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Televisione

Pasqua sul divano del salotto: ecco cosa offre lo streaming di Netflix, Disney+, Prime e Sky

Dopo i tradizionali pranzi e la scorpacciata di uova di cioccolato, non c’è nulla di meglio che rilassarsi con un bel film. Che siate in cerca di emozioni, spiritualità o avventure per tutta la famiglia, ecco i migliori film da vedere a Pasqua in tv. Che sia con la famiglia o in totale relax, i film di Pasqua in streaming sono il modo perfetto per concludere le festività con il sorriso o una riflessione profonda. Le piattaforme offrono titoli per tutti i gusti: basta scegliere, rilassarsi e godersi lo spettacolo!

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    Cominciamo l’elenco di proposte con Netflix, che propone una selezione perfetta per entrare nel clima pasquale, tra film per bambini, commedie brillanti e satire irriverenti. Peter Rabbit (2018) è l’icona pasquale per eccellenza: un coniglietto vivace protagonista di una storia animata divertente e adatta a tutta la famiglia. Per chi ama il gusto del cioccolato, La fabbrica di cioccolato (2005) firmata Tim Burton regala un’esperienza visiva unica e surreale.
    Brian di Nazareth (1979) dei Monty Python, invece, offre una lettura ironica e pungente del periodo pasquale, perfetta per chi cerca qualcosa di più anticonvenzionale. Infine, Hopper e il tempio perduto (2022) diverte i più piccoli con una miscela esplosiva di azione e simpatia.

    Disney+: magia, valori e racconti senza tempo

    Pasqua su Disney+ è sinonimo di nostalgia, magia e spiritualità. Chi ha incastrato Roger Rabbit (1988) unisce live action e animazione in un’avventura dal sapore retrò ma sempre attuale. Per chi desidera rivivere la Bibbia in chiave cinematografica, Noah (2014) con Russell Crowe racconta con epica potenza la storia dell’Arca e del diluvio.

    Sky e NOW: tra animazione e spiritualità

    Su Sky e NOW, il catalogo pasquale spazia tra grandi classici animati e film religiosi. Il principe d’Egitto (1998) è uno dei film più amati di sempre per il periodo pasquale: animazioni mozzafiato e una colonna sonora vincitrice di un Oscar. Le 5 leggende (2012) propone un team di eroi mitici, tra cui il Coniglio Pasquale, in una storia epica e ricca di valori. Ooops! Ho perso l’Arca… (2015) rielabora con ironia e creatività la storia del diluvio universale. Per chi cerca un film più intenso, La passione di Cristo (2004) di Mel Gibson racconta con realismo struggente le ultime ore della vita di Gesù.

    Prime Video: cioccolato, musica e grandi emozioni

    Su Prime Video le emozioni pasquali si tingono di musica, dolcezza e classici senza tempo. Easter Parade – Ti amavo senza saperlo (1948) con Judy Garland e Fred Astaire è un musical vintage perfetto per gli amanti del genere. Chocolat (2000) incanta con la sua atmosfera dolce e ribelle, dove il cioccolato diventa simbolo di libertà. I bambini (e non solo) possono riscoprire La gabbianella e il gatto (1998), un classico dell’animazione italiana che celebra la diversità e l’amore. Infine, Jesus Christ Superstar (1973) fonde musical e spiritualità in un’opera rock divenuta cult.

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      Televisione

      Can Yaman conquista Roma: folla in delirio per “Sandokan” e red carpet da giungla chic alla Festa del Cinema

      All’anteprima della serie evento, l’attore turco viene travolto dall’affetto delle fan, tra cui anche signore con poster e foto d’epoca. Alessandro Preziosi: “Sandokan è lui, solo lui”.

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        Alla Festa del Cinema di Roma l’atmosfera era quella delle grandi occasioni. L’anteprima di Sandokan, la serie più attesa dell’anno, ha trasformato il red carpet in una vera giungla di flash, applausi e fan in delirio. Protagonista assoluto Can Yaman, accolto come una star hollywoodiana tra grida, striscioni e poster agitati persino da un gruppo di signore elegantemente travolte dall’entusiasmo.

        Yaman, impeccabile in smoking, ha salutato tutti con il suo consueto charme e un sorriso che ha mandato in visibilio il pubblico. Accanto a lui Alessandro Preziosi, che nella serie interpreta il capitano Fitzgerald, non ha nascosto la propria ammirazione per il collega: «Sandokan è lui, solo lui. Nessun altro avrebbe potuto incarnare la Tigre della Malesia con questa intensità».

        A stupire tutti sul tappeto rosso è stata però Caterina Balivo, in un audace abito maculato che sembrava un omaggio dichiarato alla leggenda di Salgari. “Sembrava lei la vera tigre della Malesia”, ha commentato qualcuno sui social. Accanto a lei, la compagna di Yaman, Sara Bluma, fasciata in un tubino di latex nero effetto fetish, look che ha lasciato poco spazio all’immaginazione.

        Alba Parietti, fedele al suo stile, ha scelto un abito tempesta di paillettes; Valeria Bruni Tedeschi ha optato per un look eccentrico e un po’ sopra le righe, mentre Matilde Gioli ha esagerato con volumi e decorazioni. L’unanimità, invece, è andata a Isabella Ferrari, che in Saint Laurent ha incarnato la perfezione dell’eleganza discreta e senza tempo.

