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Speciale Festival di Sanremo 2025

La top model Bianca Balti prossimamente all’Ariston, più bella e più forte della sua malattia

Co-conduttrice per una sera a Sanremo, precisamente nella seconda serata di mercoledì 12 febbraio. Una presenza da top model ma, soprattutto, una forte testimonianza della lotta conto il tumore, da chi la sta combattendo giorno dopo giorno.

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    L’ha annunciato ufficialmente il conduttore e direttore artistico Carlo Conti al Tg1, luogo ormai deputato per le rivelazioni importanti circa il festival. E’ stato lui a volerla fortemente: Bianca Balti sarà una delle co-conduttrici della 75esima edizione di Sanremo. «Sul palco con lei, la stessa sera, ci saranno anche Cristiano Malgioglio e Nino Frassica».

    La sua battaglia attuale

    La Balti quindi affiancherà Conti durante la seconda serata della kermesse, mercoledì 12 febbraio, puntata nella quale il pubblico attende di vedere la top model dopo il grande coraggio dimostrato nella sua lotta contro il tumore che l’ha colpita. La modella sta attualmente combattendo contro un tumore ovarico esteso a vari altri organi – come ha raccontato lei stessa durante una puntata de Le Iene – ma sta affrontando la situazione con coraggio e con il sorriso. Sono in tanti ad aspettarsi un suo possibile monologo proprio su questo argomento: il racconto di questa sua battaglia personalissima che può essere d’aiuto ad altre donne nella sua indentica situazione.

    Qualcosa su di lei

    Nata a Lodi il 19 marzo 1984, dopo avere conseguito la maturità classica al liceo Pietro Verri, si è trasferita a Milano dove si è iscritta al corso di design della comunicazione al Politecnico. Da sempre dotata di grande bellezza, cominciò a mantenersi facendo la rappresentante di prodotti cosmetici presso la Grande Distribuzione dei supermercati. Adolescente alquanto ribelle, nonostante il suo ambiente familiare fosse benestante e molto tranquillo, frequentava trasgressivi rave party. A 18 anni, proprio durante uno di questi raduni techno non autorizzati, subì violenza, della quale raccontò solo dopo anni.

    Il lancio nella moda grazie a Dolce & Gabbana

    Successivamente partì la sua carriera nel mondo dell’alta moda, precisamente nel 2005, grazie a un contratto in esclusiva per una campagna pubblicitaria internazionale di Dolce & Gabbana. In seguito ha collaborato con moltissimi altri marchi tra cui Missoni, Rolex, Paul Smith, Guess?, Donna Karen, Roberto Cavalli, Guerlain e Intimissimi, posando anche per Victoria’s Secret. Nel 2006, insieme a Mariacarla Boscono e Eva Riccobono, forma il trio delle supermodelle italiane di nuova generazione più pagate al mondo.

    A New York dopo essere diventata mamma

    Dopo la nascita della prima figlia Matilde (nel 2007), Bianca si trasferisce nella Grande Mela. Tra Italia e Stati Uniti svolge una miriade di lavori che la consacrano come una delle modelle più famose del mondo. Apparendo anche nel film Go Go Tales del 2007 e, poi, nel 2013, ospite dell’ultima serata del Festival di Sanremo, all’epoca condotto da Fabio Fazio e Luciana Littizzetto. Attualmente su Instagram ha un format tutto suo intitolato A letto con Bianca. Ha scelto i social per raccontare la sua lotta contro il tumore, tenendo aggiornati i suoi follower da tutto il mondo, in merito alle sue condizioni di salute. La modella ha terminato il ciclo di chemioterapia che ha affrontato con molto coraggio e, soprattutto, con grande spirito e tanta positività. Senza remore, Bianca si mostra senza capelli, definendosi ancora una “bad bitch” ovvero “una cattiva ragazza”, affermando «Senza capelli mi trattano tutti meglio».

    I social sono entusiasti per la convocazione da parte di Conti

    Il pubblico sanremese, dopo l’annuncio della sua partecipazione, si sta dimostrando in massa dalla sua parte: «Scelta non fu mai più azzeccata», scrivono in molto, «Bianca Balti, che donna! Non vedo l’ora di vederla sul palco dell’Ariston»,aggiungono altri. I suoi fan non vedono l’ora di vederla risplendere e sorridere in questo momento della sua vita così complicato.

