ore 14:10) e proseguendo con Il dono più grande (24 dicembre) e Un Natale da corgi (25 dicembre). Per concludere, mercoledì 25 e giovedì 26 dicembre arriveranno due pellicole emozionanti: Ritorno ad Aurora: un Natale speciale e A Merry Christmas Match.
Anche Beautiful, la soap opera statunitense che da decenni tiene incollati milioni di spettatori, subirà una pausa eccezionale. Non andrà in onda il 25 e 26 dicembre, ma riprenderà regolarmente il 23, 24, 27 e 28 dicembre nel consueto orario delle 13:40. I fan di My Home My Destiny, invece, possono stare tranquilli: la soap turca continuerà senza interruzioni, con episodi più lunghi nei giorni 23, 24 e 27 dicembre, che cominceranno alle 16:10 anziché alle 16:50.
Novità serali: La Promessa e altre sorprese
La Promessa, un’altra soap molto seguita, si guadagna un posto speciale nel palinsesto serale. Il 25 e il 26 dicembre, infatti, occuperà la fascia delle 19:40 fino alle 21:30, regalando al pubblico due appuntamenti lunghi e avvincenti, pensati per sostituire il programma 4 di Sera condotto da Paolo Del Debbio. Anche Terra Amara e Tempesta d’Amore subiranno qualche slittamento, adattandosi al sovraffollamento del palinsesto natalizio, ma rimarranno salde nel loro posto con episodi senza tagli consistenti.
La pausa dei programmi di Maria De Filippi e Verissimo
Come ogni anno, anche Uomini e Donne e Amici si fermano per Natale. Le trasmissioni cult di Maria De Filippi saluteranno il pubblico il 22 dicembre per tornare dopo l’Epifania. Durante questa pausa, il loro posto verrà occupato dai film natalizi e dalle puntate speciali di My Home My Destiny.
Verissimo, invece, proseguirà con una formula speciale: il 28 e 29 dicembre, così come il 4 e 5 gennaio, Silvia Toffanin guiderà il pubblico attraverso Le storie, una raccolta di interviste e momenti emozionanti tratti dalle puntate dell’ultimo anno.
Grandi concerti e cult cinematografici per le serate festive
Le serate delle feste saranno illuminate da grandi eventi musicali e film iconici. La Vigilia di Natale, Canale 5 trasmetterà Il Volo – Natale ad Agrigento, un concerto suggestivo che unisce musica e magia natalizia. Su Italia 1, invece, tornerà l’immancabile Una poltrona per due, un cult che da anni accompagna il pubblico alla mezzanotte del 24 dicembre.
Il giorno di Natale, Canale 5 proporrà il tradizionale Concerto di Natale, condotto da Federica Panicucci, mentre Italia 1 trasmetterà il toccante Miracolo nella 34esima strada. Il 26 e 27 dicembre, la prima serata sarà dedicata a Il Conte di Montecristo, un film intramontabile che terrà gli spettatori incollati allo schermo.
A Capodanno, Mediaset chiuderà l’anno in grande stile con il concerto da Catania, condotto da Federica Panicucci e Fabio Rovazzi, che accompagneranno il pubblico verso il nuovo anno con musica e divertimento.
Con una programmazione che combina emozioni, intrattenimento e tradizione, Canale 5 si conferma come un punto di riferimento per il Natale degli italiani, rendendo le festività ancora più speciali.
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Televisione
Kabir Bedi benedice il nuovo Sandokan, ricorda i suoi giorni eroici e confessa il dolore più grande: “Io, la tigre, e il suicidio di mio figlio”
Tra orgoglio, nostalgia e ferite mai rimarginate, Kabir Bedi racconta la sua epoca d’oro, i rischi sul set senza controfigure, il successo mondiale e la perdita del figlio Siddharth. Sul nuovo Sandokan: “Ogni epoca ha il suo modo di raccontare un classico”.
Per molti italiani, Sandokan ha il volto magnetico di Kabir Bedi. Occhi di tigre, fascino indomabile, sguardo che attraversava lo schermo. E oggi, con il ritorno della Tigre della Malesia in versione Can Yaman e con gli ascolti della nuova serie Rai schizzati alle stelle, il confronto è inevitabile. “Ogni epoca ha il suo modo di raccontare un classico”, dice Bedi, che dalla lontana Londra manda un augurio sincero al collega turco: “Can Yaman è molto bravo e molto bello. A me, al trucco, mettevano solo un po’ di matita…”.
La leggenda, però, comincia nel 1976. “Noi non avevamo effetti speciali”, ricorda. Eppure quelle scene — il salto della tigre, le cavalcate, i duelli — sono rimaste scolpite nella memoria collettiva. “Nessuna controfigura. Una volta ho rischiato di affogare”, racconta ridendo. Il suo Sandokan nasceva da un set povero ma coraggioso: “Gli operatori erano dietro una grata. Io davanti alla tigre vera. Mi dicevano: ‘Stai tranquillo’. Io rispondevo: ‘Venite voi, allora!’”.
Quell’interpretazione lo trasformò in una star mondiale, ma il successo portò con sé anche una gabbia dorata. “All’inizio fu ingombrante. Ho dovuto accettare ruoli da cattivo per dimostrare che ero un attore completo”. Eppure l’epopea di Sollima resta irripetibile: “Eravamo bravi ed eravamo amici. Con Philippe Leroy e Adolfo Celi ci sentivamo ancora dopo anni”.
