Sport
Non solo Jacobs: tutte le nostre medaglie europee

Abbiamo chiuso – come si suol dire – col botto! Un bottino record che l’Italia di atletica registra appare davvero fantastico: 11 ori, 9 argento, 4 bronzo. Totale 24. Sul podio anche la Francia (dietro di noi con 16 medaglie) e la Gran Bretagna (13 medaglie). Una cosa mai vista!
Mai così bene
Azzurre e Azzurri non avevano mai conquistato così tante medaglie. Una squadra coesa, motivata, fatta di gente che conosce il sacrificio e che, meritatamente, è stata premiata per tutti gli sforzi profusi. Jacobs, Battocletti, Tamberi, Simonelli, fantini, Crippa. Palmisano. Da antologia poi il bronzo conquistato dal mezzofondista Arese: una medaglia conquistata dopo tanti quarti posti… che corona il suo impegno.
Il medagliere finale di tutte le squadre
Italia: 11 medaglie d’oro, 9 medaglie d’argento, 4 medaglie di bronzo: totale 24
Francia: 4 medaglie d’oro, 5 medaglia d’argento, 7 medaglie di bronzo: totale 16
Gran Bretagna: 4 medaglie d’oro, 4 medaglie d’argento, 5 medaglie di bronzo: totale 13
Norvegia: 4 medaglie d’oro, 2 medaglie d’argento, 1 medaglie di bronzo: totale 7
Svizzera: 4 medaglie d’oro, 1 medaglie d’argento, 4 medaglie di bronzo: totale 9
Olanda: 3 medaglia d’oro, 4 medaglie d’argento, 5 medaglia di bronzo: totale 12
Belgio: 3 medaglie d’oro, 1 medaglie d’argento, 2 medaglie di bronzo: totale 6
Spagna: 2 medaglie d’oro, 3 medaglie d’argento, 2 medaglie di bronzo: totale 7
Polonia: 2 medaglia d’oro, 2 medaglie d’argento, 2 medaglie di bronzo: totale 6
Irlanda: 2 medaglie d’oro, 2 medaglie d’argento, 0 medaglie di bronzo: totale 4
Oro che luccica al cielo di Roma
Stadio Olimpico letteralmente in delirio per la 4×100 di Jacobs e i suoi fratelli. Un poker d’assi che ha firmato l’ultimo trionfo: Marcell Jacobs, Filippo Tortu, Lorenzo Patta, Matteo Melluzzo (21 anni, il più giovane al debutto in una staffetta). Felicità azzurra anche per l’argento della 4×400: un quartetto in crescita quello costituito da Riccardo Meli, Edoardo Scotti, Vladimir Aceti e Luca Sito. Uno spettacolo emozionante, nella sontuosa cornice della “città eterna” che ha rivissuto le emozioni e le magie dei Giochi 1960, data storica nella quale fu inaugurato lo Stadio Olimpico. Naturalmente adesso il pensiero di tutti è rivolto alle Olimpiadi: con questi presupposti vincenti… cosa mai potremo fare?!?
Una figlia d’arte che si libra nell’aria
La 22 enne Larissa è volata a 6.94, argento all’ultimo salto con l’asta. Forse una delle immagini più belle dell’intera manifestazione: la sua gioia davanti a papà Gianni e mamma Fiona May. Il vecchio e il nuovo, armoniosamente in volo. La ragazza, seppure giovane, ha profetizzato: “Un’Italia che ha tantissimo futuro, e non è finita qui”. Come non citare poi la medaglia bronzea nei 1500 del torinese Pietro Arese: ha chiuso in 3’33”34. Un ex giocatore di pallavolo, convertitosi in seguito all’atletica del mezzofondo: ”Dopo tanti sacrifici e tanti quarti posti, finalmente ho qualcosa al collo. Ogni volta era un quasi, quest’anno è l’anno del si. Ho messo anima, corpo, gambe, sapevo che era una medaglia alla mia portata”.
Conclude il DT azzurro
Il direttore tecnico Antonio La Torre è persona notoriamente saggia, che sa come contenere l’entusiasmo, anche se il suo sorriso la dice lunga sul suo stato d’animo attuale: ”Questa squadra ha lo spirito vincente. A Parigi ci presentiamo a testa alta… ma con i piedi per terra”.
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Sport
Per Davide Bonolis niente tv, ha il calcio nel cuore, e vuole stare lontano dai riflettori
Il figlio di Paolo Bonolis, Davide, segue la sua passione per il calcio e debutta nel professionismo, con l’orgoglio di papà Paolo e mamma Sonia.