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      Speciale Festival di Sanremo 2025

      Sarah Toscano: «Il mio debutto a Sanremo con Amarcord, tra emozioni e gelati fortunati»

      La vincitrice di Amici racconta la sua vigilia sanremese e il desiderio di vivere ogni attimo sul palco senza farsi sopraffare dall’ansia

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        A soli 19 anni, Sarah Toscano si prepara al suo debutto sul palco più importante d’Italia: il Festival di Sanremo. Dopo aver vinto Amici 23, la giovane promessa della musica italiana è pronta a mostrarsi al grande pubblico con Amarcord, un brano scritto a quattro mani con Federica Abbate e Jacopo Ettorre, che parla d’amore con lo stile autentico e diretto che ormai la contraddistingue. Sarah è emozionata, ma non si lascia travolgere dalla pressione: dietro il suo viso pulito e la dolcezza da ragazza della porta accanto, si nasconde una determinazione granitica. «L’unica promessa che ho fatto a me stessa è di godermi ogni momento. Maria De Filippi me l’ha detto: “Hai già vinto salendo su quel palco, il resto non conta”. Spero di ricordarmelo anche quando l’ansia sarà alle stelle!» racconta lei stessa.

        Nonostante la giovane età, Sarah è un’artista che ha già vissuto più vite: dalle esibizioni nei villaggi turistici, ai primi timidi tentativi a Area Sanremo, fino all’ingresso nella scuola di Amici, dove ha imparato a credere nelle proprie capacità e a crescere come cantante e come donna. «Ho capito che l’autostima si costruisce passo dopo passo. A volte pensi di non farcela, poi ti sorprendi di quanta strada hai percorso.» E ora, sul palco dell’Ariston, Sarah è pronta a fare un altro passo importante nella sua carriera. Tra sogni, ansie e riti scaramantici (come il gelato “fortunato” che non mancherà neppure stavolta), la giovane cantante ci racconta la sua vigilia sanremese.

        Sarah, cosa ti ha spinto a scegliere Amarcord per Sanremo?

        «Quando è nata Amarcord, ho capito subito che era il pezzo giusto. È una canzone che mi rappresenta totalmente, sia musicalmente che a livello tematico. Parla d’amore, ma lo fa a modo mio, con quel “tira e molla” che è tipico delle mie canzoni. Ci sono soddisfazioni che non si possono spiegare e presentare questo brano al Festival è sicuramente una di quelle. Sono felice e non vedo l’ora che il pubblico possa ascoltarlo!»

        Hai già provato il pezzo con l’orchestra. Come suona Amarcord dal vivo?

        «Suona benissimo! È un pezzo completamente orchestrale, ricco di archi, e si presta perfettamente a questo tipo di adattamento. È stata una grande emozione sentire la canzone con una produzione così “piena”. Spero che renda sul palco tanto quanto ha reso durante le prove. Diciamo che, incrociando le dita, dovrebbe funzionare!»

        Giornata di prove all Ariston del Festival di Sanremo 2025 Sarah Toscano

        Prima di Amici, avevi già respirato l’atmosfera sanremese con Area Sanremo nel 2022. Torneranno quei ricordi?

        «Assolutamente sì! Area Sanremo è stata una tappa fondamentale per me. È stato il mio primo passo nella musica, la prima volta che ho fatto ascoltare una mia canzone. Chiaramente, stavolta non avrò molto tempo per andare in giro per la città, ma di sicuro troverò il momento per prendere il mio “gelato fortunato” nello stesso posto in cui andavo sempre. Fa parte del rito, non posso saltarlo! (sorride, ndr).»

        Sanremo : Teatro Ariston . 75° Festival della canzone Italiana 2025 . Nella foto: Sarah Toscano

        Al di là della classifica, qual è il tuo obiettivo per questo Festival?

        «Il mio obiettivo non è legato alla classifica. Voglio arrivare a fine settimana, guardarmi allo specchio e dirmi: “Brava, ce l’hai fatta! Sei stata all’altezza”. La mia paura più grande è non riuscire a godermi il momento a causa dell’ansia, perché so che sarà altissima. Voglio vivere ogni attimo al meglio, con tutta la consapevolezza possibile. Spero di mantenere questa promessa.»

        L’esperienza ad Amici quanto ha influito sulla tua crescita artistica?

        «Tantissimo. È stata una lezione continua. Ho imparato a stare sul palco grazie anche ai concerti nei villaggi turistici, ma Amici mi ha dato la possibilità di affinare tutto: la tecnica, la sicurezza e soprattutto l’autostima. Ho ancora tanta strada da fare, ma oggi mi sento molto più forte rispetto a quando ho iniziato.»

        Hai una fonte d’ispirazione particolare?

        «Dua Lipa! La adoro. Nell’ultimo album ha creato canzoni super leggere e orecchiabili, mantenendo però una grande varietà stilistica. Ogni brano è diverso dagli altri. E poi lei ha una presenza scenica incredibile. Sale sul palco e guarda la telecamera a testa alta, come una vera dea. Vorrei avere la sua stessa sicurezza!»

