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Sport

Campione! L’Italia di Velasco ed Egonu trionfa in Nations League di volley

La nazionale femminile di volley conquista la Nations League con una vittoria decisiva contro il Giappone.

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    La nazionale italiana femminile di volley ha ottenuto una vittoria storica contro il Giappone, aggiudicandosi la Nations League. Il match, disputato a Fukuoka, ha visto le azzurre prevalere con un netto 3-0 (25-15, 25-20, 25-18), consolidando la loro posizione ai vertici del volley mondiale e garantendosi il titolo.

    Il ritorno trionfale di Velasco

    Sotto la guida esperta di Julio Velasco, l’Italia ha mostrato una crescita costante e una rinnovata energia. Velasco, tornato a guidare la nazionale dopo anni di successi con squadre maschili e femminili, ha infuso fiducia e determinazione alle sue atlete. La squadra, grazie alla sua guida, ha dimostrato una compattezza e una forza che hanno portato a questo trionfo.

    Paola Egonu inarrestabile

    Paola Egonu, stella indiscussa del volley italiano, ha brillato particolarmente in questo match, contribuendo in modo decisivo alla vittoria con i suoi attacchi potenti e precisi. La sua prestazione è stata fondamentale per mettere in difficoltà le avversarie giapponesi e per portare a casa un risultato netto. Con Egonu in questa forma, l’Italia ha mostrato di essere una squadra imbattibile.

    Un traguardo verso le Olimpiadi

    La vittoria nella Nations League rappresenta un passo importante nel percorso della nazionale italiana verso le Olimpiadi di Parigi. Questo trionfo è un banco di prova cruciale che prepara la squadra alle sfide future. Velasco e le sue atlete stanno lavorando duramente per mantenere alto il livello di gioco e per garantire una qualificazione olimpica che sembra sempre più vicina.

    Prossimi obiettivi

    Con la vittoria nella Nations League, l’Italia continua a guardare avanti con determinazione. Le azzurre sanno che ogni partita è fondamentale per mantenere la loro posizione di élite e per costruire la strada verso Parigi dove le azzurre sono già qualificate grazie al ranking. La squadra affronterà le prossime sfide con la stessa grinta e concentrazione che le ha portate a questo trionfo.

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      Calcio

      Francesco Totti debutta come giudice a “Tali e Quali”: la trattativa è chiusa e l’ex capitano registra la sua prima puntata negli Studi Dear

      L’ex numero 10 della Roma ha preso parte alla seconda puntata di “Tali e Quali”, registrata negli Studi Dear. Un cachet di primissimo livello e un ruolo pensato per accompagnare il passaggio di testimone con Carlo Conti, quarto giudice al debutto per favorire la staffetta con Savino. Una presenza che promette colpi di scena.

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        Francesco Totti torna in tv, questa volta in un ruolo del tutto nuovo. La voce circolava da giorni, accennata da L’Espresso, ma ora è ufficiale: la trattativa è andata in porto e l’ex capitano della Roma ha registrato la sua prima partecipazione a Tali e Quali, lo spin off del celebre show di imitazioni.

        La registrazione è avvenuta negli Studi Dear, dove Totti ha vestito i panni del quarto giudice per la seconda puntata. Un ruolo di peso, soprattutto perché arriva in una fase particolare del programma: quello della staffetta tra Nicola Savino, padrone di casa, e Carlo Conti, che appare come quarto giudice al debutto proprio per accompagnare questo passaggio.

        Totti, giudice speciale per una puntata speciale
        La scelta di coinvolgere Totti non è casuale. Il pubblico televisivo lo ama da sempre e la sua autoironia è uno degli ingredienti che da anni lo rende un personaggio trasversale, perfetto per un format che gioca sul talento, sulla leggerezza e sulla capacità di sorridere. Il suo arrivo a Tali e Quali ha acceso immediatamente la curiosità degli addetti ai lavori e dei fan dello show.

