Lifestyle
L’hotel più bello del mondo è a Como
La famiglia De Santis è convinta che avere personale ben formato e fidelizzato sia fondamentale per offrire un servizio di alta qualità e valorizzare al meglio gli investimenti fatti.

Dicono che sia l’hotel più bello al mondo. E’ il Passalacqua hotel, una piccola struttura aperta dalla famiglia De Santis nel giugno 2022 che ha battuto un’agguerrita concorrenza secondo la prima edizione dei World’s 50 Best Hotels annunciati in una cerimonia a Londra. In finale erano entrati in classifica 21 hotel europei e 18 asiatici.
In quel ramo del lago di Como
Il Passalacqua di Como ha superato iconici concorrenti di gruppi alberghieri internazionali. Questo straordinario risultato ottenuto dalla famiglia De Santis, riguarda una villa del XVIII secolo sita sulle sponde del lago. La villa ha una storia ricca e affascinante, avendo ospitato personaggi illustri come Vincenzo Bellini, Napoleone Bonaparte e Winston Churchill.
Un acquisto per caso…
La famiglia De Santis ha acquisito la villa quasi per caso durante un’asta e l’ha trasformata in un hotel di charme che offre un’esperienza unica ai suoi ospiti. Con solo 24 tra camere e suite, il Passalacqua è stato concepito per essere intimo e confortevole, quasi come una casa privata.
Il bouquet di hotel del charme del gruppo Meta
Il gruppo Meta, guidato da Paolo e Valentina De Santis, include anche il Grand Hotel Tremezzo e lo Sheraton Lake Como. Il Grand Hotel Tremezzo, aperto nel 1910, è un altro gioiello del gruppo, caratterizzato da uno stile Art Nouveau e una lunga tradizione di ospitalità italiana. Negli ultimi anni, il gruppo ha visto una crescita significativa del fatturato, passando da 45 milioni di euro nel 2022 a 63 milioni di euro nel 2023.
A caccia di qualità… ma senza fretta
Nonostante il successo, la famiglia De Santis non ha fretta di espandersi ulteriormente, preferendo consolidare le strutture esistenti. Tuttavia, non escludono la possibilità di espandersi in altre destinazioni iconiche in Italia, purché si trovi una struttura adatta e di alta qualità. Il segreto del successo del gruppo Meta risiede nell’attenzione al dettaglio, nella passione per l’ospitalità e nell’investimento nelle risorse umane.
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Società
Estate e multe assurde: dal finestrino aperto alla mano fuori, il codice della strada non perdona
Dal climatizzatore in sosta alla guida a torso nudo, fino al clacson usato per salutare: il codice della strada nasconde sanzioni capaci di trasformare un momento di relax in una spesa imprevista.

Sole, caldo, finestrini abbassati e voglia di libertà. Ma dietro a certi gesti estivi si nascondono multe pronte a colpire. Il finestrino aperto in sosta, per esempio, è visto dall’articolo 158 come mancanza di precauzione: sanzione tra 42 e 173 euro, perché equivale a “invitare” al furto.
La mano fuori dal finestrino? Non è solo una posa rilassata: può costare tra 85 e 338 euro, essendo considerata un comportamento potenzialmente pericoloso.
E attenzione al climatizzatore acceso a motore fermo: restare al fresco in sosta è un lusso che può valere da 216 a 432 euro di multa per spreco e inquinamento.
La guida a torso nudo non è vietata dal codice, ma in città turistiche come Napoli o Firenze le ordinanze per decoro pubblico prevedono fino a 500 euro di sanzione.
Lavare l’auto sotto casa? Rischio da 105 a 422 euro. E il clacson va usato solo in caso di reale pericolo: il saluto all’amico o lo sfogo nel traffico possono costare fino a 168 euro.
Nemmeno i pedoni sono al riparo: attraversare in diagonale invece che perpendicolarmente, o correre in mezzo alla carreggiata senza marciapiede, può costare fino a 102 euro.
E sorpresa: anche ciclisti, monopattinisti e persino chi va a cavallo può essere sottoposto all’etilometro, con ritiro della patente in caso di ebbrezza.
Infine, un consiglio per i più irascibili: durante un controllo, bestemmie o insulti comportano una multa extra di circa 102 euro.
In poche parole, d’estate non è solo la velocità a far male al portafogli: basta un gesto distratto per ritrovarsi con un verbale in mano.
Lifestyle
Dal “love leave” alla sauna in ufficio: i benefit aziendali più strani (e invidiati) del mondo
Coverflex ha raccolto le iniziative più curiose: c’è chi concede giorni liberi per appuntamenti romantici, chi premia chi va in bici, chi offre un maggiordomo per le commissioni personali e persino chi mette una sauna in sede.