        Si dice che Maria De Filippi abbia ascoltato Amarcord in anteprima…

        «È vero! Il suo parere è fondamentale per me. Continuo a sentirla anche ora e pensi che le ho fatto vedere tutti gli outfit di Sanremo prima ancora di mostrarli a mia mamma! Ci tengo alla sua approvazione, perché so che ha un gusto impeccabile. Fortunatamente, le sono piaciuti! Mi ha detto: “Goditela, sei giovane e hai già raggiunto un traguardo incredibile. Non farti prendere dall’ansia, vivi questa esperienza fino in fondo”. Sto cercando di tenerlo a mente ogni giorno.»

        E per quanto riguarda l’amore? Tema sempre centrale, anche in Amarcord

        «Ah, l’amore è un tasto dolente! (ride, ndr). È un tema tragicomico per me. Come racconto nel brano, è un continuo tira e molla. Non ho mai avuto una relazione vera e propria. Sono giovane, ok, ma qualche delusione l’ho già vissuta. Forse non ho ancora incontrato la persona giusta. Vedremo… magari sarà proprio dopo Sanremo!»

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          Speciale Festival di Sanremo 2025

          Tony Effe e Giulia De Lellis: Sanremo 2025 tra musica e amore

          Il trapper romano in gara con “Damme ‘na mano” potrebbe sorprendere tutti con una proposta di matrimonio. Indiscrezioni su un carico di 4mila rose rosse per la sua Giulia.

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            Sanremo 2025 si tinge di rosa… o meglio di rosso. Tony Effe, in gara tra i Big con il brano Damme ‘na mano, ha portato con sé un po’ di romanticismo extra nella città dei fiori. Accanto a lui, infatti, c’è Giulia De Lellis, influencer e imprenditrice beauty, che da tempo condivide con il trapper una storia d’amore che fa sognare i loro fan.

            Nelle ultime ore, però, i riflettori non sono puntati solo sulla performance musicale di Tony Effe, ma su una voce che sta facendo il giro dei social: il rapper romano potrebbe fare una proposta di matrimonio a Giulia De Lellis proprio durante il Festival. Secondo indiscrezioni, Tony avrebbe ordinato 4mila rose rosse da far consegnare alla fidanzata in un momento clou della kermesse.

            Un gesto romantico e spettacolare che, se confermato, farebbe passare in secondo piano anche le esibizioni più emozionanti di questa edizione. Nessuna conferma ufficiale è ancora arrivata da parte della coppia, ma i fan già sognano il momento in cui Tony, magari sul palco dell’Ariston, dichiarerà il suo amore eterno alla sua Giulia.

            Per ora, i due si godono la magica atmosfera di Sanremo. Appaiono più affiatati che mai, come dimostrano gli scatti pubblicati sui social. Tony, con il suo stile inconfondibile, e Giulia, sempre impeccabile e raggiante, sono già stati avvistati tra le vie della città dei fiori, dove non si sono sottratti ai flash dei fotografi.

            Inizialmente si vociferava che Giulia De Lellis potesse avere un ruolo da co-conduttrice in una delle serate del Festival, ma l’influencer ha scelto di rimanere nell’ombra per sostenere il suo compagno. Tuttavia, con una proposta di matrimonio in vista, sarebbe difficile restare dietro le quinte.

            Che siano vere nozze imminenti o solo un gesto eclatante d’amore, Sanremo 2025 si preannuncia già ricco di emozioni e sorprese, e Tony Effe potrebbe regalare al pubblico uno dei momenti più memorabili di questa edizione.

            D’altronde, se c’è un palcoscenico perfetto per dichiarare amore eterno, è proprio quello del Teatro Ariston.

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              Speciale Festival di Sanremo 2025

              Bresh: «Sanremo o lo scudetto del Genoa? Scelgo il Grifone, ma all’Ariston porto un pezzo di Genova»

              Il rapper debutta a Sanremo con La tana del granchio e omaggia la sua città duettando con Cristiano De André nella serata delle cover.

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                Bresh non è uno di quei rapper che sbandierano successo e lusso. No, Andrea Brasi, nato a Lavagna nel 1996, ha un’anima più profonda, radicata nella sua terra e nei vicoli di Genova. Porta la città dentro ogni rima, ogni nota, e al Festival di Sanremo 2025 porterà La tana del granchio, un brano che racconta le emozioni forti e sfuggenti, quelle che si fatica a spiegare a parole. «È una canzone ubriaca, un po’ come certe serate in cui ti perdi nei ricordi e non sai nemmeno come ci sei arrivato», dice lui con il suo sorriso aperto e disarmante.

