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Gossip

Sembra già finita la non-storia con Giano Del Bufalo

Mentre Giulia De Lellis cerca di capire cosa riserverà il futuro, la fine della sua relazione con Giano Del Bufalo è diventata ormai evidente, segnando un altro capitolo nel mondo delle celebrità social.

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    Giulia De Lellis aveva detto in un recente podcast con Giulia Salemi, “Non lo faccio x moda”, che “le mie relazioni durano meno di un correttore”. E sembra che anche questa relazione con Giano Del Bufalo non abbia fatto eccezione.

    La rottura tra i due

    L’influencer e il fratello di Diana Del Bufalo sembrano aver chiuso la loro frequentazione proprio in questi giorni, subito dopo l’intervista di Giulia a Repubblica, dove aveva confessato che tra loro non c’era (ancora) amore. Anche se la fine della relazione non è stata ufficializzata, i fan hanno notato l’unfollow reciproco su Instagram, un segnale chiaro di rottura.

    La reazione di Giano Del Bufalo

    I fan, alla ricerca di risposte, hanno portato Giano Del Bufalo a spazientirsi, tanto da rispondere a una follower con: “Sono amato da tante persone fortunatamente, lasciatemi stare per favore”. Tra queste persone, però, non sembra esserci Giulia De Lellis, visto che entrambi non si seguono più su Instagram.

    L’intervista della crisi

    Giulia De Lellis, intervistata da Repubblica, ha rivelato che dopo la fine della sua relazione di 4 anni con Carlo Beretta, non ha ancora trovato il vero amore. “Non è una storia d’amore, sto semplicemente vivendo dei meravigliosi momenti di vita che tengo per me”, ha dichiarato Giulia. Ha cercato di smorzare le sue parole con una storia su Instagram, invitando i follower a non trarre conclusioni affrettate, ma sembra che Giano Del Bufalo non abbia apprezzato le sue dichiarazioni.

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      Personaggi

      «Mi mandava le foto di dov’ero e minacciava: “Ti tolgo la figlia”». Sophie Codegoni rompe il silenzio sul suo incubo privato

      Dalla favola del Grande Fratello Vip alla paura quotidiana: la giovane madre ha consegnato tre anni di chat alla procura. E ora vive con un dispositivo anti-stalker. «Non voglio distruggere lui, ma salvare me stessa e mia figlia»

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        Doveva essere una storia da copertina, e invece si è trasformata in un incubo. Sophie Codegoni, 23 anni, influencer e madre della piccola Céline Blue, ha scelto di raccontare il lato oscuro della sua relazione con Alessandro Basciano, conosciuto nel 2021 sotto le telecamere del Grande Fratello Vip. Lo fa a volto scoperto, con voce tremante ma ferma: «Quando tornerà dall’America, avrà il braccialetto elettronico. La Cassazione ha confermato tutto. Ma io sto vivendo un inferno».

        Il volto noto dei reality, da tempo attiva sui social, ha rotto il silenzio in un’intervista al Corriere della Sera che suona come un grido d’aiuto e, allo stesso tempo, come un atto di coraggio. La Corte di Cassazione ha confermato il divieto di avvicinamento e l’obbligo di braccialetto elettronico per Basciano, in attesa del processo per stalking. Un passo avanti, ma non una liberazione. «Piango ogni giorno. Mi sento svuotata. Sono sola, ho tanto odio addosso», confessa Sophie.

        All’inizio sembrava tutto perfetto. Lui 31, lei appena 19, innamorati in diretta televisiva. Dopo il reality, la convivenza a Roma, la nascita della figlia nel maggio 2023. Ma la favola regge poco. «Lui aveva il controllo totale su di me. Io vivevo in una bolla», racconta Sophie. Poi le assenze, i tradimenti, la solitudine. E infine la decisione di tornare a Milano. Da lì comincia l’incubo. «Ovunque andassi, lui lo sapeva. Mi mandava le foto del posto in cui mi trovavo. Mi scriveva: “Put*** ti tolgo la bambina”. Avevo gente sotto casa a controllarmi».

