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Sport

Torniamo a casa col primo volo per Roma

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    Non basta l’ammissione di colpa da larte del commissario tecnico della Nazionale Luciano Spalletti che si è assunto la responsabilità delle scelte. A memoria si fa fatica a ricordare una Nazionale cosí scarsa. Forse quella di Mancini che si fece eliminare nelle qualificazioni ai Mondiali dalla Svezia… Inutile prendersela con il Mister, quando disponi di una materia prima così mediocre i miracoli non li puoi fare. Neanche battere la Svizzera.

    Necessità di un cambio epocale

    Sicuramente le scelte di chi schierare in campo sono discutibili ma quando li hai provati proprio tutti (tranne il portiere di riserva) non puoi fare molto. Forse bisognerebbe azzerare tutto, promuovere l’Under 21 per le qualificazioni ai Mondiali tenendo solo un paio di senatori e provare un cambio di passo generale così.

    Il Mister prova a pensare ai Mondiali

    Spalletti prova a spiegare il suo punto di vista: “Sono mancate ritmo e freschezza: quel gol a inizio del secondo tempo ci ha tagliato le gambe”. E sul Mondiale 2026, al quale l’Italia sogna di partecipare dopo 10 anni di assenza, l’allenatore è chiaro: “La strada per il Mondiale è lunghissima: quest’esperienza ci dice che ci sono cose sulle quali bisogna intervenire assolutamente. La Nazionale ha il futuro per provare a fare scelte differenti”. C’è però da chiedersi se ai Mondiali ci arriverà lui: qualcuno già ipotizza cambi sulla campina azzurra…

    E’ mancato tutto

    Ritmo e freschezza… ma anche idee, mentalità, coesione in campo. Il c.t. Spalletti ha espresso, da par suo, i problemi riscontrati dalla sua squadre nell’ottavo di finale degli Europei contro la Svizzera, perso 2-0: “Sono elementi che fanno sempre la differenza. Stasera ho cambiato dei giocatori ma in questo momento non siamo in grado di fare più di questo. Quel gol a inizio del secondo tempo ci ha tagliato le gambe, siamo stati poco incisivi, il ritmo ha fatto la differenza, il loro era più alto nel primo tempo e anche nelle individualità c’era un passo differente tra le coppie. Molti non sono stati continui a pressare, a rosicchiare centimetri”.

    Largo ai giovani

    Si torna a casa, con le pive nel sacco. Ora bisognerebbe pensare seriamente al Mondiale 2026 in Canada, Stati Uniti e Messico, per il quale l’Italia non si qualifica alla rassegna dal 2014. Secondo Spaletti, il fattore tempo può essere d’aiuto: “Questo è il meglio del calcio italiano? Si può lavorare, ma bisogna avere il tempo per farlo. La Nazionale ha il futuro di provare a fare delle scelte differenti, ci vuole gente che abbia più gamba. I giovani? Se hanno le potenzialità per mettere seduti gli altri, io sono il primo che deve dare loro spazio”.

    Chiede scusa anche Donnarumma

    Anche il Capitano della squadra, Gianluigi Donnarumma, ha per i cronisti poche parole di circostanza: “Uscire così fa male, chiediamo scusa a tutti. È mancato tutto, sia la qualità che il coraggio”. Una dichiarazione secca e piena di amarezza per il nostro portierone, battuto al 37’ del primo tempo dallo svizzero Remo Freuler, che gioca in serie A nel Bologna, e dopo un minuto della ripresa dal tiro a giro di Ruben Vargas. E detto da uno che ci ha salvato in svariate occasioni…

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      Tennis

      Carlos Alcaraz mette a tacere i gossip: “Il mio cuore è libero, libero!”

      Carlos Alcaraz chiude il set più chiacchierato fuori dal campo: quello dell’amore. Intervistato alle ATP Finals da Elena Vesnina, il tennista ha risposto senza esitazioni alla domanda sul suo cuore: “Libero, libero!”. Fine delle supposizioni sui presunti flirt estivi.

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        Nessuna fidanzata segreta, nessuna storia nascosta dietro gli allenamenti o i sorrisi in campo. Carlos Alcaraz, 21 anni, ha messo fine ai gossip che da mesi lo vogliono impegnato sentimentalmente.

        Durante un’intervista leggera alle ATP Finals, l’ex tennista russa Elena Vesnina, oggi nelle vesti di giornalista, gli ha chiesto con tono malizioso: “Il tuo cuore è libero?”. Il campione spagnolo, colto di sorpresa ma divertito, ha risposto con decisione: “Libero, libero!”.

        Fine dei pettegolezzi
        Da settimane il web e i tabloid sportivi spagnoli lo accostavano a varie ragazze, alcune influencer molto note. Ma il numero due del mondo ha preferito chiarire tutto di persona, scegliendo il sorriso e la spontaneità. “Non c’è nessuna fidanzata all’orizzonte – ha ribadito – per ora penso solo al tennis.”

        La risposta ha fatto subito il giro dei social: i fan, soprattutto quelli più romantici, hanno commentato la scena con entusiasmo, riempiendo X (ex Twitter) e Instagram di meme e cuoricini.

        Un fuoriclasse concentrato solo sul gioco
        Alcaraz, che ha già conquistato due titoli del Grande Slam e ha riportato la Spagna al centro del tennis mondiale, sembra non volersi distrarre. “In questo momento della mia carriera voglio dare tutto al tennis”, ha confidato di recente, confermando un approccio maturo nonostante la giovane età.

