Televisione
Palinsesti Rai, il mistero del sabato pomeriggio: una poltrona per due (forse)
La Rai cerca disperatamente una soluzione per il sabato pomeriggio della sua prima rete, ancora senza una guida forte e senza ascolti convincenti. In corsa ci sono due volti noti: la navigata Setta e la nostalgica Isoardi. Ma il nodo resta: chi riaccenderà l’interesse del pubblico?

C’è un buco nero nei palinsesti Rai, e ha la forma di un sabato pomeriggio. Mentre dal lunedì al venerdì Alberto Matano veleggia sicuro con La vita in diretta, e la domenica è Mara Venier a tenere saldo lo scettro dell’ammiraglia con Domenica In, il sabato è diventato il giorno maledetto della programmazione di Rai1. Si è provato di tutto: talk di sentimenti (Le stagioni dell’amore), divulgazione vintage (Passaggio a Nord Ovest), religione assortita e anche Sabato in diretta con Emma D’Aquino, ottima al Tg1, un po’ meno convincente nel ruolo di padrona di casa. Nulla da fare: gli ascolti non decollano.
Il risultato? Una fascia che boccheggia contro lo strapotere glamour e milionario di Verissimo su Canale 5, con Silvia Toffanin che gioca in casa e vince a mani basse. E allora, mentre nelle segrete stanze Rai si definiscono i palinsesti autunno-inverno, una domanda rimbalza da Viale Mazzini alle chat dei dirigenti: chi prenderà quella benedetta poltrona del sabato pomeriggio?
Due i nomi più forti in campo: Monica Setta ed Elisa Isoardi. La prima – forte di buoni ascolti su Rai2 con Storie di donne al bivio weekend – sarebbe la soluzione più solida, almeno a giudicare dai numeri. Ma pare sia restìa a lasciare il suo angolo sicuro, anche per via del successo parallelo della sua imitazione firmata Gialappa’s, che le sta restituendo una visibilità inedita (e inattesa). E poi si sa, cambiare quando si è al picco può essere più rischioso che restare fermi.
L’altra pretendente, Elisa Isoardi, non vede l’ora. Dopo aver attraversato l’Italia a piedi per Linea Verde, un ritorno in studio, con tacco e microfono, sarebbe una boccata d’aria glamour. Del resto, è proprio lì che aveva debuttato alla conduzione con Effetto sabato. Per lei sarebbe un ritorno alle origini, il che potrebbe giocare sia come punto di forza che come pericoloso déjà-vu.
Ma la verità è che, più della conduzione, a mancare è una visione editoriale chiara. La Rai non vuole solo scegliere un volto, ma ripensare l’intera fascia: che taglio dare al sabato pomeriggio? Intrattenimento puro, talk di servizio, storie d’Italia o infotainment in salsa soft?
Nel frattempo, si parla di alternative e nuove ipotesi. Voci di corridoio parlano anche di una totale rivoluzione della linea narrativa del sabato pomeriggio, magari con un mix tra cronaca leggera e attualità, ospiti, rubriche e format più ritmati. Ma finché non si scioglie il nodo della conduzione, il resto resta sulla carta.
Insomma, mentre Verissimo prepara le sue interviste da copertina, a Rai1 si gioca una partita più difficile: dare una vera identità a un sabato orfano, senza scivolare nel déjà vu o nella minestra riscaldata. La poltrona è libera, le candidate ci sono. Ora manca solo il coraggio della scelta. E magari un pizzico di fantasia.
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Televisione
Raoul Bova e il figlio Francesco insieme sul set di Don Matteo: debutto da comparsa e riavvicinamento familiare
Francesco, che non ha mai mostrato interesse per la recitazione, appare in una piccola parte da infermiere. La sua vera passione resta la musica elettronica, coltivata con studi a Berlino e un percorso da deejay già avviato.

Una scena familiare, ma davanti alle telecamere. Raoul Bova e il figlio Francesco si sono ritrovati sul set di Don Matteo, dove il secondogenito dell’attore romano ha fatto una breve comparsa nei panni di un infermiere. Un piccolo debutto che ha sorpreso i fan della fiction Rai, ma che ha soprattutto il sapore di un momento di riavvicinamento familiare, dopo mesi segnati da tensioni e problemi personali.
Francesco, nato nel 2001 dal matrimonio di Bova con Chiara Giordano, non si era mai mostrato interessato alla carriera d’attore del padre. Cresciuto comunque a stretto contatto con il mondo dello spettacolo, ha sempre preferito percorrere una strada diversa, inseguendo la sua grande passione: la musica. Dopo la laurea presso la Catalyst – Institute for Creative Arts and Technology di Berlino, si è infatti affermato come deejay di musica elettronica, con serate e produzioni che lo hanno fatto conoscere in ambienti internazionali.
Il set di Don Matteo, dunque, non rappresenta un cambio di rotta, ma piuttosto un’esperienza curiosa, nata forse dalla voglia di condividere del tempo con il padre in un contesto lavorativo che per Raoul è ormai casa. Subentrato a Terence Hill nella serie, Bova ha consolidato il suo ruolo di protagonista con la consueta eleganza e con il consenso del pubblico. Vederlo accanto al figlio, anche solo per poche inquadrature, ha aggiunto una nota di intimità che non è passata inosservata.
Per Francesco, l’apparizione potrebbe restare un episodio isolato, un aneddoto da raccontare più che l’inizio di una carriera da attore. La sua vita sembra infatti scorrere su altre frequenze, quelle dei beat elettronici e dei club internazionali. Ma questa incursione televisiva mostra una complicità ritrovata tra padre e figlio, un segnale positivo che ha emozionato chi conosce le vicende della famiglia.
In attesa dei prossimi progetti musicali di Francesco e delle nuove puntate di Don Matteo, resta l’immagine di un padre e un figlio che si sono concessi la possibilità di condividere un pezzo di strada. Stavolta, davanti a una macchina da presa.
Televisione
Katia Ricciarelli e Pippo Baudo, la verità di Magalli: «Non fu la segretaria a impedirle i contatti, era Pippo a non volerla sentire»
Katia Ricciarelli ha raccontato che per parlare con Baudo doveva passare dalla sua segretaria Dina Minna. Magalli ribalta la versione: «Pippo aveva un numero privato, ma non lo diede mai a Katia. Fu lui a chiedere di non essere disturbato».