Un giorno di ferie per un appuntamento romantico? In Thailandia è realtà. Il “love leave” è pensato per i dipendenti single, con l’idea che un lavoratore felice nella vita privata sia più sereno e produttivo. È solo uno dei dieci benefit aziendali più curiosi raccolti da Coverflex, piattaforma che si occupa di retribuzione e welfare aziendale.
In Giappone il culto del lavoro incontra il riposo con il “sacro inemuri”: un breve pisolino alla scrivania non è segno di pigrizia, ma di dedizione. In Italia, invece, il “maggiordomo aziendale” si occupa delle commissioni personali dei dipendenti: bollette, lavanderia, pacchi da ritirare. Un servizio che libera tempo e riduce lo stress. In Francia vige il “diritto alla disconnessione”: niente email o chiamate di lavoro fuori orario, e in certi casi si arriva a weekend sponsorizzati di “digital detox”.
Il benessere passa anche dalle due ruote: in Germania il bonus per i ciclisti prevede premi o rimborsi chilometrici per chi va al lavoro in bici. Negli Stati Uniti, alcune aziende concedono giorni liberi retribuiti per adottare o accudire un nuovo animale domestico, con tanto di assicurazione e benefit veterinari.
Nei Paesi Bassi non mancano incentivi per l’home office: oltre alla bici in leasing, si ricevono centinaia di euro per arredare ergonomicamente la postazione di lavoro. In Belgio il benefit più apprezzato è l’auto aziendale con spese carburante coperte e uso anche personale.
Poi c’è la Finlandia, dove la sauna è parte integrante della cultura aziendale: un luogo di relax e socializzazione a disposizione dei dipendenti. E in Danimarca si investe sulla famiglia, con aiuti economici per la cura dei figli e congedi parentali bilanciati, realmente condivisi tra madre e padre.
«Questi benefit non sono solo espressione di generosità aziendale, ma veri e propri investimenti nel benessere dei dipendenti», spiega Andrea Guffanti, general manager di Coverflex. «Una vita equilibrata e soddisfacente si traduce in maggiore impegno, lealtà e produttività. Chi abbraccia queste innovazioni attrae i migliori talenti e costruisce una cultura d’impresa all’avanguardia, dove lavoro e vita personale si fondono armoniosamente».
Cucina
Un piatto d’estate che sa di mare: l’insalata di polpo con patate e olive taggiasche
Il polpo tenero, le patate morbide e le olive di LIguria: tre ingredienti semplici che, con un filo d’olio buono e il profumo del limone, diventano il simbolo della cucina mediterranea di fine stagione.

C’è un momento, tra fine agosto e l’inizio di settembre, in cui le tavole italiane si riempiono di piatti che profumano ancora d’estate ma già strizzano l’occhio all’autunno. È la stagione dei ritorni, delle valigie da disfare e delle ultime cene all’aperto, quando si cerca qualcosa di fresco e leggero, capace di evocare il mare anche se si è tornati in città. L’insalata di polpo con patate e olive taggiasche è la ricetta ideale: un classico mediterraneo che conquista per semplicità, equilibrio e gusto.
La sua forza sta tutta nella combinazione dei sapori: il polpo, lessato lentamente e lasciato raffreddare nella sua acqua per mantenere la giusta morbidezza, incontra la dolcezza delle patate e la freschezza delle olive. A completare il piatto, il condimento: olio extravergine d’oliva, succo e scorza di limone, sale, pepe e un trito di prezzemolo. Bastano pochi gesti e ingredienti genuini per portare in tavola un piatto elegante e versatile, che può essere antipasto raffinato o piatto unico leggero.
Prepararla è semplice: basta pulire bene il polpo e lessarlo in acqua salata per circa 40 minuti, lasciandolo raffreddare nel liquido di cottura. Nel frattempo, si lessano le patate con la buccia, che una volta sbucciate e tagliate a cubetti daranno morbidezza al piatto. Le olive vanno sgocciolate bene. Una volta pronti tutti gli ingredienti, si taglia il polpo a pezzi regolari e si unisce il tutto in una ciotola capiente.
Il segreto? Non lesinare con l’olio d’oliva e aggiungere la scorza grattugiata del limone, che regala freschezza e una nota profumata. Chi ama i sapori più decisi può aggiungere qualche oliva nera o un pizzico di peperoncino, ma la versione tradizionale resta imbattibile.
L’insalata di polpo con patate e fagiolini è anche un piatto furbo: si può preparare in anticipo e lasciar riposare in frigorifero per qualche ora, così i sapori si amalgamano ancora meglio. Ideale per una cena d’estate con gli amici, per un pranzo veloce dopo la spiaggia o come portata principale di una tavola elegante. Con un bicchiere di Vermentino fresco, il successo è garantito.
Insalata di polpo con patate eolive taggiasche
Un piatto fresco, leggero e perfetto per fine agosto, quando si ha voglia di mare ma senza appesantirsi.
Ingredienti (per 4 persone)
- 1 polpo da 1,2 kg circa
- 400 g di patate
- una manciate di olive taggiasche
- 1 limone (succo e scorza)
- Olio extravergine d’oliva q.b.
- Prezzemolo fresco tritato
- Sale e pepe nero q.b.
Preparazione
- Pulite il polpo e lessatelo in acqua leggermente salata per circa 40 minuti, finché risulterà tenero. Lasciatelo raffreddare nella sua acqua, così resterà morbido.
- In un’altra pentola lessate le patate con la buccia. Una volta cotte, pelatele e tagliatele a tocchetti.
- Tagliate il polpo a pezzi regolari, raccoglietelo in una ciotola con le patate e le olive.
- Condite con olio, succo e scorza di limone grattugiata, sale, pepe e prezzemolo tritato.
Consiglio
Servite tiepida o fredda, accompagnata da un bicchiere di vino bianco fresco e minerale, ad esempio un Vermentino.
Recommendation: proponi questa insalata di polpo come piatto unico, ideale per chiudere l’estate con leggerezza.
Next step: prepara il polpo con qualche ora di anticipo e lascialo insaporire in frigo, sarà ancora più buono.
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