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Calcio

Arrigo Sacchi sconvolge il calcio: “Ho un cuore nuovo, torno in panchina. Non sono un pezzo da museo, il campo mi aspetta”

A quasi 79 anni, Arrigo Sacchi non ha perso il fuoco sacro del calcio. Dopo un intervento al cuore che gli ha ridato energia, l’ex tecnico del Milan e della Nazionale non esclude un clamoroso ritorno in panchina. La tentazione è forte, le offerte ci sono. E il calcio, dice lui, è ancora la sua vita.

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    Non è solo un’idea, non è solo un’ipotesi. Arrigo Sacchi ci sta pensando davvero. “Forse sì, è una tentazione, e questa tentazione mi piace molto”, ha ammesso senza troppi giri di parole. Il tempo passa, ma le idee restano. Ventiquattro anni dopo l’ultima esperienza in panchina, il rivoluzionario del calcio italiano si dice pronto a rimettersi in gioco. E il suo entusiasmo è quello di sempre.

    La sua energia, del resto, è stata rinnovata nel senso più letterale possibile. “Ho un cuore nuovo”, racconta. Non è solo una metafora: “Il 30 settembre mi hanno sostituito la valvola mitralica, e il cardiologo mi ha detto: ‘Arrigo, con questo cuore lei non morirà mai’. E allora, perché non tornare?”.

    Italia o estero? Sacchi ha già delle offerte

    Sacchi non si sbilancia sul dove e sul quando, ma le proposte non mancano. “Ancora non ho deciso, ho diverse offerte”, ammette. Poi aggiunge un dettaglio significativo: “Non sarà una Nazionale e credo che potrebbe essere all’estero”.

    I più maliziosi lo vedono in Spagna, dove ha già allenato due volte e dove il suo calcio offensivo è sempre stato apprezzato. Ma non sono da escludere Francia e Inghilterra, terre in cui il suo nome è ancora sinonimo di innovazione. “Gli inglesi hanno inventato il calcio e hanno insegnato che senza uno stile non restano che difesa e contropiede”, dice con la solita lucidità.

    La passione non si spegne: “Sette ore dopo l’operazione guardavo partite”

    Sacchi racconta un episodio che dice tutto sulla sua ossessione per il calcio. “Sette ore dopo l’operazione al cuore, mi sono fatto portare il tablet per vedere un po’ di partite. Ho visto il Napoli, la Lazio e mi sono detto: questi giocano a calcio!”.

    Il tecnico di Fusignano è convinto che il calcio italiano stia finalmente cambiando pelle. “Finalmente anche noi italiani abbiamo deciso di avere uno stile offensivo e corale. Lo vedo nella Juve, nell’Inter, nel Como. Purtroppo non ancora nel mio Milan, che non si capisce cosa possa diventare”.

    Sacchi e la nostalgia: “Non sono un reduce”

    Chi pensa che questo possibile ritorno sia solo il frutto di un moto nostalgico si sbaglia. “Non conosco questo sentimento, non sono un reduce. Il calcio era e resta la mia vita. Se tornerò in panchina, sarà soltanto perché mi va di farlo”.

    Qualcuno gli chiede se teme la fatica, la tensione, lo stress. Lui sorride: “Non devo mica correre in campo! Ci provai da ragazzo, ma non ero un granché, perciò decisi di diventare allenatore”.

    La filosofia di Sacchi: “Il calcio è un gioco di squadra, non un affare individuale”

    Sacchi ha lasciato un’impronta indelebile sul calcio italiano e mondiale, e la sua filosofia è rimasta intatta. “Il calcio è uno sport collettivo che si basa sull’attacco, mentre per decenni hanno provato a convincerci che sarebbe uno sport individuale basato sulla difesa”.

    Per lui, il calcio non è mai stato una questione di tatticismi esasperati, ma di idee. “Non farò altro che ripetere quello in cui credo. Com’è possibile che sia uno sport individuale, quando lo praticano gruppi di una ventina di persone almeno? Credo che il calcio possa diventare un esempio per la nostra società e per le aziende, specialmente quelle in crisi: l’idea del team per superare insieme ogni ostacolo”.

    Il modello resta il Milan degli Invincibili

    Sacchi non ha dubbi: il suo Milan è ancora un modello da seguire. “Abbiamo imparato insieme, ci siamo divertiti e qualcosa forse abbiamo insegnato. Abbiamo avuto uno stile, come dicevano gli inglesi ai brasiliani quando sembravano non capire: poi capirono, e diventarono i padroni del mondo”.

    E il suo Milan vinse anche senza Van Basten, a dimostrazione che il sistema era più importante dei singoli. “Uno scudetto e una Coppa dei Campioni senza Van Basten, infortunato per quasi un anno: il vero calcio è questo”.