Nato e cresciuto sotto i riflettori, Davide Bonolis, figlio del conduttore Paolo Bonolis e della produttrice Sonia Bruganelli, ha scelto di seguire una strada diversa da quella dei genitori. Ha nella testa il pallone e il calcio. Il giovane talento, classe 2004, ha recentemente fatto il suo debutto nel calcio professionistico, indossando la maglia nella Triestina calcio, squadra di Serie C come centrocampista. Un traguardo importante, frutto di anni di impegno e passione, che ha riempito di orgoglio papà Paolo e mamma Sonia, presenti sugli spalti per sostenerlo nella sua prima partita ufficiale. “Siamo estremamente orgogliosi di Davide“, ha dichiarato Paolo Bonolis. “Ha lavorato duramente per arrivare fin qui e merita ogni successo“. Sonia Bruganelli ha aggiunto: “Vederlo in campo è stata un’emozione indescrivibile. Il suo impegno e la sua passione sono fonte di ispirazione“.
Talento e determinazione per Davide Bonolis
Nonostante la giovane età, Davide ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per sfondare nel mondo del calcio. Cresciuto nelle giovanili di diverse squadre, ha affinato le sue abilità e sviluppato una mentalità da vero sportivo. Chi lo conosce lo descrive come un ragazzo riservato e determinato, pronto a dare il massimo per raggiungere i suoi obiettivi. Il suo debutto nel calcio professionistico ha suscitato grande interesse nei media, soprattutto per la curiosità di vedere come un giovane proveniente da una famiglia esposta mediaticamente potesse farsi strada in un ambiente completamente diverso. Davide, però, sembra non curarsi della pressione e preferisce lasciare parlare il campo e il suo talento.
Un futuro nel calcio… ma non solo
Mentre il padre continua a brillare in televisione e la madre è impegnata con nuovi progetti, Davide è pronto a costruire la sua carriera calcistica. Il suo sogno? “Arrivare il più lontano possibile, con il lavoro e la dedizione“, ha dichiarato in una recente intervista. Un obiettivo ambizioso, che con la sua determinazione potrebbe trasformarsi in realtà. Oltre al calcio, Davide è un grande appassionato di musica e ama trascorrere il tempo libero con gli amici e la famiglia. È molto legato ai suoi genitori e alle sorelle, Silvia e Adele. Molto legato Massimo, figura centrale nella sua vita, il ragazzo ha un profilo Instagram molto seguito, dove condivide momenti della sua vita privata e della sua carriera calcistica. È fidanzato con Martina Fabbri, una ragazza molto riservata che non fa parte del mondo dello spettacolo.
Calcio
Simona Guatieri: «Keita Baldé mi ha tradito con Wanda Nara e non solo. Ho sacrificato tutto per lui»

Sembrava una favola, ma è finita nel peggiore dei modi. Simona Guatieri, modella e influencer, ha scelto di raccontare tutta la verità sulla fine del suo matrimonio con Keita Baldé, calciatore ed ex compagno di squadra di Mauro Icardi. Dopo anni di amore, due figli e numerosi sacrifici, la relazione è crollata sotto il peso dei tradimenti del marito, culminati con il clamoroso scandalo che ha coinvolto Wanda Nara.
Simona e Keita si erano conosciuti nel 2017 durante un evento di beneficenza della Cifa Onlus, associazione per le adozioni internazionali di cui entrambi erano testimonial. L’amore tra i due aveva portato alla nascita di due figli, Thiago nel 2019 e Isabel nel 2022. La coppia si era sposata nel maggio dello stesso anno con una romantica cerimonia sul lago di Como. Ma appena due mesi dopo, la favola si trasformava in un incubo.
Il primo sospetto e la scoperta del tradimento
«Mi sono sposata il 24 maggio», racconta Simona a Vanity Fair, «e a fine luglio ho ricevuto un messaggio da un uomo che mi diceva che Keita era con sua moglie. Mi è crollato il mondo addosso. L’ho pregato di non farlo sapere a nessuno: non volevo subire un’umiliazione pubblica e non volevo che la mia famiglia lo scoprisse».
Keita si scusò, promettendo che non sarebbe mai più accaduto. Ma quella promessa durò poco. Nel gennaio 2023, esplose la bomba. Mauro Icardi, ex compagno di squadra di Keita, rese pubblica la notizia di un incontro clandestino tra Wanda Nara e Baldé in un hotel di Dubai: «Ho i messaggi, le foto e tutto quello che Balde le ha inviato su Instagram. Me li ha mandati mia moglie», dichiarò Icardi.
Di fronte all’evidenza, Simona non poté più ignorare la realtà. «Non uscii di casa per due settimane», racconta. «Con lui ho due figli, per lui ho fatto sette traslochi in sette anni. Ho sacrificato la mia carriera, mi sono trasferita persino in Russia. Avevo investito tutto in quella famiglia».
Una rinascita dopo il dolore
Simona Guatieri ha provato a tenere insieme i pezzi per il bene dei suoi figli, ma alla fine ha scelto di proteggere se stessa. «Se l’avessi perdonato ancora, mi avrebbe tradita di nuovo», spiega. «Ho sofferto talmente tanto che questa era l’unica decisione possibile».