Il racconto di Katia Ricciarelli a Verissimo aveva suscitato non poca curiosità. La cantante lirica, parlando con Silvia Toffanin, ha ricordato che durante gli anni della sua relazione con Pippo Baudo le veniva impedito di comunicare direttamente con lui, costretta a passare sempre dalla storica segretaria Dina Minna. Un dettaglio che lasciava intendere un filtro imposto da terzi, quasi a voler limitare il loro rapporto.
Ma a rimettere ordine nella vicenda ci ha pensato Giancarlo Magalli, intervenuto a La Volta Buona. Con tono fermo, ha ribaltato la ricostruzione: «Io il numero di Dina ce l’ho ancora, e ho sempre avuto anche quello di Pippo. Baudo aveva un suo telefono, un numero privato che dava solo a chi voleva. Quel numero, però, a Katia non lo ha mai dato. Per questo lei doveva passare attraverso Dina».
Il conduttore ha aggiunto un particolare ancora più diretto: «Pippo aveva detto chiaramente a Dina: “Non me la passare quando chiama”. Vi assicuro che Dina non si sarebbe mai arrogata il diritto di decidere chi far arrivare a Pippo e chi no. Era una persona seria, non avrebbe mai preso una simile iniziativa di testa sua».
Parole che cambiano la prospettiva: non un filtro calato dall’alto da parte della segretaria, ma una decisione precisa del presentatore, che in alcuni momenti avrebbe preferito evitare i contatti con l’ex compagna.
Magalli ha poi colto l’occasione per smentire un’altra voce circolata negli ultimi giorni: «Non è vero che Baudo se n’è andato da solo. Gli amici vicino li ha sempre avuti».
Tra dichiarazioni contrastanti e ricordi che riaffiorano, il mosaico del rapporto tra Katia Ricciarelli e Pippo Baudo si arricchisce di nuove tessere. E a distanza di anni, la storia tra la diva del bel canto e il re della tv italiana continua a far discutere, tra versioni divergenti e aneddoti mai del tutto chiariti.
Televisione
Guè, la fuga da Miss Italia che fa infuriare la giuria: lascia il palco senza salutare, Pascale lo stronca e la Parietti ci mette il carico da novanta
A Miss Italia va in scena il caso Guè: mentre Tormento, Shablo e Joshua restano sul palco, lui se ne va lasciando pubblico e giurati di sasso. Francesca Pascale guida la rivolta: «L’arte è anche rispetto». Alba Parietti ironizza: «Non diamo soddisfazione a chi non se lo merita».

Miss Italia voleva il glamour, la musica e un po’ di spettacolo, ma si è ritrovata con un piccolo scandalo da backstage. Protagonista? Guè, che al concorso non ha concesso neanche il tempo di un sorriso. Appena finita la sua esibizione, il rapper è sceso dal palco come un fulmine, senza salutare, senza una parola, lasciando tutti a bocca aperta. Un’uscita che ha fatto infuriare la giuria, già nervosa per un’edizione segnata da tensioni e polemiche.
A restare sul palco, invece, Tormento, Shablo e Joshua, che almeno hanno concesso due battute, salvando la forma. Guè, invece, si è dileguato, con il pubblico che si chiedeva se fosse un colpo di scena preparato o, più banalmente, un gesto di maleducazione. La seconda ipotesi sembra la più accreditata, visto il gelo che ha lasciato dietro di sé.
La più dura è stata Francesca Pascale, presidente di giuria, che non ha avuto problemi a dire quello che pensava davanti alle telecamere: «Io spero che abbia una giustificazione valida, altrimenti ha fatto una pessima figura l’arte e l’artista. Qua bisogna rispettare non solo le persone che sono qui, ma anche le persone che lavorano per tenere in piedi una struttura così importante». Una stoccata diretta e senza filtri, che ha trasformato l’incidente in un caso.
E non poteva mancare il commento di Alba Parietti, pronta a infilare la lama con eleganza velenosa: «Non diamo tutta questa soddisfazione a chi non se lo merita». Tradotto: non diamogli visibilità, ma intanto la bordata è servita. Perché il comportamento del rapper ha fatto discutere non solo dietro le quinte, ma anche sui social, dove l’hashtag “Guè” è diventato trend per tutte le ragioni sbagliate.
Nella serata che doveva incoronare la nuova Miss Italia, la vera incoronazione è stata quella del “caso Guè”, con il rapper bollato come l’artista che non rispetta né il palco né chi ci lavora. E mentre la vincitrice Katia Buchicchio festeggiava la sua fascia, la scena rubata dal rapper in fuga ha ricordato a tutti che la passerella della vanità, in Italia, non è mai solo un concorso di bellezza: è un’arena in cui il gossip regna sovrano.
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