                Prima giornata di prove all Ariston del Festival di Sanremo 2025 Bresh

                Non è la prima volta che Bresh calca il palco dell’Ariston: nel 2023 è stato ospite nella serata delle cover insieme a Emma. Ma quest’anno la storia è diversa. Adesso è uno dei protagonisti della gara, uno di quei nomi che, partiti dal mondo del rap, hanno saputo contaminarsi con sonorità diverse, rompendo i confini di genere. Ligure fino al midollo, tifosissimo del Genoa («Il Genoa non è calcio, è un rito che condivido con gli altri»), Bresh canta l’amicizia, l’amore e le piccole cose, alternando riferimenti pop e citazioni poetiche, come solo lui sa fare. E a Sanremo porterà anche un pezzo di Genova nella serata delle cover, duettando con Cristiano De André sulle note di Crêuza de mä. «Cantare quel pezzo con lui è un sogno. È un omaggio a Faber e alla nostra terra, al nostro mare e ai muri di Genova.»

                Mentre racconta di Sanremo, del Genoa e del suo percorso musicale, Bresh ci regala uno spaccato autentico della sua vita: un viaggio tra musica, ricordi e desideri ancora da inseguire.

                Sanremo o lo scudetto del Genoa: cosa preferiresti?

                «Domanda complicata, ma direi lo scudetto del Genoa. Io sono genoano nel midollo, è una fede che va oltre il calcio. Ma ammetto che essere in gara a Sanremo è un sogno che si avvera. Vedremo se riuscirò a portare fortuna a entrambe le cose!»

                Sanremo : Teatro Ariston . 75° Festival della canzone italiana . Nella foto : Bresh

                Cosa significa per te il Genoa?

                «È qualcosa che va oltre il calcio, esiste a livello metafisico. Non sono un grande esperto di schemi e tattiche, ma il Genoa per me è un rito, un momento da condividere con gli altri. È una passione che mi riporta all’infanzia, quando andavo allo stadio con mio padre e facevo anche le trasferte. Era il nostro momento, qualcosa che sentivamo nostro, nonostante le sconfitte fuori casa fossero un po’ troppe!»

                Giornata di prove all Ariston del Festival di Sanremo 2025 Bresh

                In Guasto d’amore, parli del Genoa senza nominarlo mai. Come mai questa scelta?

                «Volevo raccontare il sentimento, non la squadra di calcio in sé. Guasto d’amore è una canzone d’amore vera, e sarebbe stato troppo banale inserire “Genoa” nel testo. Chi la canta allo stadio sa benissimo di cosa parla, non servono spiegazioni. È un pezzo che appartiene ai tifosi, più che a me. Io voglio viverlo come uno di loro, non come il cantante che l’ha scritta.»

                Parlando di Sanremo, come suona La tana del granchio con l’orchestra?

                «È un pezzo molto particolare, ma l’orchestra gli dà un’anima ancora più forte. Ci sono tanti archi, è un brano che si presta perfettamente a un’esecuzione orchestrale. Durante le prove l’ho sentito crescere, prendere forma. Credo che funzionerà anche sul palco. Speriamo, almeno!»

                Nella serata delle cover canterai Crêuza de mä con Cristiano De André. Come nasce questa scelta?
                «È un omaggio a Genova e a Faber. Crêuza de mä è un capolavoro senza tempo, e cantarla con Cristiano è un onore enorme. È un modo per celebrare la nostra terra e far conoscere la sua bellezza anche a chi non la conosce così bene.»

                Hai detto che i tuoi amici Tedua e Izi credevano nel tuo talento più di quanto lo facessi tu. Pensi che il tuo momento sia arrivato grazie a Guasto d’amore?

                «Sì, credo che Guasto d’amore sia stata una svolta importante. Senza quella canzone, magari ci sarebbe voluto più tempo, ma non avrei mai smesso di fare musica. È stata una magia, qualcosa di più grande di me. Non voglio pensare di essere arrivato. Mi piace l’idea di essere sempre in cammino, con ancora tanta strada davanti.»

                Sei religioso?

                «Sì, credo, anche se non mi riconosco completamente nella tradizione cattolica. Ho fatto la comunione e la cresima, ma negli anni ho sentito il bisogno di qualcosa di più personale e intimo, che sia più in sintonia con il mio modo di vedere la spiritualità.»

                E con la politica?

                «Diciamo che il mio rapporto con la politica è cambiato nel tempo. Ho avuto una fase in cui la seguivo con grande interesse, anche se non sono mai stato militante. Col passare degli anni, il mio lavoro mi ha portato a distaccarmi un po’. Ora mi informo, ma con meno costanza, perché in parte credo di aver sostituito quell’attenzione con la ricerca artistica.»

                C’è un artista con cui ti piacerebbe duettare in futuro?

                «Marracash o Fabri Fibra, senza dubbio. Sono due artisti che rispetto tantissimo. Sarebbe un sogno poter collaborare con loro.»

                Per concludere, che messaggio vuoi lasciare al pubblico di Sanremo?

                «Di vivere il momento. Ogni esperienza, anche la più grande, va goduta a pieno. Spero di trasmettere un po’ di quello che provo attraverso la mia musica. E magari di portare un po’ di Genova sul palco dell’Ariston.»

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