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Calcio

Marco Van Basten: “Non riuscivo più a camminare. Baggio mi disse una frase che non dimenticherò mai”

Nel 1995, a 28 anni, Van Basten fu costretto a dire addio al calcio. Nel suo libro “Io sono Marco Van Basten” racconta la sofferenza fisica, l’addio commosso e l’incontro con Baggio: “Ci promettemmo di provarci insieme, anche se avevamo una gamba sola a testa”

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    Marco Van Basten è stato uno degli attaccanti più raffinati e letali della storia del calcio. Un talento purissimo, un campione capace di far sognare milioni di tifosi con la maglia dell’Ajax, del Milan e della nazionale olandese. Ma la sua carriera è stata tanto luminosa quanto tragicamente breve: un calvario di infortuni alle caviglie lo ha costretto a ritirarsi a soli 28 anni, nel 1995. In quegli anni drammatici, un episodio in particolare è rimasto scolpito nella memoria dell’ex fuoriclasse: l’incontro con Roberto Baggio, arrivato in rossonero proprio nell’estate in cui Van Basten provò a lottare ancora una volta contro il dolore.

    Nella sua autobiografia, “Io sono Marco Van Basten”, il cigno di Utrecht ha aperto il cuore e raccontato quei giorni di speranza e sofferenza. “Ero determinato a provarci ancora, almeno per un altro anno”, scrive. “Volevo farlo, anche perché avevo sempre ammirato Roberto. L’idea di giocare insieme a lui mi sembrava straordinaria. Durante il ritiro, dopo qualche giorno ci incontrammo. Mi chiese delle mie condizioni fisiche e mi disse: ‘Almeno per un anno, sarebbe bello poter giocare insieme. Giochiamo entrambi con una gamba sola, ma magari in due riusciamo a fare un giocatore intero’”.

    Quelle parole, dette con il sorriso e la leggerezza che solo chi conosce la sofferenza sa conservare, colpirono Van Basten nel profondo. “Scoppiammo a ridere di gusto. In quel momento capii che tipo fosse Roberto: una persona speciale. Avevamo già trovato un’ottima intesa”. Ma il destino aveva altri piani. Pochi giorni dopo, il dolore alla caviglia di Van Basten si fece insopportabile. Gli antidolorifici non bastavano più, e il corpo cominciò a cedere.

    “Stavo male, vomitavo spesso. Era chiaro: dovevo smettere. Non riuscivo nemmeno a camminare”, ricorda Van Basten. Con le lacrime agli occhi, si ritrovò costretto a dire addio a tutto: ai compagni di squadra, alla maglia del Milan, al campo di gioco. L’addio fu straziante. “Salutai tutta la squadra, lasciando per ultimi Franco Baresi e Roberto Baggio”, confessa. E proprio a Baggio toccò pronunciare quella frase che Marco non ha mai dimenticato: “Peccato! Sarebbe stato bello giocare al tuo fianco”.

    Una frase che continua a risuonargli dentro. “La sento ancora riecheggiare. Maledette caviglie”, scrive, con un velo di nostalgia e rabbia. Perché Van Basten, in quegli anni, aveva davvero sognato di condividere il campo con Baggio, un altro artista del pallone, un altro calciatore capace di incantare le folle e di superare i propri limiti.

    Quell’estate del 1995 avrebbe potuto essere l’inizio di un nuovo capitolo, un binomio leggendario tra due numeri dieci capaci di vedere il calcio con la stessa visione poetica. Invece fu l’epilogo di una carriera vissuta sempre in equilibrio tra l’estro e la sofferenza. Van Basten chiuse con il calcio giocato, lasciando un vuoto nel cuore dei tifosi rossoneri e di chiunque abbia amato il suo stile elegante e la sua capacità di trasformare un pallone in arte.

    Il ricordo di quell’ultimo abbraccio con Baggio, e la battuta amaramente dolce scambiata in ritiro, restano la testimonianza più umana e intima del campione. Dietro i trofei e i gol, c’era un uomo che non voleva

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      Calcio

      Raffaella Fico ha perso il bambino: l’annuncio di Armando Izzo sui social e l’appello contro le speculazioni

      La showgirl e il compagno Armando Izzo hanno comunicato la perdita del bambino che aspettavano. Il calciatore lo ha fatto con una Storia su Instagram per evitare indiscrezioni sulla loro relazione e chiedere riservatezza. La gravidanza era stata annunciata a novembre a Verissimo.