        Le prime denunce risalgono a dicembre scorso, ma il punto di rottura arriva con un episodio drammatico: «Avevo un amico gay, mi ha telefonato e urlato: “Ho appena massacrato di botte il frocio tuo amico, ora arrivo e ammazzo anche te”». È in quel momento che Sophie trova la forza di agire. Denuncia, consegna il telefono agli inquirenti, e offre tutto il materiale di tre anni di relazione. «Quando i magistrati hanno letto le chat mi hanno detto: “È molto peggio di quanto immaginassimo”».

        Oggi Sophie ha un dispositivo anti-stalker al polso. «Se clicco, arrivano i carabinieri. Prima avevo anche una guardia del corpo, ma non potevo più permettermela». Ogni gesto quotidiano è segnato dalla paura. Ma lei tiene duro, per sua figlia. «Quando Céline vede una sua foto e dice “papà”, io rispondo: “Papà è al lavoro”. Non voglio che soffra». E intanto resiste anche agli attacchi social, soprattutto da parte di donne adulte: «Mi scrivono: “Che vuoi che sia un po’ di gelosia”. Ma io so perché ho denunciato. Non voglio distruggere lui, voglio proteggere me stessa».

        Le parole finali sono quelle che pesano di più, e andrebbero lette in ogni aula di tribunale, in ogni redazione, in ogni salotto: «Il Paese capisce, ma solo dopo le coltellate. Nessuna donna resta per scelta. Se non se ne va, è perché non è lucida. E questi uomini non cambiano mai».

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          Gossip

          Chiara Ferragni sola ad Abu Dhabi festeggia il compleanno con una tortina e una candelina

          Trentotto anni in trasferta, lontana dai figli e da Tronchetti Provera. Ma con un mantra: “Il meglio deve ancora venire”

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            Un compleanno fuori dai riflettori ma sotto le luci abbaglianti di Abu Dhabi. Per Chiara Ferragni il 38esimo giro di boa è stato tutt’altro che classico: niente mega party, nessun “family moment” con Fedez e i bambini, nessuna foto sul terrazzo vista skyline. Solo una tortina monoporzione, una candelina e un post su Instagram a segnare la data. «Festeggiando il mio compleanno in modo diverso, lavorando ad Abu Dhabi per 24 ore», ha scritto l’influencer. Un giorno qualunque, almeno a prima vista. Ma pieno di sottintesi.

            Ferragni si trova negli Emirati per un impegno di lavoro top secret – si mormora di una collaborazione nel settore del lusso – e ha scelto di non posticipare il viaggio, accettando di passare la giornata con la sola compagnia del suo staff. Una scelta inusuale per chi, fino a un anno fa, festeggiava ogni ricorrenza in modalità royal wedding. Eppure, forse, questo compleanno sobrio dice più di mille stories.

            In una breve riflessione condivisa con i suoi milioni di follower, Chiara ha parlato di «un anno diverso da tutti gli altri» e ha aggiunto: «Spero che il meglio debba ancora venire, perché è questo che accade quando vivi il tuo vero io». Una frase che suona come un mantra – o un auspicio – dopo mesi segnati da burrasche mediatiche, crisi personali e un ribaltamento d’immagine non indifferente. Dai pandori alla Procura, fino al silenzioso allontanamento da Fedez, la narrazione dorata si è incrinata. Ma lei non molla: si reinventa, viaggia, lavora. E spegne la candelina con dignità e un pizzico di malinconia.

            Non sono mancati però gli auguri di chi le è davvero vicino. La madre Marina Di Guardo ha postato un tenerissimo messaggio rievocando i primi giorni di vita di Chiara, e le sorelle, Francesca e Valentina, hanno condiviso dediche affettuose e foto d’archivio che raccontano un legame famigliare sempre molto forte. Veronica Ferraro, storica amica e compagna di mille viaggi, ha rispolverato l’affetto di un’amicizia che dura da 17 anni, a riprova che, in mezzo ai follower, restano anche le presenze vere.