        Secondo quanto trapelato, il cachet concordato è di primissimo livello, coerente con lo status di una star popolare capace di portare pubblico anche fuori dal campo. La presenza di Totti nella seconda puntata promette un mix esplosivo di spontanea comicità romana, giudizi ironici e quel modo unico di stare in video che il pubblico italiano conosce bene.

        Una staffetta che cambia gli equilibri del programma
        Nicola Savino continua a guidare la versione “nip” del format, mentre Carlo Conti — volto storico di Tale e Quale Show — appare qui come giudice al debutto, ruolo pensato per facilitare la transizione tra i due progetti e garantire continuità. La puntata con Totti diventa così un tassello chiave di questa nuova fase, un episodio che unisce volti, stili e pubblici diversi.

        Per ora la partecipazione dell’ex capitano è prevista solo per questa puntata, ma l’accoglienza del pubblico potrebbe aprire scenari futuri, come spesso accade quando un personaggio così iconico entra nel meccanismo di uno show molto seguito.

        Francesco Totti giudice, dunque. Non un’imitazione, ma un’altra delle sue metamorfosi televisive. E stavolta niente gol, niente palloni, niente derby: solo talento, risate e la Roma nel cuore.

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          Calcio

          China Suárez racconta l’incontro segreto con Mauro Icardi nel 2021: “Mi ha scritto ‘Quella tua bocca…’. È stato qualcosa di un altro mondo”

          China Suárez svela nuovi dettagli sul suo incontro con Mauro Icardi nel 2021: messaggi espliciti, un’attrazione improvvisa e una notte a Parigi mentre il calciatore era ancora legato a Wanda Nara. Poi il gelo per tre anni, fino alla ripresa dei contatti dopo la separazione definitiva tra Wanda e Mauro. Dichiarazioni destinare a riaccendere il caso.

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            China Suárez torna a parlare della storia che, nel 2021, ha fatto tremare metà dell’America Latina: il suo incontro a Parigi con Mauro Icardi. All’epoca il calciatore era ancora sposato con Wanda Nara e il presunto tradimento aveva scatenato un terremoto mediatico. Oggi l’attrice conferma ogni passaggio, aggiungendo dettagli che riaccendono la curiosità del gossip internazionale.

            Il messaggio che ha riaperto tutto
            «Quello che è successo con Mauro è stato inspiegabile, come qualcosa di un altro mondo», racconta China, che ricorda con precisione il momento esatto in cui Icardi le ha scritto. «Mi ha mandato un messaggio in un periodo in cui ero praticamente morta. All’improvviso mi arriva: “Quella tua bocca…”». Una frase che lei definisce “ossessione”: «Ha una fissa per la mia bocca».

            L’incontro a Parigi e la sorpresa per Mauro
            China racconta anche la prima volta in cui l’ha visto dal vivo, a Parigi, quando Mauro giocava ancora nel PSG. «Non sapevo fosse così alto, mi ha scioccato», confessa. L’incontro sfociò in una notte d’amore che, a detta dell’attrice, li travolse entrambi. Ma subito dopo, silenzio totale.

            Tre anni senza contatti
            Dopo quella parentesi, tra i due è calato un distacco completo. Nessun messaggio, nessun tentativo di riallacciare i rapporti. Tutto è rimasto sospeso per tre anni, mentre il ciclone mediatico investiva soprattutto Wanda Nara, che allora affrontava l’ennesima crisi coniugale.

            Il riavvicinamento dopo la fine del matrimonio
            A rompere il silenzio è stato Mauro, solo dopo la separazione definitiva da Wanda. China conferma che è stato lui a cercarla, a distanza di anni, quando ormai le loro vite sembravano corre su binari paralleli. Oggi il loro rapporto non è chiaro, ma il racconto dell’attrice basta a far tornare il caso sotto i riflettori.

            Una storia che pensavamo archiviata, e che invece — complici rivelazioni schiette e un passato che non smette di bruciare — promette di riscrivere un nuovo capitolo del triangolo più famoso degli ultimi anni.