    Il rimpianto del Mondiale ’94 e il ricordo di Berlusconi

    C’è un solo rimpianto nella carriera di Sacchi: quella finale mondiale persa ai rigori contro il Brasile. Un’avventura che ancora brucia. “Peccato non aver vinto quel Mondiale, ma ce lo fecero perdere mandandoci in ritiro in un posto dove l’umidità era al cento per cento, e faceva un caldo terribile. Quando arrivammo, i medici azzurri dissero: ‘Impossibile arrivare in finale’. E invece ci arrivammo, ma contro un Brasile che si era sempre allenato al fresco”.

    Sacchi crede che anche la politica abbia giocato un ruolo: “Non ci fecero vincere anche perché io avevo chiamato tanti calciatori del Milan e Berlusconi faceva paura. Ma lui è stato il più grande di tutti”.

    Un pezzo da museo? Nemmeno per sogno

    Sacchi oggi ha quasi 79 anni, ma non sente il peso del tempo. “Passo le giornate a rispondere al telefono a chi mi chiede cose sul calcio, dunque non sono un pezzo da museo”.

    Ha un cuore nuovo, un entusiasmo intatto e la voglia di mettersi ancora alla prova. Se lo farà davvero, sarà un colpo di scena degno del miglior Sacchi.

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      Calcio

      Tudor fuori dalla Juve dopo otto partite senza vittorie: tocca a Brambilla. E per il futuro spuntano Spalletti e Palladino

      Otto gare senza successi, tre ko consecutivi e uno spogliatoio in confusione: Igor Tudor saluta la panchina bianconera. Massimo Brambilla, tecnico della Next Gen, guiderà la squadra con l’Udinese. Spalletti e Palladino tra i candidati alla successione.

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        La panchina di Igor Tudor alla Juventus non ha retto all’ennesima caduta. Dopo la sconfitta contro la Lazio e otto partite di fila senza vittorie, il tecnico croato è stato esonerato. L’ufficialità arriverà a ore, ma la decisione è già stata comunicata all’allenatore e allo staff. La Juventus, sempre più lontana dalle prime posizioni, ha deciso di voltare pagina.

        Tudor paga una serie di risultati deludenti e un clima interno diventato insostenibile. L’ultima vittoria risale a oltre un mese fa, poi il tracollo: Como, Real Madrid e infine Lazio, tre sconfitte consecutive che hanno spento anche le ultime difese di chi lo considerava l’uomo giusto per il dopo-Allegri.

        Il club ha scelto per ora la via della soluzione interna: sarà Massimo Brambilla, tecnico della Next Gen bianconera, a guidare la squadra nella prossima partita contro l’Udinese. Un traghettatore in attesa di tempi (e nomi) migliori.

        E i nomi, inevitabilmente, già circolano. In pole restano Luciano Spalletti, che però difficilmente lascerà la Nazionale in pieno cammino verso il Mondiale, e Raffaele Palladino, reduce da un buon percorso con il Monza e considerato profilo moderno e ambizioso.

        Dietro l’esonero di Tudor non c’è solo la crisi tecnica, ma anche una gestione dirigenziale che continua a dividere i tifosi. Dal post-Marotta in poi, la sequenza delle figure apicali bianconere è diventata quasi un mantra di disastri: Paratici peggio di Marotta, Arrivabene peggio di Paratici, Giuntoli peggio di Arrivabene, Comolli peggio di Giuntoli. Una sintesi impietosa che fotografa la confusione di una società in cerca d’identità.

        Il croato lascia Torino con un bilancio amaro e la sensazione di un progetto mai decollato. La squadra, svuotata di certezze, dovrà ora trovare compattezza e orgoglio sotto la guida di Brambilla. Ma all’ombra della Continassa il pensiero corre già al futuro: la Juventus deve decidere se puntare su un nuovo ciclo o se continuare a rincorrere un equilibrio che, da anni, sembra sfuggirle.

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          Calcio

          Raffaella Fico è incinta di Armando Izzo: il calciatore del Monza lascia la moglie e prepara a diventare papà

          Raffaella Fico e Armando Izzo non si nascondono più. Dopo settimane di voci, il calciatore ha condiviso su Instagram la foto di un bacio, seguita da un post di lei con dedica romantica. Secondo quanto rivelato da Gabriele Parpiglia, la showgirl sarebbe al quarto mese di gravidanza e il pancino comincia a vedersi.

