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Sport

Tonali al Newcastle: la verità sui costi del trasferimento del giocatore e le conseguenze per il Milan

Il Milan non ha venduto Tonali al Newcastle per 80 milioni: il bilancio rivela la cifra reale.

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    Un nuovo capitolo si apre sulla vicenda della cessione del calciatore della Nazionale, Sandro Tonali dal Milan al Newcastle. L’analisi del bilancio rossonero ha svelato un dettaglio che ha sorpreso tifosi e addetti ai lavori: la cifra esatta del trasferimento del giovane centrocampista italiano.

    Cifre ufficiali: un divario significativo

    A differenza degli 80 milioni di euro inizialmente riportati dai media, il Milan ha incassato dal Newcastle 58,9 milioni di euro per il cartellino di Tonali. Si tratta di una differenza di oltre 21 milioni di euro, un dato che ridimensiona notevolmente l’importo complessivo dell’operazione.

    Il ruolo del Brescia e la plusvalenza

    Dalla cifra incassata dal Milan è necessario sottrarre circa 4,2 milioni di euro, destinati al Brescia in base ad accordi preesistenti sulla futura rivendita del giocatore. Pertanto, la plusvalenza realizzata dal club rossonero si attesta sui 48,5 milioni di euro, sempre un’importante somma, ma inferiore a quanto inizialmente stimato.

    Le conseguenze della rivelazione

    Perché la discrepanza tra le cifre iniziali e quelle ufficiali? È possibile che le prime stime fossero frutto di indiscrezioni o di una valutazione preliminare che non ha tenuto conto di tutti i dettagli dell’operazione. Quali sono le conseguenze per il Milan? Dichiarare un valore superiore per un trasferimento può comportare sanzioni economiche o sportive. Tuttavia, sembra che il club rossonero abbia semplicemente fornito informazioni iniziali che sono state poi rettificate alla luce dei dati ufficiali contenuti nel bilancio.

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      Sport

      Federica Pellegrini confessa da Fazio: “Dopo il parto sono stata vicina alla depressione”

      Ospite a Che Tempo che Fa, Federica Pellegrini ha raccontato la fatica e la vulnerabilità del suo primo anno da madre. Nel libro scritto a quattro mani con Matteo Giunta, la coppia si mette a nudo tra amore, sport e il delicato equilibrio della genitorialità.

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        Che strazio da Fazio, verrebbe da dire: divina in vasca, meno disinvolta davanti alle telecamere, Federica Pellegrini ha presentato nel salotto di Che Tempo che Fa il libro In un tempo solo nostro, scritto con il marito Matteo Giunta. Un racconto a due voci che attraversa i successi sportivi, ma soprattutto le sfide private della coppia, dalla vita quotidiana alla recente maternità.

        “Dopo il parto ho vissuto momenti difficili”

        La campionessa non ha nascosto la fragilità dei primi mesi dopo la nascita della piccola Matilde, venuta al mondo il 3 gennaio 2024. «Dopo il parto sono stata vicino alla depressione – ha confessato –. È stato un periodo molto duro, in cui mi sono sentita persa, stanca e sopraffatta. Poi, grazie a Matteo e alla mia famiglia, ho ritrovato equilibrio».

        Un amore nato in corsia

        Il libro, pubblicato da La Nave di Teseo, racconta anche l’inizio della loro storia d’amore, sbocciata tra allenamenti e gare. Giunta, suo ex coach, è diventato compagno di vita e padre di sua figlia. «Matteo è la mia roccia – ha detto Federica –. Mi ha insegnato a non avere paura di mostrarmi fragile».

        Dalla piscina alla vita vera

        In un tempo solo nostro è il diario di due sportivi che imparano a essere genitori, affrontando la quotidianità con la stessa disciplina che li ha resi vincenti. E se davanti a Fazio la Pellegrini è apparsa un po’ impacciata, il messaggio del libro arriva forte e chiaro: anche i campioni, quando diventano genitori, devono imparare a nuotare di nuovo.

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          Calcio

          Momento difficile per Francesco Totti e la figlia Chanel: tra loro c’è tensione (e c’entra la gelosia di Noemi Bocchi)

          Secondo il settimanale Oggi, Noemi Bocchi sarebbe “gelosa anche del passato familiare” di Totti. E Ilary risponde con ironia, indossando una maglietta con la scritta “Se lallero”

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            Non è un periodo sereno per Francesco Totti. Né sul piano familiare né su quello sentimentale. A far discutere, questa volta, non sono gli equilibri con l’ex moglie Ilary Blasi, ma il rapporto con la figlia Chanel, che secondo i rumor starebbe attraversando un momento di tensione.
            La causa? Una miscela di scelte professionali, gelosie e vecchie ferite mai del tutto guarite.