        Il suo sorriso aperto e il carattere solare, però, lo rendono un beniamino anche fuori dal campo. E forse è proprio questo il segreto del suo successo: la capacità di restare sé stesso, anche quando le domande si spostano dal servizio al cuore.

        Il fascino del “single più desiderato del tennis”
        Con la conferma del suo status sentimentale, Carlos Alcaraz entra ufficialmente nella lista dei campioni più corteggiati del circuito. “Per ora – ha scherzato – mi basta vincere match, non cuori.”

        Un colpo da maestro, anche fuori dal campo.

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          Sport

          Federica Pellegrini confessa da Fazio: “Dopo il parto sono stata vicina alla depressione”

          Ospite a Che Tempo che Fa, Federica Pellegrini ha raccontato la fatica e la vulnerabilità del suo primo anno da madre. Nel libro scritto a quattro mani con Matteo Giunta, la coppia si mette a nudo tra amore, sport e il delicato equilibrio della genitorialità.

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            Che strazio da Fazio, verrebbe da dire: divina in vasca, meno disinvolta davanti alle telecamere, Federica Pellegrini ha presentato nel salotto di Che Tempo che Fa il libro In un tempo solo nostro, scritto con il marito Matteo Giunta. Un racconto a due voci che attraversa i successi sportivi, ma soprattutto le sfide private della coppia, dalla vita quotidiana alla recente maternità.

            “Dopo il parto ho vissuto momenti difficili”

            La campionessa non ha nascosto la fragilità dei primi mesi dopo la nascita della piccola Matilde, venuta al mondo il 3 gennaio 2024. «Dopo il parto sono stata vicino alla depressione – ha confessato –. È stato un periodo molto duro, in cui mi sono sentita persa, stanca e sopraffatta. Poi, grazie a Matteo e alla mia famiglia, ho ritrovato equilibrio».

            Un amore nato in corsia

            Il libro, pubblicato da La Nave di Teseo, racconta anche l’inizio della loro storia d’amore, sbocciata tra allenamenti e gare. Giunta, suo ex coach, è diventato compagno di vita e padre di sua figlia. «Matteo è la mia roccia – ha detto Federica –. Mi ha insegnato a non avere paura di mostrarmi fragile».

            Dalla piscina alla vita vera

            In un tempo solo nostro è il diario di due sportivi che imparano a essere genitori, affrontando la quotidianità con la stessa disciplina che li ha resi vincenti. E se davanti a Fazio la Pellegrini è apparsa un po’ impacciata, il messaggio del libro arriva forte e chiaro: anche i campioni, quando diventano genitori, devono imparare a nuotare di nuovo.

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              Calcio

              Momento difficile per Francesco Totti e la figlia Chanel: tra loro c’è tensione (e c’entra la gelosia di Noemi Bocchi)

              Secondo il settimanale Oggi, Noemi Bocchi sarebbe “gelosa anche del passato familiare” di Totti. E Ilary risponde con ironia, indossando una maglietta con la scritta “Se lallero”

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                Non è un periodo sereno per Francesco Totti. Né sul piano familiare né su quello sentimentale. A far discutere, questa volta, non sono gli equilibri con l’ex moglie Ilary Blasi, ma il rapporto con la figlia Chanel, che secondo i rumor starebbe attraversando un momento di tensione.
                La causa? Una miscela di scelte professionali, gelosie e vecchie ferite mai del tutto guarite.

                La scelta di Chanel e il disappunto del padre

                A far scattare la scintilla, racconta Oggi, sarebbe stata la decisione di Chanel Totti di partecipare alla prossima edizione di Pechino Express. Una scelta che avrebbe sorpreso (e in parte contrariato) il padre, che avrebbe voluto per lei un percorso più discreto, lontano dai riflettori.
                Ilary, invece, avrebbe appoggiato l’idea con entusiasmo, vedendo nella figlia il suo naturale erede televisivo.

                La “gelosia cieca” di Noemi Bocchi

                A complicare ulteriormente la situazione sarebbe intervenuta Noemi Bocchi, attuale compagna di Totti, descritta dal settimanale come “gelosa del passato familiare del compagno”.
                Secondo la rivista, l’ex calciatore non potrebbe nemmeno “pronunciare il nome di Ilary senza suscitare irritazione”. Un sentimento di possessività che, scrive Oggi, si sarebbe esteso anche alla figlia Chanel, da sempre legatissima alla madre.

                Dalla maglietta “6 Unica!” a “Se lallero”

                L’episodio più emblematico di questo nuovo gelo familiare riguarda la maglietta “6 Unica!” che Totti mostrò dopo un gol nel derby del 2002. Per vent’anni si è creduto che fosse dedicata a Ilary. Ora, in un’intervista recente, l’ex capitano ha cambiato versione, dicendo che la scritta era per la Curva Sud.
                Una rettifica che, secondo molti, sarebbe nata proprio da quella “gelosia cieca” di Noemi.
                Ilary, intanto, ha replicato con il suo stile inconfondibile: su Instagram è apparsa con una maglietta ironica, “Se lallero” – espressione romana che significa “sì, come no…”.

                Equilibri fragili

                In questo clima teso, Chanel si troverebbe nel mezzo, divisa tra il desiderio di seguire la madre nel mondo dello spettacolo e il bisogno di mantenere un legame col padre. Le divergenze, scrive ancora Oggi, sarebbero ormai palpabili.
                E se la separazione Totti-Blasi continua a far discutere nelle aule e sui social, a distanza di anni la vera partita sembra ancora aperta: quella per la serenità familiare.

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