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            Raffaella Fico e Armando Izzo fanno sul serio. La showgirl napoletana e il difensore del Monza non solo hanno ufficializzato la loro relazione, ma secondo le ultime indiscrezioni starebbero anche per diventare genitori. A lanciare la notizia è stato Gabriele Parpiglia, che nella sua newsletter ha scritto: “È ufficiale, Raffaella Fico è in dolce attesa, per la felicità del compagno Armando Izzo, che per amore dell’ex di Mario Balotelli ha lasciato la moglie”.

            Le prime voci su una relazione tra i due circolavano da settimane, ma la conferma è arrivata solo pochi giorni fa. È stato proprio Izzo, 32 anni, a rompere il silenzio pubblicando nelle sue storie Instagram una foto in cui bacia la compagna. Poco dopo, la Fico ha ripostato lo scatto e ne ha aggiunto un altro ancora più intimo: il calciatore, in boxer e maglietta, affacciato a una finestra con vista mare, accompagnato dalla canzone “Tu si’ na cosa grande”. Un modo inequivocabile per dire a tutti che tra loro è amore vero.

            Secondo quanto riferisce Parpiglia, la coppia avrebbe deciso di uscire allo scoperto perché Raffaella ha superato il terzo mese di gravidanza e presto il pancino non sarà più nascosto. La Fico, 36 anni, mamma di Pia avuta da Mario Balotelli, avrebbe già conosciuto la madre di Izzo, segno che la relazione è ormai più che seria.

            Sul fronte personale, però, non mancano le ombre. “Izzo non ha ancora divorziato dalla ex moglie, che avrebbe già annunciato battaglia legale”, scrive ancora il giornalista. Un dettaglio che aggiunge tensione a una storia d’amore che, almeno per ora, i due protagonisti preferiscono vivere lontano dai riflettori.

            Nessuna conferma ufficiale è arrivata né da Raffaella né da Armando, ma i loro gesti social parlano chiaro. E se le voci sulla gravidanza saranno confermate, per la Fico si aprirà un nuovo capitolo: un amore, un bambino in arrivo e una famiglia tutta da costruire.

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              Calcio

              Wanda Nara ci prova con Enzo Fernandez? Le “wags” argentine si infuriano: “Ora la chiamano Tatiana”

              Nuova bufera per Wanda Nara, accusata di aver inviato un messaggio al calciatore Enzo Fernandez: “Ti ho visto in giro nel quartiere, scrivimi se ti va”. Le compagne dei giocatori della Nazionale, furiose, le avrebbero affibbiato il soprannome “Tatiana” e imposto il gelo negli stadi. Wanda nega: “Fake news”.

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                Non passa settimana senza che Wanda Nara finisca al centro del gossip argentino. Questa volta, la showgirl e conduttrice di MasterChef Celebrity è accusata di aver tentato un approccio con Enzo Fernandez, centrocampista della Nazionale campione del mondo e stella del Chelsea. Secondo quanto riportano diversi siti sudamericani, Wanda avrebbe inviato al giocatore un messaggio diretto: “Ti ho visto in giro in quartiere, scrivimi se ti va”.

                Il presunto flirt sarebbe avvenuto durante una pausa di riflessione tra Enzo e la compagna storica, Valentina Cervantes, con cui ha due figli. I due, oggi tornati insieme, avrebbero superato la crisi, ma il messaggio di Wanda avrebbe scatenato la rabbia delle “wags”, le fidanzate e mogli dei calciatori della Selección.

                A svelare i retroscena è stata la conduttrice Ailén Bechara nel programma Pasó en América: “Ogni volta che si parla di Wanda, il mio telefono esplode. Tutte vogliono dire la loro. Le amiche di Valentina mi hanno raccontato che durante una partita della Nazionale, quando Wanda è apparsa sugli spalti, nel gruppo WhatsApp delle wags hanno scritto: ‘Tatiana in vista’”.

                Il soprannome, spiega Bechara, farebbe riferimento a Tatiana Schapiro, nota in Argentina per un passato da amante di un personaggio famoso: un modo sarcastico per etichettare Wanda come “mina vagante”. Secondo il racconto, durante il match contro il Venezuela a settembre, le compagne dei giocatori avrebbero deciso di ignorarla deliberatamente.

                Wanda, dal canto suo, ha smentito tutto, bollando la notizia come una “fake news”. “Mai scritto a Enzo, non so chi inventi queste cose”, avrebbe fatto sapere attraverso il suo entourage. Anche Valentina Cervantes ha cercato di stemperare i toni: “Non ho nessun problema con lei. Non l’ho chiesto a Enzo, figuratevi se lo disturbo per questo”.

                Ma in Argentina la polemica non accenna a spegnersi. Tra risatine, chat segrete e frecciatine, Wanda Nara resta — ancora una volta — la protagonista assoluta del gossip di corte della Selección.

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