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        La notizia è arrivata con la forma più sobria e più dura: poche righe sui social, senza dettagli inutili, solo il peso di una perdita. Raffaella Fico e Armando Izzo hanno comunicato di aver perso il bambino che la showgirl portava in grembo da cinque mesi. A parlare è stato lui, il difensore del Monza, scegliendo una Storia Instagram per mettere un punto prima che il chiacchiericcio facesse il solito giro di pista.

        Il messaggio di Izzo e la scelta di parlare subito
        Nelle parole pubblicate da Armando Izzo c’è un’intenzione chiara: fermare sul nascere interpretazioni, ricostruzioni fantasiose, insinuazioni sulla coppia. “Prima che si creino false speculazioni, io e la mia compagna, Raffaella Fico, desideriamo comunicare che abbiamo avuto una grave perdita”, scrive. Poi la frase che racconta tutto: “Purtroppo il nostro bambino di 5 mesi ci ha lasciati troppo presto e resterà per sempre nei nostri cuori”.

        La richiesta di rispetto e l’appello ai social
        Nel messaggio arriva anche un appello netto: rispetto, silenzio, sensibilità. È una richiesta che fotografa quanto possa essere invasiva la macchina dei commenti quando a vivere un dolore è una coppia esposta. “In questo momento di immenso dolore chiediamo rispetto, silenzio e sensibilità, evitando qualsiasi forma di speculazione su una perdita così delicata”, aggiunge, ringraziando poi chi vorrà comprendere e fermarsi.

        L’attesa annunciata a novembre e i progetti della coppia
        La gravidanza era stata resa pubblica a inizio novembre durante un’intervista a Verissimo, con toni emozionati ma misurati, come se quella felicità fosse qualcosa da custodire. Poco dopo, la coppia aveva condiviso anche il gender reveal: un fiocco celeste. Raffaella Fico, già madre di Pia (nata tredici anni fa dalla relazione con Mario Balotelli), aveva raccontato di sentirsi in un momento nuovo della sua vita sentimentale e di guardare al futuro con fiducia, senza forzare tempi e promesse.

        Il nome scelto e la ferita che resta
        Secondo quanto riferito, il bambino si sarebbe chiamato Vincenzo Jr., un nome che oggi assume un significato diverso, intimo, doloroso. Nel testo pubblicato da Izzo c’è anche l’unica cosa che la coppia indica come sostegno in queste ore: “L’unica forza che ci permette di andare avanti in questo momento è il nostro amore. Grazie”. E dopo quel grazie, resta lo spazio che avevano chiesto fin dall’inizio: quello della discrezione.

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          Calcio

          Altro che rottura: Alice Campello spiega perché Morata non era al matrimonio in Spagna

          Alice Campello non chiarisce la situazione con Alvaro Morata e reagisce duramente a un commento social che ironizza sull’assenza del marito da una festa in Spagna. L’influencer risponde citando l’impegno calcistico dell’attaccante: “Morata not found? Partita found”. La crisi resta oggetto di voci e interpretazioni.

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            Alice Campello torna al centro dell’attenzione social senza sciogliere il nodo più atteso: quello sulla presunta rottura con Alvaro Morata. L’imprenditrice e influencer ha condiviso alcune immagini scattate in Spagna durante il matrimonio di una sua amica, una serata elegante, tra sorrisi e abiti da cerimonia. Ma a catturare l’attenzione dei follower non sono state le foto in sé, quanto un’assenza evidente: quella del marito.

            Il commento che accende la miccia
            Tra i tanti messaggi comparsi sotto il post, uno in particolare ha fatto esplodere la polemica: “Morata not found!”. Una battuta che ha trovato eco immediata tra gli utenti e che ha trasformato un semplice post in un nuovo capitolo del gossip sulla coppia. Per molti, quella frase è sembrata una conferma indiretta delle voci di crisi che da giorni circolano online.

            La risposta secca di Alice Campello
            Alice non è rimasta in silenzio. Anzi, ha risposto in modo diretto e visibilmente infastidito: «A prescindere da tutto, prima di scrivere questo commento inutile, controlla se c’erano partite ieri. Partita found. Che stiamo bene o stiamo male Morata sarebbe stato not found comunque». Un chiarimento che mette al centro l’impegno sportivo dell’attaccante, impegnato nello stesso momento nella partita contro l’Inter.