            E poi c’è lui, l’uomo del momento: Giovanni Tronchetti Provera, rampollo della dinastia Pirelli, con cui Ferragni fa ormai coppia fissa da alcuni mesi. Di lui nessuna traccia ad Abu Dhabi. Ma chi conosce Chiara sa che certe assenze sono solo strategiche. Il legame – raccontano le voci ben informate – sarebbe solido e riservato, e non è escluso che ci sia già in programma una celebrazione a due al ritorno. D’altronde, dopo un anno in cui ogni passo è stato seguito, criticato e soppesato, una parentesi intima e lontana dai flash sembra quasi un gesto rivoluzionario.

            E così, tra i grattacieli del Golfo, una tortina con la glassa rosa e lo schermo del telefono pieno di cuori e auguri, Chiara Ferragni ha spento le sue 38 candeline. Senza abiti da gala né mariti a fianco, ma con l’orgoglio discreto di chi ha imparato a far rumore anche nel silenzio. E magari con la sensazione – dolce, pungente – che il meglio, davvero, debba ancora venire.

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              Gossip

              “Mi chiamo Genny, ho voluto una terza”: Giacomo Urtis annuncia la mastoplastica e racconta la sua transizione

              Genny Urtis, 47 anni, racconta il momento delicato della sua transizione: l’intervento al seno, la fatica di vivere nel corpo che cambia, il rapporto difficile con il padre e la scelta di non apparire troppo provocante. “Sono il figlio perfetto, ma da lui mai un bravo. Solo la faccia triste”

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                Il bisturi stavolta lo ha scelto per sé. Non per gonfiare zigomi famosi o scolpire addomi da copertina, ma per segnare una tappa – personale e simbolica – nel suo lungo percorso di transizione. Giacomo Urtis, chirurgo estetico dei vip e volto noto della tv, si presenta oggi come Genny, e racconta a cuore aperto sulle pagine di Chi il post-operatorio della sua prima mastoplastica. “Ho voluto una terza, niente di troppo esagerato”, dice con una schiettezza che spiazza e disarma.

                Sì, Genny ora ha un seno. “Sono appena tornata a casa, tutta impacchettata. Prendo antibiotici, antidolorifici, cortisonici… pensavo peggio”, racconta. “Non posso fare sforzi, non riesco nemmeno a infilarmi una magliettina. E per una come me, alta, muscolosa, che ha sempre fatto palestra, è dura da accettare. Ma devo capire che ora non posso più fare troppo la bodybuilder. Ho una cosa in più e cambia tutta la prospettiva, diciamo…”.

                C’è ironia, ma anche consapevolezza. Perché il percorso non è stato né breve né indolore. “Sono solo due o tre anni che esco vestita da donna, e questa trasformazione è stata accompagnata da terapia e riflessione. Ci sono persone che hanno accettato le mie scelte, e altre che mi hanno abbandonata. L’ultimo fidanzato, per esempio, se n’è andato”.

                Anche in famiglia, la transizione non è stata accolta con leggerezza. “Sono figlio unico, cresciuto in una famiglia molto cattolica. Per i miei genitori non è stato facile accettare la mia disforia di genere. Soprattutto per mio padre. Quando vede che i ragazzi mi guardano si imbarazza. Se mi vesto troppo da donna, peggio. Mia madre invece no: lei mi rammenda pure le calze”.

                Eppure Genny non si fa vittima. “Li accudisco, li faccio vivere in una villa a Milano, ho aperto cliniche, ho fatto tv, ho cantato. Sono il figlio perfetto. Ma da mio padre? Mai un ‘bravo’, mai un ‘brava’. Solo la faccia triste”.

                Genny ha scelto una taglia “ragionevole” anche per una forma di rispetto verso se stessa e l’ambiente che frequenta. “A Milano sto in certi ambienti, e non volevo apparire troppo provocante”. E sulla possibilità di un intervento definitivo, risponde con onestà: “È presto. Certe decisioni richiedono tempo, anche psicologicamente. Per ora, chi mi incontra vede una trans. E va bene così”.

                Sotto le ciglia disegnate, lo sguardo è fermo. Dietro il décolleté appena rifatto, batte il cuore di chi ha fatto pace con la propria identità, ma non sempre con chi le sta intorno. E mentre i titoli dei giornali parlano di chirurgia e cambiamento, Genny – oggi più che mai – parla di dignità, tenerezza, coraggio e solitudine.

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