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Sport

Dalle supercar al porno: Renee Gracie attribuisce una sterzata alla sua carriera

Per i motori aveva perso entusiasmo, così la 25enne ex pilota australiana ha scelto di sfruttare un altro tipo di “curve”: quelle messe in rilievo dal suo sito porno a pagamento.

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    Un curioso cambio di vita, quello di Renee Gracie… non c’è che dire. L’ex pilota australiana di supercar V8 ha infatti pensato di reinventarsi professionalmente in un ambito diverso da quello frequentato fino a ieri: si è data al porno!

    Guadagni alle stelle, altro che motori…

    Da quando ha fatto il “grande passo”, ha messo online un sito web a pagamento, sul quale è possibile vederl ain azione in contesti erotici e pornografici. Una scelta che – a conti fatti – si è dimostrata azzeccata, almeno dal punto di vista reddituale: in questa nuova veste “svestita” i suoi guadagni sono nell’ordine di oltre 11.200 euro al giorno!

    A suo agio nel nuovo ruolo

    “È la cosa migliore – ha spiegato Renee Gracie al quotidiano Daily Telegraph – che abbia fatto in vita mia. Questa decisione mi ha messo in una situazione finanziaria che non avrei mai potuto immaginare e mi diverto. Sto bene, sto facendo un sacco di soldi e sono a mio agio in questo ruolo”.

    Senza più sponsor, ha cambiato radicalmente vita

    Australiana classe 1995, è nata il 5 gennaio 1997 vicino a Brisbane. Dopo essersi subito appassionata al mondo dei kart, nel 2013 è diventata la prima donna a competere nella Porsche Carrera Cup australiana, dove ha partecipato fino all’anno successivo. Nel 2015 ha guidato per la Paul Morris Motorsport nella Supercars Dunlop Series, un campionato con auto dotate di motore V8. Dopo aver corso anche la Super2 Series, nel 2017, non è riuscita più a trovare sponsor né a guadagnare soldi dalle corse, decidendo così di cambiare vita.

    Coi primi guadagni da OnlyFans ha investito in una Mercedes

    Su OnlyFans, dove si guadagna in base alle donazioni che i fan sottoscrivono tramite abbonamento. le sue morbide curve hanno subito fatto colpo. Coi primi guadagni si è comprata una Mercedes da oltre 220 mila euro. Per lei ormai il porno rappresenta il quotidiano, anche se nel futuro potrebbero ritornare le corse, approdando in Nascar (National Association for Stock Car Auto Racing, ndr). La possibilità dunque è quella di sedersi su una stock car e dare gas – al contrario di quanto dichiarato in passato, sottolineando l’approvazione dei suoi genitori per la carriera hard – abbandonando così la carriera a luci rosse. Una cosa che potrebbe rendere molto tristi i suoi seguaci su OnlyFans.

    Sta pensando di correre nuovamente

    Al quotidiano inglese Sun ha dichiarato, a proposito dell’antico amore per le corse: “La mia salute mentale è importante per me dopo aver visto come il Motorsport può influenzarla. Quindi la decisione di correre non sarà presa alla leggera. Voglio assicurarmi che sia adatto a me, alle persone per cui corro e ai miei sponsor”. E ancora: “Voglio davvero correre di nuovo – ha concluso – Ho preso un go-kart, ho fatto alcune gare per cercare di tornare nel vivo delle cose. Voglio solo correre, divertirmi, organizzare un evento straordinario, incontrare nuove persone e spingermi di nuovo al limite”.

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      Calcio

      Per gli Azzurri che guardano al futuro, un altro nome che ricorda il passato: Cesare Prandelli

      Il calcio italiano guarda al passato per costruire il futuro: Cesare Prandelli è pronto a diventare il nuovo direttore tecnico federale, figura mai esistita prima nella FIGC. Ma non sarà l’unico nome “storico” nel nuovo corso azzurro: con Gattuso in pole per la panchina e Buffon già capo delegazione, si affaccia anche un altro volto del passato pronto a dare il suo contributo. Leonardo Bonucci, e forse anche Barzagli e Zambrotta, faranno parte di uno staff che promette di restituire identità e ambizione agli Azzurri.

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        Un volto noto, un pensiero chiaro, una missione complessa. Cesare Prandelli, ct dell’Italia finalista a Euro 2012, è pronto a rientrare nella galassia federale con un incarico strategico: direttore tecnico federale, una figura che mancava nel calcio italiano, ma che all’estero rappresenta da anni un punto chiave della struttura nazionale. Sarà lui a supervisionare Club Italia, Nazionali giovanili, centri federali e settore scolastico, con l’obiettivo di creare un filo diretto tra la base e la Nazionale maggiore, costruendo un modello coerente che favorisca la crescita di giovani talenti. Una guida tecnica e culturale, più che un manager.