Poi c’è la ferita che nessuna gloria può cancellare: la morte del figlio Siddharth, suicidatosi a venticinque anni. Bedi non la nasconde, non la addolcisce. “Ho fallito. Non sono riuscito a evitarlo. Non può esistere dolore più grande”. Una confessione che restituisce il volto umano dietro l’eroe televisivo che aveva insegnato a intere generazioni il valore della libertà e della giustizia.
Il resto è storia. L’arrivo in Italia senza cappotto, i provini massacranti di Sollima (“Mi fecero nuotare, cavalcare, tirare di scherma…”), la Perla di Labuan interpretata da una giovanissima Carole André (“Era molto triste, aveva appena perso il padre”), l’amore del pubblico italiano (“L’Italia è casa mia. Essere nominato Cavaliere della Repubblica è un onore immenso”).
E oggi, mentre il nuovo Sandokan divide, Bedi resta il punto di riferimento. “Dentro di me, un po’ sono ancora lui”, confessa. E i boomer — quelli che alle figurine ripetevano il salto della tigre — lo sanno benissimo.
Televisione
Nikita Perotti si confessa: il legame con Andrea Delogu va oltre Ballando e diventa un punto fermo nella sua vita
Tra prove, dolore condiviso e una sintonia che sorprende anche loro, Nikita Perotti parla del sentimento profondo che lo lega ad Andrea Delogu, mentre lei ammette che il loro rapporto sta cambiando e che il futuro, dopo il programma, è tutto da scrivere.
Certe intese nascono senza volerlo, altre si costruiscono passo dopo passo. Quella tra Nikita Perotti e Andrea Delogu, coppia di Ballando con le Stelle, sembra un po’ entrambe le cose: spontanea, intensa, inattesa. E negli ultimi giorni è diventata un caso mediatico, complice lo sfogo sincero del ballerino a La Volta Buona.
«Ci tengo tantissimo ad Andrea», ha detto guardando la telecamera senza cercare riparo. Parole che hanno colpito il pubblico perché suonano diverse dal repertorio “da show”: più intime, più vere. «Mi ritengo fortunato ad averla nella mia vita, mi sta insegnando tanto. Mi sentivo in dovere di starle accanto perché anche io avevo bisogno di lei», ha raccontato, spiegando quanto quella connessione sia diventata un appoggio reciproco.
Il momento più difficile, inevitabilmente, è stato quello del lutto per il fratello Evan. «È una persona magnifica e farò di tutto, sempre, per farle tornare il sorriso», ha aggiunto. Nessun eroismo: solo la naturale conseguenza di una vicinanza che si è trasformata in presenza.
Perotti non nasconde nemmeno la componente professionale: «Penso sempre ad arrivare alla vetta, ma per tutto quello che sta facendo Andrea e per quello che ha passato, se lo merita tantissimo». Poi la frase che ha fatto il giro dei social: «Io ho già vinto dal primo giorno in cui l’ho incontrata».
E Andrea? Lei stessa ha ammesso che qualcosa, dentro quel rapporto, si è spostato. «Non so cosa succederà dopo Ballando», ha confessato. Non è incertezza, è consapevolezza: quando un legame cresce dentro settimane di prove, fatica, pressioni e dolori, è difficile capire cosa resterà a telecamere spente.
Intanto, però, la conduttrice riconosce a Nikita un ruolo decisivo: «Con lui riesco a sentirmi difesa». Una frase che dice molto più di quanto sembri. Significa fiducia, significa protezione, significa che la competizione televisiva è diventata il luogo in cui due persone, arrivando da strade diverse, si sono incontrate davvero.
Il resto — definizioni, etichette, previsioni — può aspettare. Per ora resta una certezza: tra un passo di tango e un appoggio improvvisato, la pista di Ballando ha restituito a entrambi più di quanto si aspettassero.
Televisione
Beatrice Luzzi punge ancora Samira Lui: “Bellissima, accomodante… ma con me ha tirato fuori il lato pungente”
Beatrice Luzzi descrive Samira Lui come una donna splendida e accomodante, ma aggiunge che con lei ha mostrato una parte più tagliente. E sul suo futuro in tv affonda con eleganza: “È perfetta per il tipo di televisione che sta facendo”.
Beatrice Luzzi non ha perso la sua inconfondibile schiettezza, e quando il discorso torna su Samira Lui — con cui al Grande Fratello non sono mancati momenti di tensione — la sua analisi è lucida, precisa, tagliente quanto basta. L’attrice riconosce alla modella “una bellezza evidente e un’indole accomodante”, ma poi apre una piccola finestra su ciò che, a suo dire, Samira mostrerebbe solo a pochi.
«È una donna esteticamente molto bella e accomodante, è difficile che lasci uscire la parte più pungente di sé», dice Luzzi, quasi a voler sottolineare che a molti sfugga un lato più tagliente del carattere della giovane ex Miss Italia. Ma quella parte, racconta, con lei è emersa eccome: «Nei miei confronti l’ha fatta uscire».
Il riferimento è agli screzi vissuti nella Casa, mai totalmente sopiti, e che oggi Luzzi rilegge con un certo distacco, ma senza alcuna intenzione di edulcorare la memoria. Anzi, la sua chiosa finale sembra una carezza che diventa stilettata: «Credo che per un certo tipo di televisione sia perfetta. Quale? Quella che sta facendo».
Una frase che dice tutto senza dover spiegare troppo: elegante nella forma, chirurgica nella sostanza. Perché se c’è una cosa che Beatrice Luzzi non ha mai perso, neanche fuori dal gioco, è la capacità di parlare chiaro. E di farlo con un aplomb che, anche nelle critiche, resta impossibile da ignorare.
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