        A completare il parterre internazionale, Ed Westwick, l’indimenticabile Chuck Bass di Gossip Girl, mano nella mano con la moglie Amy Jackson. L’attore britannico interpreta James Brooke, il cacciatore di pirati sulle tracce di Sandokan: un ruolo inedito per lui, che ha dichiarato di essersi “divertito a esplorare il lato oscuro dell’avventura”.

        La serie, prodotta da Lux Vide e diretta da Jan Michelini, promette grandi emozioni, ambientazioni spettacolari e una rivisitazione moderna del mito di Salgari. Ma a giudicare dall’accoglienza romana, una cosa è certa: la tigre della Malesia ha già ruggito forte, e il pubblico sembra pronto a seguirla nella sua nuova avventura.

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          Televisione

          Edoardo Tavassi ancora fuori da Pechino Express: «Ho provato con Guendalina, ma qualcuno non mi vuole lì»

          Dopo il Grande Fratello e l’Isola dei Famosi, Edoardo Tavassi confessa di non essere mai riuscito a superare le selezioni per Pechino Express: tentativi con sorella, fidanzata e persino con l’amica storica.

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            La nuova edizione di Pechino Express sta scaldando i motori, con i nomi delle coppie concorrenti che vengono svelati un po’ alla volta. Tra chi sorride all’annuncio e chi attende trepidante di scoprire il cast definitivo, c’è anche chi invece mastica amaro. È il caso di Edoardo Tavassi, volto noto del piccolo schermo grazie al Grande Fratello e all’Isola dei Famosi, che ha raccontato di aver provato più volte a entrare nell’avventura targata Sky, sempre senza successo.

            Lo ha detto lui stesso, con la solita ironia che lo contraddistingue: «Ho provato più volte a presentarmi ai casting, ma c’è qualcuno che non mi vuole lì». Non si tratta di un tentativo isolato. Tavassi ha confidato di aver inviato la candidatura in diverse combinazioni: con sua sorella Guendalina, con la sua migliore amica Federica Zacchia e persino con la fidanzata Micol Incorvaia. Ma niente, le porte del programma restano sbarrate.

            La sua frustrazione è diventata anche un siparietto sui social, dove Edoardo si diverte a scherzare con i follower sulla sua “censura televisiva” da parte di Pechino Express. «Ormai – ha ironizzato – mi sono candidato con tutti: manca solo che ci provo con il mio cane».

            Eppure, il reality sembra perfetto per uno come lui: battute sempre pronte, spirito da compagno di viaggio, capacità di sdrammatizzare anche nelle situazioni più dure. Un mix che, almeno a parole, lo renderebbe un concorrente naturale per un format che vive di dinamiche di coppia e di improvvisazione.

            Nonostante i “no” ricevuti, Tavassi non ha perso la speranza e promette che continuerà a tentare. «È il programma che più mi rispecchia» ha detto. E intanto resta l’interrogativo: davvero c’è “qualcuno che non lo vuole lì” oppure semplicemente la produzione non lo ritiene adatto alle edizioni andate in onda finora?

            Intanto, mentre Edoardo rimane spettatore e non protagonista, le nuove coppie di Pechino Express sono pronte a partire. Ma lui, con la sua ostinazione, ha già promesso: «Prima o poi mi vedrete lì, non mollo».

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              Televisione

              Carlo Conti lavora al Sanremo 2026: tra Patty Pravo e LDA, il direttore artistico prepara un cast tra vecchie glorie e nuove promesse

              Conti vuole un Sanremo che unisca memoria e futuro. Confermato Ermal Meta, vincitore nel 2018, mentre si lavora su altri nomi di peso e su un cast che promette equilibrio tra classici e novità.

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                Sono giorni di lavoro intenso per Carlo Conti, che dopo la riconferma alla guida di Tale e Quale Show si divide tra le registrazioni televisive e le riunioni riservate sul Festival di Sanremo 2026. Il conduttore e direttore artistico toscano sta definendo i primi tasselli di un cast che, come da tradizione, promette di unire generazioni e stili, nel segno della musica italiana di qualità.

                Il progetto di Conti, raccontano fonti vicine alla produzione, è quello di un Festival della memoria e del futuro. E così, per la quota “vecchie glorie”, non poteva mancare Patty Pravo, vera icona della canzone italiana, pronta a tornare sul palco dell’Ariston con la sua inconfondibile eleganza. L’artista veneziana, che non ha mai nascosto il suo affetto per Conti, avrebbe già dato un primo assenso di massima.

                Sul fronte “millennials”, invece, il nome più caldo è quello di LDA, all’anagrafe Luca D’Alessio, figlio d’arte del più celebre Gigi. Il giovane cantautore, che aveva già partecipato alla kermesse nel 2024, sarebbe tra i primi a essere stati contattati per la prossima edizione.

                A completare il quadro, una conferma di spessore: Ermal Meta, vincitore di Sanremo 2018 insieme a Fabrizio Moro con “Non mi avete fatto niente”. Il cantautore di origini albanesi sarebbe pronto a tornare in gara con un brano dal forte contenuto emotivo, come nel suo stile.

                Tra le indiscrezioni che circolano negli ambienti Rai, si parla anche di altri possibili ritorni eccellenti e di un paio di debutti a sorpresa. Ma, come sempre, Conti mantiene il più assoluto riserbo, limitandosi a promettere un Festival “autentico, elegante e pieno di buona musica”.

                Il conto alla rovescia verso Sanremo 2026 è appena iniziato, ma al Teatro Ariston la febbre è già alta.

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