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              Sport

              Pagaiando d’inverno: la passione per il kayak tra adrenalina e sicurezza

              Quando il termometro scende, il richiamo dell’acqua non si spegne: sempre più appassionati scelgono il kayak anche in pieno inverno. Ma la bellezza silenziosa della stagione fredda richiede prudenza e preparazione.

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              Pagaiando d’inverno

                Il kayak non conosce stagioni. Per molti appassionati, l’inverno è addirittura il periodo più suggestivo per solcare fiumi e laghi: la natura rallenta, gli specchi d’acqua diventano silenziosi e le rotte più affollate d’estate si trasformano in scenari quasi intimi. Tuttavia, remare in condizioni di freddo intenso richiede competenze specifiche e un’attenzione molto più alta rispetto ai mesi miti.

                Il fascino (e i rischi) delle acque fredde

                Secondo le principali associazioni di canoa europee, l’incremento di praticanti invernali è costante negli ultimi anni, anche grazie alla diffusione di attrezzature tecniche più avanzate. Ma insieme alla crescita cresce anche la necessità di informazione. L’acqua fredda rappresenta il rischio più sottovalutato: bastano pochi minuti in acqua a temperature inferiori ai 10°C per compromettere i movimenti, e un’esposizione prolungata può portare all’ipotermia.

                Il vento, la neve e i cambiamenti repentini delle condizioni meteo completano un quadro che rende lo sport affascinante ma potenzialmente pericoloso.

                Equipaggiamento: la prima forma di prevenzione

                Allenamento e tecnica non bastano. In inverno, il vestiario è ciò che fa davvero la differenza. Gli istruttori specializzati raccomandano:

                • Muta stagna (drysuit): lo strato più importante, perché evita il contatto diretto con l’acqua.
                • Strati termici traspiranti: preferibilmente in lana merino o materiali tecnici che isolano e asciugano rapidamente.
                • Guanti e copricapo neoprene: per proteggere estremità e testa, le prime parti del corpo a cedere al freddo.
                • Gilet salvagente omologato: indispensabile in ogni stagione.
                • Calzari ad alta tenuta: per prevenire perdita di sensibilità ai piedi.

                Molti esperti, inoltre, consigliano di portare con sé una sacca stagna con ricambio asciutto, una torcia frontale, un telo termico e un telefono protetto da custodia impermeabile.

                Conoscere i limiti e leggere l’ambiente

                Remare d’inverno significa anche imparare a interpretare il paesaggio. I fiumi possono essere più rapidi, le condizioni di ghiaccio possono mutare velocemente e la visibilità può calare all’improvviso. Per questo è buona norma:

                • evitare uscite in solitaria;
                • comunicare sempre il proprio itinerario a qualcuno;
                • studiare le previsioni meteo-marine con attenzione;
                • avere un piano di emergenza.

                Anche la forma fisica gioca un ruolo cruciale: il freddo aumenta il dispendio energetico e la pagaiata diventa più impegnativa, soprattutto con vento contrario.

                Il ruolo della formazione

                Le scuole federali e le associazioni sportive organizzano corsi specifici per la navigazione in acque fredde, compresi test controllati di auto-salvataggio. Imparare a risalire rapidamente sul kayak o a gestire un ribaltamento è essenziale per ridurre i tempi di esposizione all’acqua.

                Kayak d’inverno: libertà, natura e consapevolezza

                Nonostante le precauzioni necessarie, la comunità dei kayaker continua a considerare l’inverno una stagione privilegiata. La luce limpida, il suono ovattato dell’acqua, la sensazione di isolamento dal mondo offrono un’esperienza unica, impossibile da replicare nei mesi estivi.

                Pagaiando tra brina e riflessi argentei, il kayak si conferma uno sport di libertà, ma anche di responsabilità: conoscere l’ambiente, rispettare i propri limiti e adottare l’equipaggiamento giusto permette di vivere l’avventura senza rinunciare alla sicurezza.

                In fondo, l’inverno non è un ostacolo: è un altro volto della stessa passione.

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