            La scelta di Chanel e il disappunto del padre

            A far scattare la scintilla, racconta Oggi, sarebbe stata la decisione di Chanel Totti di partecipare alla prossima edizione di Pechino Express. Una scelta che avrebbe sorpreso (e in parte contrariato) il padre, che avrebbe voluto per lei un percorso più discreto, lontano dai riflettori.
            Ilary, invece, avrebbe appoggiato l’idea con entusiasmo, vedendo nella figlia il suo naturale erede televisivo.

            La “gelosia cieca” di Noemi Bocchi

            A complicare ulteriormente la situazione sarebbe intervenuta Noemi Bocchi, attuale compagna di Totti, descritta dal settimanale come “gelosa del passato familiare del compagno”.
            Secondo la rivista, l’ex calciatore non potrebbe nemmeno “pronunciare il nome di Ilary senza suscitare irritazione”. Un sentimento di possessività che, scrive Oggi, si sarebbe esteso anche alla figlia Chanel, da sempre legatissima alla madre.

            Dalla maglietta “6 Unica!” a “Se lallero”

            L’episodio più emblematico di questo nuovo gelo familiare riguarda la maglietta “6 Unica!” che Totti mostrò dopo un gol nel derby del 2002. Per vent’anni si è creduto che fosse dedicata a Ilary. Ora, in un’intervista recente, l’ex capitano ha cambiato versione, dicendo che la scritta era per la Curva Sud.
            Una rettifica che, secondo molti, sarebbe nata proprio da quella “gelosia cieca” di Noemi.
            Ilary, intanto, ha replicato con il suo stile inconfondibile: su Instagram è apparsa con una maglietta ironica, “Se lallero” – espressione romana che significa “sì, come no…”.

            Equilibri fragili

            In questo clima teso, Chanel si troverebbe nel mezzo, divisa tra il desiderio di seguire la madre nel mondo dello spettacolo e il bisogno di mantenere un legame col padre. Le divergenze, scrive ancora Oggi, sarebbero ormai palpabili.
            E se la separazione Totti-Blasi continua a far discutere nelle aule e sui social, a distanza di anni la vera partita sembra ancora aperta: quella per la serenità familiare.

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              Calcio

              Noemi Bocchi brilla alla serata per Amaro Montenegro con Totti e Spalletti: look da copertina e una Birkin Hermès da sogno

              Alla presentazione dello spot che riunisce Francesco Totti e Luciano Spalletti, Noemi Bocchi attira i riflettori con un accessorio iconico.

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                Quando Francesco Totti e Luciano Spalletti si ritrovano nello stesso spot, la scena è già servita. Ma alla presentazione della nuova campagna Amaro Montenegro, c’è stato spazio anche per un’altra protagonista: Noemi Bocchi, che ha accompagnato l’ex capitano della Roma regalando ai fotografi un look impeccabile e un dettaglio capace di accendere l’attenzione del fashion radar

                La Birkin che parla chiaro
                Sotto i flash, la compagna di Totti ha sfoggiato una Hermès Birkin. Parliamo di una delle borse più iconiche e desiderate al mondo: i modelli base partono da circa 9-12 mila euro, ma a seconda della pelle, della dimensione e delle finiture si sale rapidamente. Le versioni più ambite, tra pelli esotiche, colori rari e metalli preziosi, volano oltre i 20-30 mila euro. Per i pezzi da collezione, il prezzo può tranquillamente superare quota 40 mila e arrivare anche nell’olimpo delle sei cifre. Una dichiarazione di stile, più che un accessorio.

                Un evento simbolico, tra calcio e pubblicità
                L’occasione era già di quelle che fanno notizia. Lo spot di Amaro Montenegro ha riportato fianco a fianco Totti e Spalletti, dopo anni di chiacchiere, nostalgie romaniste e qualche inevitabile stoccata sportiva. Atmosfera distesa, sorrisi, brindisi e quel tono da romanzo calcistico che solo certi incroci possono regalare. Bocchi, elegante e discreta, ha scelto un ruolo silenzioso ma impossibile da ignorare.

                Stile, equilibri e scenografie romane
                Tra outfit studiati e accessori di livello, la serata ha mostrato ancora una volta come la coppia Totti-Bocchi si muova con naturalezza nel nuovo equilibrio post-favola Totti-Blasi. Un percorso fatto di scatti, presenze misurate e un racconto pubblico che cresce evento dopo evento. La Birkin diventa così un simbolo, un cenno a un’estetica esclusiva che flirta con l’alta società e con le dinamiche del jet-set romano. Senza parole in più, senza bisogno di dichiarazioni: a volte basta un gesto, un accessorio, una comparsa ben calibrata per ribadire il proprio posto nella scena.

                A fine serata, tra applausi e calici alzati, la narrazione è chiara: mentre Totti torna al centro dell’immaginario sportivo con un sorriso disteso accanto a Spalletti, Noemi continua a ritagliarsi un ruolo definito. Silenziosa, elegante, e perfettamente consapevole che — in certi contesti — un dettaglio di pelle e fibbie vale quanto un’intervista.

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