        Il problema è nei fondamentali: meno tattica, più talento

        Prandelli denuncia da tempo la vera emergenza del calcio italiano: la crisi della formazione giovanile. I nostri ragazzi, abituati fin da piccoli a pensare in termini tattici e a vincere nei tornei di categoria, crescono poco dal punto di vista tecnico. Il risultato? Fanno bene da giovani, ma si perdono tra i professionisti. L’ex ct vuole invertire la rotta, puntando su un sistema che favorisca lo sviluppo del talento, non solo della disciplina. L’obiettivo, ambizioso ma necessario, è creare i “Bellingham italiani” del futuro.

        Gattuso sempre più vicino alla panchina. Ma spunta anche un altro ex…

        Il nome di Rino Gattuso resta il più caldo per guidare la Nazionale. Fortemente sponsorizzato da Gigi Buffon, l’ex mediano è pronto all’incontro decisivo con il presidente Gabriele Gravina. La FIGC propone un contratto breve, fino al Mondiale 2026, con possibile rinnovo. Si punta al risultato subito, senza impegni a lungo termine.

        Ma in questo ritorno al passato azzurro non c’è solo Gattuso. Mentre Buffon è ormai punto fermo della struttura, si affaccia un altro nome dal recente passato: Leonardo Bonucci, oggi nello staff dell’Under 20, è pronto a salire di ruolo. Con lui potrebbero entrare anche Andrea Barzagli e Gianluca Zambrotta, per dare sostanza e continuità tecnica tra le Nazionali.

        Una squadra federale tutta azzurra: l’identità prima di ogni altra cosa

        L’idea di Gravina è chiara: ricostruire la Nazionale con chi ha vissuto e vinto in azzurro. Un gruppo solido, che parli la stessa lingua tecnica ed emotiva. Lo staff di Gattuso, con Riccio come vice e una serie di collaboratori storici, sarà arricchito da figure come Bonucci, Barzagli o Zambrotta, non solo per le competenze ma per trasmettere l’identità perduta.

        Occorre visione, ma anche pazienza

        Con Prandelli regista e Gattuso probabile condottiero, l’Italia calcistica si affida a chi conosce bene la maglia azzurra. La strada per il Mondiale 2026 è l’obiettivo minimo, ma la vera sfida è riformare la base, creando un sistema capace di coltivare talenti e vincere nel lungo periodo. Ci vorrà sicuramente tempo. Ma finalmente, l’Italia sembra aver deciso da dove ripartire, è già qualcosa…

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          Calcio

          Il Manchester United alla frutta? Chiude la mensa dello stadio Old Trafford e lascia i dipendenti a pane e zuppa

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            Il Manchester United è “alla frutta”, in senso letterale e figurato. Il nuovo azionista di riferimento Jim Ratcliffe ha deciso di chiudere la mensa del personale di Old Trafford, sostituendo i pasti gratuiti con zuppa e frutta. Una misura che rientra nella strategia di tagli drastici imposta dal miliardario britannico, con l’obiettivo di riequilibrare le finanze del club. Come riportato dal The Guardian, la stretta non riguarderà i giocatori, che continueranno a pranzare gratis nel centro d’allenamento di Carrington, mentre al personale verranno offerti solo zuppa e pane.

            Da modello di successo a crisi finanziaria

            Fino a qualche anno fa, il Manchester United era un colosso economico del calcio mondiale. Con ricavi superiori ai 600 milioni di sterline annui, il club vantava sponsor di livello globale, uno stadio sempre gremito e un merchandising tra i più redditizi del settore. Tuttavia, la gestione post-Ferguson e le scelte dirigenziali sbagliate hanno portato a un progressivo declino economico e sportivo. I Red Devils accumulano perdite da cinque anni consecutivi, una situazione che ha spinto Ratcliffe a un piano di austerità senza precedenti.

            Pochi goal e tanti tagli

            L’amministratore delegato Omar Berrada ha confermato non solo la chiusura della mensa, ma anche nuovi licenziamenti tra i dipendenti. Nonostante in passato avesse assicurato che non ci sarebbero stati ulteriori tagli oltre ai 250 già imposti da Ratcliffe, il club ha informato i lavoratori che tra i 150 ei 200 posti saranno eliminati. La mensa di Old Trafford, aperta dalle 11:30 alle 13:30, resta chiusa con un risparmio stimato intorno al milione di sterline.