            Crisi smentita o solo difesa d’ufficio?
            La replica di Alice non smentisce apertamente la rottura, ma punta a ridimensionare le interpretazioni costruite attorno a un singolo dettaglio. Il fatto che Morata non fosse presente a un matrimonio, spiega lei, non può essere automaticamente letto come un segnale di crisi, perché l’assenza era legata a un impegno professionale. Ma il dubbio resta, alimentato proprio dal fatto che non sia arrivata alcuna dichiarazione definitiva sullo stato della relazione.

            Il clima sui social resta teso
            I commenti continuano a moltiplicarsi, tra chi difende Alice e chi continua a leggere segnali nascosti in ogni gesto. La coppia, abituata da anni all’attenzione mediatica, si trova ancora una volta sotto la lente del pubblico, con ogni post che diventa materia da decifrare.

            Un equilibrio ancora da chiarire
            Per ora, l’unica certezza è lo scontro diretto tra Alice e i follower più insistenti. La situazione con Morata resta sospesa tra smentite indirette, silenzi e interpretazioni. E come spesso accade, sono proprio i social a fare da palco principale a una storia che, per ora, continua a restare senza una versione definitiva.

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              Calcio

              Francesco Totti debutta come giudice a “Tali e Quali”: la trattativa è chiusa e l’ex capitano registra la sua prima puntata negli Studi Dear

              L’ex numero 10 della Roma ha preso parte alla seconda puntata di “Tali e Quali”, registrata negli Studi Dear. Un cachet di primissimo livello e un ruolo pensato per accompagnare il passaggio di testimone con Carlo Conti, quarto giudice al debutto per favorire la staffetta con Savino. Una presenza che promette colpi di scena.

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                Francesco Totti torna in tv, questa volta in un ruolo del tutto nuovo. La voce circolava da giorni, accennata da L’Espresso, ma ora è ufficiale: la trattativa è andata in porto e l’ex capitano della Roma ha registrato la sua prima partecipazione a Tali e Quali, lo spin off del celebre show di imitazioni.

                La registrazione è avvenuta negli Studi Dear, dove Totti ha vestito i panni del quarto giudice per la seconda puntata. Un ruolo di peso, soprattutto perché arriva in una fase particolare del programma: quello della staffetta tra Nicola Savino, padrone di casa, e Carlo Conti, che appare come quarto giudice al debutto proprio per accompagnare questo passaggio.

                Totti, giudice speciale per una puntata speciale
                La scelta di coinvolgere Totti non è casuale. Il pubblico televisivo lo ama da sempre e la sua autoironia è uno degli ingredienti che da anni lo rende un personaggio trasversale, perfetto per un format che gioca sul talento, sulla leggerezza e sulla capacità di sorridere. Il suo arrivo a Tali e Quali ha acceso immediatamente la curiosità degli addetti ai lavori e dei fan dello show.

                Secondo quanto trapelato, il cachet concordato è di primissimo livello, coerente con lo status di una star popolare capace di portare pubblico anche fuori dal campo. La presenza di Totti nella seconda puntata promette un mix esplosivo di spontanea comicità romana, giudizi ironici e quel modo unico di stare in video che il pubblico italiano conosce bene.

                Una staffetta che cambia gli equilibri del programma
                Nicola Savino continua a guidare la versione “nip” del format, mentre Carlo Conti — volto storico di Tale e Quale Show — appare qui come giudice al debutto, ruolo pensato per facilitare la transizione tra i due progetti e garantire continuità. La puntata con Totti diventa così un tassello chiave di questa nuova fase, un episodio che unisce volti, stili e pubblici diversi.

                Per ora la partecipazione dell’ex capitano è prevista solo per questa puntata, ma l’accoglienza del pubblico potrebbe aprire scenari futuri, come spesso accade quando un personaggio così iconico entra nel meccanismo di uno show molto seguito.

                Francesco Totti giudice, dunque. Non un’imitazione, ma un’altra delle sue metamorfosi televisive. E stavolta niente gol, niente palloni, niente derby: solo talento, risate e la Roma nel cuore.

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