Ora, dopo mesi difficili, Simona guarda avanti. «Oggi sono quaranta volte più ricca rispetto a quando mi sono sposata, ma allora ero felice», conclude. Nonostante le cicatrici, è pronta a riprendere in mano la sua vita, più forte e consapevole di prima.
La storia di Simona Guatieri è quella di tante donne che si trovano a dover ricostruire la propria identità dopo una grande delusione. Ma è anche un esempio di resilienza: dietro il dolore, c’è sempre la possibilità di rinascere.
Calcio
Archiviato il caso degli audio di Zaniolo: «Non fu revenge porn», prosciolto il giovane accusato
La procura di Tivoli chiude il processo per revenge porn. Nessuna prova di registrazioni fraudolente: il giovane accusato può ora chiedere un risarcimento.

Si chiude con un nulla di fatto il caso che per mesi ha infiammato le chat di mezza Italia, trasformando un semplice gossip in un’inchiesta giudiziaria. L’audio virale della ragazza che raccontava i dettagli di una notte di passione con Nicolò Zaniolo non è revenge porn. Così ha deciso la gip di Tivoli, Chiara Miraglia, che ha archiviato il procedimento contro Valerio Braconi, il 21enne inizialmente accusato di aver diffuso quei vocali, rimbalzati in poche ore sui cellulari di mezzo Paese.
Alla base dell’archiviazione due motivazioni principali: non si trattava di contenuti espliciti e, soprattutto, gli audio non erano stati acquisiti in maniera fraudolenta. «Era stata la stessa ragazza a diffondere inizialmente i messaggi vocali», si legge nelle carte. E quel famoso «salta salta» del parco giochi della Cecchina, più che una prova di reato, resta solo il simbolo di una vicenda esplosa per l’identità del protagonista maschile: Nicolò Zaniolo, all’epoca dei fatti ancora calciatore della Roma, in procinto di partire per raggiungere il Galatasaray.
Il racconto della serata e l’audio diventato virale
La storia era iniziata in una discoteca di Roma, l’Eden, con qualche sguardo tra la pista e il privè, una serata di balli e il finale «appartato» nei pressi del parco della Cecchina. Fin qui, nulla di troppo interessante. Se non fosse che uno dei due protagonisti era Zaniolo, allora volto di punta del calcio italiano e spesso al centro delle cronache, non solo sportive.
Poche ore dopo l’incontro, la 23enne romana racconta l’accaduto in un audio che lei stessa decide di condividere: «Io quest’audio lo manderò a qualche persona perché non c’ho forza di farlo diecimila volte. Sto con tre ore di sonno, alle 7 sono andata a dormire…», diceva all’inizio del messaggio. Il tono ironico, il racconto ricco di dettagli, e soprattutto l’identità del protagonista maschile hanno fatto il resto: i vocali circolano rapidamente su Telegram e WhatsApp, con la dicitura «inoltrato molte volte» che diventa la conferma definitiva del loro successo virale.
Le accuse e l’archiviazione
Da gossip a caso giudiziario, il passo è stato brevissimo. La ragazza, probabilmente sorpresa dalla risonanza mediatica, ha indicato Valerio Braconi come responsabile della diffusione dell’audio, accusandolo di revenge porn e di aver registrato il vocale in maniera fraudolenta. Ma le indagini della procura di Tivoli hanno subito evidenziato falle nella ricostruzione.
Il pm ha chiesto l’archiviazione per due motivi: primo, non si trattava di contenuti sessualmente espliciti, come previsto dalla legge sul revenge porn. Secondo, gli audio non erano stati registrati con l’inganno. «Era stata lei stessa a diffonderli per prima», sottolineano gli atti. Anche il giudice ha accolto la richiesta del pm, chiudendo il procedimento lo scorso 9 gennaio.
Cosa succede ora
Con l’archiviazione, per Valerio Braconi si apre la possibilità di chiedere un risarcimento danni per quanto subito. «Il nostro obiettivo ora è ripulire il nome e la dignità del mio assistito, ingiustamente macchiata», ha spiegato Leonardo D’Erasmo, legale del giovane. «È importante denunciare questi episodi, ma è altrettanto importante che certe misure non vengano usate come parafulmine per colpire qualcuno che non ha nulla a che fare con il reato in questione».
Dopo mesi di accuse, quella che sembrava una vicenda destinata a finire male per il giovane accusato si è conclusa con un’assoluzione piena. E il famoso «salta salta»? Restano solo le eco di un gossip sfuggito di mano, che avrebbe fatto meno rumore se al centro della storia non ci fosse stato Nicolò Zaniolo, calciatore tanto discusso quanto… virale.
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