            United in caduta libera

            Le parole di Berrada non lasciano dubbi: “Abbiamo perso denaro negli ultimi cinque anni. Questo non può continuare. Dobbiamo garantire il successo sportivo e migliorare le nostre strutture, ma non possiamo farlo se continuiamo a perdere soldi”. Con 689 milioni di tifosi nel mondo, un’area commerciale globale e oltre 160 milioni di followers sui social, il club rischia di compromettere la sua immagine non solo per i risultati sportivi, ma anche per le decisioni aziendali impopolari.

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              Tennis

              Al prossimo torneo di Wimbledon pioveranno soldi e alcune novità epocali: giudici di linea addio

              L’edizione 2025 del celebre torneo sull’erba si preannuncia tra le più ricche e innovative di sempre. Il montepremi cresce del 7% rispetto al 2024, arrivando a sfiorare i 63 milioni di euro. I vincitori del singolare maschile e femminile porteranno a casa 3,5 milioni ciascuno. Tra novità tecnologiche, modifiche agli orari e progetti urbanistici in sospeso, il torneo più prestigioso del tennis mondiale si rinnova mantenendo intatto il suo fascino.

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                L’All England Club ha annunciato un sostanzioso aumento del montepremi per l’edizione 2025 di Wimbledon, che raggiunge la cifra di 53,5 milioni di sterline (oltre 62,9 milioni di euro). L’incremento del 7% risponde direttamente alle richieste dei giocatori, che da tempo invocano una redistribuzione più equa dei profitti dei tornei del Grande Slam.

                Più premi per tutti

                I vincitori dei tornei di singolare maschile e femminile riceveranno 3 milioni di sterline a testa, circa 3,5 milioni di euro, con un balzo dell’11% rispetto alla scorsa stagione. Anche i primi turni diventano più remunerativi: chi accede al main draw guadagnerà almeno 66.000 sterline (oltre 77.000 euro), un aumento del 10% rispetto al 2024.

                I motivi dell’aumento: pressione dai giocatori

                Il tema della redistribuzione dei ricavi è al centro del dibattito tennistico internazionale. Ad aprile scorso, venti top player hanno inviato una lettera congiunta ai quattro tornei dello Slam, richiedendo una quota maggiore dei ricavi complessivi. Debbie Jevans, presidente del torneo, ha ribadito: “Siamo determinati a garantire un compenso equo ai giocatori. In 10 anni, Wimbledon ha raddoppiato il montepremi e quest’anno cresce ancora del 7%”. Tuttavia, sottolinea che il problema del tennis è sistemico: “I giocatori affrontano stagioni estenuanti e infortuni crescenti. Siamo pronti a dialogare con i tour per trovare soluzioni condivise”.

                Addio ai giudici di linea: arriva il sistema elettronico

                Una delle grandi novità tecnologiche di Wimbledon 2025 è la rimozione dei giudici di linea. Le chiamate saranno gestite in tempo reale da un sistema elettronico, già adottato da altri tornei ATP e WTA. L’Open di Francia, però, resiste ancora all’automazione. Per garantire la sicurezza operativa, l’All England Club ha annunciato che 80 ex giudici di linea saranno comunque presenti come assistenti di campo, pronti a intervenire in caso di malfunzionamento del sistema.

                Orari aggiornati e grandi lavori in sospeso

                A partire da quest’anno, le finali di singolare si disputeranno alle ore 16:00 locali, due ore più tardi rispetto al tradizionale orario. Una scelta pensata per favorire le audience globali e armonizzare gli slot televisivi. Dietro le quinte, però, Wimbledon è alle prese con un progetto molto più ambizioso: l’espansione del Wimbledon Park, che prevede la costruzione di 39 nuovi campi in erba. Il piano è però bloccato da una controversia legale: una revisione giudiziaria è prevista per l’8 e 9 luglio, durante la seconda settimana del torneo, mentre una decisione definitiva sul trust del terreno non arriverà prima del gennaio 2026.Fra

                Fra tradizione e innovazione

                Wimbledon 2025 si prepara a offrire uno spettacolo sportivo senza precedenti, combinando montepremi da record, tecnologia avanzata e una forte attenzione ai bisogni dei giocatori. Nonostante le polemiche e i ritardi legati all’ampliamento dell’impianto, il torneo più iconico del tennis mondiale continua a evolversi nel segno della tradizione britannica e dell’innovazione globale.

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